Divided Bound Lives
2.
IT AIN’T THAT EASY
The common thread
That lies between you and me
Would break if you breathed on it
That's why I'm treading so carefully
I don’t wanna be alone-J.McCartney
David fu svegliato quella mattina da un fastidioso brusio proveniente dal piano di sotto. Aprì piano un occhio e sbuffò quando riconobbe la voce di Carlos. Quando la sera prima lo aveva sentito sbattersi la porta alle spalle aveva sperato con tutto se stesso che non ritornasse mai più. E invece eccolo di nuovo lì.
Emise un sospiro esasperato e si alzò buttando le coperte sul fondo del letto. Ancora con una faccia piuttosto assonnata scese in cucina passando per il salotto. Accennò un saluto a sua madre e a Carlos che stavano seduti sul divano a discutere di qualcosa di cui David non si interessò.
Si mise seduto al tavolo e pensò a quanto sarebbe stato bello vedere Carlos uscire da quella casa per fare posto a suo padre e vivere finalmente tutti insieme come una vera famiglia.
Stava per infilarsi una cucchiaiata di cereali in bocca quando la voce di Carlos lo fece freddare sul posto.
“Capisci Hermione, io non vorrei andare ma in ufficio hanno minacciato di licenziarmi”
Andare?Carlos se ne doveva andare?
“Si tratta solo di qualche settimana”
Ah ecco,troppo bello per essere vero…
David sentì Hermione sospirare “Cosa vuoi che ti dica,Carlos? E’ il tuo lavoro e non posso impedirti di andare,sarebbe ingiusto…solo…avrei voluto stare con te,ecco. Non mi piace stare da sola in questa casa, soprattutto quando David è fuori con Ron…mi fa sentire sola”
“Amore, sono due settimane e poi sarò di nuovo da te. Sai cosa faccio?Chiedo al Capo se posso tornare un po’ prima!”
David si sporse dal tavolo di cucina per riuscire a vedere i due. Hermione aveva sorriso e Carlos le aveva dato un bacio. Lui storse il naso e fece finta di vomitare nella sua tazza. Sobbalzò quando sentì la voce della madre che lo chiamava.
“David,vieni qui a salutare Carlos”
Si alzò svogliato dalla sedia e li raggiunse in salotto dove i due grandi si erano alzati. Carlos lo guardava con un sorriso ma lui non accennò a voler cambiare la sua espressione annoiata.
“Te ne vai?” chiese come se non avesse origliato la conversazione dalla cucina
“Solo per due settimane,poi sarò di nuovo qui” disse con un sorriso allegro
David fece una smorfia “Che felicità!Buon viaggio” disse ironicamente e con finto entusiasmo
“David!” lo rimproverò Hermione con un’espressione shockata sul volto,l’uomo le fece cenno di lasciar stare e si avviò verso la porta. Hermione lo seguì e gli stampò un lungo bacio sulla bocca prima di lasciarlo andare.
L’uomo si voltò verso di lui prima di andare “Mi raccomando,cerca di non creare problemi a tua madre mentre non ci sono”
“Non è a te che devo rispondere,non sei mio padre”
Carlos guardò sconfitto Hermione prima di uscire con un ultimo saluto.
Hermione si voltò furiosa verso il figlio e gli puntò un dito contro.
“Stammi bene a sentire tu,Carlos non sarà tuo padre ma è una persona e come tale merita il tuo rispetto! Non ho cresciuto un selvaggio io,e credo che nemmeno tuo padre ti abbia insegnato a trattare così la gente,o mi sbaglio?”
David abbassò lo sguardo “Però papà lo tratta male Carlos”
Hermione sospirò e si lasciò andare sul divano cercando di moderare il suo tono di voce in modo che risultasse calmo ma autoritario,ma il suo sguardo dolce e preoccupato la tradiva “Il fatto che lui lo faccia non ti dà il diritto di poterlo fare”
“Scusa” mormorò appena “Però se tu stessi con papà…”
Hermione buttò indietro la testa con aria afflitta e David decise che sarebbe stato meglio non continuare il discorso. Si sedette al suo fianco e rimase a guardare nel vuoto.
“Quando Carlos non c’era era tutto più semplice!”
Hermione lo guardò abbattuta e gli passò un braccio sulle spalle “Tesoro,anche se prima né io né papà eravamo fidanzati con qualcuno non significava che ci appartenessimo. Abbiamo ognuno la propria vita,che non coincidono ed entrano in contatto solo quando si tratta di te. Io capisco che tu non lo comprendi perché non sai come stanno le cose…”
“Se non so come stanno le cose è perché non vi siete mai degnati di dirmelo!” ribatté lui frustrato
Lei assentì con la testa e affondò il viso tra le mani “Io e te ci siamo sempre detti tutto, a parte questo. Io…io ho paura di dirti come stanno le cose perché potresti farti un’idea sbagliata. Io e papà abbiamo commesso degli errori…”
“Allora è così! Sono stato un incidente allora!”
Hermione si umettò il labbro “Senti,non è il caso di fare questo discorso. Non ancora”
David si alzò dal divano smaniando “Beh, chiamami quando avrò compiuto diciotto anni. Tanto pare che fino ad allora non potrò fare nulla!”
Hermione lo vide solo scomparire su per le scale e sbattere la porta. Sospirò. Quella scena si stava ripetendo troppo spesso.
*
Ron raccolse dal pavimento i pantaloni del pigiama e li mise nella sacca che teneva in mano. Si guardò intorno facendo mente locale delle cose da prendere. Si alzò in piedi e si tirò indietro i capelli spolverandosi i vestiti.
“Sei sicuro che Hermione non sia a casa?” Harry alle sue spalle gli rivolse uno sguardo scettico
“Te l’ho detto Harry,ha chiamato David e ha detto che Hermione è a lavoro fino a tardi e per questo mi ha chiesto se potevo dormire là”
“E non ti sembra strana questa cosa?Andiamo Ron,ti pare che Hermione lascerebbe veramente suo figlio a casa da solo fino a sera tarda?Stiamo parlando di Hermione Granger!E poi non capisco perché devi andare tu là e non può venire qui David”
Ron si voltò annoiato verso di lui “Ascolta, riusciresti mai a dire di no a un bambino? Io non ci riesco!Ha detto che non ci vuole stare a casa da solo e se lo facessi venire qui Hermione si preoccuperebbe non trovandolo in casa. Ma poi qual è esattamente il tuo problema?”
Harry sbuffò annoiato “Io non ho problemi. Mi ricordo solo cosa è successo l’ultima volta che hai dormito in una casa da solo con Hermione”
Ron,che aveva allungato una mano per prendere la giacca, si immobilizzò sul posto ed evitò di guardare Harry. Si morse un labbro e abbassò la testa.
“Non succederà di nuovo”
Harry incrociò le braccia e si appoggiò allo stipite della porta “Io lo so.Tu lo sai.David no”
Ron sospirò e si voltò ad incrociare lo sguardo dell’amico prima di uscire nel freddo della sera.
*
Ron rientrò
stanco e affaticato trascinandosi dietro una borsa a tracolla che era diventata uno straccio. La abbandonò
nell’ingresso e svoltò per la cucina abbandonandosi su una sedia.
I capelli gli ricadevano scomposti sulla fronte ma non
sembrò importargliene.
Hermione stava seduta
dall’altra parte del tavolo con in mano una
tazza di caffé,la stessa espressione distrutta. Sorrise appena prima di riaffondare nella bevanda densa e calda.
“Giornata
pesante?”
Ron emise un suono
disarticolato e si abbandonò sul tavolo “Non ce la faccio
più!Tre ore di allenamento!Tre!Di questo passo
morirò!”
Hermione rise appena
“Non fare il tragico,tu non devi vedere gente
squartata tutti i giorni” sospirò e allungò le gambe sotto
il tavolo “Neanche questa enorme tazza di caffé riesce ad
allentarmi i nervi”
Ron rialzò la testa
e la fissò un po’ poi senza dire niente,andò
verso il frigo e prese una birra lasciandosi ricadere pesantemente sulla sedia.
“Harry?”
“E’ uscito,ha detto che stanotte dorme fuori”
Un sorrisetto
scappò sulle labbra di Ron “Almeno qualcuno stasera si
diverte”
Hermione
ridacchiò posando la tazza di caffé sul tavolo e leccandosi
lentamente le labbra “Proprio tu ti lamenti?Sei il Re delle feste, tutte
le donne cadono ai tuoi piedi, aspettano solo un tuo
segnale”
Ron sospirò
pesantemente “A quanto pare non l’hanno
recepito bene. Vado in bianco da più di un mese”
“Benvenuto nel
club!”
Alzò
lo sguardo su di lei sorpreso “Non sapevo che anche tu…”
Hermione fece una
smorfia afflitta “Coi turni che faccio al San
Mungo è praticamente impossibile avere anche solo una sottospecie di
relazione interpersonale. Le uniche persone che vedo ultimamente siete tu ed Harry”
Ron annuì e
fece per portarsi la birra alla bocca ma si
fermò con la mano a mezz’aria a fissarla con uno sguardo serio.
Hermione fece una smorfia strana.
“A che stai
pensando?”
“Niente”
rispose calmo lui,riportando la bottiglia sul tavolo,
ma senza staccare il suo sguardo da lei. Si umettò il labbro come
ipnotizzato dai suoi stessi pensieri.
Rimasero un po’
in silenzio fino a che Ron non si decise a parlare “Stavo solo
pensando…” Hermione alzò gli occhi su di lui e Ron si
schiarì la voce “Stavo solo pensando che dovresti
rilassarti”
Hermione sorrise e ironizzò “Ma va’,sei un Genio!”
Ron sorrise appena
cercando di mantenere la sua espressione seria “Quello che intendevo dire
è che hai bisogno di rilassarti…alla solita maniera”
Lei lo guardò
cercando di capire dove volesse andare a parare.
“Eh sai,anche io ho bisogno di rilassarmi”
Hermione non seppe mai
dire come successe tutto quello che successe. Si
ricordava solo di averlo guardato incredula per un po’ e adesso stavano
avvinghiati l’uno all’altra in un bacio mozzafiato e camminavano
lungo il corridoio per raggiungere la camera più vicina.
Ron la spinse contro
al muro,pressandocisi contro e continuando a divorarla
con quel bacio che lei ricambiava con la stessa intensità. Sentì
le sue mani spostarsi dietro al collo e affondare tra i suoi capelli
fulvi.
Hermione lo spinse indietro
e gli saltò addosso con un balzo,incrociando le
gambe dietro la sua schiena. Ron emise un gemito di piacere nella bocca di lei e fece scivolare le mani sui suoi glutei.
Camminò alle cieca fino al letto e vi lasciò cadere Hermione
che subito lo tirò giù per la camicia. Si stese sopra di lei
continuando a baciarla famelicamente.
Hermione si
staccò un attimo respirando affannosamente “Solo…solo per
questa volta,ok?”
Lui la guardò come un lupo guarda la sua preda e riprese a
divorarla di baci “Solo per questa volta”
*
Il suono del clacson riportò alla realtà Hermione. Odiava il traffico,ma non aveva altri mezzi per potersi spostare. Scosse la testa per scacciare via i pensieri di un momento prima e si voltò verso il sedile sulla sua sinistra:la cena che aveva preso poco prima ad un take-away.
“Andiamo maledette macchine!Si raffredderà tutto!”
Dopo diversi minuti di coda finalmente riuscì a circolare di nuovo e dopo poco fu a casa. Parcheggiò la macchina nel vialetto e prese varie buste,la borsa e le chiavi incamminandosi verso la porta.
Entrò in casa con un sorriso buttando le chiavi sul mobiletto dell’ingresso “Amore sono a casa,ho portato la cena!”
Si stupì non poco quando dal salotto venne fuori Ron con un’espressione incredula almeno quanto la sua e con il suo bel pigiama addosso. Lo guardò a bocca aperta e balbettò confusa “…veramente quando ho detto ‘amore’ non mi stavo riferendo a te”
Ron la guardò male “Lo so,ci sono anche io perché tuo figlio mi ha detto che lavoravi fino a tardi!” disse voltandosi a guardare David che si nascondeva indifferente dietro a un cuscino del divano.
Hermione sospirò esasperata e posò la cena in cucina. Si voltò un po’ imbarazzata verso Ron “Senti,io ti ringrazio per essere venuto ma adesso ci sono io,puoi tornare a casa”
“NO!”
I due si voltarono verso David che era balzato in piedi sul divano buttando a terra tutti i cuscini. Ron e Hermione si scambiarono un’occhiata e riportarono lo sguardo sul figlio che adesso era sceso sul divano e si era avvicinato a loro. Ron lo guardò un po’ al limite dell’imbarazzo.
“David,adesso c’è la mamma,non c’è bisogno che rimanga”
“Ma tu dici sempre che è pericoloso viaggiare a quest’ora di notte da soli!” disse lui disperato
Ron lo fissò un attimo indeciso “Posso
viaggiare con
Hermione si schiarì la voce e richiamò
l’attenzione del rosso,arrossendo un po’
“Non puoi usare
“…troppo lontano” sospirò arreso “Non fa niente davvero, mi cambio e vado a piedi”
Ron si incamminò verso le scale, David si voltò verso sua madre con un’espressione supplichevole sul volto. Lei si morse il labbro incerta.
“Ron,aspetta!” lui si voltò a guardarla e David s’illuminò “Puoi…puoi restare qui se vuoi. C’è sempre il divano e…dubito che tu abbia cenato,ce n’è abbastanza anche per te”
Ron sembrò esitante sul da farsi,di certo non si aspettava una proposta del genere “Io non vorrei disturbare…”
Il ragazzino dai capelli castani e gli occhi azzurri come il mare si aprì in un sorriso “Non disturbi affatto!”
*
Dopo una bella cena a base di pollo, ‘l’allegra famigliola’ si era trasferita sul divano davanti alla letevisione,come continuava a dire Ron, a guardare un film dell’orrore.
David stava nel mezzo e sorrideva più che mai,voltandosi di tanto in tanto a guardare i genitori. Ron che da una parte se ne stava tutto tranquillo e rilassato a guardare il film,Hermione dall’altra che stringeva il cuscino a sé cercando di farsi coraggio.
“Io vado in bagno” disse il ragazzino con un sorriso furbo
Ron annuì continuando a guardare interessato il film. Dopo qualche minuto si sentì sfiorare da qualcosa su un fianco e sobbalzò appena. Si rilassò quando vide Hermione al suo fianco che si era appallottolata e guardava il film il meno possibile.
“Tutto bene?”
Hermione annuì “Sì,è solo che non mi piacciono tanto questi film”
Ron sorrise appena tra sé “Possiamo smettere di guardarlo,se vuoi”
“No,a David piacciono tanto. Posso resistere” disse con un debole sorriso,come se volesse convincere più se stessa che Ron
Lui posò sul tavolinetto i pop-corn che aveva in mano e passò un braccio attorno alle spalle di Hermione che dopo un iniziale stupore si abbandonò al suo fianco.
Ron le si avvicinò all’orecchio sussurrando.
“Se hai paura possiamo parlare. Non dirò a David che sei una fifona” disse ridacchiando
Hermione gli rifilò un’occhiataccia ma poi sospirò “Effettivamente c’è una cosa di cui dovremmo parlare”
Ron si rabbuiò vedendola così seria e afflitta “Va bene. Ti ascolto”
Lei annuì e cominciò a torcersi le mani in grembo non sapendo bene da dove cominciare. Erano anni che non tiravano più in ballo quell’argomento,e il solo ripensarci era tremendamente imbarazzante per entrambi. Prese un bel respiro profondo.
“David comincia a farmi troppe domande su…su come sia venuto al mondo”
Lui la guardò un po’ confuso “Guarda che sa fin troppo bene come…”
“No,quello che intendevo dire è…insomma Ron,io e te non siamo mai stai insieme e David si chiede come…”
“Oh!”
Fu l’unica cosa che riuscì a dirle. Rimasero in un lungo silenzio rotto solo dal rumore della televisione. Hermione sentì il braccio di Ron stringerla ulteriormente e abbassò lo sguardo imbarazzata dalla situazione.
“Credi che dovremmo dirglielo?”
Hermione alzò la testa per guardarlo negli occhi. Ci rifletté su un minuto ma non arrivò a nessuna conclusione “Non lo so,non voglio che si faccia idee sbagliate su di noi. Il punto è che comincia a chiedersi se sia stato un incidente e io non so cosa devo fare”
Ron sospirò “Non puoi dirgli la verità”
“Continuare a mentirgli servirà a ben poco!”
Ron la guardò incredulo “Vuoi davvero…vuoi davvero dirgli quello che è successo tra di noi?”
“Il punto è che tra noi non è successo proprio niente!” replicò lei stizzita
“Niente?! Il tuo ‘Niente’ se n’è andato in bagno se tu non l’avessi notato!”
Hermione si morse un labbro rendendosi conto di aver alzato troppo la voce. Sussurrò appena “Quello che volevo dire è che non c’è mai stato niente di più di un’amicizia”
Anche Ron si calmò tornando a guardare lo schermo che riproduceva immagini incessantemente, sopirò quiete come se non sapesse come continuare quel discorso e si umettò il labbro.
“Se…se gli dicessimo la verità lo faremmo stare ancora peggio. Quello che è successo è già difficile per noi, che siamo adulti ormai, puoi immaginarti come può prenderla un bambino di dieci anni”
Hermione scosse la testa ricacciando indietro le lacrime “Tutto quello che vuole è una famiglia”
“Ma noi non possiamo dargliela” i loro sguardi si incrociarono “Non insieme”
Si zittirono quando sentirono dei passi dietro di loro. David era tornato nella stanza con un’espressione pensierosa e si era seduto sul divano accanto alla madre appoggiando la testa sul suo grembo.
Hermione, che era ancora accoccolata contro Ron, lo guardò sorridendo e gli accarezzò i capelli spostandoglieli dal viso lentigginoso.
David sospirò grave.
“Perché non possiamo essere una famiglia normale?”
Ron e Hermione si immobilizzarono e si scambiarono uno sguardo veloce. Hermione represse un singhiozzo e Ron gli accarezzò la testa prima di rispondere.
“Lo sai anche tu che io e la mamma…”
“Io non so proprio nulla!Non so niente di voi perché continuate a mentirmi!” si tirò su di scattò evitando le carezze del padre,li guardò entrambi negli occhi “Voglio saperlo,sono stato un incidente?”
Ron rimase fermo ma le parole scapparono dalla bocca di Hermione come un leggero sussurro.
“Sì”
Ron si voltò verso di lei shockato mentre un nodo sempre più grosso prendeva vita nella gola di David. Hermione aveva abbassato la testa e si asciugava repentinamente le lacrime che le solcavano il viso.
“David,mi dispiace!Mi dispiace tanto! Le cose sono molto più complicate di come credi, non devi pensare che non siamo felici di averti ma…”
“Vado a letto,sono stanco”
E di nuovo la scena si ripeté: David che saliva le scale, il rumore dei passi,una porta che sbatteva.
Hermione scoppiò a piangere tra le mani,singhiozzando sempre più forte. Ron le passò un braccio intorno alla vita stringendola a sé e stampandole qualche bacio sulla fronte di tanto in tanto. Non accennando a smettere, decise che sarebbe stato meglio portarla su in camera così la prese in braccio e cominciò a salire le scale.
Hermione si lasciò guidare continuando a singhiozzare nel suo pigiama, come i bambini piccoli quando non vogliono farsi vedere piangere.
Sentì Ron che la posava dolcemente sul letto e subito si rannicchiò su se stessa.
“Non ce la faccio più, tutte le sere la stessa storia. Che devo fare?” disse continuando a piangere
Ron le accarezzò la testa riccia e portò via una lacrima con la sua mano “Dormi e riposati. Ci penseremo domani a cosa fare” si alzò e si diresse verso la porta
“Ron”
“Mh?” Si era voltato verso di lei che si era messa seduta sul letto esibendo i suoi occhi gonfi e arrossati
“Non te ne andare”
Ron la fissò un po’ a bocca aperta “Co-come?”
“Resta qui. Per favore,non te ne andare”
*
E va bene
ammettiamolo…questa storia non sta venendo su un granché…anzi
fa piuttosto pena!
Volevo solo provare a
scrivere qualcosa di diverso che le solite storielline
in cui va tutto bene e che grazie ad un incantesimo si risolve tutto,mi pare un po’ troppo semplice XD!
E’ anche vero
che con le altre ff avevo una scaletta
mentre con questa non so nemmeno dove andrò a parare XDXDXD, no
scherzo è tutto delineato più o meno nella mia testa *zia saluting omino del cerviello*
quindi don’t worry!
KarmyGranger: Chissà come mai avevo
l’impressione che Carlos non sarebbe piaciuto
ai lettori XDXD! Porello però,alla fine non è che abbia proprio torto…!Shì David è bellissimissimo
*zia aming sua creatura* se vuoi ogni tanto te lo
presto XDXD!Bacissimi!
Robby: Aaaaw ma che
bello che hai deciso di commentare!!A noi autori fa
sempre piacere *facing sisi*
comunque per quanto riguarda la lingua ottima…vallo a dire alla mia prof
di italiano che mi da sempre 5 ai temi *guarding male
profe* grazie per tutti i complimenti. Aaaah il Sequel…ve lo
farò sudare quello ihihih!!!Baci!
Mary Cry: XDXD chissà magari siete connesse mentalemente!Oppure è una legilmens
e ti ruba le idee O.O…io starei molto attenta
se fossi in te!!!
RedRon: Mi pare che qui si cominci a sapere molto
di più XDXD spero che soddisfaccia le tue aspettative.Kisses
from aunt Funkia
Candygirl6: Grazissime per tutti i complimenti che mi hai fatto e sono
felice che tu riesca anche a figurartela perché se ci riesci ho
raggiunto il mio obbiettivo primario! Spero ti piaccia anche questo capitolo e
quelli a venire!
EDVIGE86: Oddio amora XDXDXD io quando leggo le tue recensioni
mi schianto dal ridere XDXD!!!Ne hai lasciate addirittura DUE XDXD oddio non
credevo di poter fare questo effetto!! Mi fai quasi sentire importante!Meno
male c’è la mia fan numero 1 *dieding
targhetta premio* XDXD! Comunque
stai tranquilla che zia ha tutto sotto controllo e esistono sia il sequel sia i capitoli di questa!Non abbandono nulla!Bacissimi amora!!p.s_ Ron e Herm hanno una
trentina d’anni e Harry…beh l’hai visto,è vivo e
vegeto ^__^!
Amy: XDXD hai anche una minima idea di quante
volte tu abbia scritto lo amo in quella recensione?
Presumo che ti sia piaciuta XDXD! Tra te e Edvige mi fate
sentire
Killer: Uhm…mi hai fatto sorgere un dubbio
esistenziale…cos’è che non capisci di Hermione? E’ una
povera ragazza che si è ritrovata ragazza madre
a vent’anni e che ha dovuto tenere nascosto il
suo passato al figlio e ora cerca solo di rifarsi una nuova
vita…cos’è che non capisci ^^? Comunque
anche io adoro David…quasi quasi lo adotto
io!XDXD baci!
Daniel14: ^_____^ ma
figuriamoci se la zia ti fa aspettare! Sono una zia magnanima io! Second chapter up!
E grazie per i complimenti!
SiJay: potrei tranquillamente scrivere ‘c.s.’ ma sono brava e ti
rispondo per bene XD! Grazie per la recensione e prometto di aggiornare
presto!un bacio!
Silvia 91: XDXD calma calma,il Sequel
arriverà! Non disperarti troppo per Ronnino
tuo che qui soffriremo un po’ tutti ad alternarsi *facing
sisi* guarda Hermione,porella!Grazie ancora amorino,kiss!
PazzaWendy: Beh,non possono
tornare insieme…perché insieme non ci sono mai stati
XDXD!Però vedremo quello che possiamo fare ^______-!!! Io dico che tra Carlos e Ron vince il rosso…tu su chi punti? Baci!!!
Carla91: ^^ eccomi
tornata,ho fatto velocissimo vero?Mi merito un premio
XDXD!! Grazie ancora e tanti bacissimi!!!
GiulyWeasley: Me non ci crede O.O
la nons (dal latino( che poi in latino sarebbe avia)) che mi fa una recensione
normale?! Ti senti bene? Sarà che fare la custode segreta ti prende un
po’ troppo tempo XDXD, no scherzo non mi pentirò
mai di averti nominato! Nons…tu ti immagini sempre Ron bello bello
XDXD! Ora non comincerai a stressare pure me con
‘sto sequel?! O.O ho
paura! Ti adoroooooooooo,kiss!!!
Saty: Aaaaw una delle
fedelissime!!Credo che tu sia quella che ha fatto la
domanda più giusta: come hanno fatto a riprodursi?XDXD a parte che come
l’hai detto te è stato favoloso,sembrava tu parlassi di due
animali in cattività XDXD e comunque hai preso il punto clou della
storia! Un pezzettino si scopre in questo chap,hai visto? Kissolissimi stellina!!!