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Autore: Padmini    14/04/2012    3 recensioni
Sherlock è tormentato da uno strano incubo ricorrente. Non sa ancora che quel sogno presto avrà una parte importante nella sua vita e lo aiuterà a capire molte cose di se stesso. Perchè non riesce a fidarsi delle donne? Quali dolorosi ricordi sono racchiusi nella sua anima?
Non mi ricordo da quando ce l’ho. Forse da sempre. Ciclicamente è tornato per tormentarmi. Quindi, ciclicamente, sono ricaduto nel mi vecchio vizio. Non è sempre stato così. Mi ricordo che quando ero bambino c’era mia madre. Lei veniva in camera mia e mi consolava.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio, John Watson , Sherlock Holmes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Violet'
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Note: per il ruolo di Arthur, per motivi di cui vi parlerò più avanti, ho scelto Hugh Laurie.
 
 
 


Sono tornato a casa. John non c’è. È al lavoro. Avrò tutto il tempo per leggere con calma il diario di mia madre.
Mi sento un po’ in colpa a sbirciare così nel suo cuore. D’altro canto lei mi ha mentito spudoratamente. Chi è questo Arthur, poi? Avrà scritto anche di lui nel suo diario?
Mi distendo sul divano per stare più comodo. Bene: cominciamo.
 
 
24 giugno 1974
Caro diario,
oggi è stata proprio una brutta giornata. Sono uscita con Susanne, la mia migliore amica. Fin qui tutto bene, no? Si, se avessi un marito normale! Invece no! Siger è oltremodo geloso! Non ne posso più di tutto questo suo controllo!
Non posso neanche andare a fare una passeggiata con una donna e lui sospetta subito che lo tradisca. Cosa dovrei fare, secondo lui? Stare dietro a mio figlio tutto il giorno? Come farei, poi? Mycroft è già abbastanza indipendente, nonostante abbia già cinque anni. Non gli piace che stia tutto il giorno a controllarlo.
La signora Stevenson, la nostra domestica, mi ha assicurato che avrebbe badato lei a mio figlio, così ho accettato l’invito di Susanne. Abbiamo parlato molto. Sa che non sono del tutto felice con Siger in questo periodo e cerca di aiutarmi come può.
Domani sera ci sarà la sua festa di compleanno. Mi ha invitata già da qualche settimana e Siger lo sa. Lui non è invitato e nemmeno si sarebbe presentato, immagino. Siamo in periodo di esami e non vuole essere disturbato da cose simili. Mi ha chiesto se proprio devo andarci. Certo che ci andrò!
 
 
2 luglio 1974
Caro diario.
Sono state giornate piene ed intense queste!!
Come sono contenta di esser andata al compleanno di Susanne! Quella diavoletta! Aveva organizzato tutto ben bene, lei! Eh già!
Devo dire che un po’ mi sento in colpa. Appena un po’, però! Già! Perché dovrei dare del bugiardo a Siger? Insomma, se lui è geloso ed è convinto che io lo tradisca, perché dovrei dargli torto? Ora si che può stare in ansia! Vuole essere geloso? Bene! Adesso ne avrà il motivo!
Sono ancora giovane perdio! Avrò pure un figlio piccolo, ma sono comunque una donna con le sue esigenze! E se Siger si ostina a chiudersi nella sua gelosia, senza darmi un pizzico di amore che se ne vada pure al diavolo!
Ho incontrato Arthur* per la prima volta proprio al compleanno di Susanne. Mi è piaciuto subito. Abbiamo parlato molto. Anche lui ha problemi con la moglie. Se non fosse per i due figli l’avrebbe lasciata già da tempo. Siamo nella stessa barca, insomma. Tutto è nato così, un po’ di comprensione, esperienze simili … da cosa nasce cosa …
 
 
15 settembre 1974
Caro diario,
Non ho avuto proprio tempo per scriverti! Non pensavo che avere un amante portasse via tanto tempo e tante energie! La maggior parte delle quali, purtroppo, è sprecata nel nascondersi! Eh già! Con un marito come Siger non è proprio facile avere una vita amorosa clandestina!
Devo calcolare ogni suo spostamento. Conosco i suoi orari. Quando va e torna dal liceo dove insegna, quando ha le riunioni con i genitori, gli appuntamenti coni suoi colleghi. Ho tutto segnato in una piccola agenda.
Non posso neanche stare via più del necessario perché non posso lasciare Mycroft da solo tutto il giorno. Devo trovare mille scuse. Susanne mi aiuta molto in questo. Devo andare a fare la spesa. In realtà vado da Arthur e la mia amica nel frattempo fa la spesa per me. Cose così.
Molto spesso esco di notte. Allora devo somministrare a Siger una bella dose di sedativo per impedire che si svegli. Non che serva. Ha il sonno pesante, lui!
Insomma, questa vita clandestina mi eccita! Non pensavo che sarebbe stato così divertente! Mi sento un po’ in colpa nei confronti di Mycroft, ma cerco di non farci caso.
 
 
28 ottobre 1974
Caro diario,
ormai riesco a scriverti solo una volta al mese! Le giornate con Arthur sono così belle e piene! Proprio così! Siger è partito per un corso di aggiornamento che durerà ben sei mesi!! Sono libera! Finalmente! Non dovrò più stare sotto il suo disgustoso controllo!
Possiamo vederci come e quando vogliamo!! Molto spesso viene a dormire da me. La signora Stevenson sa tutto e approva, fortunatamente. È una donna dalle ampie vedute, per mia fortuna! Conosce la situazione tra me e Siger ed è più che contenta così. Le fa bene vedermi felice. Questo le basta. È un po’ preoccupata per Mycroft, ma lui sembra non accorgersi di nulla. D’altra parte io e Arthur ci vediamo solo quando lui è a l’asilo, perciò … non lascio prove in giro. Non si sa mai.
 
 
4 novembre 1974
Parigi! Diario! Siamo a Parigi!!
Siger è sempre via per il corso, Mycroft è a casa con la signora Stevenson e io mi godo un meritato weekend a Parigi!! È stata un’idea di Arthur. Questo fine settimana sua moglie sarà impegnata con la fiera del paese e lui ha trovato la scusa di una conferenza di medici per organizzare questo viaggetto.
Sono così felice! Mi sembra di essere una scolaretta alla prima cotta!
Abbiamo visitato la città tenendoci sempre per mano. Ho fatto sfoggio della mia cultura e gli ho fatto da guida turistica per tutto il tempo. Lui rideva guardandomi e ascoltandomi! Quanto mi mancano questi momenti con Siger! Vorrei poterli avere con lui e non con un uomo sposato con due figli!
Per adesso dovrò accontentarmi. Riuscirò, un giorno, ad essere totalmente felice?
 
 
21 dicembre 1974
Siger tornerà a casa per le vacanze di Natale. Ciò significa che non potrò vedere Arthur per molto tempo, almeno fino a gennaio. Sono triste per questo. Anche Arthur, però, è cambiato. Ogni volta che facciamo l’amore non è più la stessa cosa. Dice che si sente in colpa. Per i suoi figli, forse? Per la moglie? Quando parla di lei diventa subito triste. Che si stiano riavvicinando?
 
 
25 dicembre 1974
Caro Diario, è Natale.
Allora perché sono così desolatamente triste? Devo recitare la parte della madre e moglie modello davanti ai genitori di Siger. Festeggiamo tutti insieme il Natale, che bello! Arthur lo starà passando con la sua famiglia. Mi aveva detto che mi avrebbe chiamata, almeno oggi. Guardo l’orologio. È mezzanotte e lui non si è fatto sentire. Aspetto che chiami domani.
 
 
Leggo l’ultima riga e mi rendo conto che il mi corpo si è irrigidito. Sono così teso che mi fanno male i muscoli. Così era vero! Mia madre tradiva veramente mio padre! E adesso quei due si sono incontrati di nuovo! Insomma! Mio padre è appena morto e lei …
No. Aspetta un attimo. Sicuramente si sono già visti prima di oggi. Da come parlavano la loro nuova relazione deve andare avanti almeno da qualche mese. Devo andare avanti a leggere. Sento che non è finita qui. Il telefono, però, mi distrae.
“Ciao, sono Lestrade. È come hai detto tu. Dopo un lungo interrogatorio abbiamo fatto parlare Brown. Il dottor Lightman è stato di grande aiuto. Alla fine ha confessato. È stato lui a dare appuntamento a tuo padre in quel capannone e poi ad ucciderlo. Tra l’altro era già da parecchio tempo che lo minacciava, per questo lui girava sempre armato. Il pugnale l’aveva con sé per autodifesa, non per uccidere. Mi dispiace”
 “Grazie” è l’unica cosa che riesco a dire. Tutta la mia attenzione in questo momento è diretta verso il diario.
 


  
*Ho pensato molto al nome dell’amante di Violet. Alla fine ho scelto Arthur perché …  Sir Arthur Conan Doyle!

   
 
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