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Autore: NadyaTompsett    29/04/2012    1 recensioni
La FF che leggerete è ispirata a un GdR a cui ho preso parte da ormai 4 anni e parla di alcuni dei miei personaggi principali. Vedrete anche alcuni dei personaggi originali della saga di Harry Potter, e faccio inoltre presente che tutti i nomi, caratteri e storie al di fuori della saga di HP sono originali ed inventati da me (alcuni da altre persone che mi hanno concesso l'utilizzo).
"Una piccola, timida Cloe si teneva stretta alla madre, il volto rigato dalle lacrime: per la prima volta in vita sua aveva un papà, un papà che le voleva bene, un papà che l'aveva ospitata in casa sua con sua madre."
Genere: Commedia, Generale, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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Erano ormai passate diverse settimane dall'arrivo a Hogwarts dei giovani Victor, Cloe, Haley, Luna e Ginny. Ormai si orientavano piuttosto bene tra le diverse aree del castello. Le lezioni e lo svolgimento dei compiti li teneva impegnati per la maggior parte del tempo, tanto che Victor sembrava seriamente intenzionato a farsi portare una brandina in biblioteca per stabilirsi definitivamente lì anche per la notte.
Il giovane Corvonero sembrava non far altro che leggere, era completamente immerso in questo nuovo mondo che ora era anche suo e non vedeva l'ora di conoscere sempre più cose.
Cloe a volte restava a fargli compagnia o spiegargli qualche concetto molto semplice che forse a lui ancora sfuggiva. essendo cresciuto in un ambiente del tutto privo di magia.
 
“Allock è un imbecille!” esclamò Haley, raggiungendo i quattro amici in biblioteca.
Cloe, che stava sfogliando il suo libro di pozioni con espressione decisamente svogliata, sollevò lo sguardo sulla cugina.
“Che ha fatto?” domandò.
“L'ho incontrato fuori dalla Sala Grande” iniziò a spiegare: “e si è proposto di accompagnarmi in biblioteca. Siamo arrivati al corridoio del secondo piano e ha sentito dei tumori nel bagno delle ragazze... così ha deciso di mollarmi da sola nel corridoio dove ieri sera hanno pietrificato Mrs. Purr.” concluse, ancora leggermente scossa.
Victor ebbe un improvviso, veloce fremito, che a Cloe non sfuggì.
“Stai tranquillo.” lo rassicurò: “Probabilmente è stato solo uno scherzo di pessimo gusto di qualche imbecille del Serpeverde.” commentò.
Victor le rivolse lo sguardo, dando in una risatina nervosa:
“Ti riferisci a tuo fratello ed il suo amico?” domandò: “Come si chiama? Ah sì... Gardner.” concluse con espressione seccata.
Haley diede in uno sbuffo nervoso.
“Oh, avanti. James non sarà un Santo, e nemmeno un genio, ma non è da lui fare una cosa del genere.” commentò.
Ci fu un attimo di silenzio, poi non poté trattenersi dall'aggiungere: “senza contare il fatto che non credo nemmeno sia in grado di pietrificare qualcosa.”
Luna e Cloe ridacchiarono alla battuta di Haley, ma Victor e Ginny rimasero comunque turbati.
“Ma chi è questo... Erede?” domandò il ragazzo.
“L'Erede di Salazar Serpeverde.” gli rispose Luna, col suo tono sognante.
Ginny si voltò a fissarla.
“E tu che ne sai?” domandò con un tono stranamente agitato, a causa del quale Haley la fissò per diversi secondi.
Luna fissò la libreria di fronte a sé e prese a raccontare una storia che aveva a che fare con Salazar Serpeverde, un famigerato Erede, una camera nascosta, un mostro con il compito di uccidere tutti i figli di Babbani presenti a Hogwarts ed una morta avvenuta cinquant'anni prima, esattamente quando la camera era stata aperta per la prima volta.
Ginny rimase in silenzio, con lo sguardo basso. Quando Luna ebbe finito di raccontare e gli altri non avevano ancora avuto il tempo di commentare, la rossa trascinò con sè la Corvonero, con la scusa di avere bisogno di un bagno.
A Victor tremavano le mani, e Cloe era certa che non avrebbe mosso un solo passo da lì senza essere accompagnato da qualcuno.
“Victor, suo padre è il direttore del Cavillo!” esclamò Haley, notando l'espressione angosciata del ragazzo: “Hai idea del mucchio di idiozie che quella ragazza ha in testa?”
“Hai idea di come certi Serpeverde mi abbiano già squadrato da capo a piedi?” replicò Victor, chiaramente nervoso e spaventato.
“Victor, ascolta.” esclamò Cloe, posando una mano su quelle del compagno: “Ieri era la sera di Halloween, qualche povero imbecille ha soltanto voluto spaventare tutta la scuola. Sarà stato un Serpeverde, questo è poco ma sicuro, probabilmente dell'ultimo anno, visto che l'Incantesimo su Mrs. Purr sembra sia stato fatto molto bene.” commentò.
Victor restò in silenzio qualche secondo, poi puntò lo sguardo su Cloe e si trovò a commentare con durezza: “Sì, ma tu non sei una figlia di Babbani, tu non hai niente di cui avere paura.”
“I miei genitori sono Auror.” replicò la ragazzina, costringendo il Corvonero a continuare a fissarla: “Sono cacciatori di Maghi Oscuri, difendono i Babbani. Per la gente che discrimina quelli come te, i miei sono considerati dei traditori del sangue, io rischio quasi quanto te.”
“Ma...” Victor rimase per un attimo come interdetto: “Non ha senso. Tu sei una strega, i tuoi sono entrambi maghi...”
“Ma siamo amici dei Babbani.” rispose Haley al posto della cugina, dato che anche per la sua famiglia valeva la stessa cosa: “A certi Purosangue questa cosa non piace affatto.”
“Purosangue?” domandò ancora Victor, chiaramente ancora poco afferrato sull'argomento.
“Sì, quelli che discendono da famiglie di soli Maghi.” spiegò Haley, indicando se stessa e la cugina: “Tu per loro sei... un...” non riuscì a dirlo.
“Mezzosangue.” concluse Cloe a bassa voce, per poi aggiungere con tono più deciso: “Se mai qualcuno dovesse chiamarti in quel modo avvisami, lo faccio secco.”
Victor le sorrise istintivamente, arrossendo un po’.
Haley guardò i due con intensità, per poi deviare leggermente il discorso.
“Ad ogni modo quella della Camera dei Segreti è soltanto una leggenda.” tornò a dire: “Mio padre mi ha detto che non esiste alcuna prova della sua esistenza, è solo uno dei tanti misteri di Hogwarts, probabilmente una storia raccontata per giustificare qualcosa accaduto anni fa.”
“Come la morte di una persona?” replicò il ragazzo, che non aveva dimenticato una sola parola del racconto di Luna.
Cloe sollevò le spalle, anche se con leggera esitazione.
“Forse c'è stato un incidente. Gli omicidi non avvengono solo per mano di mostri usciti da una camera nascosta e comandati da un tizio che discende da qualcuno morto secoli fa.” commentò, quasi a voler mettere fine a quella discussione.
Haley annuì alle sue parole, ma Victor restò nuovamente fermo ed in silenzio: sapeva che Cloe ed Haley avrebbero fatto di tutto per tranquillizzarlo, ma la questione pareva toccarlo troppo da vicino e nulla al mondo gli avrebbe fatto smettere di pensare che la sua attuale posizione, un giorno, non sarebbe stata più così spiacevole.
  
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