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Autore: gcesare89    27/04/2012    0 recensioni
La vita di un'ordinaria ragazza sarà sconvolta da mistriosi eventi
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buongiorno lettori. Quella che vi voglio raccontare è una storia, anzi la mia storia. Si può dire che questa vicenda ha inizio quando ancora non venivano contati gli anni, ma andiamo per gradi e spostiamoci più avanti nel tempo prima di ricominciare da capo.

 

Italia, primi anni 2000,

 

compito per domani “descrivi la tua famiglia”

“Ma che roba da elementari” sbuffò Laura, tuttavia non poteva non fare quel compito, già la sua media scolastica non era altissima , non poteva permettersi di disobbedire agli insegnanti. “Se devo iniziare a raccontare della mia famiglia, bisogna necessariamente che io parta dal mio caro nonno. Il suo nome è Gianni. Ha combattuto come partigiano alla fine della seconda guerra mondiale, poi ha girato un po' il modo a caccia di avventure prima di stabilirsi qui e sposare mia nonna. Dopo un paio d'anni di matrimonio nacque mio padre Filippo e da mio padre, che al contrario del nonno, non ebbe mai alcun desiderio di avventura, nacqui io...”

“No non va bene” gettò la biro nervosamente sul tavolo, “non c'è nulla di interessante da raccontare”

Alle spalle comparì il nonno, un vecchietto di ottantasei anni: “Cosa c'è cara?”. “Niente nonno, ho problemi con questo tema, non trovo nulla di interessante da scrivere. A parte la guerra e il tuo periodo in giro, che tra parentesi non racconti a nessuno, cosa c'è da dire su un noioso banchiere come papà e su un'arida assicuratrice come mamma?”. Il buon uomo aggrottò le sopracciglia “Vedi nipote spesso è dalla terra meno nobile che nascono i fiori più deliziosi, come te Laura”

La ragazza arrossì e pensò che forse aveva offeso suo nonno con quelle parole, tuttavia una carezza dell'uomo la rassicurò “.Laura sei destinata a grandi imprese, ricordatelo”. Ogni tanto, fin da quando era più piccola il nonno le diceva questa frase, ma non ci aveva mai creduto in fondo ...e si sbagliava , ah quanto si sbagliava! Ma questo l'avrebbe capito solo in futuro. “Si, certo nonno, grandi cose, peccato che la professoressa non sia d'accordo”. L'uomo rise e la felicità del nonno contagiò Laura che rise a sua volta. “D'accordo nipote, ti lascio ai tuoi compiti”. “Grazie nonno” rispose la ragazza.

Gianni si voltò e salì le scale che portavano alla sua stanza. Mentre si avviava a riposare sentì una fitta al cuore. “Non adesso ti prego,” sussurrò Gianni, la fitta passò e l'uomo riprese a respirare normalmente, raggiunse la sua camera ,guardò la foto dell'amata moglie e quella della famiglia al completo. Poi prese in mano una vecchia foto strappata a metà scattata al termine della guerra, “Stai arrivando eh” si sdraiò e fece il suo riposino.

Quella sera la famiglia XXX si sedette a tavola al completo a mangiare la cena .

“Laura hai fatto i tuoi compiti?” chiese la signora Beatrice“si mamma, anche il tema sulla famiglia” detto ciò diede un'occhiata al nonno che ricambiò lo sguardo. “Papà come è andata la giornata?” chiese Laura. “Tutto bene cara” e a te mamma “bene ,nulla da segnalare”. Finita la cena il vecchio Gianni si alzò “Bene, voi giovani continuate pure, io vado a dormire, che sono vecchio” . “Vuole una mano signor Gianni” chiese la donna, “no grazie Beatrice, sono vecchio, ma me la cavo da solo” e si diresse in camera dove si distese e addormentò quasi subito.

Si svegliò in piena notte e notò una sagoma che si intravvedeva sull'albero di fronte alla finestra . “E così sei arrivato. ” commentò Gianni: “Sì, sono qui”, rispose la figura in ombra “Vuoi dire che il momento è arrivato?”. L'ombra non rispose, ma il silenzio venne interpretato dall'uomo come un assenso. “Quando avverrà?” riprese. “Non ti preoccupare, prima che succeda ci rivedremo” asserì la misteriosa figura. “Mi atterrò a quanto stabilito e parlerò alla famiglia domani”. disse Gianni “Non avrei mai voluto che arrivasse quel giorno” replicò l'interlocutore. “Non preoccuparti amico mio, ne ero consapevole, sono stato felice, e grazie a te, so che lei resterà al sicuro, ora lasciami riposare”. L'ombra saltò giù dall'albero e si dileguò. Gianni aveva più paura di quello che voleva far credere, tuttavia sapeva che non era ancora finita e che tutto questo doveva accadere perchè il Bene trionfasse. Con questo pensiero nel cuore cadde nel sonno.

 

  
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