Fanfic su attori > Cast Twilight
Segui la storia  |       
Autore: EllieHope    11/04/2012    1 recensioni
Mi sorrise, felice di vedermi e mi attirò a sé per baciarmi. Una scarica di emozione pura attraversò il mio corpo e non potei fare a meno di domandarmi se ogni nostro bacio, abbraccio o contatto casuale sarebbe stato sempre così emozionante. In cuor mio, pregai affinché fosse così.
‘Sei pronta?’ mi chiese con il suo miglior sorriso sghembo.
‘Pronta.’ Risposi emozionata.
‘Dove mi porti?’ chiesi mentre raggiungevamo la macchina parcheggiata poco più in là, senza riuscire a mascherare la curiosità che mi stava divorando.
‘E’ una sorpresa, Kris. Se ti svelo dove ti sto portando, che razza di sorpresa è?!’ fece apposta per stuzzicarmi.
‘Come vuoi.’ Dissi, fintamente offesa.
Non passarono nemmeno dieci secondi che, proprio come avevo previsto, mi strinse e mi baciò per farsi perdonare.
‘Perdonato?’ mi chiese speranzoso e divertito insieme.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kristen Stewart, Robert Pattinson
Note: AU, Lemon | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Ciao a tutti! Scusatemi per la lunga assenza, ma tra scuola, trasloco e tutto il resto sono stata super impegnata. Prometto che posterò al più presto anche il nono capitolo di 'You are my wonderwall'!!
Ringrazio
ERMY CULLEN e Simplymyself22 per aver aggiunto la mia storia tra le preferite! Grazie mille! (:
Fatemi sapere cosa ne pensate e per chi volesse, potete aggiungermi su facebook(http://www.facebook.com/profile.php?id=100003712748229&sk=wall)!
Un bacione,
Ele

 
Alessia NightOwl:
Ehi! In realtà mi chiamo Eleonora! Ahah J
Sono davvero contenta che ti piaccia il capitolo. Scrivo da poco e devo ancora imparare ad riportare il casino che ho in testa sulla carta, nel modo più comprensibile possibile. Ci sto lavorando, insomma! Ti ringrazio per aver inserito la mia storia tra le seguite, lo apprezzo davvero tanto! Visiterò il tuo profilo e leggerò le tue storie con molto piacere, non appena avrò un po’ di tempo libero. *Promise* (:
Fammi sapere cosa ne pensi di questo secondo capitolo e…scusa per la lunga attesa!
Un bacione,
Ele

 
Cri cri: Ciao! Ti ringrazio per la recensione e mi fa piacere che ti sia piaciuto il primissimo capitolo! Spero che questo nuovo capitolo non ti deluda e che continui ad incuriosirti!
Fammi sapere cosa ne pensi!
Un bacio e scusa per la lunga attesa!
Ele

 

P.s: se potete, ascoltatela mentre leggete! http://www.youtube.com/watch?v=pOv4XL3yMZs&ob=av2e

 

 

 

A pair of eyes as blue as the ocean.

 

 

Erano passate due settimane dal mio arrivo a Vancouver e, ormai, ne riconoscevo strade, piazze e negozi.

Mi piaceva, no, la amavo letteralmente.

Era la città perfetta per me, con un’atmosfera lontana da quella della Londra caotica e inquinata da cui ero fuggita.

Qui nessuno era di fretta.

Qui tutti erano gentili e disponibili.

Qui avevo ritrovato la serenità, che tanto agognavo.

Certo, ero serena, ma la malinconia persisteva e sapevo che non avrei potuto farci niente.

Quel senso di vuoto e desolazione che mi aveva assalito dopo la scomparsa dei miei genitori e, prima ancora, della mia migliore amica, mi avrebbe accompagnata per il resto della mia vita.

Dovevo solo imparare a conviverci, senza permettergli di distruggermi.

 

Cara Sophie,
finalmente trovo un po’di tempo per scriverti.
Tra l’iscrizione, le pratiche per l’università e il ‘trasloco’ non ho avuto nemmeno un attimo di pace.
Finalmente ho trovato un appartamento! È perfetto e sono sicura che piacerebbe anche a te, se solo fossi qui: è luminoso, spazioso e ha un’enorme cabina armadio per cui tu perderesti la testa!!
Ti ricordi quando ci nascondemmo nel tuo guardaroba per paura che tua madre ci scoprisse, mentre ci provavamo i vestiti supercorti per la festa di Tom Russ!?! Ogni volta che sentivamo i passi di tua madre che attraversavano il corridoio, il terrore si impossessava di noi…al solo pensarci mi viene ancora da ridere!
Non vivo da sola, non temere, ho una coinquilina. Si chiama Lindsey e viene da New York. È bellissima, sul serio, è bionda, gli occhi blu e due gambe che farebbero invidia a chiunque! Fortunatamente non è una snob, anzi, è simpaticissima e ama la moda quanto te e, proprio come facevi tu, sbuffa quando mi vede uscire di casa in jeans e comodissime scarpe da ginnastica: andreste sicuramente d’amore e d’accordo!!
La tua mancanza si sente, Sophie.
E si intensifica ogni giorno di più.
Avresti dovuto essere qui. Con me. A sostenermi come hai sempre fatto.
Ora devo salutarti, Lindsey si sta spazientendo…è la quinta volta che mi avvisa che è ora di andare.
Ti voglio bene.

 

‘KRISTEEEN!’ strillò Lindsey per l’ennesima volta.
Chiusi il diario e lo infilai velocemente in borsa, dopodiché afferrai i libri che mi sarebbero serviti quella mattina e raggiunsi la mia coinquilina che, impaziente, era già sul pianerottolo di casa.

‘Ce ne hai messo di tempo, londinese!’ disse scendendo le scale a due a due. ‘Si può sapere che diavolo stavi combinando?! Vuoi forse fare tardi il tuo primo giorno alla University of British Columbia?!’ chiese aumentando il passo.

Oddio, ma dove correva?! L’università era a pochi minuti dal nostro appartamento e all’inizio delle lezioni mancava ancora…guardai l’orologio..un minuto.


Oh cazzo
, Imprecai mentalmente.

‘Io..ehm, ecco…io stavo..Mi stavo preparando!!’ improvvisai.

In realtà avevo finito di prepararmi quasi un’ora prima, perché avevo paura di arrivare in ritardo. Ma non le avrei detto che stavo scrivendo il mio diario. Mi avrebbe preso per una di quelle ragazzine da diario segreto pieno di cuoricini, in attesa del principe azzurro.
Mi squadrò da capo a piedi, analizzando il mio abbigliamento: indossavo un paio di jeans, una camicetta bianca e un paio di stivali color cuoio e ovviamente il pesante cappotto color panna.
Tutto sommato, parve soddisfatta e non fece alcun commento.

Raggiungemmo l’università in tempo record e ci demmo appuntamento per la fine delle lezioni, all’entrata dell’enorme struttura in vetro. Lindsey, infatti, non avrebbe frequentato il mio stesso corso: lei aveva scelto psicologia, io, invece, volevo diventare interprete.

Mi affrettai verso l’aula magna dell’edificio, dove si sarebbe svolta il corso di francese, e presi posto.
La lezione fu interessante e la mattinata passò velocemente.

Quando il professore ci congedò era ormai ora di pranzo, mi alzai e feci per raggiungere la mia nuova amica, ma qualcuno mi urtò e l’intero contenuto della mia borsa si riversò sulle scale che conducevano all’atrio.
‘Ehi! Potresti anche stare più attento!’ urlai al maleducato che mi aveva urtato.

Ma non si degnò nemmeno di chiedermi scusa e continuò a salire i gradini, come niente fosse. ‘Cafone.’ lo apostrofai scocciata.
Magnifico! pensai sconsolata, osservando tutti i miei appunti sparpagliati sui gradini color pietra.
Iniziai a raccogliere tutte le mie cose e ad infilarle disordinatamente in borsa.

‘Ehi, bisogno di aiuto?’ mi chiese una voce a pochi passi da me.

Pensando che mi stesse sfottendo, alzai lo sguardo per rispondergli a tono, ma incontrai gli occhi più azzurri che avessi mai visto e ammutolii.

Boccheggiai.
Cercai di ricordarmi come fare a respirare, osservando meglio il viso dai lineamenti angelici di quel ragazzo.

‘Tutto bene?’ mi chiese divertito, osservando la mia espressione.

Kristen, riprenditi! Stai facendo la figura della perfetta idiota!

‘Io..ecco..io..si..no è che un maleducato mi ha urtato…e si, ecco, io..’ tentai di spiegare, arrossendo violentemente.

Fantastico! Oltre che idiota, sembri pure ritardata!

Per tutta risposta, mi sorrise e mi passò gli ultimi fogli e le chiavi di casa che erano scivolate qualche gradino più in basso.

‘Frequenti anche tu il corso di Monsieur Montaigne?’ chiese, notando gli appunti in francese.

‘Si..Monsieur Montaigne..si’ risposi mordendomi il labbro inferiore, in preda al nervosismo.

‘Robert, piacere’ si presentò sorridente, tendendomi la mano.

Kristen! mi ammonii mentalmente. Presentati e cerca di sembrare una persona normale!

‘Io sono Kristen.’ mi presentai a mia volta, stringendogli la mano.

Dio! Quella mano! Era così forte e delicata nel contempo…e quel sorriso era a dir poco mozzafiato.

‘Non sei di qui, vero?’ mi chiese senza interrompere quel contatto e continuando a sorridermi.

Mi riscossi e ritirai la mano.

‘Io..no. Sono di Londra, in realtà. Mi sono trasferita qui da poco.’ Gli risposi, cercando di riprendere il controllo di me stessa.

‘Io sono di Brighton!’ esclamò entusiasta.

‘Mi sembrava che il tuo accento non fosse americano, in effetti..’ gli confessai sorridendo e sentendomi, per un attimo, a casa.

‘Ehi, che ne dici di pranzare insieme? Potrei parlare con qualcuno che non mi prende in giro per la mia pronuncia, finalmente!’ disse scherzosamente.

Coooosa?!? Mister Divinità mi stava invitando a pranzo?

Wow.

Calmati. Mi imposi, cercando di darmi un contegno.

‘Ecco..io non posso. Ho appuntamento con una mia amica per pranzo e…anzi sono già in ritardo!’ dissi tutto d’un fiato e feci per scendere gli ultimi tre scalini, ma inciampai nei miei stessi piedi e ci mancò davvero poco che mi sfracellassi al suolo.

‘Attenta!’ gridò, afferrandomi prima che cadessi rovinosamente a terra.

Mi ritrovai tra le sue braccia, ed un attacco di iperventilazione imminente dovuto all’eccessiva vicinanza a Robert Mister Perfezione.

Mi posò a terra e mi chiese se mi fossi fatta male.

Lo rassicurai e scappai via, rossa in viso, estremamente imbarazzata.

Dannato equilibrio! Imprecai Perché ero così incline a fare figuracce?!?

Mi stavo guardando intorno, sperando di trovare Lindsey da qualche parte, quando il mio cellulare trillò. Lo estrassi dalla borsa e lessi il messaggio.

Bloccata con la stronza di psicologia. Ci vediamo a casa, scusami. L.

 

Anche Lindsey mi aveva abbandonata.

Mi guardai intorno, sperando di vedere Robert da qualche parte e accettare l’invito per il pranzo, ma il giardino era diventato deserto a causa delle nuvole che, minacciose, ricoprivano il cielo, fino a poco prima azzurro.

Forse è meglio così
, mi dissi e, sorridendo amaramente, mi diressi verso casa accompagnata dalle prime gocce di pioggia.

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Twilight / Vai alla pagina dell'autore: EllieHope