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Autore: Lyla    25/11/2006    3 recensioni
"Mi sento strano. Mi succede già da qualche tempo, ogni volta che guardo Gai-sensei e lui mi sorride di rimando, allegro come sempre. E’ come se fosse un brutto presentimento. Che cosa stupida. Come se il mio sensei potesse correre il rischio di essere ucciso." La mia prima fic a capitoli su Naruto, dove ho provato a immaginare un ultimo scontro alternativo tra Gai e Kisame, visto dagli occhi di Rock Lee, con accenni di LeexSaku e di NejixTen.
Genere: Azione, Drammatico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gai Maito, Kisame Hoshigaki, Rock Lee, Sakura Haruno | Coppie: Neji/TenTen
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Capitolo Uno: Presentimento e inseguimento

Capitolo Uno: Presentimento e inseguimento

 

 

 

Mi sento strano.

 

Mi succede già da qualche tempo, ogni volta che guardo Gai-sensei e lui mi sorride di rimando, allegro come sempre.

 

E’ come se fosse un brutto presentimento.

 

Che cosa stupida.

 

Come se il mio sensei potesse correre il rischio di essere ucciso.

 

Lui è più forte di chiunque altro… è molto meglio di Kakashi, e io ne sono convinto fermamente da anni.

 

Forse, addirittura da prima di diventare suo allievo.

 

In questi giorni mi capita di pensare al nostro primo incontro.

 

Succede sempre più spesso.

 

Penso a quanto la mia vita sia cambiata, a quanto io sia cambiato, da allora… da quando ero ancora un bambino che si ostinava a provare quelle stesse tecniche che non riesco a padroneggiare tutt’ora… da quando mi ostinavo a essere uguale agli altri per evitare di essere deriso.

 

Solo dopo aver incontrato Gai-sensei ho capito di essere un ottimo ninja anche se non so usare le arti magiche e illusorie.

 

Solo lui mi ha fatto capire che vado bene così come sono, che sono speciale e che sono importante per lui.

 

Mi ha fatto capire che mi vuole bene in più di una occasione, e per questo non posso che ringraziarlo ogni giorno, cercando di essere sempre “il migliore”.

 

Sono orgoglioso di essere il suo allievo preferito… e sono orgoglioso anche che sia il mio sensei.

 

Ho cominciato a diventare più forte solo da quando l’ho incontrato.

 

Mi ha sempre sostenuto in ogni difficoltà, con un sorriso e un abbraccio pieno di calore.

 

Mi ha fatto capire chiaramente che se la sua vita ha uno scopo… quello sono io… e non posso che esserne felice.

 

Riesce sempre a contagiarmi con il suo ottimismo, mi spinge a dare sempre il meglio di me ogni volta, in ogni missione, in ogni allenamento.

 

Farei di tutto, per vederlo sorridere e sentirgli dire ancora una volta che è fiero di me.

 

Più che essere il mio sensei, lui è soprattutto un amico…

 

Forse, il migliore che abbia mai avuto.

 

Sono diventato un genio delle arti marziali.

 

E lo devo soltanto a lui.

 

 

 

“Andiamo Lee, non c’è un momento da perdere!” mi dice Gai-sensei mettendomi una mano sulla spalla, e io torno bruscamente alla realtà, scattando in piedi.

 

“Sissignore!” esclamo ostentando sicurezza.

 

Stavo ancora pensando a quell’insulso presentimento.

 

Devo liberarmene. Non devo più pensarci. 

 

Va tutto bene.

 

Siamo in missione. Ci sono anche Neji e Tenten.

 

Lui sembra distante come al solito, il volto che non lascia trasparire alcuna emozione.

 

Lei invece mi lancia occhiate strane di tanto in tanto, e non capisco cosa voglia dirmi.

 

Mi guarda come se fosse preoccupata.

 

Mi chiedo se anche lei abbia il mio stesso presentimento… no, non devo pensarci.

 

E’ solo una sensazione, ed è comprensibile, dato che siamo in una guerra e che ci sono vittime ogni giorno da mesi… ma è infondata.

 

Gai-sensei è sopravvissuto fino ad ora, siamo sopravvissuti fino ad ora, e niente ci abbatterà, niente e nessuno.

 

Stiamo per raggiungere un membro dell’Akatsuki.

 

La lotta sarà dura, ma ce la faremo.

 

La pausa è durata poco, il tempo di permettere a Neji di scoprire in quale parte della foresta si stanno muovendo i nostri nemici.

 

Un pensiero mi sfiora la mente, mentre ci spostiamo di corsa da albero in albero, e io sono al suo fianco.

 

“Se lui dovesse cadere… cosa ne sarebbe di me?”

 

Neji! Controlla se stiamo andando nella direzione giusta!” dice Gai-sensei, gli occhi che brillano di determinazione.

 

Capisco perfettamente il suo stato d’animo.

 

Questa sarà la resa dei conti. La sua resa dei conti.

 

“Sì, sono davanti a noi. Ormai li abbiamo raggiunti” risponde Neji ancora una volta, forte del byakugan.

 

Ci fermiamo poco dopo nei pressi di una radura, li vediamo chiaramente.

 

Ci sono almeno altri nove ninja, oltre a Kisame.

 

Fanno parte dell’esercito che gli Akatsuki hanno messo insieme per ottenere il dominio del mondo, e che tocca a noi tre affrontare.

 

Poi c’è lui. Kisame Hoshigaki.

 

E’ da anni che aspetta di concludere la lotta, mai conclusa, che dura da troppo tempo tra lui e il mio sensei. 

 

Sembra che stia aspettando solo che faccia la prima mossa. Lo guardo con odio.

 

E’ a causa sua che molti valorosi ninja sono morti. Vorrei fargliela pagare, ma so bene che quel compito spetta solo a Gai-sensei.

 

“Alla fine vi ho permesso di raggiungervi… non ha più senso giocare a nascondino, non è vero, Gai Maito?” dice con i lineamenti affilati contratti dalla rabbia.

 

Pronuncia il nome del mio sensei con disprezzo.

 

Mi metto in posizione di difesa, i ninja al servizio di Kisame aspettano solo una sua mossa per attaccarci.

 

Vedo che Neji fa lo stesso, e che anche Tenten si sta preparando ad affrontare quello che ci aspetta.

 

Sarà una dura battaglia. Gai-sensei non è affatto intimorito, sta fissando Kisame dritto negli occhi con durezza.

 

Poi, mi sembra di vederlo sorridere appena.

 

“Tu conosci il mio nome… eppure, per quanti sforzi io faccia, non riesco ancora a ricordare il tuo” dice, e spalanco gli occhi.

 

Non posso fare a meno di guardarlo e chiedermi se stia scherzando o sia serio.

 

Le sue parole hanno l’effetto previsto.

 

“Allora vedi di ricordartelo” dice Kisame sguainando la sua fedele Samehada – la spada con cui ha già mandato all’altro mondo innumerevoli ninja, e non solo della Foglia - facendo un passo in avanti.

 

“Quando all’inferno ti chiederanno chi ti avrà ucciso, tu risponderai che a spezzarti le ossa una per una è stato Kisame Hoshigaki!”

 

**

 

Grazie a chi ha letto fin qui, e arrivederci al prossimo capitolo!

 

  
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