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Autore: soel95    02/05/2012    5 recensioni
Se la prima persona di cui Oscar si innamora veramente non fosse Fersen ma Andrè, come avrebbe reagito dopo lo scontro con il cavaliere nero?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Oscar François de Jarjayes
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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L’avvento del nuovo giorno ci costringe a far calare sui nostri volti, le maschere di servo e padrone che abbiamo indossato abilmente per oltre vent’anni… ma ormai non possiamo più fare finta che quello che proviamo l’uno per l’altra non esista… non possiamo illuderci che sia qualcosa di sbagliato dal momento che le nostre anime ora sono così serene.
 
Mi sembra di essere nata unicamente per questo, per poter rimanere dolcemente tra le tue braccia cullata dal lento battito del tuo cuore… quello stesso cuore che ormai so battere unicamente per me. Non hai idea di quanto questa consapevolezza mi renda felice; nulla ha più importanza del saperti vicino a me in questo momento così delicato per il nostro futuro insieme.
 
Mi alzo controvoglia da quel caldo letto dove questa notte siamo finalmente diventati una cosa sola… è un ricordo talmente dolce e vivo in me da procurarmi il batticuore anche dopo molte ore; con passo lento comincio a raccogliere i miei vestiti dal pavimento, esattamente dove li avevamo lanciati nella foga dell’amore, indossandoli distrattamente dal momento che tutte le mie attenzioni sono rivolte a te… a te che ancora dormi beatamente nel mio letto e nella quale vorrei tornare anch’io in questo preciso istante.
 
-Andrè… Andrè svegliati…- sussurro mentre ti scuoto dolcemente; non è possibile che qualcuno entri e ti trovi beatamente addormentato nella camera della padrona di casa
-Mmh… dai nonna ancora dieci minuti…- mugugni in risposta e a me viene solo da sorridere, non riesco a credere che tu possa essere davvero così pigro
-Andrè… dai alzati…- riprovo, ma ottengo soltanto la tua indifferenza mentre ti giri su un fianco e ti tiri la coperta sopra la testa per nascondere il volto dal sole che ormai invade la stanza
-Ah… ho capito mio caro, non mi lasci scelta- sussurro ancora mentre facendo passare l’ultimo bottone dell’uniforme nella sua asola mi avvicino nuovamente a te; a questo punto ogni mezzo è lecito per tirarti giù dal letto, perciò  comincio a lasciarti una lunga scia di dolci baci partendo dall’orecchio e percorrendo tutta la linea della mascella soffermandomi solo infine sulle tue labbra. Sento finalmente che stai tornendo nel regno dei vivi quando la tua bocca intrappola la mia in un bacio carico di passione…  la tua mani ora sono saldamente posate sulle mie spalle e dolcemente mi attirano verso il basso, a maggior contatto con le tue labbra.
-Finalmente hai deciso di svegliarti…- mormoro separandomi leggermente da te ma rimanendo in ogni caso ad una distanza tale da consentirmi di appoggiare la fronte sulla tua e sentire il tua fiato caldo sulla pelle
-Se tutti i miei risvegli dovranno essere così… verrò più spesso a dormire nella tua stanza- rispondi con il sorriso sulle labbra e con gli occhi ancora chiusi.
Sei veramente incorreggibile… eppure non riesco a non amare anche questo lato del tuo carattere così dolce e passionale, in grado di farmi scorrere il fuoco nelle vene; tuttavia… ora devo ritornare con i piedi per terra e cercare di affrontare la situazione che si è venuta a creare con la mente fredda di un soldato:
-Andrè… io devo andare… devo assolutamente parlare con la regina…-
-Oscar… sai bene che tuo padre avrà di certo riferito ai sovrani il nostro crimine…-
-No… non è un crimine…- rispondo posandoti dolcemente la mano sul volto -…non è un crimine amarti…-
-Oscar…-
-Tenerci separati per delle assurde convenzioni dinastiche lo sarebbe- termino decisa.
Mi alzo in piedi e ritrovo la sicurezza e la determinazione che mi hanno sempre contraddistinto, voglio affrontare a testa alta le conseguenze della scelta che ho compiuto… scelta della quale non mi pentirò mai e che nessuno… nemmeno le loro maestà in persona, potranno portarmi a rivalutare.
 
Cavalco ora decisa verso la reggia di Versailles… ti ho asciato pochi minuti fa nelle mie stanze con la raccomandazione di essere prudente, eppure già mi manchi. Sono decisamente drogata della tua presenza, del tuo sorriso, dei tuoi occhi… di tutto te stesso; se ci rifletto con attenzione, ancora non mi sembra vero di essere riuscita nel giro di poche ora a realizzare il mio sogno d’amore…
 
Attraverso con decisione i cancelli della reggia così come ho già fatto innumerevoli volte nel giro di questi anni e con passo sicuro mi dirigo verso gli appartamenti della regina… l’attesa per essere ricevuta non è lunga, dopotutto sono legata alla sovrana da un profondo sentimento di amicizia, ma quando varco la soglia, lo sguardo luminoso che di solito mi accoglie è invece rabbuiato:
 
-Maestà…-
-Venite avanti Oscar, devo parlarvi di una faccenda importante…- inizia con tono grave
-Amica mia… purtroppo qualche ora fa ho ricevuto una visita di vostro padre…- il tono con il quale pronuncia queste parole mi permette di intuire quale possa essere stato il loro argomento di conversazione e per quale motivo la mia amata regina oggi appare così rassegnata
-Maestà io…-
-Oscar… voi sapete che per me siete un’amica molto importante e sarei disposta ad esaudire ogni vostro desiderio...ma vedete, ciò della quale vostro padre vi accusa, è purtroppo qualcosa che non può essere ignorato…-
-Maestà… io non ho avuto alcun timore nel rivelarvi quali siano i miei reali sentimenti nei confronti di Andrè, però…- cerco in qualche modo di ricordare a Maria Antonietta che cosa si prova nell’amare una persona che purtroppo non dovrebbe essere destinata a ricevere questo sentimento da parte nostra
- Madamigella Oscar… io non vorrei dovervi fare alcun torto poiché voi siete stata l’unica persona che mi è sempre stata fedele e leale… ma io non posso… non posso…-
 
E’ scoppiata in un pianto disperato, mi rendo conto che quello che la sto portando a fare, va contro la sua indole per natura gentile e generosa… eppure io non posso ma soprattutto non voglio dover rinunciare ad Andrè proprio ora che l’ho finalmente trovato, ora che ho compreso quali fortissimi sentimenti mi leghino a lui; si nasconde il volto con le mani mentre lacrime amare scivolano lentamente lungo le sue guance… per me che ho giurato di difenderla sempre da qualunque tipo di nemico, questa è una sofferenza molto profonda poiché sono consapevole che sono io a procurarglielo;
 
-Vi prego, alzate il volto maestà…- le avvolgo dolcemente le mani, quelle mani fatte per tenere un ventaglio con eleganza, con le mie, abituate a brandire speda e pistola, e la invito ad alzare lo sguardo verso di me così da potermi osservare senza intralci…
-Oscar…-
-Maestà, voi sapete che sono disposta ad eseguire qualunque ordine voi mi diate… ma l’unica cosa che veramente non sopporterei, è che mi chiedeste di rinunciare all’uomo che amo…-
-Amica mia…-
-Vi scongiuro maestà… non chiedetemi questo- anche i miei occhi sono stati inondati dal pianto, un pianto che non può essere trattenuto quando vedi che l’unica gioia della tua vita rischia di esserti strappata
-Oscar io… purtroppo non posso fare altrimenti, la legge è molto severa riguardo ai rapporti che devono intercorrere tra un servo e un padrone… mi dispiace, io stessa conosco molto bene il valore di Andrè, ma se ora acconsentissi a questo… farei perdere credibilità alla famiglia reale nei confronti dei nobili…-
-Mia regina, se questo è ciò che avete deciso, allora non mi lasciate alcuna scelta…- fisso lo sguardo su quello di Maria Antonietta, l’ombra che oscurava fino a poco fa i miei occhi è ora sparito e con determinazione estraggo la spada pronunciando quelle parole che segneranno il nostro futuro…
 
 
  
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