Libri > Harry Potter
Ricorda la storia  |      
Autore: a cello song    02/05/2012    8 recensioni
Pensate che, se potesse parlare, Hogwarts se ne starebbe zitta davanti ai corpi martoriati durante la battaglia del 2 maggio?
Grida, applausi.
Pianti, applausi.
L’amore aveva vinto. Applausi.
Era finita, finita davvero.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7, Dopo la II guerra magica/Pace
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Perché li avrei sempre accolti, non sarei mai caduta.






Ci sono rovine ovunque. Rovine , speranza, polvere e lacrime represse incorniciano il campo di una battaglia tremenda, senza apparentemente fine. Mangiamorte e Hogwartiani¹. Gli uni contro gli altri.
Bum!
Esplode qualcosa, esplode un muro. Che sia Seamus Finnigan?
Bum!
Le macerie di quella parete spaccano pavimento, anime e sorrisi. Qualcuno urla.
Chi è morto sotto quel muro?

Bum!
Un altro tonfo. Qualcuno che cade, ‘sta volta. Qualcuno Schiantato, o qualcun altro ucciso?
Bum!
La Sala Grande crolla. Io crollo. Impotente, non posso far altro che farmi difendere. Perché, alla fine, stanno combattendo un po’ anche per me.
Bum!
Colin Canon, sesto anno. Minorenne. Accasciato a terra, un lampo verde dritto al suo petto. Perché anche lui è qui? Per difendere me? Ed ora è a terra.
La macchina fotografica piena di ricordi, l’aveva lasciata al suo dormitorio.
Bum!
Qualcuno cade, ma lontano da qui. Piton si accascia a terra, il morso di Nagini livido. Harry Potter gli si avvicina. « Guar – da – mi », sussurra il professore vedendo quei limpidi occhi verdi per l’ultima volta.
È caduto un altro preside. Uno dei migliori.
Bum!
Vicini, ma non abbastanza per toccarsi un’ultima volta. Remus Lupin e Ninfadora Tonks cadono entrambi, le bacchette assassine alla mano della Lestrange e di Dolohov.
Teddy in fasce, lontano da qui, piange senza motivo apparente. Andromeda non sa ancora perché non riesce a farlo smettere, riaddormentare.
Bum!
Hanna Abbott cade, ma no, è solo Schiantata. Le trecce bionde al vento, ha deciso di lottare anche lei, lottare per me. Chi sono io per volere tutto questo? E per impedirlo?
Non posso difendere nessuno. Nessuno più.
Bum!
Una torre, una parete, cadono. E con questo vecchio castello, cederò anche io.
Bum!
Patroni ovunque, Dissennatori ad ogni finestra. Paura ad ogni cuore. Determinazione in ogni cellula. Speranza implicita. Fiducia in ogni nucleo di bacchetta.
Bum!
Qualcosa brucia. La Stanza delle Necessità.
Ardemonio, evocato da Tiger. Ardemonio, la tomba di Tiger.
Bum!
Malfoy che cade sopra un Mangiamorte schiantato, il naso sanguinante.
Bum!
Morti e feriti allineati l’uno accanto all’altro. Madama Chips che cerca di curare o salvare ognuno. Le lacrime, lì, ora, sono le uniche protagoniste. Le lacrime, lì, finalmente possono scendere indisturbate.
Ma ricomincerà tutto.
Lupin e Tonks mano nella mano. Finalmente insieme. Finalmente vicini.
Sei teste rosse chine su un cadavere. George Weasley fuori di sé. Ronald Weasley che cade accanto al corpo del fratello Fred, lo spettro dell’ultima risata ancora impresso sul volto.
Neville Paciock già pieno di ferite, ma il suo momento di gloria non è ancora giunto.
Luna Lovegood sporca di polvere, il sorriso sulle labbra sempre presente.
Harry Potter che guarda attonito quei corpi senza forze, morti per lui. Harry Potter che scorge le lacrime nei volti del suo migliore amico e di sua sorella Ginevra. Harry Potter che non riesce più a sopportarlo. Harry Potter che s’infila il Mantello dell’Invisibilità, e parte.
Harry Potter che si consegna, ché non c’è altra scelta.
Non per lui.
Bum!
Una pietra cade. Ma ‘sta volta non è una pietra del castello.
È la Pietra della Resurrezione, che cade a terra. I fantasmi dei Malandrini e di Lily Potter scomparsi nella notte.
Bum, bum.
Il tonfo di due corpi che cadono.
Il tonfo del cadavere di Harry Potter, trafitto dalla luce verde della maledizione del Signore Oscuro, la prima dopo sedici anni.
Il tonfo del corpo del Signore Oscuro, Lord Voldemort, a terra. Bellatrix accanto a sé, viva disperazione.
Bum.
Il cadavere di Harry Potter che cade ripetutamente a terra, cruciato davanti agli occhi di Hagrid, stremato.
Bum.
Il corpo di Harry Potter adagiato sull’erba, davanti agli occhi di tutti i difensori di Hogwarts. Hanno vinto, pensano tutti. Hanno vinto i Mangiamorte.
Bum.
Neville Paciock a terra, il Cappello Parlante in testa, ardente.
No.
Neville Paciock in piedi, la Spada di Grifondoro alla mano.
La testa di Nagini a terra, il corpo del serpente senza vita. L’urlo di Voldemort.
Bum.
È la volta di Bellatrix Lestrange. È la volta di Molly Weasley.
Luci rosse e verdi lampano dalle bacchette. Una estasiata dall’odore di morte, l’altra determinata dall’amore che dura oltre la morte.
Il corpo della Lestrange a terra, la maledizione della Weasley che le aveva attraversato il petto nel punto dove avrebbe dovuto esserci un cuore. L’ennesimo urlo di Voldemort.
Bum.
Voldemort a terra.
Una volta era uno studente di questa stessa scuola che aveva cercato di possedere, di conquistare, di abbattere. E ora, era a terra.
Grida, applausi.
Pianti, applausi.
L’amore aveva vinto. Applausi.
Era finita, finita davvero.

Settembre di sole, primo settembre. E io sono ancora qui.
Ricostruita non dalle pietre, ma dalla felicità. Restaurata non dalla magia, dai sorrisi.
La scuola era crollata, ma io no. La scuola era stata messa a posto, ma io non ne avevo bisogno, ero più forte e viva che mai.
Hogwarts, dovevo immaginarlo, sarebbe vissuta sempre con loro, i suoi studenti. Fino all’ultimo.

Perché li avrei sempre accolti, non sarei mai caduta.


¹Hogwartiani: giuro, l'ho letto da qualche parte. Probabilmente sui Doni della Morte, ma non ricordo. Comunque, non è un termine di mia invenzione, ma usato dalla Rowling!




Due maggio.

Vittoria.

Sconfitta.

Fine.

   
 
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: a cello song