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Autore: lipstick2    02/11/2006    2 recensioni
Scusate il titolo, ma non mi è venuto in mente niente di meglio.
Cinque anni dopo la guerra e la sconfitta di Voldemort i nostri eroi hanno preso delle strade diverse, chi è in coma, chi ha fatto fortuna nel mondo babbano e chi è semplicemente scomparso.
Genere: Romantico, Dark, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy, Ginny Weasley, Harry Potter, Hermione Granger, Ron Weasley
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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cinque anni dopo - capitolo 3
3

- Harry! - esclamò vedendo il vecchio amico vestito con degli abiti babbani consunti e alquanto malmessi, gli occhiali tenuti insieme da del nastro adesivo come quando era piccolo e ancora non aveva imparato a usare la magia e quegli stessi capelli indomabili.
- Ciao Ron - ripeté guardandolo - possiamo entrare in casa, qui non mi sento molto a mio agio -
- Sei inseguito? - gli domandò notando un piccolo lampo di ansia e paura nello sguardo dell'amico.
Anche se la maggior parte dei mangiamorte era stata catturata e imprigionata ad Azkaban, per non parlare di quelli che invece erano stati uccisi senza troppi rimpianti, ce ne poteva sempre essere qualcuno ancora libero ed Harry era un bersaglio davvero troppo ghiotto - Mangiamorte? -
- Ti spiegherò dopo, adesso entriamo - lo sollecitò.
- Va bene - mormorò cercando le chiavi - dobbiamo salire fino all'attico - e dirigendosi verso l'ascensore. Non riusciva a crederci, solo poco prima si stava augurando che il corpo di Harry fosse seccato dal sole e divorato dai vermi e adesso era emozionato e preoccupato, ma soprattutto era felice di vedere che tutto sommato stava bene.
Sette anni di amicizia in fondo non si dimenticano cosi facilmente si disse mentre schiacciava il tasto per l'attico.
- Dove sei stato? - gli domandò durante la salita - Eravamo tutti preoccupati per te, sei andato via senza dire dove andavi e per quanto tempo saresti stato via -
- Volevo stare da solo - mormorò. Aveva perso anche peso. Ron notò che i pantaloni che indossava erano tenuti alla vita con una cinta malridotta e sulla quale erano stati fatti più buchi di quanti ce ne fossero stati all'inizio mentre gli zigomi erano decisamente più scavati di quanto lo fossero stati cinque anni prima. La barba invece sembrava essere stata fatta da poco e anche l'odore che emanava era in netto contrasto con il suo aspetto. Si aspettava di sentire un certo olezzo, ed invece Harry, anche se non profumava come uno appena uscito da un bel bagno, non emanava nessun cattivo odore.
- Hai fame? - gli chiese poi.
- Sono due giorni che non mangio qualcosa di decente - sorrise stancamente mostrandogli l'incarto di una di quelle merendine da quattro soldi che si trovano sugli scaffali dei supermercati economici.
- Qui non ho quasi nulla, ma nella casa che ho nel mondo magico ho più roba - sorrise sentendosi per la prima volta superiore al grande Harry Potter.

Non parlarono per tutta l'ora seguente.
Giunti nella casa nel mondo magico di Ron, Harry si dedicò a far sparire mezza dispensa dell'amico e solo alla fine, di fronte ad un whisky incendiario, si decise a rivelare cosa aveva fatto in quei cinque anni.
- Ho cercato un sistema per far svegliare Ginny - rivelò all'amico che rimase a bocca aperta ad ascoltarlo - è stata torturata, ed infine le è stato fatto un qualche incantesimo per farla cadere in stato di incoscienza, ma alla fine sono riuscito a trovare un oggetto magico, un artefatto in grado di svegliarla -
- Stai dicendo che, per cinque anni sei stato via per trovare un oggetto per risvegliare Ginny? - gli domandò confuso Ron. I medimaghi del San Mungo avevano detto più di una volta che si trattava di una situazione del tutto anomala. Tutto era a posto, ma era proprio lei a non volersi svegliare per via del dolore che doveva aver provato. Un po' come quello che era accaduto ai genitori di Neville.
Il dolore troppo intenso aveva mandato in corto circuito i sistemi mentali e li aveva fatti impazzire.
Per Ginny, invece, l'esito era stato quel sonno cosi profondo.
E adesso Harry se ne usciva dicendo che si trattava invece di un incantesimo e che lui aveva trovato il modo di spezzarlo.
- Perché non hai chiesto il nostro aiuto? - urlò poi sentendo la collera montare. Cinque anni persi.
Se l'avessero cercato tutti insieme avrebbero fatto sicuramente prima. Se avessero chiesto anche alla McGranitt o al ministro della magia avrebbero avuto poi a disposizione più fondi.
- Si tratta di un artefatto proibito - gli rivelò - un oggetto messo fuori legge da tutte le comunità magiche civili, pensi forse che il ministero avrebbe approvato la sua ricerca? - poi si alzò ed iniziò a camminare per la stanza descrivendo degli ampi cerchi - E non potevo chiedere neanche il vostro aiuto, non sapevo se esisteva davvero, ne avevo avuto sentore durante il combattimento con Voldemort, quando per l'ultima volta sono entrato in contatto con la sua mente ed ho visto quello che aveva fatto a Ginny, ma non potevo avere la certezza - poi si fermò di scatto iniziando a fissare Ron - ma adesso ce l'ho, so dove si trova, e sono venuto qui per chiedere il tuo aiuto e quello di Hermione -
- Ma è magnifico! - quasi esultò sentendosi tornare il ragazzo che era stato una volta - Dove si trova? Quando partiamo? Se chiediamo l'aiuto degli auror sono sicuro che l'avremo! In fondo ci devono molto anche loro e... -
- Ron, sono inseguito dagli auror - lo bloccò - se chiedessimo il loro aiuto non cercherebbero neanche di arrestarmi, mi ucciderebbero subito -
La rivelazione che il suo amico era braccato dagli auror gelò il sangue nelle vene a Ron. Harry Potter, il bambino sopravvissuto, il ragazzo che aveva ucciso definitivamente Voldemort, era inseguito dagli auror!
Gli sembrava cosi impossibile che gli chiese di ripetere quello che aveva appena detto.
- Questo artefatto è stato bandito, te l'ho detto - gli spiegò - e quando hanno saputo che ero tornato in Inghilterra dopo aver trovato dove si trova si sono messi subito sulle mie tracce - poi, con un fare da cospiratore - a dir la verità non so se vogliono che non venga trovato o se invece il ministro lo vuole per se stesso -
- E' molto potente - continuò parlando sempre a voce bassa - può spezzare un incantesimo potente come quello che fa dormire Ginny cosi come può essere usato per altri scopi, e penso tu abbia capito a cosa mi riferisco -
- Forse - mugugnò. In fondo non era un mistero che la comunità magica inglese era stata minacciata non poco tempo prima da altre comunità magiche che non vedevano di buon occhio il fatto che il ministero della magia dettasse leggi che coinvolgevano anche le altre comunità.
- Dobbiamo essere molto cauti - sussurrò poi avvicinando il suo volto a quello dell'amico - devi contattare Hermione e chiederle di aiutarci -
- E se non volesse farlo? - gli domandò. La ragazza era molto cambiata in quegli anni, soprattutto a causa di quello che le era accaduto durante l'ultima battaglia contro Voldemort e Ron non era sicuro che avrebbe accettato di unirsi a quella spedizione. Anzi, non era neanche sicuro che non li avrebbe traditi consegnando Harry agli auror.
- Colpiscila con questo - gli rispose senza tradire la minima emozione passandogli uno spillone dalla punta colorata di un arancione vivido. Anche Harry era cambiato, notò. Una volta non avrebbe mai neanche pensato di fare del male a qualche suo amico. Almeno fisicamente.
- Stai tranquillo - lo tranquillizzò vedendolo indeciso - non c'è veleno, ma solo una sostanza molto concentrata che le farà dimenticare le ultime cose che ha visto e sentito, l'ho avuto da uno stregone di una piccola comunità magica del centro Africa, basterà anche solo che la graffi, ma per questo sarà importante che quando le parlerai dovrete essere soli -
- Le andrò a parlare domani - accettò infine l'incarico prendendo lo spillone facendo molta attenzione a non pungersi - la dovrei trovare al San Mungo e forse riuscirò a convincerla a parlare a quattr'occhi con me, sai com'è, le cose sono parecchio cambiate tra noi due -
- Lo so, si è sposata con Krum mentre tu ti sei dato parecchio da fare - strizzò un'occhio - anche se ero dall'altra parte del mondo non ho mai smesso di cercare di sapere come se la passavano i miei migliori amici -

L'incontro con il suo vecchio insegnante lo aveva messo di buonumore. Non che vedere quello scarafaggio unto gli avesse fatto piacere, ma quello che gli aveva detto invece si.
Harry Potter, lo sfregiato, inseguito dagli auror e da un'accusa di omicidio.
A sentire Piton aveva usato l'avada kedavra su di un vecchio mago. Dovevano essergli saltate davvero un bel po' di rotelle, ma questo a lui non interessava.
Pazzo o meno che fosse, era ricercato e questo bastava a metterlo di buonumore. Che si beccasse lui adesso un po' di quella medicina amara che si era dovuta sorbire suo padre quando, dopo l'ultima battaglia era stato inseguito ed infine ucciso dagli auror.
Ma Piton non gli aveva detto solo questo. Gli aveva detto anche dove lo avrebbe potuto trovare.
Proprio li, a Londra.
Si nascondeva a casa del suo vecchio migliore amico.
Lui era stato privato della possibilità di usare la magia. Gli avevano strappato via il potere come si strappano le ali ad una mosca. Era stato doloroso e voleva vedere Potter soffrire come aveva sofferto lui.
Questo era tutto quello che chiedeva in cambio di quelle informazioni.
Essere presente quando Draco lo avrebbe trovato, esseri li a godersi le cruciatus che gli avrebbe scagliato contro. Vederlo contorcersi e supplicare.
Non voleva altro.
- Goyle! - urlò facendo rimbombare la voce tra le mura della villa, poi si ricordò che lo aveva spedito ad occuparsi di quell'avvocato e della sua giovane moglie.
- Meglio cosi! - sogghignò - Mi avrebbe tolto parte del divertimento - poi si voltò verso Piton che, intanto aveva finito la bottiglia di whisky incendiario e stava aggirandosi per lo studio verde alla ricerca di qualche altra cosa da bere. Per un attimo si sentì tentato di lanciargli una maledizione senza perdono, un'avada kedavra e stecchirlo li, sul posto. In ricordo dei vecchi tempi.
Ma si trattenne.
Troppe persone l'avevano visto entrare li, la cameriera, il maggiordomo e sicuramente anche altre. E cancellare la memoria a tutti era fuori discussione.
Non poteva correre il rischio che qualcuno al ministero si facesse qualche domanda. Anche se ungeva parecchie ruote, comprese quelle della poltrona del ministro, non poteva rovinare la reputazione di buon mago che era riuscito a costruirsi tirandola su dalle ceneri della pessima reputazione della sua famiglia.
Lo avrebbe portato con se, ma una volta a casa di pel di carota Weasley, dopo aver fatto fuori lui e lo sfregiato avrebbe ammazzato anche Piton. Vistisi scoperti hanno tirato fuori le bacchette ma sono stato più veloce, purtroppo il povero professor Piton non è riuscito a spostarsi in tempo e Potter lo ha seccato.
Avrebbe fatto una faccia affranta di fronte agli auror.
Il mio vecchio professore, gli volevo cosi tanto bene.
Peccato non potergli strappare quel pene raggrinzito che si teneva su solo a pozioni e unguenti.
Sarebbe stato davvero troppo difficile da giustificare.
- Tu non puoi volare con una scopa, vero? - gli domandò.
- Certo che no, quindi dovremo prendere l'auto! - non attese neanche che gli rispondesse. Non gli piaceva proprio quell'idea. Prendere l'auto, un mezzo di trasporto cosi babbano, ma se voleva arrivare in tempi decenti l'unica era usare quel dannato aggeggio su ruote.
Certo, la magia la faceva ancora da padrona. Poteva volare, poteva diventare invisibile, ma non era di certo una scopa.
E senza attendere null'altro afferrò Piton per un braccio sorprendendosi di quanto fosse magro, gli sembrava quasi di star stringendo un osso, e lo trascinò letteralmente per alcuni corridoi della villa fino ad arrivare ad una porta chiusa.
Toccò la serratura con la bacchetta e questa si aprì rivelando alcune scale che scendevano a chiocciola.
- Cerca di non cadere - lo strattonò poco delicatamente facendolo entrare per primo - lumos - e, usando la bacchetta per fare luce si mise dietro di lui spintonandolo di tanto in tanto per farlo camminare - non vorrai perderti il divertimento -
- E farlo perdere a me - aggiunse tra se con un ghignò.

Ciao a tutti.
Grazie, grazie, grazie, e ancora grazie.
Darklily, evanescense88, VivianaRossa, Nene e Goldfish. Vi prometto che appena ho un po' di tempo vengo a leggere le vostre storie.
Darklily, ho aumentato un po' i caratteri, adesso dovrebbe andare meglio.
Goldfish, il pairing potrebbe essere Hermione/Harry, ma anche Hermione/Ron o Draco o il primo che capita, questo ancora non l'ho deciso ^__^

Ciao e grazie ancora e, se vi capita andate a leggere la mia drabblettuccia

Lipstick
  
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