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Autore: Juliet Esse    08/04/2012    1 recensioni
E' possibile tramutare l'odio profondo in amore?
La risposta è sì. Ce lo dimostrerà Jane, la nostra protagonista, alle prese con dei nuovi vicini al quanto rumorosi. Uno di loro però, le ruberà il cuore.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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*TiTiTi*
A farmi svegliare nuovamente dal mio sonno era stato un messaggio di Charlotte, la mia migliore amica.
"Hey dormigliona, so che sei ancora a letto, ci vediamo stasera alle 20.00 da Nando's... mi raccomando, PUNTUALE! xx"
-Oh fantastico!-pensai-dovrò perdere tempo a cercare qualcosa da mettermi.
Gettai una rapida occhiata alla sveglia: 13.20.  Cavolo! Per colpa di quei tipi ho fatto tardi.
Mi avviai verso il bagno, mi lavai il viso e i denti, poi uscii di casa per fare u po' di spesa.
Rincasai, mangiai un panino e mi misi alla TV. Non feci in tempo ad accendere che mi ritrovai la faccia del pallone gonfiato del mio vicino sullo schermo... Ecco dove l'avevo già visto! Faceva parte di quella band anglo-irlandese che aveva partecipato ad X-Factor!
Spensi la TV e mi avviai al piano di sopra, per prepararmi. Erano le 19.00, ero ancora in accappatoio, quando sentii bussare alla porta. Mi fiondai giù con i capelli bagnati e una T-shirt bianca che mi arrivava fino al ginocchio.
-Hey, scusa il disturbo, volevo solo scusarmi per il comportamento dei miei amici di ieri sera... Sai, il successo gli ha dato alla testa- disse sorridendo un ragazzo dai capelli lisci e azzurri- Ah, comunque piacere, io sono Louis.
Stranamente lui mi stava più simpatico degli altri, così mi presentai:- Ciao, io sono Jane. Comunque non preoccuparti per i tuoi amici, me ne ero quasi dimenticata.
-Sono contento. Ma ora scusami, devo andare, piacere di averti conosciuto Jane!
-Piacere mio Louis.
Tornai alle mie cose, così scelsi un semplice vestitino turchese a balze, lasciai i capelli liberi sulle spalle, un velo di mascara e due pennellate di blush sulle guance e... Voilà! Ero pronta.
Arrivai davanti a Nando's con 5 minuti di anticipo e con mia grande sorpresa, Charlotte era lì ad aspettare.
-Spleendoreee!- mi sentii chiamare.
-Ciao Charlie, comunque tu sei uno splendore- risposi io.
-Oh,ma questo lo so cara- scoppiammo a ridere entrambe.
Lei era veramente bella: aveva un fisico slanciato, i capelli con dei boccoli biondi da fare invidia al sole e due meravigliosi occhi color prato, da sempre invidiatissimi da me.
Nel ridere indietreggiai e andai a sbattere contro qualcosa o...qualcuno.
-M-mi s-scusi- balbettai, sentendomi avvampare nello stesso tempo.
-Ma tu guarda chi si rivede- quella maledettissima voce, l'avrei riconosciuta ovunque -Ciao bambolina, ci si rivede eh!? Dov'è finita la sfacciataggine di ieri sera?!- proseguì il moro.
- Mi sbaglio o ti ho già detto di non chiamarmi bambolina?! E per tua informazione, io so chiedere scusa a differenza tua.. cos'è mi mandi il tuo amichetto?- dissi indicando Louis che con la mano mi salutò.
-Oh, ok, allora SCUSA- disse sottolineando l'ultima parola- ora siamo pari. Quindi potresti anche perdonarmi e darmi un bacino no?!
Odiavo la sua sbruffonaggine, così girai i tacchi, quando LUI mi tirò a se :-Ci si vede, BAMBOLINA!- disse nel mio orecchio.
 A quel contatto un brivido percorse la mia schiena. Mi staccai dalla presa e tornai da Charlie. 
-Jan, tu gli piaci. Cioè dico, hai visto come ti guardava? Ti stava letteralmente mangiando con gli occhi. E poi è un figo...- disse la mia amica.
-Hey hey, calmati tigre. Io lo odio e lui mi odia. Non credo che riusciremo mai ad andare d'accordo.-esordii io.
Su una cosa ero d'accordo con la bionda: era davvero un bel ragazzo.
 
 
#Zayn's pow
Tornai al tavolo dai miei amici.
-Amico, la ragazza è un osso duro- disse Harry, facendomi l'occhiolino - e poi.. wow! E' uno schianto!-
-Infatti, lo è, ma... L'HO VISTA PRIMA IO, quindi giù le mani Styles!- Scoppiammo tutti a ridere, tranne Niall, che sembrava piuttosto assorto dalla bionda accanto alla "mia" ragazza.
-Oh oh, l'irlandese ha una cotta!- lo canzonò Liam, scatenando le nostre risate.
-Ragazzi, non siate stupidi! Non la conosco nemmeno..
-E non ti andrebbe di conoscerla?-fece Louis.
Detto questo ci unimmo alle ragazze e la mora mi guardò male.
-Eh no, scusate, vicini di casa sì, ma anche qui no!-disse scocciata.
-Possiamo rimanere con voi?- domandò Louis.
Lei tentennò un po' poi disse:- E va bene dai, rimanete pure a patto che..-
-A patto che?!- rispondemmo in coro.
-A patto che io stia lontana da quell'individuo con la cresta.
Rimasi u po' male, ma non me ne importava... Avanti sono Zayn Malik, posso fare cadere chiunque ai miei piedi... Infatti, chiunque.. ma perchè non lei?
Finita la cena sapevo molte più cose su di lei. Si chiama Jen, è all'ultimo anno di liceo, abita DA SOLA, è per metà italiana. 
Ci avviammo all'uscita, le tenni la porta aperta e dissi:
-Prima le signore!
-Prima i bambini!- rispose lei.
Trattenni una risata per non dargliela vinta.
 
#Jane's pow
Mi aveva tenuto la porta aperta, da vero gentiluomo, ma non dovevo cedere.
-Hey Jan, Niall vuole portarmi a fare un giro, mi presteresti la macchina?- chiese Char con la faccia a cucciolo.
-MM.. ok, non fare cavolate, tanto avevo voglia di fare due passi a piedi.
-Eh no mia cara, mi dispiace tu  vieni con me, dove credi di andare in giro di notte da sola?- disse Zayn, quello era il suo nome.
-AH AH AH! Non credo proprio, so badare a me stessa.- detto questo mi voltai e andai via.
Entrai in una stradina secondaria, quando qualcuno mi prese per i fianchi.
-Dove vai tutta sola principessa?
-LASCIAMII!-urlai con tutto il fiato che avevo in gola.
-Cos'è non ti piaccio? Dai, facciamo solo una chiacchieratina..
Mi immobillizzò con i polsi verso il muro umido, mentre sentivo il suo fiato che puzzava di alcool sempre più vicino quando qualcuno gli tirò un pugnò e il mio aggressore cadde a terra.
-Sapevi badare a te stessa eh?! Immagina se non fossi arrivato io.- disse Zayn.
-M-mi hai seguita..
-Come ho già detto, non ti lascio andare i giro per Londra di notte da sola!
I miei occhi si riempirono di grosse lacrime, lui mi abbracciò. Sentivo il suo odore nelle narici. Sapeva di tabacco e miele, un odore dolce ma allo stesso tempo aggressivo.
-Vieni Jan, ti porto a casa.
Per la prima volta in due giorni mi era sembrato un tipo apposto, quasi carino.
Salimmo in macchina e , per tutto il tragitto non spiccicammo parola.
Arrivati a casa, mi accompagnò fino alla porta, mi guardò negli occhi e disse:
-Non voglio lasciarti da sola stanotte, quindi se non ti dispiace, vorrei dormire sul tuo divano.
-Non se ne parla nemmeno. risposi sgranando gli occhi- Ti prego Zayn, torna a casa.
-No, rimango qui. Cos'è hai paura di me, bella?
Mi zittii subito. Entrammo in casa e ringraziai il cielo di aver messo in ordine la casa prima di uscire. 
-Allora...-dissi imbarazzata- se ti serve qualcosa, io sono di sopra.
-Hey aspetta- fece lui- non siamo partiti col piede giusto e me ne dispiace. Non sono come credi, permettimi di dimostrartelo.
-Ti spiacerebbe dimostrarmelo domani? Sono un po' stanca.
-Ok, buonanotte.
-Buonanotte.
Quella notte dormii tranquilla, quando uno spiraglio di sole che filtrava dalla tenda mi svegliò.
  
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