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Autore: Draco the best    16/04/2012    6 recensioni
CAPITOLO 1
- Papone!!! Abbiamo visite!- urlò con grazia Karen, cominciando a saltellare verso la cucina. Rimasi sola, ma riuscivo a sentire la loro conversazione nell'altra stanza.
- Tesoro, ti ho detto che non devi dare confidenza agli sconosciuti…- diceva l'uomo con estrema dolcezza, come se non riuscisse seriamente ad avercela con lei.
Quella voce… sembravo conoscerla…
Poi il mio cuore perse un battito dalla sorpresa. Il papà di Karen aveva fatto il suo ingresso nel soggiorno con un grembiule da cucina. I capelli erano biondissimi e gli occhi color del ghiaccio. Quando mi vide fece cadere un bicchiere di vetro che aveva in mano, facendolo rompere in mille pezzi sul pavimento.
Genere: Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio | Coppie: Draco/Hermione
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Love in...'
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Eccomi con il terzo capitolo :D Spero che vi piaccia :D
Qui si scoprirà la verità sulla madre della piccola Karen.
Grazie per tutti quelli che hanno commentato e aggiunto la storia tra i preferiti e le seguite :D
A presto!





Erano passati diversi giorni da quel pomeriggio e un altro paio di volte mi era capitato di fare da babysitter alla piccola Karen. Adoravo quella bambina. Era di una dolcezza infinita. Ancora stentavo a credere che potesse essere la figlia di Draco Malfoy.

Era una domenica mattina e mi trovavo a casa del furetto platinato a giocare con la bambina. Lui era a lavoro. Mi chiedevo come fosse possibile che Draco Malfoy, erede della grandissima e prestigiosissima casata dei Malfoy, fosse costretto ad avere due lavori e non avesse deciso di vivere di rendita. Due lavori babbani, per di più…

Karen stava ballando per il salotto, sotto le note di una canzone di una famosa cantante babbana, di cui non ricordavo mai il nome. Ad un certo punto qualcuno bussò rumorosamente alla porta, cercando di imitare una melodia.

La bambina fece illuminare i suoi occhi verdi.

- Zzzzzzziooooooo!!!- urlò, come se lo avesse riconosciuto dal semplice bussare. Corse ad aprire la porta e io la seguii. Un uomo alto e di colore abbracciò la bambina. Il suo fisico era possente e muscoloso e con le braccia sembrava divorare la piccola. Gli zigomi pronunciati, gli occhi nerissimi e intensi… non ci volle molto prima che lo riconoscessi.

- Zabini?- gli chiesi, quasi con incertezza, più che altro curiosa di sapere cosa ci facesse lì. Quando mi vide e mi riconobbe, scoppiò a ridere sinceramente divertito.

- E tu che ci fai qui?- mi chiese, radioso. Prese in braccio la piccola Karen.

- Il destino ha portato me e Malfoy a essere vicini di casa. Lo aiuto con la bambina. -

- In effetti tutti vorrebbero aiutare Draco con la bimba più bella del mondo…- diede un bacio sulla guancia alla diretta interessata, che in risposta gli fece la linguaccia.

Giocammo con la bambina per tutto il pomeriggio… ballammo con lei, cantammo… ci stavamo divertendo. Era strano. Io grifondoro e lui serpeverde…quella bambina era capace di mettere via tutte le nostre divergenze, come stava facendo tra me e Malfoy.

Karen si addormentò tra le braccia di Blaise che erano le 18.45. Io e lui rimanemmo in silenzio per un po' di tempo.

- Cosa ha portato Hermione Granger, salvatrice del mondo magico, eroina dei nostri tempi, a rifugiarsi da sola a Parigi?- mi chiese ad un tratto con un ghigno degno del peggior Serpeverde. Vidi che con la mano libera fece un incantesimo, probabilmente per non far sentire la nostra conversazione alla piccola.

- Non sono affari tuoi…- gli risposi brusca. Non volevo certo parlarne con lui.

- E' per Weasley? Sei fuggita da lui?-

Come faceva ad avermi capito subito?

- Non fare quella faccia da stupida… ho letto i giornali… so che vi siete lasciati…- riprese subito lui, per spiegarsi.

- Sì… per entrambe le cose...- dissi a voce bassa, cominciando a pensare al mio Ron. Chissà se mi stava pensando in quel momento…

- Non sei così coraggiosa come vuoi far sembrare, allora, Granger…- costatò lui un po' divertito.

- Lo so… - sbuffai, turbata e decisa più che mai a cambiare argomento.

- Zabini…- lo chiamai prima che lui potesse continuare a parlare della mia vita privata.

- Dica…-

- Chi è la madre di Karen?- quella domanda mi tormentava dalla prima volta che l'avevo vista. Avevo persino pensato di chiederlo alla bambina, ma la mia coscienza riuscì a frenare la mia curiosità sfacciata. Vidi lo sguardo di Blaise incupirsi, come aveva fatto Malfoy la prima volta che glielo avevo chiesto.

- Non la riconosci? E' uguale a lei… tranne per gli occhi… gli occhi sono del padre…- sussurrò, accarezzando i capelli della bambina. Lei non sembrò neanche accorgersi del contatto, presa come era dal suo sonno.

La guardai meglio. Aveva dei tratti conosciuti, ma non riuscivo a darmi una risposta.

- Mi ricorda qualcuno… ma… non riesco a dare un nome a questa persona…- ammisi sinceramente, continuando a guardare intensamente la piccola.

- Karen è la figlia di Pansy… Pansy Parkinson…- sussurrò Blaise, triste. Quando pronunciò quel nome, l'immagine della mia "rivale scolastica" si dipinse sul volto di Karen, combaciando perfettamente.

- E… che fine ha fatto Pansy?- chiesi con titubanza. Un velo di disgusto apparve negli occhi del mio interlocutore.

- Durante una guerra è facile piangere e creare martiri dalle morti dei propri cari… a nessuno importa delle perdite dei vinti…- sussurrò Blaise con le lacrime agli occhi. - Pansy è morta durante la guerra… uccisa da Fenrir Greyback… mentre aspettava Karen…-

I miei occhi si riempirono di lacrime. Non sapevo della morte di Pansy… e non immaginavo che fosse avvenuta in un modo così orribile.

- Pansy aspettava una bambina… una bellissima bambina… solo che lei non saprà mai quanto le somiglia. Aveva fatto un incantesimo per nascondere la pancia per tutto l'anno scolastico… Poi durante la guerra è stata attaccata da Greyback e nessuno le ha prestato soccorso, forse pensando che fosse già morta… Finito lo scontro, Draco era in sala grande con i suoi genitori. Si vede arrivare dall'ingresso il Patronus di Pansy, un cigno nero. Draco lo riconobbe subito e lo seguì. Ai margini della Foresta Proibita, vicino al Lago, c'era il corpo di Pansy pieno di sangue e scosso da dei tremiti irregolari. Madama Chips la stava soccorrendo, ma sapeva che era troppo tardi. Draco le prese la mano e cominciò a piangere. Forse quella fu l'unica volta che Draco pianse in tutta la sua vita. Cominciò a rassicurarla, a dirle che tutto sarebbe andato per il meglio. Ma le sue lacrime lo tradivano, non sarebbe andato tutto bene. Madama Chips gli spiegò della bambina e la fece nascere lì, vicino al lago, mentre tutti dentro il castello stavano festeggiando.

Madama Chips portò la bambina in infermeria, perché aveva bisogno di cure. Draco rimase con Pansy. Sapeva che poteva essere l'ultima volta che la vedeva… che le parlava. Avevano fatto di tutto per lei, ma non c'era niente da fare… aveva perso troppo sangue. L'unica cosa che Draco fu capace di dirle fu " Come hai fatto a evocare un patronus?". Devi aggrapparti a un ricordo felice e come fai ad averlo se ti trovi in una situazione del genere? Lei le rispose che stava pensando a lui. Draco è stato l'unico amore della vita di Pansy e viceversa. Poi lei gli diede una piccola ampolla con un liquido argenteo. Erano i suoi pensieri. I suoi ricordi. Voleva che Draco li vedesse attraverso il pensatoio così che sapesse cosa fare e cosa era successo. Prima di morire gli chiese un ultimo desiderio: doveva raccontare tutto a Theodore… Theodore Nott.-

Rimasi confusa. Cosa centrava Nott in tutto questo? In un attimo apparve nella mia mente la figura di Theodore Nott, un ragazzo alto dai capelli scuri e dagli occhi… Non finii la frase perché una strana consapevolezza si impossessò di me.

- Blaise… tu prima hai detto che lei è uguale alla madre… tranne … tranne per gli occhi, che invece sono del padre… Ma… ma Malfoy ha gli occhi grigi, mentre Karen ce li ha verdi…- dissi, spalancando gli occhi. Lui sorrise.

- Vedo che stai dimostrando di meritarti la nomina di migliore studentessa del nostro anno… Karen non è la figlia di Draco… è la figlia di Pansy e Theo.

Dopo la morte di Pansy, Draco andò nella Stanza delle Necessità dove sapeva che avrebbe trovato ciò che voleva: un pensatoio. Vi si immerse e capì tutto. Al sesto anno, Pansy e Draco si lasciarono, perché lui era troppo sotto pressione a causa dell'incarico conferitogli dal Signore Oscuro. Lei entrò in crisi e una notte d'estate in cui aveva bevuto qualche Whisky Incendiario di troppo si ritrovò a fare l'amore con il suo migliore amico, Theo, che segretamente era sempre stato innamorato di lei.

Rimase incinta, ma non ebbe mai il coraggio di dirglielo. Da quei ricordi, Draco seppe che doveva chiamarla Karen, il nome che lui e Pansy volevano dare a una loro ipotetica figlia. Da quei pensieri, capì che Pansy era rimasta per la guerra, solo per trovare Theodore e raccontargli tutto. Fu dopo quel ricordo che Draco andò a cercare Theo. Lo trovò morto nei sotterranei e Draco non potè mai esaudire l'ultimo desiderio di Pansy. Loro due erano i suoi migliori amici e li aveva persi entrambi. Fu così che adottò la bambina e la trattò come una principessa da quel momento. La sua famiglia non voleva prendersi la responsabilità di Karen, quindi lui scappò qui, a Parigi, per rifarsi una vita. Non ha mai chiesto un soldo ai genitori, tutto questo se l'è costruito da solo. Io stimo veramente la forza che Draco ha scoperto di avere. Karen sa tutta la storia… non nei particolari… però sa che i suoi genitori sono morti. Però ha deciso di continuare a chiamare Draco papà comunque, perché lui la sta crescendo. -

La storia di quella bambina mi commosse. La storia di Draco e delle sue sofferenze mi aveva toccato.

Quando tornò a casa, me ne andai senza dire nulla. Forse Blaise gli avrebbe detto che mi aveva rivelato tutto. E anche se non lo conoscevo bene, sapevo che nel momento in cui l'avrebbe saputo non avrebbe voluto vedermi.

  
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