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Autore: Fiamma Erin Gaunt    15/04/2012    2 recensioni
Quando il diavolo ti accarezza vuole l' anima....
Cloe Sunders vaga per i corridoi della sua scuola come se fosse invisibile, nessuno sembra considerarla. Ma un giorno incontra Lucyfer, un misterioso e affascinante ragazzo che le propone un accordo: la aiuterà a diventare la reginetta della scuola,grazie al suo aiuto potrà ottenere tutto quello che ha sempre desiderato, ma c' è una condizione, in cambio Cloe dovrà concedergli la sua anima immortale. La ragazza tuttavia non sarà sola,lei ancora non lo sa ma qualcuno veglia su di lei da sempre ed è disposto a tutto per proteggerla.
Genere: Avventura, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dark Powers'
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Cap 3












Gabriel era arrabbiato e probabilmente se non fosse stato un angelo in quel momento si sarebbe messo ad imprecare contro Lucyfer e tutto il Lato Oscuro, ma lui apparteneva alla Luce e se non voleva rischiare di cacciarsi nei guai doveva proprio darsi una calmata.

Chiuse gli occhi e prese qualche respiro profondo, quando ebbe la certezza di essersi calmato varcò la soglia di casa e si diresse in salotto dove, i suoi sensi angelici lo percepivano chiaramente, si trovava suo fratello Michael. Rivederlo fu uno shock come sempre; del giovane diciassettenne dai tratti delicati non c' era rimasto più nulla, davanti a lui c' era un giovane uomo sui trent' anni con il volto che era un mix tra il più androgino degli umani e il più mascolino degli angeli.

- Sembra che tu abbia appena visto un fantasma - disse accogliendolo con il suo solito sorriso sornione, ecco quella era l' unica cosa che non era cambiata dopo la sua Caduta.

- Non sono dell' umore adatto per le battute di spirito - replicò sedendosi accanto al fratello e massaggiandosi le tempie con lenti movimenti circolari.

- Non ti fa bene caricarti così tanto di emozioni forti, Gabe, ti farà perdere il controllo -

- Detto dall' angelo che è Caduto per essersi innamorato di un' umana - replicò sarcastico.

Si rese conto solo in quel momento di quello che aveva appena detto e lanciò un' occhiata al fratello che lo guardava con aria più preoccupata che ferita.

- Scusami Mike, non so cosa mi sia preso -

- Io credo che tu lo sappia benissimo invece -

Aveva ragione, Gabriel sapeva benissimo perchè si stava comportando in quel modo: era tutta colpa di Lucyfer. Quel Segugio aveva l' innata capacità di fargli perdere le staffe, sembrava divertirsi immensamente nel vederlo in crisi e godeva nel farlo soffrire; ovviamente non c' era nulla di strano in tutto questo, in fin dei conti appartenevano alle due fazioni opposte dell' Altrove, ma sembrava che il risentimento che provavano l' uno per l' altro fosse dovuto ad altro, come se fosse causato da qualcosa di personale. Il problema era che Gabriel non aveva la benchè minima idea di quale potesse essere la causa che aveva originato quella rivalità così profonda.

- Stai pensando a lui vero? - domandò Michael scrutandolo con aria assorta.

- Sì, non riesco a capire perchè mi faccia questo effetto, voglio dire, gli altri Segugi non scatenano nessuna reazione violenta in me mentre lui mi fa venire una gran voglia di cancellargli quel suo sorrisetto compiaciuto a suon di pugni -

Strinse furiosamente in pugni e battendo un piede a terra,cercando di sfogare la rabbia in quel gesto infantile.

- Calmati, devi essere lucido per pensare a Cloe - gli disse Michael stringendogli delicatamente una spalla.

Già, Cloe, la biondina che aveva osservato crescere e su cui aveva vegliato giorno e notte. Cloe, la sua bimba. Il pensiero dei suoi occhi che sembravano pezzi di cielo gli riempì la mente e riuscì a spazzare via la rabbia riportando la serenità interiore che contraddistingueva ogni angelo.

- Ecco,così va meglio - approvò Michael avvertendo la tensione del fratello che scemava fino a scomparire del tutto.

- Cosa pensi di fare con Cloe? -

- La terrò il più possibile lontana da Lucyfer, anche a costo di starle continuamente appiccicato -

- Sei sicuro di farlo solo per la missione? - gli chiese osservando la reazione di Gabriel.

Da un po' di tempo aveva l' impressione che il suo fratellino si fosse legato fin troppo a quella ragazza, e questo non andava bene, no decisamente non era una buona cosa. Michael non voleva che suo fratello finisse per fare la sua stessa fine, certo lui aveva trovato il vero amore e se avesse avuto la possibilità di tornare indietro avrebbe rifatto tutto dall' inizio alla fine, ma non era affatto sicuro che Gabriel sarebbe riuscito a sopportare la privazione dei poteri e del volo; si, era soprattutto la mancanza delle ali e della capacità di volare che mancava più di ogni altra cosa a Michael.

Non avrebbe permesso che Gabriel facesse la sua stessa fine, neppure per quella biondina destinata ad avere un futuro decisamente speciale.

- Io....certo che ne sono sicuro - replicò Gabriel consapevole del fatto che non sembrava affatto convinto di quello che stava dicendo.

- Lo spero....lo spero davvero -mormorò Michael.












 

 

 

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Lucyfer camminava avanti e indietro come una pantera in gabbia.

Se c' era una cosa che non sopportava era lo starsene con le mani in mano, il dover aspettare che accadesse qualcosa. Lui era un tipo impulsivo,viveva per l' azione e il dover aspettare che arrivasse Zephyr lo faceva andare ai matti.

Sospirando interruppe la sua folle marcia e si lasciò cadere sul divano in pelle, chiunque al suo posto sarebbe apparso sciatto in una posa del genere, lui invece appariva come un discinto giovane dio della guerra. Lucyfer donava quel tocco di sensuale mistero a qualsiasi situazione, anche la più banale come lo stare sdraiati ad attendere l' arrivo di un ospite. Chiuse gli occhi e dilatò il potere fino a toccare la mente di Zephyr; attraverso i suoi occhi vide che era in viaggio e che sarebbe arrivata a Chicago non prima della mattina seguente. Visibilmente scocciato si alzò e si diresse verso la sua camera, se proprio doveva attendere prima di cominciare la sua missione tanto valeva che impiegasse il suo tempo libero in modo divertente. Osservò per alcuni minuti l' armadio con aria assorta,ogni singolo capo era rigorosamente nero, e alla fine decise per un paio di jeans, una canottiera attillata e la sua inseparabile giacca di pelle; si concesse un' occhiata allo specchio scompigliandosi con la mano i capelli e rendendoli ancora più ribelli del solito: era stupendo. Rivolse un ultimo sorriso allo specchio e raccolse le chiavi della Ferrari, era pronto per uscire.

Dove sarebbe potuto andare? si chiese mentre la Ferrari sotto di lui faceva le fusa come un grosso felino. Un lampo di consapevolezza illuminò il suo sguardo, ma certo: Cloe. Si diede un' ultima occhiata allo specchietto retrovisore, rifletteva in pieno la sua essenza: distruzione,mistero,pericolo e cattiveria, in fin dei conti non si chiamava Lucyfer per niente. Soddisfatto di quello che vedeva partì sgommando, ovviamente sapeva dove abitava Cloe, l' aveva osservata per un paio di giorni stando attento a non farsi notare e, anche se non lo avesse fatto, avrebbe potuto trovarla in un batter d' occhio gli sarebbe bastato seguire la scia scintillante dell' aura della ragazza.

Nel giro di venti minuti era giunto a destinazione,aveva parcheggiato la macchina e aveva suonato il campanello; ora non gli restava che attendere che qualcuno venisse ad aprirgli. Aveva appena fatto in tempo a formulare quel pensiero che la porta si aprì mostrando una donna sulla quarantina che lo fissava con aria incuriosita, doveva essere sua madre considerò Lucyfer prima di sfoderare il più affascinante dei suoi sorrisi.

- Buonasera signora, sono Lucyfer e stavo cercando Cloe, è in casa? - domandò con tono soave.

La donna lo scrutò dall' alto in basso e annuì lentamente, Lucyfer intuì che non dovevano essere molti i bei ragazzi che si presentavano alla sua porta.

- Certo, la vado a chiamare - gli disse recuperando l' uso della parola e lasciandogli la porta aperta.

Si incamminò lungo le scale, era arrivata a metà strada quando si voltò e vide che il ragazzo attendeva sulla soglia della porta.

- Prego caro, accomodati pure Cloe sarà subito da te - lo invitò con un sorriso prima di riprendere a camminare.

Lucyfer sorrise soddisfatto e si diresse verso la piccola sala da pranzo che era stata attrezzata come salotto, a giudicare da quello che vedeva la famiglia del suo angelo non doveva passarsela molto bene. Mentre esaminava le foto che ritraevano Cloe da piccola udì la madre della ragazza trillare con voce allegra.

- Cloe,tesoro, c' è un ragazzo che ti cerca, l' ho fatto accomodare in salotto -

Non riuscì ad udire la risposta della ragazza.

Continuò ad esaminare le foto e un lampo di irritazione illuminò i suoi occhi scuri, in ogni singola fotografia era ritratto anche quel fastidioso rompiscatole di Gabriel. La signora Sunders interruppe il suo inveire mentalmente contro l' angelo.

- Ah, quello è Jake, il migliore amico di Cloe. Sai, si conoscono da quando avevano tre anni -

Lucyfer rimase interdetto per un attimo prima di ricordarsi che Gabriel si faceva chiamare Jake dagli umani anche se non gli era ben chiaro il motivo.

- Sì, ho avuto modo di conoscerlo. Sembra un bravo ragazzo - commentò cercando di mascherare il disprezzo nella sua voce, ma senza riuscirci del tutto.

La signora Sunders ridacchiò divertita e sembrò interpretarla come una manifestazione di gelosia da parte di quel misterioso ragazzo. Bè che la pensasse pure come preferiva, non sarebbe mai stata più lontana di così dalla verità.

Dieci minuti più tardi Cloe fece il suo ingresso, indossava una canottiera nera e degli shorts di jeans, ai piedi dei sandali alla schiava. Era una di quelle ragazze che non avevano bisogno di indossare striminziti e appariscenti vestitini per apparire bellissima, il fatto che non si rendesse conto di quanto lo era,poi, non faceva altro che accrescere il suo fascino agli occhi di Lucyfer.

- Ciao - lo salutò omaggiandolo di un sorriso luminoso.

- Ciao angelo -

La madre si congedò annunciando con una risatina che l' avremmo trovata lì se ne avessimo avuto bisogno.

- Come hai fatto a trovarmi? - domandò incuriosita.

- Non è stato poi così difficile, ho chiesto a Jake - replicò con tono indifferente.

In nome della Tenebra, avrebbe potuto vincere l' Oscar come migliore attore, pensò ridacchiando tra se e se.

Cloe sembrò soddisfatta dalla spiegazione anche se lo scrutava ancora con aria incerta.

- Come mai mi guardi così? Mi sono spuntati corna e forcone? - scherzò Lucyfer.

La ragazza rise e scosse lievemente la testa, per un attimo i capelli color dell' oro sembrarono formarle un' aureola attorno al capo. Non sarebbe mai accaduto, Lucyfer non avrebbe mai permesso che quella ragazza diventasse un angelo, no ci avrebbe pensato lui a farla arrendere alla Tenebra.

- No, è che sei... -

- Incredibilmente affascinante, mozzafiato, strepitoso,stupendo? - le suggerì il ragazzo.

- No...volevo dire che sei l' ultima persona che mi sarei mai aspettata di vedere in casa mia -

- E perchè mai? - chiese con sincero stupore.

- Bè, diciamo che non mi è mai capitato che un ragazzo venisse a trovarmi a casa...bè escludendo Jake ovviamente - aggiunse in fretta e Lucyfer notò che era arrossita e che per qualche strana ragione il rossore che le colorava le guance la rendeva ancora più carina.

- Sul serio? - adesso si che era veramente incredulo,ma non ce li avevano gli occhi questi ragazzi umani?

- Già - confermò Cloe con aria imbarazzata.

- Bè, i ragazzi da queste parti devono essere proprio ciechi, se dalle mie parti ci fosse stato un angelo come te non me lo sarei mai fatto scappare, sarei stato a casa sua tutti i giorni. - replicò con il suo solito sorriso sghembo. In effetti era vero, se tra i Segugi dell' Altrove ci fosse stata una come lei....bè magari sarebbe riuscito a portare a termine la missione e a farla diventare una dei loro.

Cloe arrossì ancora di più, ma un sorriso compiaciuto le comparve sul volto.

- Comunque ero venuto qui per invitarti a cena....sempre se non hai niente altro da fare - aggiunse esitante.

- No, cioè non ho niente da fare e sì, sarei felice di venire a cena con te. Lascia solo che avvisi mia madre - replicò sorridendo radiosa.

- Certo vai pure, io ti aspetto qui -

Cloe sparì in cucina e Lucyfer si lasciò andare ad un' esultanza mentale, dopotutto questo prendersi del tempo libero stava fruttando decisamente bene.

Dopo una manciata di minuti Cloe ricomparve in salotto.

- Ok, possiamo andare -

I ragazzi uscirono in cortile e Cloe rimase a bocca aperta non appena vide la Ferrari.

- Wow, è stupenda -

- Già, la uso per conquistare le belle biondine impressionabili - scherzò Lucyfer.

- Ehi, non sono poi così impressionabile - rise Cloe salendo a bordo.

- Lo so angelo, sei una tipa tosta tu - replicò con aria solenne Lucyfer.

- Non prendermi in giro - disse dandogli uno scherzoso pugno sulla spalla e mettendo su il broncio.

Lucyfer non riuscì a trattenersi dal ridere, era adorabile quando faceva quella faccetta.

- Ok, musetto. Reggiti forte - annunciò mettendo in moto.

Solo mentre sfrecciavano lungo l' asfalto si rese conto di come l' aveva chiamata; erano anni che non chiamava più nessuno Musetto, da quando sua sorella Lysette era morta. Scacciò quei ricordi dolorosi dalla sua mente e si concetrò sulla guida.






                                                 


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Gabriel parcheggiò fuori casa di Cloe e suonò il campanello.

- Ehi Jake, come mai da queste parti? - lo salutò allegramente la signora Sunders.

- Sono passato a fare un saluto a Cloe -

- Oh, mi dispiace caro ma non è in casa; è uscita venti minuti fa con un ragazzo molto affascinante - gli confidò con tono da cospiratrice.

- E chi era? -

- Un certo Lucyfer - replicò la signora.

- C' è qualcosa che non va caro? - aggiunse notando che il ragazzo si era rabbuiato.

Gabriel si sforzò di sorridere e la rassicurò - No,nessun problema. Mi saluti Cloe quando torna -

Detto ciò si diresse velocemente verso la macchina e mise in moto. Sintonizzò la sua aura sulla stessa frequenza di quella di Lucyfer e partì.

 















Spazio autrice:

Eccomi qui, dopo un ritardo scandaloso nell' aggiornare, ma ero vittima del tanto odiato e temuto blocco dello scrittore (o nel mio caso della scrittrice xD). Bè spero che questo nuovo capitolo vi piaccia. Fatemi sapere che ne pensate. Al prossimo capitolo (che giuro non tarderà ad arrivare).
Baci baci,

                Bella_92




Nel frattempo vi lascio le foto dei personaggi nominati, mano a mano che compaiono nella storia aggiungerò gli altri.



  Cloe Sunders


  Lucyfer


 Gabriel


  Zephyr



  Michael



































 

  
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