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Autore: Nidham    11/04/2012    4 recensioni
Breve elucubrazione della mia ladra nel momento piu' triste del videogioco, quando una scelta porta a tragiche conseguenze. Fatemi conoscere il vostro parere, visto che è anche il mio primo tentativo^^
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Oltre questa e ogni altra notte, la mia mano stringerà la tua. Oltre ogni alba e ogni tramonto, i miei occhi si specchieranno nei tuoi. Oltre la vita e oltre la morte, camminerò al tuo fianco. La mia anima proteggerà la tua e il mio cuore batterà nel tuo petto finché la terra non avrà cancellato il nostro ricordo”

Le sue mani salirono a carezzarmi le guance, cancellando il tremito della mia pelle.

Il silenzio, intorno a noi, era assordante. Tutto sembrava immobile e irreale, mentre quelle parole scivolavano tra i nostri corpi e salivano a squarciare la volta del cielo, unendosi alle stelle.

Il volto di Alistair, illuminato dalla luce cupa delle torce, era composto e regale, ma il suo sguardo mi carezzava con la dolcezza e il calore del sole di primavera, mostrandomi la verità di quelle fugaci promesse, riscaldandomi con una fiamma tanto immensa da scacciare ogni timore e ogni incertezza.

“Io ti ho trovato come mio amore e ti ho scelto come mia sposa. Niente che esista in questo mondo o nell'altro potrà cancellare la verità delle mie parole. Niente che uomini o demoni possano ordire, riuscirà a infrangere il mio giuramento. Tu sei mia ed io sono tuo, per un attimo e per sempre”

Sentii le lacrime bruciare oltre le palpebre e il cuore perdere un battito, mentre si chinava a sfiorarmi le labbra con un bacio delicato e prepotente.

Un attimo e per sempre... questo era il nostro voto e la nostra verità, un amore che non poteva permettersi di credere nel futuro, ma che racchiudeva in sé ogni istante di un impossibile infinito.

La sua anima si fuse alla mia con il suo respiro, mentre il mondo aspettava che ricambiassi quel dono, per riprendere a esistere.

Ma la mia mente era vuota e la mia voce spezzata...

Avrei dovuto conoscere le parole per rispondere a una così dolce e solenne promessa, ma la mia anima si ribellava all'idea di comporre l'epitaffio per la nostra lapide.

Così indugiai sulle sue labbra e cercai l'illusione nel mio cuore.

Ancora una volta, ancora per quell'attimo che ci eravamo concessi.

Io ero la sua sposa e dovevo trovare la forza per dirglielo, anche se questo significava ammettere che presto tutto sarebbe finito, che la nostra unione sarebbe vissuta solo nell'immortalità del ricordo.

Il miagolio sommesso di un gatto, al margine del campo, spezzò il silenzio irreale in cui stavo annegando ed io sorrisi, allontanando i nostri volti per l'inconsistente spazio di un sospiro.

Avevo camminato oltre l'orrore e la devastazione, avevo conosciuto la rabbia e abbracciato l'odio, avevo ucciso per dovere e per vendetta... tutto per trovarmi adesso indifesa e timida davanti alla realizzazione dei miei più profondi desideri.

Presi fiato e radunai il coraggio, perché tutto ciò che ero non diventasse irreale nella mia codardia.

Sorrisi e vidi gli occhi di Alistair brillare in quella tremula fiamma di serenità che troppo a lungo ci eravamo negati.

La mia voce fu solo un sussurro, ma il suo cuore era nel mio e avrebbe potuto udirla anche attraverso il silenzio.

“Ti amo” ho mormorato “Ti ho amato nella devastazione e ti amerò nella pace. Ti ho trovato nella morte e ti apparterrò oltre la morte. Questo solo posso prometterti, mia dolcissima anima, perché io non conosco parole per raccontare l'amore e neppure per rinchiuderlo in una gabbia di giuramenti; non conosco la verità che ci attende oltre il buio di questa notte, né oltre la luce della nuova alba, ma so che ti amo, al di là di ogni gioia e ogni dolore. E so che, se esiste un'eternità, per me si trova nel tuo cuore”

Lo strinsi con disperazione, abbandonando ogni pensiero nella bruma del sogno, sorda alle parole della sacerdotessa, che benediva la nostra unione, estranea alle grida di acclamazione dei soldati e degli amici, che ci si assiepavano intorno, indifferente allo scorrere del tempo, che ci trascinava verso l'abisso...

“Ti amo” gridai sulle sue labbra “Ti amerò in quest'attimo e per sempre”

  
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