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Autore: SamDBazinga    06/04/2012    4 recensioni
"La speranza è l'arma più grande, e la speranza è l'ultima a morire"
Questa è una raccolta di songfic sulle mie canzoni preferite, canzoni che hanno creato la mia identità e la mia vita. Credo di essere ancora uno scrittore alle prime armi (anzi non mi definirei neanche scrittore per ora) ma se ciò che scrivo riesce a convincere anche una sola persona ad ascoltare una di queste canzoni allora credo ne valga la pena.
Ogni one-shot racconta un momento importante della vita del "protagonista" con parti dedicate a riflessioni personali. Non sono ancora molto bravo quindi non fate caso alla parte materiale della scrittura ma concentratevi sulla parte emotiva. Spero di riuscire a interessarvi con qualche bella riflessione!
Genere: Introspettivo, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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canzone: http://www.youtube.com/watch?v=nEmJqhgNtgU
ho scelto come titolo il nome della canzone semplicemente perché non c'è altro modo di esprimere una parola del genere :)
non mi resta che augurarvi buona lettura











Today is gonna be the day
 that they're gonna throw it back to you
By now you should've somehow
realised what you gotta do
I don't believe that anybody
feels the way I do about you now

 
-"Basta, basta. non ce la faccio, sono troppo stonato" disse improvvisamente un disperato Edward, smettendo di cantare
-"dai Ed! smettila di lamentarti e canta!" sbottò suo fratello
-"ma se sono stonato non posso farci niente! non ce la faccio a cantare, è inutile"
-"uffa ogni volta è sempre cosi, iniziamo a suonare o cantare e tu ti fermi sempre per qualche stupido motivo..."

 
tutto sommato ha ragione  pensò Edward. Ogni volta cercava sempre un modo per smettere, ma non poteva farci niente se non riusciva a cantare o suonare la tastiera decentemente. Quando suonavano era una delle poche volte in cui suo fratello si impegnava seriamente e smetteva di insultarlo tutto il giorno e, anche se per la maggior parte delle volte lo odiava, non poteva fare a meno di dargli ragione e cercare di assecondarlo. Quello stupido fratello sa solo rompere le scatole, perche dovrei dargli corda? A volte dire che il loro rapporto era complicato riduce di molto la vera complicatezza della situazione. Essendo due mentalità totalmente opposte, non potevano darsi tregua neanche per l'unica cosa che li accomunava, la musica; ma ogni volta Edward assecondava le richieste del fratello di provare qualche canzone, nonostante fosse stanco o non avesse voglia di sentirsi suonare o cantare male. Tutti dicono che lui e suo fratello sono uguali, e che ognuno va sempre contro le scelte dell'altro per differenziarsi, ma non era per niente vero. Tutte cazzate. semplicemente mio fratello fa le scelte sbagliate e io pensandoci su lo capisco e non seguo la sua strada  ma era inutile: qualsiasi cosa tentasse non riusciva a togliersi di mezzo l'attaccamento verso di lui, e si ritrovava a cantare una canzone cosi perfetta con la sua voce cosi penosa, ma alla fine sapeva che ne valeva la pena. Si, ne vale proprio la pena.
 
And all the roads that lead you there  were winding 
And all the lights that light the way are blinding 
There are many things that I would like to say to you 
But I don't know how 
 
 -"dai Ed spegniamo e passiamo un po da Bobby e Jack: stasera mi voglio sbronzare!"
-"ubriaconi...."
-"zitto, santarellino tutto casa e chiesa!"
-"stronzo..."
 


 
 
Esistono cose che non possono essere comprese se non le fai tue, se non capisci che non  sono semplici cose, ma che vanno aldilà dell'esistenza umana e assumono un significato più profondo, che non può essere tradotto in nessun altro modo. Wonderwall non può essere tradotto, semplicemente è. Finchè non comprenderai che non si può dare un senso a ciò che non ne ha, non arriverai mai a trovare la verità, il senso della vita. Wonderwall, chissa forse un giorno capirò che non possiamo fare a meno delle persone importanti, che in ogni caso abbiamo sempre la nostra ancora di salvezza pronta ad aiutarci, ma noi non ce ne rendiamo conto e continuiamo a corrodere la catena che ci tiene legati ad essa, finché non la perdiamo. Wonderwall,  forse un giorno riuscirò a capire che l'anima umana è legata indissolubilmente a qualcuno o qualcosa e senza di ciò non può nemmeno considerarsi umana. Wonderwall
e poi c'è Lei...
  
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