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Autore: ChibyLilla    11/04/2012    2 recensioni
Questa storia si è classificata prima al contest "Ritratto di Signor..." di MagenthaRigbie
Sirius sta per morire, i suoi ultimi pensieri sono rivolti alla sua carnefice, al legame che li unisce, alle situazioni che li hanno cambiati…
Genere: Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Bellatrix Lestrange, Sirius Black
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Prima classificata al contest "Ritratto di Signor..." di  MagenthaRigbie

 

SAVE THE LAST TIME

 Avada kedavra                                             

Mi volto appena in tempo per vederla, prima che il velo possa inghiottirmi: Bellatrix Black-Lestrange, mia cugina, la donna di ghiaccio, mi ha appena ucciso.

I miei ultimi pensieri volano a James: “sto per tornare da te, amico mio”.

A Remus, a Harry: “mi dispiace di avervi abbandonati ancora”.

Ma i miei occhi continuano a fissare lei, misteriosa ed inquietante come sempre. Inizio a temere che la sua immagine resterà stampata nella mia mente per l’eternità: rovinata, distrutta dal tempo e dalla vita che conduce, eppure sempre la stessa, l’agghiacciante e tenebrosa Bella!

È quasi divertente vederla adesso, nella sua cornice perfetta: tutto buio intorno, la luce dell’incantesimo appena lanciato basta a stento ad illuminarle il viso consumato.  

Sembra la morte in persona” rifletto sarcasticamente, soffermandomi sul suo vestiario nero, sicuro che le incornici perfettamente il corpo di donna matura, nonostante sia immerso nel buio della notte.

Vita sottile, fianchi ben pronunciati: la natura è stata generosa nei punti giusti con lei. Non è alta, non è perfetta, ma ben proporzionata. Con un sorriso triste ricordo che anche James era colpito dal suo stile, dal modo sensuale con cui passeggiava per i corridoi, giocando con i movimenti del bacino e dai suoi occhi da cerbiatta che trasmettevano sempre un qualcosa di poco rassicurante.

Leggermente china in avanti, la bacchetta ancora sguainata, mi fissa con occhi vuoti, due pozze scure illuminate da una luce sinistra. E non è la luce dell’incantesimo: Bella è soddisfatta delle sue azioni, ha dimostrato al suo Lord di esser degna di lui, ha vinto. I Black sono abituati a vincere, è nata e cresciuta con questa mentalità, ma il suo sangue freddo mi appare comunque agghiacciante: ha appena ucciso suo cugino e neppure un accenno di rammarico si nota sul suo volto.

Caparbia, agguerrita, forte. Lo credo bene che era la preferita della famiglia!

Ma più d’ogni altra cosa, quel che mi stupisce è ancora una volta la bellezza del suo viso: lineamenti perfetti che neppure il tempo ha potuto distruggere, labbra morbide e carnose, schiuse in un sorrisetto sadico, il naso dei Black.

Mi sento un po’ ridicolo a pensare al “naso dei Black” mentre sto morendo, ma è più forte di me: Bella è l’allegoria del mio passato e da questo momento il giudice del mio futuro.

Ha i capelli sciolti.

I capelli che tiravo per dispetto quando ero bambino, i boccoli morbidi che la madre curava con tanta cura adesso sono raggrinziti, spenti come la sua anima.

Un pagliericcio crespo le incornicia il volto, sottolineando la sua follia, l’impegno e la perseveranza con cui governa la propria esistenza.

Si dice che follia e genio camminino di pari passo e lei incarna questo binomio alla perfezione. Solo una donna folle può avere il suo sangue freddo, massacrare, torturare altri esseri umani senza versare una lacrima. Da quanti anni i suoi occhi non si inumidiscono?

Da piccolo consideravo Bella come il mio “modello”, anche se non in senso letterale: adoravo la sua fierezza, il modo in cui riusciva a sfidare anche gli adulti, senza temere le loro reazioni. In un certo senso ero consapevole di somigliarle; non lo pensavo per vanità, ma ero davvero convinto di possedere tutte le doti che aveva lei, solo che le mie erano nascoste, le sue sempre in primo piano.

Sto morendo, Bella. Sto morendo davanti ai tuoi occhi e tu sei qui, immobile, stupenda. Vuota”

Ho sempre provato per lei qualcosa di molto simile all’affetto, nonostante mi lasciasse spiazzato la cattiveria che dimostrava anche nei confronti della sorella minore e con rammarico, a distanza di anni, constatai che a guidare le sue azioni non era la ripicca di una bambina gelosa, ma la rabbia e l’aggressività di una serva del male.

Un’adolescente elegante e seducente, una donna folle ed irrequieta.

Quante personalità hai, Bella?

è uno stile che non avevo mai sperimentato, ma tutto sommato sono fiera di quel che ho scritto! È breve, rischiavo di scrivere una flash-fic, ma aggiungere parole avrebbe spezzato l’armonia…

GIUDIZIO DELLA GIUDICIA

• Grammatica e sintassi: 9,2/10;
Un paio di errori di punteggiatura e un errore di grammatica qui: Lo credo bene che era la preferita della famiglia: è infatti più corretto se a reggere "credo" ci metti un congiuntivo invece che un indicativo; ti tolgo mezzo punto invece che uno perché è una questione semiaperta quella del verbo "credere", anche se io mi schiero dalla parte degli anti-francesismi.

• Stile: 8,95/10;
Ho trovato lo stile molto pregevole e scorrevole. Ben calcolati i tempi, ben gestita la situazione. Quasi nulla da eccepire.

• Personaggio (caratterizzazione e coerenza): 9,5/10;
Buonissima caratterizzazione di Bellatrix, descrizioni belle e ben giocate anche in funzione della situazione descritta. Unico neo è, a mio avviso, l'ammirazione di Sirius nei confronti della cugina, che lo fa risultare un po' OOC (purtroppo non ho potuto non considerarlo, in quanto ha un ruolo importante come personaggio nella storia)

• Rispetto dei parametri: 7/7
Elementi usati nella loro pienezza e ben articolati.

• Originalità: 9,5/10;
Ho trovato l'ambientazione molto originale in funzione del tema trattato (quello della descrizione fisica). Inoltre trovo sia abbastanza plausibile come condizione. Punteggio quasi pieno quindi!

Totale: 44,15/47

  
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