-Mattino Seguente-
-Tesoro,svegliati; tra un’ ora hai il volo.- disse mia madre.
Feci un cenno con la mano per rassicurare mia mamma. Dopo quindici minuti decisi di alzarmi.
Guardai il cellulare,un messaggio.
-Ti voglio bene,appena arrivi chiamami. Mi mancherai tantissimo.- Ash.
-Ti voglio bene anche io,mi mancherai. –risposi.
Mi alzai dal letto, andai a prendere la tuta che avevo lasciato sulla sedia la sera prima e andai in bagno.
Accesi l’acqua della doccia,mi spogliai ed entrai. La feci in meno di venti minuti.
Uscii e infilai la tuta nera con il cavallo basso,una felpa azzurra,le DC nere e azzurre,presi il cappello della New Era azzurro,un anello e una collana. (http://stefy-873.polyvore.com/?.locale=it ).
Andai in camera, presi tutte le valigie,il telefono ed altre cose e scesi in cucina.
Mi sedetti a tavola per fare colazione,mentre mia madre e mio padre caricavano le valigie sulla macchina.
Mangiai tutti i cereali,misi la ciotola e il cucchiaio nella lavastoviglie e uscii.
Salutai mia madre e salii in macchina con mio padre.
- Aeroporto -
Scesi dalla macchina,mentre una ragazza stava portando le mie valige dentro,abbracciai mio padre e entrai.
-Il volo per Londra decollerà tra dieci minuti,vi preghiamo di salire. Grazie.- disse una voce.
Andai a prendere i biglietti, le valigie ed entrai nell’aereo.
-301,302 e 303,ecco il mio posto.- pensai.
Mi sedetti,ed aspettai il decollo.
Dopo un paio di minuti l’aereo decollò,infilai le cuffie e iniziai a pensare.
Dopo un’ora,o forse di più… Sinceramente non lo so,l’aereo atterrò.
Presi le valigie e scesi insieme agli altri passeggeri.
Mi fermai un attimo e chiamai Ash,nessuna risposta.
Misi il telefono nella tasca posteriore dei pantaloni e ripresi le valigie.
Uscii dall’aeroporto;stranamente c’era il sole e cercai di orientarmi.
-Londra-
-Bene- pensai tra me e me-Mi sono persa,ho l’orientamento di un criceto.-
Vidi un gruppo di ragazzi fermarsi in una gelateria, decisi di chiedere delle informazioni.
Mi avvicinai e bussai sulla schiena di uno dei ragazzi,era riccio.
-Ehy,scusami sai dove si trova questo college?- gli mostrai una foto,dato che non sapevo pronunciare il nome di quel fottutissimo college.
-Sì lo so,noi cinque andiamo in quel college.- disse sorridendo.
-Bene, mi puoi dire dov’è?! Oppure devo farti un disegno?- dissi guardandolo.
Si girò e disse qualcosa all’altro ragazzo sulla sua destra,era alto,pelle scura e aveva la cresta.
-Piacere, io sono Zayn lui invece è Harry.- disse.
-Evviva so i vostri nomi,come sono entusiasta!- dissi ironicamente.
Continuò-Lui invece è Louis, quello vicino è Niall e l'ultimo è Liam.- disse,indicandoli uno per uno.
-Okay,ora mi dite dove si trova questo fottutissimo college?- risposi fulminandoli.
-Solo se ci dici come ti chiami,quanti anni hai,da dove vieni e se hai il fidanzato.- disse Harry sorridendo.
-Vuoi anche una foto autografata per caso?!- dissi.
-Ci dai il tuo numero e noi,forse,ti diciamo dov’è il college.- disse Louis.
-Sapete è stato un piacere conoscervi, a mai più.- dissi andandomene.
-Anche per noi è stato un piacere.- dissero in coro.
Dopo circa un’ ora trovai il college. Presi le valigie ed entrai.
Era una struttura gigantesca,gli armadietti erano tutti colorati e i corridoi erano immensi.
-Bene- pensai tra me e me-devo solo trovare la preside,in questi cinque piani,con delle valigie che pesano il triplo di me e non c’è un ascensore.
Mi guardai intorno e continuai a pensare.
-Poterei esaminare tutti e cinque i piani per trovarla,oppure,mettermi ad urlare a squarciagola.-
Scelsi la seconda opzione ed iniziai ad urlare.
Dopo un paio di minuti,una donna, abbastanza anziana, scese le scale e venne verso di me. Non era molto felice.
-Signorina Russo,le pare un comportamento da ragazza matura?- disse.
-Ho sedici anni,mica quaranta-ribattei.
Mi fulminò e disse.
-Prego da questa parte,le faccio vedere il dormitorio,ovviamente,c’è quello maschile e quello femminile.- disse ridendo.
-Okay,le camere sono singole? O devo condividere la camera con una perfettina?- dissi sorridendo.
-Le camere sono per due persone, la sua coinquilina si chiama Jasmine.- disse, camminando sempre più veloce.
-Non posso avere una camera singola?- dissi,correndo per starle dietro.
-L’unica camera singola che abbiamo è nel dormitorio maschile, logicamente, lei non può stare nell’altro dormitorio.- disse sorridendo.
Sbuffai-Non posso andare nel dormitorio maschile? Intanto sarò sola in camera.- dissi.
-Mi dispiace signorina Russo, ma lei è una ragazza e deve stare con le ragazze.- disse,fermandosi.
-E se non vado d’accordo con la mia coinquilina?- dissi incuriosita.
-Bisogna adattarsi.- disse,aprendo una porta gigantesca.
-Prego questo è il dormitorio femminile, la sua camera è la 303 ecco la chiave.- disse,porgendomi la chiave.
-Grazie,cercherò di adattarmi.- dissi con un sorriso falso prendendo le chiavi.
Iniziai a camminare per un corridoio dipinto interamente di rosa,con le porte di legno.
Arrivai alla mia camera,infilai la chiave nella serratura e girai.
La porta si aprii,le diedi una spinta con il sedere e presi le valigie.
Richiusi la porta e sgranai gli occhi.
-Dove cazzo sono finita?!- mormorai -Nellacasa delle barbie?! Manca solo la barbie a grandezza natu…-
Non riuscii a finire la frase,dato che mi ritrovai davanti una stangona bionda, che urlava al telefono come una gallina isterica.
Secondo capitolo,
spero vi sia piaciuto.
Uno di questi giorni posto il terzo.
Grazie a tutti.
Stefania.