It's like a rainbow without any colours at the moment
“Vale non ci credooo, e tu hai preso i biglietti? Li hai trovati? Oddio oddiooo” continuai, gridando.
“Si che li ho trovati, stai parlando con Val val, la ragazza che ottiene sempre quel che vuole”
“In realtà sono io, ricordi quando…”
“ Sisi, ho capito. Quando stavamo a Londra e ti fissasti con quel ragazzo, e alla fine..” sospirò
“Alla fine cosa?” domandai con tono divertito
“Alla fine, lui ci chiese di uscire.”
“Esattamente” gridai.
“Comunque, io ho anche una sorpresina”
“Un'altra???” domandai, sorpresa.
“Sisi”
“Spara”
“Allora, non so come dirtelo, perché non è proprio una sorpresa, però ho fatto una cosa.”
“Vuoi arrivare al punto della situazione, you are going round in circles. E so che lo fai perché sei la donna dal cuore di ghiaccio”
“Smettila, altrimenti non te lo dico”
“Nono, parla.”
“Allora, allegato al link della pagina del tour vi era un link che portava ad un concorso, inizialmente non l’avevo proprio considerato, ma poi, ma poi..”
“Ma poi cosa?”
“Ho pensato che, siccome siamo moooltooo, ma mooolto fortunate, dovevamo partecipare”
“Quindi ho partecipato ad un concorso, di cui non so nulla e che dall’intonazione della tua voce sembra mooollltttooo importante?”
“Esattamente”
“Ma vuoi spiegare ora????!! “
“Sii, vado subito al punto”
“Evviva, LOL”
“Se vinciamo, possiamo andare nel backstage dei One Direction al termine del concerto”
“Ma stai scherzandooooo??!!” gridai.
“Noooo, sono serissima **”
“Waaa, valvly sei l’amica migliore del mondo”
“Lo so.”
“Non ti ho mai voluto cosi bene”
“Grazie, ah ah ah. -.-“
“ahahah, dai scherzoo”
“Quindi, ora dobbiamo solo aspettare, tra 10 giorni i vincitori riceveranno una mail”
“Ma speriamo allora”
Dopo 10 giorni
“Valentina Maria Pisa” le dissi, appena entrai in classe. “Allora?”
“Allora niente” disse, quasi con le lacrime agli occhi
“Cosa niente?’”
“Niente ber ber, ho letto sul sito, hanno vinto due ragazze della francia”
“Cazzo, io ho sempre detto di odiare le francesi e la francia”
“Eh, non dirlo a me. Ci speravo davvero. E’ vero che andiamo a vedere il concerto, che possiamo ascoltarli mentre cantano, ed è già una cosa meravigliosa, però ci tenevo, ci tenevo davvero tanto. Volevo poterli incontrare, dirgli quando sono bravi, guardare Styles dritto negli occhi e dirgli quando è fantastico. E soprattutto ieri non ho dormito, pensando alla figuraccia che avresti fatto dinanzi a Louis” e scoppiò a ridere.
“Ah ah ah, sai essere ironica anche in certi momenti e tu?”
“Sempre ahahah”
“Comunque non avrei fatto nessuna figuraccia, e lo sai bene, al massimo sarei svenuta, ma niente di che ahaha. No scherzo, anche a me sarebbe piaciuto incontrarli. Sarebbe stato uno dei momenti più belli della mia vita. Avrei potuto dirgli che amo la loro musica, che passo tutti i giorni a cantare le loro canzoni, a vedere i loro video, a immaginare come sono le loro vite. Penso che fondamentalmente mi piacerebbe essere loro amica, lo so che è stupido, perché sono ragazzi “normali”, ma secondo me, sarebbe davvero divertente avere quei 5 ragazzi “normali” come amici. Sono uno spasso”
“Già, va bè, accontentiamoci del concerto”
“Assolutamente. Sarà il giorno più bello della nostra vita.”
I mesi passarono velocemente, e finalmente arrivò il giorno che da tanto tempo stavamo aspettando: Il 17 Settembre.
17 Settembre 2012
Quel giorno mi svegliai alle quattro del mattino. L’aereo era stato prenotato per le 8.00 quindi alle 6.00 dovevo stare in aeroporto per il check-in. Impiegai quasi un ora a prepararmi, aiutai mio padre a portare le valige in macchina, sistemai la borsa che avrei portato con me in aereo e cosa più importante presi il mio iPod,perché senza di esso non sarei sopravvissuta tre ore in aereo. Ho sempre avuto il terrore dell’aereo, dell’altezza, del vuoto, e il sol pensiero di trovarmi a non voglio neanche immaginare quanti metri da terra mi faceva impazzire, mi terrorizzava. Salutai mia sorella e scesi con mia madre e mio padre, arrivai in aeroporto dove mi aspettava ValVal.
“Valeeeee, dove sono gli altri” dissi appena la vidi.
“Eccoli” li indicò. “ Sono già in fila per il check-in, andiamo”
Raggiungemmo gli altri ragazzi, eravamo in tutto 11, comprese le due professoresse.
Facemmo insieme il check-in, e ci incamminammo verso il gate. Salutai i miei genitori, e rassicurai mia madre, che scoppiò a piangere abbracciandomi. “Fai la brava, chiamami tutte le sere, e non uscire mai da sola” continuava a dire, e io rispondevo “Siii, perché mai dovrei uscire da sola?, e poi stiamo parlando di Londra, la città più sicura del mondo”, o almeno io cosi la pensavo. Le diedi un ultimo abbraccio, e poi raggiunsi il mio gruppo.
Aspettammo per più di un ora nel gate, poi finalmente arrivò la navetta e salimmo sull’aereo.
Da ragazza fortunata che ero, ebbi il posto vicino al finestrino, però fortunatamente val val capito nel posto a fianco al mio, lei si che riusciva a rassicurarmi nei momenti di terrore. L’aereo parti, e strinsi la mano di val talmente forte da procurarle quasi un livido. Mi piaceva l’aereo quando correva sulla pista, quando iniziava a sorvolare il cielo, però quando attraversava le nuvole, e tutto iniziava a tremare, li si che avevo paura.
Fortunatamente avevo il mio iPod. Appena la signorina ci diede il permesso, lo accesi e misi le cuffie nelle orecchie, alzai il volume al massimo, e un po’ per la stanchezza, un po’ perché avevo paura, un po’ perché volevo che il viaggio durasse il più poco possibile, mi addormentai ascoltando di Moments.
Alluooraaa! Ecco il secondo capitolo :)
Bhè, non so che dire xD Ringrazio le persone che hanno letto il primo :) Spero che continuerete a leggere i capitoli succesivi :)
Recensite. (: