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Autore: _LostinLove    18/04/2012    4 recensioni
Ciao, mi chiamo Marta e questa storia narra un sogno che ho fatto. Parla di me, i one direction e due carissime amiche. In realtà i one direction non saranno molto importanti qui, sono più importanti le due ragazze che mi fanno ridere ogni volta che le penso. Sarà una storia breve e non vi toglierà tanto tempo. se volete leggerla, ve ne sarò grata :)
Genere: Comico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Un po' tutti
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Sognare Con Voi A Milano E' Più Facile'
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"marta, spegni il tuo cellulare cazzo! Questa canzone mi sta penetrando il cervello!", mi urlò nicole. poi sentii un gridolino e mi arrivò in faccia un cuscino. mi alzai di scatto e raggiunsi il cellulare.
"Cos'aveva? era solo Drunk di Ed Sheeran. Mi piace come sveglia.", disis piano avvicinandomi a lei.
"Sarà bellissima quanto vuoi, ma eravamo al ritornello e li sbraita come un maiale.", scoppiai a ridere.
"Va bene. mi sai dire l'ora?", chiesi. lei si guardò l'orologio al polso.
"sono le nove e mezza. fra un ora arriva la morgana."
"ah, sì?", chiesi.
"eggià, viene per fare il video. e noi dobbiamo prima fare colazione, lavarci e .. e poi mangeremo, la mamma ci farà dei panini per la cena."
"come mai per la cena?", chiesi spogliandomi e cercando i jeans indossati il giorno prima.
"perchè andiamo a fare la fila per il concerto subito dopo pranzo idiota. e non cambiarti, che tanto mangiamo ora.", mi voltai mentre lei si alzava gongolando. sembrava un po' mummia perchè ondeggiava. si avvicinò alla porta e uscì. io mi sistemai la maglietta del pigiama e la seguii di corsa. lei era già seduta a tavola che era piena di cibo. "dovresti venire più spesso, sai? non ho mai visto così tante portate ai pasti.", scoppiammo a ridere. mangiammo la colazione poi andai a farmi una doccia veloce mentre lei si lavava i denti e sceglieva i vestiti da indossare durante il cortometraggio e per la sera. quando uscii, avvolta da un asciugamano, fui scacciata dal bagno e lei se ne impossessò per lavarsi. mi cambiai con calma in camera e indossai la roba che avrei dovuto portare anche per il concerto, ovvero dei leggins e una maglietta con scritto "KEEP CALM AND SING WITH US". Era la mia preferita e la portavo quasi sempre. mi sistemai i capelli emi truccai un poco. quando nic uscì dal bagno io andai alla porta poichè avevano appena suonato.
"ciao marta.", mi salutò morgana.
"ciao morghy.", dissi e l'abbracciai forte. quando mi lasciò mi fece un sorriso a 360 denti e cominciò a saltellare. "sì, lo so: oggi è il grande giorno."
"tu sei l'unica che non sclera.", disse lei dandomi una pacca sulla spalla.
"e cosa dovrei fare? pensare che fra poche ore li vedrò? che canterò con loro?", appena lo disis il mio respiro si fermò e il cuore cominciò a battere forte. "aspetta, cosa? ommioddio, ommioddio, ommioddio morgana! non me ne ero resa conto!", dissi saltellandole attorno. lei scoppiò a ridere e poi cominciò a piangere dalle risate.
"cosa fate?"; chiese nicole.
"piange."; dissi sbuffando.
"e perchè?", chiese di rimando.
"in tre secondi da "Miss Tranquillità" è passata a "Miss ommioddio li conoscerò tra una manciata di ore" .. ti rendi conto?", così dicendo si piegò fino a toccare terra. si fece aria con la mano ma non la smetteva. nicole iniziò a ridere mentre io mi appoggiai al divano aspettando che la smettessero di sfottermi. erano quasi le undici e noi avevamo appena iniziato a fare il video. in pratica morgana aveva proposto di fare come un video ad una canzone. avevamo optato epr "up all night" e stava venendo veramente bene.
"ragazze, è tutto okay?", chiese entrando il padre di nicole. io mi votlai di scatto, poichè mie ro presa uno spavento.
"certo, signore. è tutto okay.", disse morgana. lui ci sorrise e ci avvertì che nel giro di poco tempo il pranzo sarebbe stato pronto. noi finimmo tutto in tempo,e morgana aveva lasciato tutto sul pc di nicole, poichè la viodecamera doveva avere la memoria vuota per quella sera. la mia, invece, era carichissima e pronta per essere usata. aveva solo i video fatti il giorno prima, per il resto era tutto okay.

"che ne dite?"; chiese nicole mostrandomi cosa stava indossando. io mi ero seduta affianco a morgana, sul letto.
"è figo.", dissi mentre l'altra annuiva.
"bene, allora metto questo.", disse facendo una giravolta. vestiva una maglietta verde pastello e una gonna color nocciola. ai piedi aveva un paio di converse verdi e nei capelli un cerchietto bianco. era molto carina, sembrava una bambola di porcellana. mi voltai e guardai morgana. lei aveva dei leggins e una camicia azzurra lunga. portava due grossi orecchini dorati che le risaltavano il viso. erano entrambe bellissime. io mi alzai, indossai le mie converse nere bianche e nere. "tu stai benissimo.", mi disse nicole di soppiatto.
"come?", chiesi voltandomi verso di lei.
"insomma, la maglieta color panna è dolcissima. e poi sei proprio in forma.", scoppiai a ridere perchè lei era molto più magra di me.
"venite qui.", dissi aprendo le braccia. "grazie di tutto.", dissi e mi abbracciarono. le volevo così bene che non avrei mai e poi mia voluto lasciarle. avevo conosciuto così tante persone false durante la mia vita, e loro non lo erano. loro erano sincere, bellissime, divertenti. mi fidavo di loro, non mi avrebbero mai voltato le spalle. e ora temevo di perderle. perchè fino a quel momento era come se non le avessi mai "possedute" e ora sapevo che avrei dovuto lasciarle andare di nuovo. nulla sarebbe stato come prima, perchè per la prima volta avevamo riso, pianto, sorriso, mangiato una di fronte all'altra. in carne ed ossa.
"dai, ci siete?", ci interruppe la madre di nicole. "oh, scusatemi.", balbettò poi.
"di nulla.", dissi e lasciammo l'abbraccio.
"fra dieci minuti vi voglio in macchina.", ci fece l'occhiolino e uscì. io presi la mia sacca e ci ficcai dentro tutte le cose che mi potevano servire. poi mi incollai davanti ad uno specchio per truccarmi velocemente. mi lavai i denti per la terza votla in quella giornata e mi diressi in cucina. nicole mi passò due panini e io li infilai nella sacca. poi prese i suoi mentre morgana ci rivelò che anche lei se ne era portata alcuni da casa. salimmo in macchina e mentre vedevo la casa allontanarsi ripensia velocemente a tutte le cose che mi ero portata, poi infilai la mano nel taccuino e cercai il mio biglietto del concerto. era ancora lì, lisciato per bene e nascosto nella tasca. nicole era seduta tra me e morgana e sembravamo delle ragazzine perchè continuavamo a sclerare e a ridere. ci stavamo immaginando tutte le cose che sarebbero potute succedere.

"wow, siamo tra le prime.", dissi io incodandoci. davanti di noi c'erano solo un gruppo di ragazze e poi nessun'altro. ci sedemmo su delle scalinate mentre fissavo i cartelli con i loro nomi scritti sopra. era tutto perfetto e intanto mi sentivo il cervello in pappa: non capivo quasi nulla. sorridevo soltanto e le mie mani sembravano volessero accoltellarsi a vicenda.
"cosa fai?", mi chiese nicole. "Non la finisci di ridere e sorridere."
"scusami, ma mi verrà una paralizzazione facciale. sono troppo contenta."
"si dice paralisi, idiota.", mi corresse morgana. la guardai torva.
"gne gne.", mugugnai. scoppiarono a ridere. "aspettate qualcuno, voi?", chiesi dopo una manciata di minuti di silenzio.
"uhm, no. cioè, nessuno in particolare.", disse nicole.
"io conosco molte ragazze che verranno oggi, ma non ho chiesto a nessuna di incontrarci.", disse morgana. le sorrisi e le abbracciai di nuovo.
"marta, ti stanno chiamando.", mi dissero poi in coro. era partita la suoneria di Liam e afferrai il cellulare. era benedetta, risposi subito.
"ciao marta.", disse lei.
"ciao splendore."
"senti, tu dove sei?", chiese.
"ehm, io sono all'entrata dello stadio. saremo venti in totale. perchè?"
"ah, io sono ancora in treno. ha avuto un ritardo."
"non ti preoccupare beth, se vuoi ti tengo un posto io.", dissi.
"vicino a te?", chiese.
"no, beth.. lo tengo a 30 metri di distanza. eddai come farei altrimenti?", lei rise. "va bene?"
"certo marta. non vedo l'ora di incontrarti."
"anche io.", dissi e poi ci salutammo.
"era benedetta?", chiese nicole. annuii. "è ancora sul treno?"
"sì, purtroppo."
"no problem: la vedrai.", disse morgana e il mio sorriso si allargò.

" eccoti, puoi entrare. ", mi disse, quasi urlando, una guardia passando il mio biglietto sotto un attrezzo con un nome inpronunciabile. esso aveva lasciato una luce azzurra dopo aver visualizzato il codice a batte del biglietto. mi sono gettata dentro il corridoio dello stadio seguendo nicole che era già entrata. per noi tre avevamo fatto una regola: chi entra corre subito, aspetta le altre dopo. i posti migliori erano più importanti. quindi mi voltai e vidi che morgana mi sorrise e mi venne dietro. io continuavo a correre mentre alcune ragazze ci superavano.
" cazzo, no. sono qui per vederli e toccarli. ", grugnii e mi sistemai la sacca per correre meglio. cominciai a correre più veloce superando alcune ragazzine che stavano rallentando. raggiunsi perfino nicole che mi sorrise con fiatone. eravano giusto dietro quelle ragazze che erano arrivate prima di noi. il corridoio finì dietro ad una porta e raggiungemmo la platea. la strada era più larga e quindi decisi di ammazre le mie gambe già distrutte e corsi ancora di più arrivia dopo un ragazzo e ma comunque davanti, in prima fila. mi ero messa proprio davanti alla passerella principale. quando mi fermai gettai le mie cose a terra e arrivarono subito dopo le altre due.
" cazzo, ma quanto corri? ", chiese morgana. "credevo di averti persa." 
"scusami, ma se non te ne sei accorta loro sono tutto. non riuscirei mai a guardarli a quarata metri di distanza.", sbuffai e mi aggrappai alla transenna. ero praticamente sfracellata. mi gettia a terra mentre vedevo un ondata di corpi sovrastare la platea, poi anche le scalinate furono piene. la gente ci spingeva verso il palco e io mi sentivo quasi soffocare. poi, mentre si era innalzato un coretto che diceva "we love one direction, we want you, we love one direction, we want sing with you" una mano strinse la mia. mi voltai di scatto e vidi il viso di benedetta riempire lo spazio della mia visuale.
"ciao splendore.", scoppiai a piangere e l'abbracciai forte. "oddio non piangere marta."
"sono così felice di vederti.", dissi e quando la lasciai si presentò alle altre due e subito fecero amicizia. ero tra morgana e benedetta quando le luci si spensero, mentre nicole era affianco alla mo. si sentì una voce, da un microfono, dirci di attendere ancora una mezz'oretta. e quasi tutte iniziarono a sbuffare. io sorrisi, forse era meglio attendere ancora un po'. poi, prima che tutto cominciasse, le mie tre stelle mi strinsero in un abbraccio. poi, dalle loro teste, vidi lo schermo illuminarsi e le sagome di cinque ragazzi si formarono.
"ci siamo quasi.", gridai e iniziai a saltare. le uniche luci erano colorate e volavano su e giu tra la folla. sentivo le urla delle altre persone rimbombarmi nella mente. le samoge erano proiettate dallo schermo e piano piano si facevano più luminose. poi, d'un colpo, dall'alto caddero dei coriandoli argentati. cominciai a ridere mentre il coro delle ragazze si faceva più alto e pure noi quattro ci aggiungemmo a cantarlo. era bellissimo, stavo per vedere i miei idoli, e allo stesso tempo ero affianco a tre angeli. tre ragazze stupende che mi tendevano la mano per accompagnarmi verso il giorno che sarebbe stato il migliore di sempre. feci un enorme respiro e chiusi gli occhi per un istante. mi lasciai trasportare dai suoni, dai profumi che mi pizzicavano il naso e poi da tutto ciò che riuscivo a vedere. poi cinque luci bianche si accesero di colpo e si mossero lungo il palco, poi, passarono sopra la mia testa e tornarono indietro verso il centro, dove vi er auna botola. er ala prima votla che me ne accorgevo. e mi immaginai che sarebbero usciti da lì. cominciai a urlare e gridai più forte quando le grida, le risate, i pianti furono sostituiti dalle note iniziali di "What Makes You Beautiful".
la mia vista si fece fusca pe run secondo, forse stavo per metetrmi a piangere, e poi guardai le tre ragazze che mi stavano stringendo. ecco, loro erano le mie principesse, le mie carote preferite, le mie ragazzuole. erano importanti, erano loro. erano le mie stelle. e le stavo ringraziando di essere lì, ad aspettare con me.

***AUTRICE***
Eccomi, ciao ciao bellissimi :)
vi piace, noooo? vabeh, a me sì. LOL nella vita bisogna essere convinti, e io lo sono. ringrazio le mie stelline che sono le protagoniste di questa ff per rendermi felice ogni volta che le sento. sono grandiose, spero che voi abbiate delle amiche simili, perchè queste tre carote sono meravigliose. l'ho già detto? beh non smetterò mai. io le amo.
  
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