Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: AngelWithoutWings    27/04/2012    1 recensioni
Cinque ragazze. Cambridge. Tutto normale, no?
Sì, forse è anche un po' troppo noioso, però...
Non sarebbe tutto un po' più divertente se, come compagni di stanza, due di loro, si ritrovassero i One Direction?
Uhuh... e visto che mi piace incasinare la vita ai miei personaggi, perché non aggiungere un pizzico d'amore qua e là?
Voilà, una FF piena di colpi di scena, sbaciucchiamenti e... Buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

17 – Ho bisogno di te

“Già di ritorno?” chiese, quando le presi la mano.
Non riuscì neanche capire cosa stava succedendo, che aprii la porta affianco a lei, uscendo.
Ancora, non le diedi il tempo neanche di guardarmi in faccia, che indietreggiai, spingendola con le spalle al muro e posai le labbra sulle sue.
Lei mi restituì quel bacio e sorrisi, allontanandomi appena, sussurrandole sulla bocca “Non sono Cam...”
“L’avevo intuito...” si alzò sulle punte, baciandomi di nuovo.
Risi, posando una mano sulla sua guancia, mentre con l’altra mi poggiavo al muro.
Temevo che si sarebbe sottratta da un momento all’altro.
Sapevo che l’avrebbe fatto, non appena fosse stata in grado di rendersi conto di cosa stava facendo.
Stava sbagliando. Come me, del resto. Ma non ci importava...
Ero consapevole di essere in grado di cancellare tutto quello che c’era intorno a noi con un bacio.
Lo sapevo con certezza, anzi, perché lei aveva lo stesso effetto su di me.
Invece sentii la sua mano poggiarsi dietro la mia nuca e le sue dita passare tra i miei ricci, facendomi battere il cuore e facendomi sentire ancora di più bisogno di quel bacio. Di lei.
Anche per lei era lo stesso, ovvio, perché cominciò ad esercitare una leggera pressione, tenendo così premuto il mio viso al suo, senza mai separare le sue labbra dalle mie.
Voleva che l’abbracciassi?
Non avrei desiderato di meglio, considerando anche che, fino a pochi minuti prima, avevo avuto paura che non saremmo neanche arrivati a baciarci...
L’assecondai, così come assecondai il mio cuore, facendo scendere la mano dai mattoni ai suoi fianchi, stringendola a me mentre con l’altra mano scivolai fin dietro la nuca scoperta, accarezzandole la
guancia con il pollice e, con il busto, la spinsi di nuovo con le spalle al muro.
“Che stiamo facendo?” chiese, mentre ci allontanavamo.
Puntai gli occhi sui suoi scuri, tanto belli quanto confusi. Ma felici, visibilmente.
“A te cosa sembra?” risi, lasciandole un bacio sotto il mento.
“Stiamo sbagliando.” Disse, senza però allontanarmi mentre posavo ancora le mie labbra lungo il suo collo “Tu dovresti tornare dalla tua stronzetta...” commentò, serrando la mascella, facendomi ridere “E io...”
Sospirai, tornando a guardarla e le accarezzai la guancia, sistemandole dietro l’orecchia un ciuffo di capelli castani che era scappata al chignon “Jen, io ho bisogno di te...” sembrava quasi una preghiera.
Lei rimase in silenzio, abbassando lo sguardo e sospirò “Anche...”
Continua Jen!
L’avrei pregata, mi sarei inginocchiato, pur di sentirle terminare quella frase!
Invece sui di noi calò uno di quei silenzi imbarazzanti e pesanti “Ti ho rovinato tutta l’acconciatura...” sorrisi, cercando di sdrammatizzare.
Anche lei sorrise, cominciando a sfilarsi le mollette distrattamente, attaccandole alla spallina del vestito ed io osservavo ogni suo gesto incantato, finché i capelli non le ricaddero sulle spalle.
“Sei ancora più bella.” Presi qualche ciocca, sistemandogliela sulle spalle, accarezzandole il viso.
Lei scosse la testa, prima di nasconderla nella mia camicia “Non è vero, sono un mostro!”
La strinsi, accarezzandole i capelli e abbassando la testa, per guardarla “Perché dici questo?”
Si allontanò, continuando a tenermi dietro le spalle “Non è giusto: ti sto facendo soffrire Harry, ma io sto con Cam: non dovrei...”
“Ma devi pensare a cosa vuoi!” la interruppi, temendo che il momento di separarci fosse arrivato.
“Io...” la presa intorno alla mia schiena si fece più debole e sentii improvvisamente freddo
“... sto sbagliando tutto.”
Sorrisi, interpretando la sua frase come ‘Ho sbagliato a scegliere lui a te’ e le presi il viso tra le mani, alzandole il mento per riportare le sue labbra alle mie.
Anche se in un primo momento, sentii di nuovo la sua presa dietro la mia nuca, le mie illusioni si spensero subito, perché lei si allontanò, posando le mani sul mio viso “Devo rientrare...” e solo allora capii che il verbo ‘sbagliare’ era riferito a me. A me e lei. A noi.
Anzi, ad un noi che non ci sarebbe mai stato.
Annuii, lasciandola andare, sentendo la sua mano che lasciava la mia, rendendo tutto teatralmente drammatico. Anche peggio di quanto non lo fosse già...
Aspettai un po’ a rientrare, passando dall’altra porta e ritrovandomi di fronte a lei e Cam.
Inventò la scusa di essersi allontanata per cercare la sua migliore amica, quando le chiese che fine avesse fatto. Non si accorse neanche di me.
Certo, era troppo impegnata a restituire il bacio del suo ragazzo.
Il cuore si appesantì, lo stomaco riprese a contorcersi mentre nella mia mente si faceva spazio la consapevolezza che lei non si sarebbe sottratta a quel bacio. Come aveva fatto con me.
Perché lui era il suo ragazzo e le sue labbra gli appartenevano, per così dire.
“Harry!” la voce acuta di Joey mi riportò alla realtà “Dove eri finito? Ti ho cercato dappertutto!”
Sbuffai “Senti, meglio se vai a casa...”
Lei si offese, mandandomi a quel paese, ma non mi importava.
Ero troppo occupato a guardare Cam stringere Jennifer, cingendole la vita e scostandole i capelli dalle spalle, come li avevo sistemati, per posarci la mano e accarezzarle la guancia “Sei ancora più bella così.”
Le sorrise e lei si scostò con la mano una ciocca castana dagli occhi, sorridendogli.
Ogni suo sorriso, era una ferita inferta al mio cuore.
Cam le avvicinò il viso, che teneva tra le mani, accostandolo al suo per baciarla.
Un bacio che a me sembrava interminabile.
Si separarono, finalmente, lasciando respirare anche me, prima di tornare a prendermi a cazzotti.
Questa volta però, faceva più male.
Erano le sue mani adesso che mi stavano prendendo a schiaffi, mentre avvicinava il suo viso all’orecchio di Cam, facendo leva sulla sua nuca.
Immaginai di essere io: riuscire a sentire le sue dita tra i ricci e la voce al mio orecchio.
Avrei dato qualsiasi cosa pur di riuscire a sentire cosa gli stava dicendo!
Anzi, avrei dato qualsiasi cosa per essere Cam.
Lui annuì e le cinse le spalle e lei si strinse alla sua spalla, cingendogli la vita e si diressero verso l’uscita.
Uscii, non avendo ancora sofferto abbastanza e li seguii con lo sguardo, vedendoli andare verso il dormitorio. Lei si chinò, credo per levarsi le scarpe, dopodiché gli cinse il collo e lui la prese in braccio, tenendola dietro la schiena e le ginocchia.
Proprio come avevo fatto io quella sera, dopo essere rimasti chiusi in quello stanzino.
Mi erano bastati pochi giorni, dopo quell’episodio, per capire di essere cotto di lei. Di amarla.
E poi avevo scoperto che lei era innamorata di un altro ragazzo...
Cominciai a camminare verso la caffetteria, da solo, prendendo a calci ogni sasso che mi trovavo davanti ai piedi; cercando, invano, di non pensare a lei...

A little space for me...

Eccoci tornati ai soliti problemi tra Jen ed Harry.
Tenetevi pronte per una serie di colpi di scena: ce ne saranno parecchi d'ora in avanti!

Autoritratto di Jen alla festa...

  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: AngelWithoutWings