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Autore: Nicx    03/05/2012    4 recensioni
- Perchè non me lo hai detto?-
- Zayn,non mi avresti accettata.-
- Ti sbagli.-
- No,è sempre così!-
- Vaffanculo,io ti avrei amata lo stesso. -
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Arianna.

7.15.
La campanella dell'orfanotrofio suona incessantemente,come tutte le mattine.
Quel suono non fa che peggiorare il mio umore,già di per se catrastrofico. Non ho voglia di mettere i miei fottuti piedi giù dal letto. Non riesco a muovere un muscolo del mio corpo,mi sento quasi cadere a pezzi.
Chiudo gli occhi,cercando di dissolvere quel rumore così fastidioso dalla mia mente,ma nella mia testa un rumore ancora più assordante faceva capolino.
Le immagini di quello che era successo la sera prima,continuano a riapparirmi dinanzi agli occhi,colpendomi dentro,come una pugnalata al petto.
Sento sulla mia pelle di nuovo tutto quel dolore,quei calci,quei pugni,che mi provocano delle fitte inrefrenabile.
Improvvisamente qualcuno scosta le lenzuola che ricoprono il mio corpo,così da provocare un brivido che mi attraversa tutta la schiena.
Un brivido di paura che non fa presto ad andarsene.
- Hey sgualdrina,porta il tuo culo fuori da questo letto. -
La sua voce mi fa restare pietrificata.
I miei occhi,a questo punto,diventano sbarrati,il respiro quasi si ferma.
Vorrei poter essere un fantasma per dissolvermi,in questo momento.
Mi prende per il braccio e mi tira giù dal letto,facendomi cadere col mento a terra. Resto lì immobile,mentre gli occhi si riempiono di lacrime,che lentamente iniziano a bagnarmi il viso.
Mi arriva un calcio dritto allo stomaco,mi accovaccio,iniziando a singhiozzare dal dolore.
Chiudo gli occhi,quasi come se non volessi continuare a piangere. Lui mi fissa,si scosta legermente e si inginocchia,ritandomi per i capelli.
- Ora ti asciughi le lacrime e ti lavi,così vai a scuola. Stasera ci divertiamo di nuovo come ieri. - Ride.
Lo guardo,mentre una goccia di sangue cade dal mio mento graffiato. Mi butta di nuovo giù e va via,sbattendo la porta.
Resto a terra,con gli occhi sbarrati,sperando che lui non torni.
Continuo a chiedermi perchè mi faccia questo.
Non capisco cosa io abbia fatto.
Piano mi alzo,portandomi una mano sotto al mento,la guardo sporca di sangue. Cerco di reggermi in piedi,con le poche forze che mi sono rimaste. E' dura.
Mi guardo attorno,tutto ciò che vedo sono mura grigie prive di finestre. Mi sento chiusa in gabbia,anzi peggio. Sono rinchiusa in un posto da cui non riesco ad evadere.
Apro un mobiletto,e prendo le prime cose che mi trovo dinanzi. Inizio a togliermi il pigiama,guardo la mia pelle con ribrezzo. Lividi da per tutto,come posso farmi trattare in questo modo? Sono senza dignità,senza anima,mi sento priva di vita. Sono persa.
Cerco,con gli indumenti,di coprire quei segni. Mi passo una mano tra i miei capelli castani mossi e mi asciugo un ultima lacrima che mi scorre sul viso. Mi guardo allo specchio,le labbra sono ancora gonfie,ed il mento sanguina ancora. Che aspetto orribile ho.
Ecco a cosa mi sono ridotta. Prendo la borsa e scappo via,sperando che nessuno mi veda. Tutti i ragazzi dell'orfanotrofio si avviavano verso le diverse scuole che aveva scelto,e così faccio anche io. Esco dal portone principale,correndo.
Non ho rivisto Clark,per fortuna. Tiro un sospiro di sollievo,ed inizio a camminare.
Le immagini della sera prima mi riempiono i pensieri. Le sue sporche mai sul mio corpo,quelle mani che affondavano nella mia pelle. Quelle mani luride che continuavano a percuotermi da anni,a farmi sentire una stupida ragazzina che doveva vivere per soffrire.
A sguardo basso,continuo a percorrere una strada che in realtà non so dove possa portarmi. La rabbia,la frustrazione,la voglia di scappare mi divora l'anima.
Non ho nemmeno più l'energia per continuare a camminare,infatti mi fermo e mi siedo su un muretto.
Continuo a pensare,questa è l'unica cosa che riesco a fare. Chiudo gli occhi,respiro profondamente,e di nuovo quell'immagini di orrore m divorano.
Scuoto la testa,come se volessi scacciare ogni pensiero e guardo la strada desertica. Londra,si sono a Londra.
Trasferita ormai in quell'orfanotrofio 'New house for anyone' da all'incirca cinque anni. Entrare in quel posto,ha dato inizio al mio incubo. Apro la borsa,sfilando il mio diario,ed inizio a scrivere. D'improvviso un colpo di vento,fa volare via i fogli dallo zaino che distrattamente ho lasciato aperto.
- No,cavolo! -
Inizio a rincorrerli,finalmente cadono a terra lentamente,e mi abbasso per riprenderli.
Ma una mano,sfiora la mia. Insieme,prendiamo i fogli e poi ci fissiamo in silenzio.
Mi ritrovo d'avanti agli occhi un sorriso meraviglio che sembra portar luce a tutto ciò che mi circonda. Non ho mai visto niente di simile in tutti i miei diciassette anni di vita. Potrei osservare quel sorriso,riconoscerlo,tra mille. Alzo lo sguardo e mi specchio nei suoi occhi.
Un colpo allo stomaco,ma questa volta non fa male,sembra quasi un'emozione nuova,anzi lo è sicuramente. Non posso fare altro che continuare a fissarlo incessantemente,perdendomi in quei due occhi marroni,che riescono a portarmi via. A scacciare ogni pensiero.
- Oh,scusa. - Mi dice lasciando la presa.
Scuoto la testa. - No,scusami tu.- Afferro i fogli,e sorrido. Un sorriso che forse ha per la prima volta senso di esistere.
Non so cosa stia succedendo,so solo che voglio continuare a specchiarmi in questi occhi.
- Beh,che vento oggi.- Dice quasi per sminuire la tensione.
- Oh,si. Comunque,grazie per aver preso i fogli,sono distratta.- Lo guardai,arrossendo.
Non ho mai vista tanta bellezza tutta assieme.
- Ma per così poco.- Mi guarda,fermandosi a guardare il mio mento.
Mi portai una mano,per poi scostare lo sguardo,continuò. -
Comunque io sono Zayn,piacere.-
Mi porge la mano,ed io lo fisso. Non riesco a muovermi,sono paralizzata dal suo sguardo. Deglutisco e mi faccio coraggio.
- Io Arianna,piacere mio.-
- Beh,io devo andare. -
Dice lui guardandomi. Sembra imbarazzato,ma tutto ciò lo rende ancora più meraviglioso.
Ah,e' un angelo? Forse,si. Non riesco a capire cosa mi succeda,voglio comprendere il motivo delle mie gambe tremolanti,e del mio cuore in subbuglio. Tutto questo,merito di uno sconosciuto. Sono cose mai provate prima.
- Oh..va bene.- Dico dispiaciuta,annuendo.
- Spero di vederti presto Arianna.- Mi dice,sorridendo.
Quel pronunciare il mio nome da lui,mi fa salire un brivido lungo la colonna vertebrale.
- E' stato un piacere,e grazie ancora Zayn.- Lo fisso,mentre inizia a camminare.
Si volta e mi saluta con un cenno di mano.
Il suo sorriso mi resta impresso nella mente.
Mi volto,sento lemie guance essere colpite da un rossore acuto. Le tocco.
Ripenso a quel volto,che come una foto,avevo incollato nella parete della mia mente.
Quegli occhi,quel sorriso,quel profumo. Lui. Non capisco. Che emozioni strane. Non le ho mai provate,e non riesco a decifrarle. Ma,questo,è stato l'incontro migliore della mia vita. Guardarlo è stata la cosa migliore che mi potesse capitare. Mi volto,sperando che lui è ancora lì,ma si è dileguato,ed il mio sguardo resta fisso ad osservare un semaforo che lampeggia di rosso.


Eccomi a rapporto,ringrazio coloro che hanno letto. Beh,a questa storia ci tengo molto,vi dirò la verità. Spero recensirete,un bacio la vostra Nicx.
  
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