Capitolo 2.
Silenzio.
La
donna seduta sul divano era chiaramente sconvolta: era scossa da
leggeri tremiti e i capelli erano spettinati, ciocche disordinate
uscivano dalla pettinatura solitamente impeccabile e anche se la luce
era poca gli occhi erano gonfi e rossi, pieni di lacrime erano
evidenti.
Hermione
fece automaticamente un passo indietro lasciando che Ron la
superasse, non perché avesse paura di affrontare quello che stava
per succedere, ma perché il suo cervello aveva iniziato a lavorare
febbrilmente: se lei è in queste condizioni il motivo può essere
solo uno, deve sapere; si, sa tutto.
Non
si vergognava, sapeva che il calore improvviso che aveva riempito le
sue gote non era dovuto all'imbarazzo: era la speranza, si, la
speranza alla fine aveva invaso tutto il suo corpo e ormai non le
lasciava scampo, mille immagini di lei tra le braccia di Ron avevano
occupato la sua mente.
Dovette
fare un certo sforzo per ricordarsi di respirare.
Ron
era agitato, lo si capiva dal rossore delle sue orecchie.
Lavanda
era incredula, qualcosa si era spaccato dentro di lei e il panico
l'aveva invasa.
Il
silenzio improvvisamente aveva assunto tre significati diversi:
Speranza, Agitazione, Terrore e si era dilatato fino ad avvolgerli,
pesante, come se stessero stringendo un voto infrangibile.
Rimasero
lì, fermi, ognuno perso nei propri pensieri, per quella che parve
un'eternità.
Poi
finalmente Ron parlò: «Bene, siediti pure Hermione», lui stesso
prese posto su una sedia di fronte a Lavanda mentre Hermione si
sedeva su una poltrona lì di fianco.
«Non
so bene da che parte iniziare...»
«Oh
vai s-subito al punto t-ti prego» lo interruppe Lavanda tra i
singhiozzi, non era ancora riuscita a guardare negli occhi Hermione,
si sentiva imbrogliata, tradita.
«Lavanda
mi dispiace.»
«No
non è vero. Lo s-sai anche tu c-che non è v-vero.» le lacrime
ormai scendevano senza tregua dai suoi occhi.
«D-da
quant-to t-tempo va a-avanti?» Ron sembrò spiazzato da quella
domanda.
Hermione
doveva essersi sbagliata: evidentemente lui non le aveva detto quasi
niente, Lavanda doveva esserci arrivata da sola.
«Più
o meno un anno» sussurrò lui.
«U-un
anno? Da s-subito» a quel punto scoppiò, era un pianto disperato di
chi non capisce più dove finisce il suo corpo e dove inizia il
mondo.
«Scusa,
non avrei voluto farti soffrire così»
Per
un po' nessuno disse nulla, Hermione non pensava di dover parlare e
comunque non sapeva cosa avrebbe potuto dire, Lavanda era già
abbastanza scossa.
«Lav
io...»
«N-no!
N-non puoi f-farlo. I-io, IO ti amo, c-com'è p-potuto succedere?»
«Non
l'abbiamo premeditato, e poi ...»
Ma
Lavanda lo interruppe «E' lei» per la prima volta guardò Hermione,
i suoi occhi erano infuocati, «E'-è sempre stata g-gelosa, m-ma
possiamo s-superarlo ne s-sono sicura. R-Ron non d-d-deve finire per
f-forza, noi ci-ci amiamo n-non è v-vero?» lo sguardo che rivolse a
Ron era improvvisamente implorante.
«Io...»
Silenzio.
«Mi
dispiace Lav» la sua voce era forte e decisa, poche volte Hermione
l'aveva udita così risoluta.
«Io
amo Hermione».
«N-non
c-chiamarmi così».
Ron
si era allungato come per toccarla, come per consolarla.
«S-stammi
lontano» era scattata in piedi «N-non ho i-intenzione di farmi»
per un attimo la voce le mancò, «Di farmi prendere in giro ancora.
Se l-le cose stanno c-così non-non abbiamo più niente d-da dirci».
Non
uscì neanche dalla casa, si smaterializzò dal salotto lanciando
un'ultima, perforante occhiata di puro odio a Hermione.
Ron
rimase immobile ancora mezzo minuto.
Forse
si sente in colpa, pensò
Hermione.
Però,
quando lui si voltò a guardarla, la sua bocca era aperta in un
sorriso naturale e felice e i suoi occhi rilassati la osservavano
intensamente.
Non
c'erano parole per esprimere quello che provavano in quel momento.
Si
alzarono, si presero per mano e, dopo essersi scambiati un sorriso
trionfante, si baciarono come non avevano mai fatto e in quel bacio
racchiusero tutte le speranze e tutta la gioia che infondeva in loro
la certezza di potersi finalmente amare senza riserve.
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Una
piccola nota, il titolo è "Silenzio" perchè mi sembra che
esso sia uno dei protagonisti principali di questo capitolo.
Inoltre
vi voglio chiedere un consiglio, io starei andando avanti a scrivere
questa storia, però non sono sicura che siano necessari altri
capitoli (anche perchè ormai il tema del "triangolo amoroso"
non c'è più)! Insomma la storia potrebbe concludersi anche così.
Voi cosa ne pensate? Lasciate i vostri pareri e consigli che sono molto preziosi per me!