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Autore: Risa Lily Angelie    10/04/2012    18 recensioni
Ebbene sì, Risa ed Otani sono andati a vivere insieme.
Sono giovani, sono innamorati, sono inesperti e sono tanto, tanto idioti.
***
[Risa/Otani, with much love.♥]
{Avvertenze: L'OOC è dovuto alla mia insicurezza ^^" E c'è miele. Miele ovunque.}
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atsushi Otani, Risa Koizumi, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Lovely Complex: After the end. ~♥'
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Ciao a tutti! :D
Allora, ringrazio tutti coloro che hanno recensito e chi ha semplicemente letto! *-*
Un bacione, e a voi il secondo capitolo! :D





-Otanii!- Chiamò un'alta ragazza, dai capelli fermati da una matita e la testa infilata nell'armadio.
-Otani!!-
-Che c'è?- In camera da letto entrò un ragazzo più basso di colei che l'aveva chiamato. Aveva un paio di libri sottobraccio.
-Oggi vengono Nobu e Nakao.- Annunciò la giovane, voltandosi a guardare il nuovo venuto.
-Come? Io devo studiare!- Ribattè il più basso, seccato.
-Studierai dopo. Dai, è da tanto tempo che non li vediamo!-
Atsushi sbuffò.
-E a che ora sarebbero qui?-
-Uhm...- Risa guardò l'orologio -Tra circa due ore.-
-D'accordo, a dopo.-
-A dopo- Salutò lei, riprendendo a guardare i vestiti.
 -Otani?- Chiamò, quando il ragazzo stava per uscire.
-Cosa vuoi?!-
-Quale vestito mi sta meglio?- Chiese la ragazza, porgendogliene un paio.
-Ma che ne so io? Sei tu l'esperta in argomento, scegli tu! E lasciami studiare!-
-Forse un pantalone è meglio...- Osservò Risa, ignorando le proteste del fidanzato.
-Ti consiglio di vestirti normalmente.-
-Forse hai ragione...- Farfugliò la ragazza, riponendo i due abiti nell'armadio.
-Certo che ho ragione! Io vado, a dopo.-
Stava per andarsene, ma Koizumi l'afferrò per il colletto.
-Fermofermofermo! Che ti metti, tu?-
-Come che mi metto? Quello che capita. Anzi, resto così!-
-Cosa?! Almeno una sistematina ai capelli!- Ribattè la donna, togliendo la fascia che teneva sollevata la frangetta del ragazzo.
-Ferma!-
-Ah-ah! Troppo tardi. Datti una ripulita! Pettinati i capelli, lavati i denti, sciacquati la faccia, su!-
-Oddio, sembri mia madre!-
-Avanti, Acchan!- Ribadì Koizumi, chiamandolo col nomignolo utilizzato sempre dalla madre, che però il giovane detestava.
-Ah-ah-ah. Molto spiritosa- Borbottò lui, dirigendosi verso la porta del bagno.

Dindon! Il citofono suonò.
-Uhm... Cinque minuti- Farfugliò Risa, rigirandosi nel letto.
Dindon!
-Ma che ore... - Koizumi afferrò la sveglia lì vicino -Aaah! Sono già qui!- La ragazza saltò giù dal materasso: aveva detto al fidanzato di svegliarla mezz'oretta prima che arrivassero, e invece?
-Otaniii!- Chiamò la giovane.
Dietro di sè, un fruscio di coperte.
-Uhm... Dai, Risa, due minutini solo...- Bofonchiò il ragazzo.
-Otani Atsushi, alzati subito da questo stramaledettissimo letto!- Gridò questa, privando il fidanzato del caldo delle coperte.
-Ma sei pazza?-
-Alzati, sono qui!-
Stavolta fu lui a balzare giù dal letto.
Dindon!
-Arriviamo!- Urlò Risa.
-Dove ho messo le scarpe? (*)- Si chiedeva Otani, guardando sotto il letto.
-Mi devo truccare!- Risa si rifugiò in bagno, alla disperata ricerca di una matita nera.
'Disperata' perchè il bagno dei due era un completo, totale disastro. Era assolutamente senza alcun filo logico, quindi era normale trovare nel beauty-case di Koizumi il dopobarba di Atsushi, e lì dove ci si aspetta di trovare le medicine, probabilmente si troveranno i profumi della ragazza.
Insomma, quel bagno era un inferno, dentro il quale Risa brancolava alla ricerca della sua matita.
-Risa, hai visto le mie scarpe?-
-Sono sotto la scrivania, mi pare...-
Dindon!
-Stiamo arrivando!- I due scesero le scale.
Dindondindondindondindon!
-Un attimo!- Urlò Risa, che era inciampata.
Dindon!
-Apettate!- Sbraitò Otani.
Dindon!
La porta s'aprì.
-Che stavate combinando, voi due?- Chiese Nobu, con un sorriso malizioso.
-Niente! -
-Sicuri, eh?-
-Nobu, li stai mettendo in imbarazzo.- Farfugliò Nakao all'orecchio della fidanzata, la quale, senza perdere la sua espressione piena di malizia, chiese scusa.
-Volete entrare?- Domandò Risa, riprendendo il controllo della situazione.
-Maddai?- Borbottò ironicamente Otani, che , per punizione, si beccò uno scappellotto dalla fidanzata.
-Ooooh, che bella casa!- Si complimentò Nobu, entrando.
-Avrei voluto dipingere il salone di rosa, ma questo Nano non me l'ha permesso.-
-Nano, a chi, eh?- Sbottò Otani.
-A te, Nano!-
-Ma brutta Gigante...-
-Ahaahahaahaahahaah!- Nobu e Nakao scoppiarono a ridere.
-Ma guardali... Ahahaahaahahaah!- Farfugliò Nakao.
-Sono ridicolissimi, Nakauccio!- Rise Nobu.
Risa e Otani si fissarono per qualche momento, poi si fecero l'occhiolino ed iniziarono di nuovo.
-Oh, guarda, Nakauccio, sono simpaticissimi!- Otani imitò Nobu.
-Ma guardali, come sono divertenti!- Risa, invece, imitava Nakao.
-Ok, basta, potete smetterla.- Sbottò la biondina.
Stavolta furono gli imitatori a scoppiare a ridere.
-Ahahaahaahah! Dovreste vedere le vostre facce!-
Risa s'asciugò la solita lacrimuccia che le usciva quando rideva troppo.
-Volete un thè?- Domandò, sforzandosi di non ridere.
-Se questo ti farà smettere di ridere, sì, volentieri!-
Così, i quattro si misero a parlare del più e del meno, come al liceo.
-Che ne dite di una partitina a 'Monopoli'?- Chiese Risa, sorridendo.
-Certo!-
Passarono tutto il pomeriggio a giocare.

-Oh, è già ora di cena!- Considerò Koizumi, guardando l'orologio.
-Uao, come vola il tempo!- borbottò serfico Nakao.
-Che ne dite di fermarvi a cena?- Domandò la padrona di casa.
-Se non è un disturbo...-
-Assolutamente no!- Detto questo, Risa s'alzò e andò in cucina.
- Aspettami! - La biondina s'accodò all'amica, e lasciò i due uomini soli.
-Come va fra te e Otani?- Chiese Nobu, appena giunta in cucina.
-Perchè, come dovrebbe andare?-
-Sai com'è, ora voi convivete e...-
-Cosa stai insinuando, Nobuko?-
-No, no, niente, è solo che...-
Dall'altra stanza, giunse l'urlo di Otani.
-CHE COSA?! -
-Sssh! Abbassa la voce!- Lo rimproverò Nakao.
-Ma che stanno dicendo?- Chiese Risa all'amica.
-Niente! Cioè... Non credo...- Nobù si morse la lingua.
Koizumi la prese per un braccio e la trascinò in salone.
-Ora- Disse, facendo prendere posto a Nakao e a Nobu -Ci spiegate per filo e per segno cosa state architettando alle spalle mie e di Otani!-
-Lo so io.- Farfugliò questo.
-Cosa?-
-Loro... Beh, loro stanno programmando di farci sposare.-
A quelle parole, Risa barcollò e scivolò a terra. Svenne.
-Koizumi!- Chiamò Atsushi, chinandosi su di lei.
-Oh mio Dio, è svenuta!- Urlò Nobu.
-Maddai? Guarda, non l'avevo mica notato. Sai, ultimamente Risa non fa che cadere per terra priva di sensi!- Rispose seccato Otani.
-Ehi, stai calmo! Forse è meglio chiamare l'ambulanza!- Considerò Nakao, afferrando la cornetta del telefono.
-L'ambulanza mi sembra un pochino eccessiva, non trovate?- Chiese Risa, con un filo di voce.
-Mamma mia, mi hai fatto prendere un accidente! Non farlo mai più!- La sgridò Otani.
-Come se potessi...- Risa rimane con la frase a metà, perchè il fidanzato l'abbracciò talmente forte da toglierle il fiato.
-Koizumi?- Chiamò lui. La sua voce era un sussurro.
-Uhm?-
-Ti amo. Lo sai, vero?- Le bisbigliò nell'orecchio.
La ragazza si sentì la più felice del mondo.
-Lo so. Anch'io ti amo.- Rispose lei, sorridendo.
-Oooooh, ma che carini!- Dissero in coro Nobu e Nakao, sorridendo complici.
-Avete finito, voi?- Sbottò Atsushi, alzandosi di scatto.
-Quando finirete voi, cari miei!-
-Fuori di qui! Ora!-
-Otani, dopotutto sono ospiti- Farfugliò Risa, alzandosi in piedi anch'essa.
-Già, siamo ospiti!- Cinguettò Nakao.
-Grrr!-
La serata finì tra le risate.

-Oh, mamma!- Risa spalancò gli occhi e si mise a sedere.
-Ehi, Koizumi, incubi?- Anche il fidanzato si mise seduto, e rimase ad osservarla per qualche istante: il respiro affannato, gli occhi spalancati e fissi sul nulla, tutta sudata e con una mano sul cuore.
La ragazza scosse il capo, convinta.
-Allora cosa c'è?- Chiese lui, accendendo l'abat-jour.
-C'è che...- Lei roteò gli occhi e li piantò su Otani - C'è che devo! - Non aggiunse altro, ma saltò giù dal letto e corse in bagno.
Per alcuni minuti, Atsushi non udì alcun suono.
-Risa?-
Si sentì il rumore dello sciacquone, e l'interpellata s'affacciò timidamente.
-Cos'è che dovevi?- Chiese lui, con sguardo indagatore.
-Non ti schifare.-
-Non mi schifo.-
-Dare di stomaco.- Farfugliò lei, tenendo lo sguardo basso.
Otani sorrise.
-Dai, vieni qui.- Le disse, dando della piccole pacche al materasso.
Koizumi s'avvicinò lentamente, senza però avere il coraggio di guardare negli occhi il ragazzo.
-Koizumi...- Disse Otani, appena questa si sedette.
Lei posò un dito sulle labbra del giovane.
-Ssh! Non dire nulla.- Sussurrò dolcemente. -Buonanotte, Acchan.- Salutò, prima di girarsi e dando così le spalle ad Atsushi.
Per la prima volta in tutta la sua vita, quel soprannome affibiatogli dalla madre, al ragazzo non parve poi così orribile.
-Buonanotte, Risa.- Rispose lui, per poi spegnere la luce e infilarsi tra le coperte.

 





Ciao!
Allora, capitolo pessimo, striminzito, e il bello è che ci lavoro da due giorni! D:
(*) In Giappone le persone non indossano le scarpe in casa, ma perdonatemi questa piccola 'deviazione'. u.ù
Allora, nient'altro da dire, mi sembra...
Ah, sì!
Essendo un capitolo osceno e da censurare, siate buoni con le recensioni! D:
Ora vi saluto!
Un bacione! :)
*Schiva abilmente i pomodori lanciati da lettori schifati dal capitolo*

   
 
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