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Autore: dominiqueweasley    09/04/2012    1 recensioni
Essere Lily Luna Potter non è cosa da tutti i giorni,soprattutto se avete un piccolo grande problema come questo e una vita non proprio facilissima. Vedete, cercare di rientrare nel mio schema, perché nella vita cerco sempre di essere obbiettiva e provo a vedere le cose come devono essere analizzandole e studiandole. Non so, vogliamo partire dal mio nome?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
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La mattina seguente al mio risveglio non realizzai subito  ciò che avevo supposto la sera precedente e lì  per lì non me ne ricordai, quando però questo accadde cercai di non pensarci, pensando invece che presto sarei stata a Hogwarts e avrei ricevuto la risposta tanto desiderata. In questo momento non posso dire se quello che voglio sentirmi sia un “si”  o un “no” e come ho detto prima cerco anche di non pensarci. Mi accorgo di avere fame e con la camicia da notte scendo in cucina.E’ ancora presto la casa stranamente è ancora silenziosa. Era infatti tradizione riunirsi a casa dei nonni e fermarsi a dormire tutti quanti lì alla Tana,da piccola mi era sempre piaciuto un sacco ,era divertente passare indimenticabili pigiama party con le mie cugine in balia dei dispetti dei maschi. Con gli anni però , crescendo, non mi appassionava piu’ così tanto e noi femmine ci eravamo isolate prendendoci ciascuna un letto e condividendo poche serate insieme. Mi feci un thè e lo sorseggiai con calma affacciata alla veranda sul balcone con qualche Zenzereotto, ammirando  il sole sorgere, per poi avviarmi in camera con il pensiero di ricominciare di nuovo le lezioni il giorno seguente. Mentre tiravo giù il baule dall’ armadio pronta per prepararlo e riempirlo con le mie cose fui investita da un  conato di vomito molto violento che mi fece correre in bagno appena in tempo. Quando ebbi finito mi sollevai in piedi e mi guardai allo specchio. Ero molto pallida,le mie labbra erano screpolate e gli occhi gonfi e impastati di sonno, per non parlare dei capelli aggrovigliati che non lavavo da una settimana. Pensando che tra un paio di ore  avrei rivisto i miei compagni e i miei professori…beh…questo mi spinse a farmi una bella rilassante doccia e a rimettermi un po’ in sesto. Dopo che mi fui vestita andava decisamente meglio e mi scesi le scale pronta per affrontare il rientro a Scuola. Di sotto scoprii di essere in ritardo e Al, l’ ultimo rimasto in salotto a leggere  mi intimo’ di sbrigarmi. Davanti al camino tutti i miei cugini erano già messi in fila e avevano già salutato tutti. Abbracciai i nonni e mamma e papà cercando di godermi quel momento.     Zio Ron mi diede un bacio lacrimoso, tutti sapevano quanto fosse difficile per lui separarsi dalle sue nipoti, Zia Mione mi abbracciò augurandomi di passare un buon semestre e di studiare, che c’ era da aspettarsi da lei?Infine Zia Fleur e Zia Angie mi strinsero a loro e mi salutarono dicendo “ci rivedremo a Pasqua”.
Cercai di non pensare che a Pasqua probabilmente mi avrebbero trovata un po’ piu’ ingrassata e sorvolai sul fatto che tutti erano felici e senza preoccupazioni in quel momento e poi arrivavo io con la mia notizia ..oh…stavo male solo a pensarci.
A uno  ad uno entrammo nel camino  e gridammo “Hogwarts!”, io ero l’ ultima e dopo mille vortici esplosioni luci e colori mi ritrovai sporca di cenere in piedi sul Camino della McGranitt.
“Oh!Ed ecco qua la Signorina Potter” disse con fare conclusivo la McGranitt “la sua interminabile sfilza di parenti se ne è già andata perchè altrimenti non saremmo entrati tutti nell’ ufficio..” mi guardò con uno sguardo eloquente aggrottando leggermente le ciglia “ è sicura di sta bene? è un po’ palliduccia…”aggiunse con tono più materno. Dopo averla assicurata che (per ora)andava tutto bene  fui libera di andare dove volevo fino all’ora di pranzo. Non avevo voglia di mangiare ed esclusi a priori il Dormitorio dova  avrei potuto fare incontri indesiderati, mi diressi a passo svelto verso la Biblioteca. C’ erano davvero pochissime persone,  feci un rapido giro nel reparto che mi interessava strapieno di guide mediche e di manuali dalla copertina rigida e con le mani occupate da un cospicuo numero di volumi mi avviai verso i tavoli, sedendomi accanto ad una figura voltata di spalle. I capelli argentei erano raccolti in una coda e sembrava alquanto occupata a consultare un manuale di non si sa che cosa. Avendo probabilmente terminato la lettura chiuse il volume sbattendolo e si alzò con fare scioccato. Ebbi un tuffo al cuore. Chiara mi fissava con sguardo smarrito e io fissavo lei con sguardo duro, forte e insormontabile , uno sguardo che avevo ereditato da mia madre. Dopo un primo attimo di silenzi la sua espressione divenne ad un  tratto disinteressata dalla mia visione e se ne andò come se non mi avesse mai visto agitando la coda e ancheggiando in modo civettuolo. Poi non capì piu’ nulla perché in quel momento vidi la sua esile figura portarsi una mano alla tempia e afflosciarsi sul pavimento, cadendo lunga distesa sul parquet della Biblioteca con un tonfo sordo. “Oh cavolo..” pensai, perché lo so, mi conosco, da fuori posso sembrare tenace e forte, ma non presentatemi davanti uno svenimento, perché le conseguenze potrebbero essere disastrose. Lanciando un urletto, mi avvicinai senza pensare al corpo di Chiara svenuta a terra e..vi risparmio a visione del suo viso che suscitò un malore in me e poi fu tutto nero. Ora non pensate che sia una pappamolle perché una mia Fattura Orcovolante non ve la siete mai beccata e vi auguro di non prendervela mai, ma provate a pensarlo e poi vedrete come giustificherete il fatto di arrivare in Infermeria  trascinandovi per i gomiti…Dov’ ero rimasta?Ah sì,tutto fu nero.
 
                                                                
 
 
Al mio risveglio pensai di essere nella camera di mamma alla Tana visto che ero circondata da fiamme rosse, ma un accurato sbattimento di palpebre che mi fece focalizzare meglio le immagini, mi aiutò a capire che le fiamme rosse erano persone e che quelle persone erano i miei cugini. A quanto pare non si erano accorti del mio risveglio e continuavano a chiacchierare,  per quello che permetteva un’Infermeria, bisbigliano e facendo peggiorare gli spilli che sembravano conficcarsi nelle mie tempie ad ogni rumore. Sentivo Jamie discutere con Rox di qualcosa riguardo al Quidditch e Fred e Louis avevano infastidito Lucy in qualche modo visto che quest’ ultima continuava a lanciare imprecazioni nei confronti di quei monellacci,senza contare tutto il corredo di sussurri e bisbigli.
Per mia immensa fortuna Dominique li zittì: “Ssss…non vedete che si è svegliata, fate piano e cercate di non assalirla per favore!” disse in tono autoritario da Caposcuola che era. Quando l’ attenzione di tutti si concentrò su di me le parole di Dom furono inutili, perché venni  tartassata di domande e di mani che mi stringevano e volevano toccarmi, nemmeno fossi reduce di uno scontro mortale con una tarantola gigante o robe varie..bhè..dopotutto è questo il bello di avere una famiglia numerosa.
Lanciai un gemito per le fitte che avevo alla testa e con una voce che sapevo non essere la mia, così flebile e delicata, chiesi spiegazioni  su quanto fosse accaduto e su cosa mi ero persa. “Ehm,ehm” si fece avanti Rose scuotendo i boccoli infuocati con aria di importanza, mettendosi a sedere sul lettino vicino a me e cominciando a parlare “Alice Smith si da il caso che era in Biblioteca nel posto giusto al momento giusto e per fortuna,perché vi ha viste svenire e con sangue freddo ha avuto l’ accortezza di non perdere le staffe e di chiamare Madama Pince, la quale è stata così premurosa da farvi raggiungere l’ Infermeria, dato che non accennavate a rivivere…” disse in tono sarcastico “Come penso tu abbia notato sto parlando al plurale , perché come immagino tu ricordi siete state in due a svenire, tu e la tua amica,Chiara…la cugina di Scorpius…ma sto divagando.Ma tutto questo lo sai già.Arriviamo alla parte più interessante che mi premuro io stessa di riferirti” il suo tono cambiò,ora divenne smanioso,irrefrenabile”davvero non era mai successa una cosa del genere…uno scoop di tale rilevanza,sono proprio curiosa di come si evolverà la situazione!” A quel punto intervenne Al, dando  voce ai miei pensieri “Rose per l’ amor del cielo! Mia sorella ha subito uno shock provocato da svenimento ma per gli slip più consunti di Merlino vai al sodo, diglielo e basta!” sentire mio fratello usare l’ espressione “Per i più consunti slip di Merlino” mi fece annuire con vigore, incuriosita. “D’ accordo, d’ accordo” sbuffò Rosie scocciata “come stavo per dire, la notizia riguarda la tua amica Chiara,cugina di quel figho  mostruoso di Scor….”
“Ma che palle però” esordì con impeto Fred scocciato da quella situazione che si stava divulgando troppo “Quanto cavolo ci vuole a dirlo: Chiara è incinta!”concluse con semplicità e mancanza di tatto. Poi. Dannatamente.E.Di.Nuovo.Tutto.Fu.Nero.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angoletto tutto mio:
Ma ciao! Mi stupisco di me, questa volta ci ho messo davvero poco ad aggiornare, considerando i miei standard. Ecco qui un nuovo capitolo spero che vi sia piaciuto e vi abbia incasinato le idee abbastanza…comuuuunque esistono delle cose che a Dom piacciono tanto tanto tanto che si chiamano R E C E N Z I O N I  sono certa che ne avete sentito parlare, su, non fate le timide! Un grazie davvero speciale va a quelle due splendide persaone che hanno recensito e che spero si faranno sentire presto anche loro con un commentino. Grazie ragazze! Davvero!
Al prossimo capitolo…….Baci BaciBaci
                                                                                        Dom
  
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