Grazie come sempre per l'appoggio che continuate a dare alla storia ed è bello che in ogni capitolo un nuovo lettore si faccia avanti: continuate così :D
Vi lascio a questo capitolo piuttosto importante per il nostro protagonista e colgo l'occasione per dirvi, visto che alcune me lo anno chiesto, che effettivamente non ho pensato ad un eventuale storia di Bella con qualcuno: la trama dei vari capitoli, ne rimangono solo 4 più l'epilogo, è già definita e non saprei come inserirvi una sua storia, al massimo se mi verrà in mente qualcosa farò un missing moment, ma non vi assicuro nulla XD
La smetto e vi faccio leggere: buona lettura!!!
IL
BALLO DI
FINE ANNO
“ Cravatta o
papillon? ”
“ Clavatta!
” Esclama convinta Alice, ma aspetto che anche Bella dia il
suo assenso e
quando lo fa, opto per quella.
Sono passati
tre mesi dalla mia rivelazione e adesso mi sembra incredibile trovarmi
nella
stanza con le mie sorelle a scegliere l’abito per il ballo di
fine anno a cui
andrò con il mio quasi ragazzo. Con il tempo il rapporto con
Nate è cambiato,
da amici siamo diventati più intimi e adesso siamo in una
situazione di stallo:
nessuno di noi ha compiuto il passo definitivo per essere
più che amici e credo
che questa sarà la sera decisiva per dare una svolta alla
nostra relazione.
Prendo due
camice dall’armadio e gliele mostro.
“ Blu. ” Risponde
subito Alice e Bella le accarezza la testolina complimentandosi per il
suo buon
gusto.
Metto tutto
quello che ho scelto su una sedia e continuo a fissarlo, per poi
sbottare “ Basta
io non ci vado, rimango a casa. ”
Bella mi
guarda come se avessi detto un’eresia.
“ Alice
tesoro tappati le orecchie per favore. ” Aspetta che mia
sorella faccia quanto
le ha detto e poi sussurra tra i denti “ Edward Cullen sei un
coglione. ”
Io la guardo
stralunato mentre Alice, confusa, si toglie le mani dalle orecchie e
dice “ Cosa
vuol dire coione?”
Bella le
tappa subito la bocca “ Alice ascoltami bene, non devi dire
mai più questa
parola; è cattiva e se la sentono i grandi non avrai
più alcun regalo, capito? ”
Alice annuisce velocemente, mentre dai suoi occhi spaventati traspare
tutta la
sua paura di non avere più alcun regalo per ogni suo
capriccio.
Bella torna
a guardarmi con uno sguardo duro “ Edward hai avuto la
fortuna di trovare una persona
che ti vuole bene, dolce e premurosa. Che studia nella tua stessa
scuola, che
ti ha invitato ad andare al ballo con lui fregandosene di
ciò che potrebbero
pensare gli altri studenti, sapendo bene quanto per lui questo sia
difficile, e
sei ancora qui a farti queste pippe mentali? ”
Sospiro e
annuisco “ Hai ragione. Forza uscite che mi vesto.
”
Tutte e due
fanno un urletto eccitato e scendono giù dal letto,
scoccandomi un bacio
ciascuno sulla guancia e correndo in camera di Bella: anche lei deve
prepararsi.
Ma prima che
escano Alice chiede ingenuamente: “ Eddy ma sei fidanzato?
” La sua domanda mi
manda in crisi, lei ancora non sa nulla di Nate, prima di parlargliene
voglio
essere sicuro dei nostri sentimenti.
“ Vedi
Alice, c’è questa persona speciale per me e
stasera abbiamo un appuntamento
importante. Non so ancora bene quello che succederà, ma ti
prometto che te la
presenterò presto se le cose andranno bene. ”
“ Va bene. ”
E vanno via così che finalmente io possa vestirmi.
Nei miei
diciotto anni di vita non avrei mai creduto possibile che il ballo di
fine anno
mi avrebbe provocato tutta quest’ansia: invece eccomi qui, un
fascio di nervi
pronto ad esplodere da un momento all’altro. Il ballo di fine
anno è une delle
tappe fondamentali nella vita di un ragazzo, qualcosa che ti ricorderai
per
sempre insieme al giorno del diploma o quello della laurea; per molte
ragazze è
secondo solo al giorno del matrimonio: già dal primo giorno
di scuola pensano a
che tipo di abito indossare e che acconciatura fare, mentre i ragazzi
si
preoccupano di accalappiarsi la ragazza più carina.
Io non ho
nemmeno questo problema, visto che sono stato invitato ma lo stesso
l’ansia mi
sta divorando. Metto un po’ di musica per rilassarmi, ma
anche quella stasera
non serve a molto; credo che neppure le ragazze siano tanto nervose ed
eccitate
quanto lo sono io in questo momento. Sono incapace perfino di fare il
nodo alla
cravatta tanto mi tremano le mani.
“ Posso? ”
Sobbalzo sentendo la voce di mia madre, non l’avevo sentita
entrare.
“
Certo. Ah, non riesco a mettermi questa dannata
cravatta. ” La lancio sul letto e sbuffo guardandomi allo
specchio. Vedo mia
madre avvicinarsi con quell'accessorio infernale in mano.
“ Lascia fare a me. E poi se chiudi l'ultimo bottone della
camicia ti verrà più
facile. ” Mi affido alle mani esperte di mia madre e nel giro
di due minuti
sono pronto.
“ Sei bellissimo tesoro. ” Mi dice continuando ad
osservarmi tramite lo
specchio.
“ Perché io invece ho l'impressione di fare
schifo? ”
Mia madre ride. “ Mi stupirei se fosse il contrario.
”
“ Che intendi? ”
“ Edward questo è il ballo di fine anno, che
già di per se manda in
fibrillazione tutti i ragazzi: i maschi perché sanno che
è un'ottima occasione
per rimorchiare e le ragazze perché sperano di incontrare il
principe azzurro.
Per quanto riguarda poi le coppie è ancora più
emozionante perché
un'apparizione pubblica del genere serve a sancire la loro unione
davanti al
corpo studentesco che a volte è peggio della più
temibile delle suocere. ”
Ridiamo insieme per quella sua battuta. “ Edward, vai
tranquillo, ho capito che
c'è qualcuno d'importante che ti aspetta, tu pensa solo ad
essere te stesso,
vedrai che questo qualcuno non ci metterà troppo a
capitolare. ”
“ Grazie mamma e ti prometto che presto, se le cose andranno
bene stasera, te
lo presenterò. ”
“ Adesso finisci di prepararti, ti aspetto di sotto.
”
“ Grazie mamma. ” Le do un bacio in fronte e lei mi
accarezza dolcemente il
viso per poi lasciarmi solo.
Quando
scendo di sotto, naturalmente Bella non è ancora pronta: le
donne, perché ci
mettono sempre tanto?
Dopo una
decina di minuti sento la porta aprirsi e un terremoto mi annuncia che
sta
scendendo Alice.
“ Chiudete
tutti gli occhi, fozza! ” Ordina a me, mamma e Charlie, che
siamo tutti riuniti
in salotto. Facciamo come ci dice e lei urla “ Bella puoi
scendele e voi non
guaddate. ”
Dopo qualche
secondo si sente distintamente il rumore di tacchi che scendono i
gradini e poi
Alice urla con la sua voce squillante “ Ora potete aprire gli
occhi. ”
Noi facciamo
come dice e tutti rimaniamo senza fiato: Bella è
meravigliosa con il suo abito
blu scuro, lungo fino ai piedi, e i capelli raccolti. Non indossa
gioielli, ma
solo un semplice bracciale e il trucco tende a valorizzare i suoi
bellissimi
occhi. Mia madre e suo padre la riempiono di complimenti e lei si
imbarazza; decido
quindi di salvarla, dicendo che è tardi e la porto fuori.
“ Grazie. ”
Mi dice mentre entriamo in macchina.
“ Prego, ma
comunque avevano ragione, sei stupenda. ” E nuovamente le sue
guance si
imporporano. E’ una ragazza davvero deliziosa Bella, vera e
sincera come poche
ne sono rimaste, di quelle che non pretendono niente di speciale e si
stupiscono con poco, che sono felici anche per un semplice fiore: per
questo
non riesco a capire il motivo per cui non abbia ancora trovato un
ragazzo, se
non fossi stato gay e oltretutto suo fratello ci avrei già
provato.
Il viaggio
in macchina trascorre silenzioso, ognuno è perso nei proprio
pensieri. Quando
arriviamo nel parcheggio della scuola noto che Nathan è
già arrivato.
“ Va da lui
e divertiti. Non pensare a me, ci rivedremo qui verso mezzanotte come
stabilito
ok? ”
“ Va bene, ma
se hai bisogno di qualcosa chiamami al cellulare. ” Scendiamo
entrambi e vedo Bella
salutare con la mano Nate, mentre si dirige verso l’ingresso
della palestra, io
invece mi avvicino a lui.
“ Ciao. ” Diciamo
all’unisono e sorridiamo imbarazzati.
“ Ti va di
entrare? ” Gli chiedo ma lui fa cenno di no con la testa
“ Pensavo di
passeggiare per il bosco qui dietro. Giuro che non voglio assalirti, ma
dentro
la musica è alta e non potremmo neppure parlare. ”
“ Mi fido di
te, quindi è ok. ” Gli rispondo e iniziamo a
camminare. Le nostre mani si
sfiorano più di una volta e ogni volta un brivido mi
percorre la schiena: alla
fine è lui a prendere la mia e intrecciarla con la sua. Lo
guardo e gli
sorrido: non so se per lui è lo stesso, ma è come
se questo contatto mi avesse
riscaldato il petto, sento un calore piacevole invadermi.
Parliamo del
più e del meno e finalmente scopro come lui ha capito di
essere omosessuale: si
era innamorato dell’ex fidanzato della sorella; per lui era
difficile
nascondere l’effetto che gli faceva il tizio, temeva di
mancare di rispetto a
sua sorella, infatti non ha mai raccontato alla sua famiglia il vero
motivo che
lo ha portato a scoprire di essere gay.
Ci fermiamo
vicino ad uno spiazzo da cui è possibile ammirare la luna.
“ E’
bellissima. ” Sussurra Nathan, quasi a non voler rompere quel
silenzio magico
che ci avvolge.
“ Già. ” Dico
voltandomi a guardarlo e il respiro mi si ferma in gola: anche lui
è voltato
verso di me e siamo vicinissimi, i nostri nasi quasi si sfiorano e gli
occhi di
entrambi sono persi a contemplare l’uno il volto
dell’altro. Lentamente le
nostre palpebre si abbassano e i nostri volti si avvicinano, spinti da
una
forza sconosciuta.
“ Non
dovresti baciarmi a mezzanotte e con la luna. ” Sospiro,
senza aprire gli occhi.
“ E chi lo
dice? ” Sussurra lui di rimando, inebriandomi con il suo
alito che fa fremere
la mia lingua.
“ Una
canzone che ho ascoltato una volta, dice che non bisogna fidarsi dei
baci dati
a mezzanotte e con la luna piena. ”
“ Primo la
luna stasera non è piena; secondo manca un po’ a
mezzanotte; terzo sta zitto e
fatti baciare. ” E così dicendo pone fine alla
distanza tra le nostre labbra. E
quando finalmente ci baciamo, sembra non esserci più nulla
attorno a noi. Solo
quel contatto tra le nostre bocche sembra esistere. Le
nostre lingue si esplorano, prima quasi
timorose, poi sempre più audaci. È un bacio
tenero, adorante, fatto per
conoscersi e scoprirsi, non c’è fretta, siamo solo
noi in questo momento: il
tempo sembra fermarsi, il mondo sembra smettere di girare e il mio
cuore fa un
balzo nel petto, per poi accelerare come volesse volarmi via.
Quando ci
stacchiamo abbiamo entrambi il respiro corto e nessuno dei due parla
per un
po’, ma il sorriso di Nate rispecchia perfettamente il mio e
allora so che non
c’è niente di sbagliato in quello che sta
accadendo, che pure io ho diritto
alla mia felicità e nessuno potrà portarmela via.
Sobbalziamo
entrambi quando sentiamo il rumore di un ramo spezzato e ci voltiamo
verso la
fonte del suono: con la testa bassa e, posso scommetterci, le guance
rosse,
Bella si dondola sul posto.
“ Scusatemi,
giuro che stavo andando via, non volevo interrompervi. Solo, ecco, io
mi sono
preoccupata non vedendovi entrare, temevo che qualcuno avesse potuto
farvi del
male. ”
Io sono
totalmente in imbarazzo, non so che fare, ma a quanto pare Nathan non
la pensa
come me: scoppia a ridere e velocemente si avvicina a Bella; con due
dita la
costringe a sollevare il suo viso e poi le dice “ Sei
veramente carina a
preoccuparti per noi. Ma hai un fratello testardo e ci ho messo una
vita per
riuscirlo a baciare. È tutta colpa sua se ti sei
preoccupata. ” Ed entrambi
sorridono, mentre io mi accorgo di aver fatto la figura del cretino con
lui e
adesso vorrei che una voragine si aprisse sotto di me.
“ Scusami
Nathan mi sono comportato da stupido con te. ” Lui
velocemente si volta nella
mia direzione e incatena i suoi occhi con i miei, prendendomi le mani
tra le
sue.
“ Edward io
capisco che tu hai paura, ma devi dirmelo. Solo se parliamo e chiariamo
le cose
insieme potremo andare avanti, altrimenti è meglio finirla
qui, prima di farci
seriamente del male. Non voglio più stare male, ho
già sofferto abbastanza.”
Le sue
parole fanno male, sono dure, ma ha perfettamente ragione. Lui sa cosa
vuol
dire essere ingannati dalla persona in cui si ripone la propria fiducia
e il
proprio affetto e io non voglio comportarmi allo stesso modo, non dopo
quello che
è successo stasera e non dopo che ho capito che i miei
sentimenti per lui sono
più profondi e sinceri di quanto pensassi.
“ No, io
voglio stare con te. Mi piaci, sei una delle persone più
belle che abbia mai
conosciuto, sei solare e sento che mi completi. Non voglio buttare al
vento
questi mesi passati con te, sarebbe come lasciare andare una parte
importante
di me. Tu mi sei entrato dentro, da quella volta in cui mi hai urlato
contro ho
capito che tu avresti fatto parte della mia vita: pensavo come un
amico, ma le
cose si sono evolute e a me va benissimo così. Ti prometto
che d’ora in poi
farò di tutto per farmi perdonare e capire da te: siamo una
coppia e i problemi
si affrontano insieme, no? ”
“ Una
coppia? ” E’ la prima volta che ci diamo una
definizione, sicuramente lo ha
stupito il fatto che sia stato io a farlo, visto che dei due sono
sempre stato
il più insicuro fino ad ora. I suoi occhi brillano per la
felicità anche alla debole
luce della luna e so con certezza che farò di tutto per
vedere sempre questo
sfarfallio in loro.
“ Una coppia.
” Sentenzio e faccio nuovamente avvicinare le nostre labbra,
in un bacio appena
accennato, ma dolce, che serve per creare le fondamenta alla nostra
unione.
Ok, spero di non aver scandalizzato nessuno e che il capitolo vi sia piaciuto. Non ho molto altro da aggiungere, le parole adesso spettano a voi ;) Un bacio e a sabato prossimo, Paola