Le Cronache di Zeb89
"World of Warcraft - Distruzione Totale"
- Allora, Zebbìno - disse lo Sfasciatiger a Zeb. - Da dove cominciamo l'opera di epurazione dai Noob?
- Da dove vuoi che cominciamo - rispose Zeb. - Cominceremo da quella merda fumante e sschifosa di "World of Warcraft", e da dove sennò?
- Ancora ?!?
Lo Sfasciatiger e gli altri sembravano perplessi.
Già nel lontano 15 dicembre dell'anno 2010, quando Zeb radunò i suoi seguaci più fedeli, insieme fu stabilito di procedere con una vera propria azione di forza. Il piano originale prevedeva di andare in giro per tutti i negozi di giochi d'Italia e distruggere senza pietà quanti più dischi possibile di quel pattùme pùtrido di uno pseudo-gioco. Purtroppo però la missione non ebbe il successo sperato.
"World of Warcraft" altro non era che un videogioco fantasy tridimensionale, creato e sviluppato principalmente per i Noob senza alcuna abilità, e perciò ampiamente diffuso tra le popolazioni del Nerd... Di conseguenza, visto e considerato il guadagno che gliene derivava, le case di produzione videoludiche sembravano intenzionate a dominare le deboli menti dei Noob tramite questi giochi semplici e privi di vera competitività.
Ecco perché l'oscura fortezza di Blizzard, il cuore pulsante del nemico, doveva essere rasa al suolo assolutamente.
- Oh Zeb, renditene conto, suvvìa - disse ancora lo Sfasciatiger a Zeb, cercando di farlo ragionare. - Siamo quattro cagatìne di mosca, contro un mastodonte come "World of Warcraft"... Cosa credi che ci fanno alla Blizzard, se gli andiamo a toccare quello o qualunque altro gioco? Cioé, con noi ci si puliscono tranquillamente il culo, mi pare chiaro!
- E a me invece pare chiaro che non avete capito una sega, guarda un po' - rispose tranquillo Zeb. - Mica come l'altra volta, quando siete andati in discoteca lì, bellini, a cazzeggiare... invece di fare il vostro dovere a spaccare dischi di "World of Warcraft", brutti lavativi sschifosi: stavolta si fa sul serio, stavolta attacchiamo direttamente nella tana del nemico!
Ciò detto, Zeb imbracciò il fucile a canne mozze di Serious Sam e fece intendere molto chiaramente le sue intenzioni.
- Ragazzi, ve lo dico chiaro: basta cazzeggiare - esclamò deciso. - Abbiamo scherzato, abbiamo sorriso, abbiamo preso per il culo tutti quei noobettini che giocano a "World of Warcraft", senza fare un cazzo... Adesso andiamo lì, nella fortezza dove sfornano merda come se avessero la diarrea, e facciamo quello che avremmo dovuto fare già un anno e mezzo fa... Distruzione Totale!
I seguaci di Zeb sembravano sbalorditi e confusi.
Potevano davvero sperare di fare irruzione nella fortezza di Blizzard, come se niente fosse?
Potevano veramente attaccare il cuore del mostro, uno dei tanti, che ostacolava la produzione di giochi veramente competitivi?
Potevano veramente riuscire nell'intento di far scomparire "World of Warcraft" dalla faccia della terra?
Tutti loro avevano le armi, il cuore e la volontà sufficienti per riuscire nell'impresa.
Si trattava solo di volerlo, appunto...
- Ave, Zeb - disse lo Sfasciatiger, sollevando la sua fidata mitragliatrice SC-20K di Splinter Cell.
- Ave, Zeb - fece eco The Wyking, soffiando sull'arsenale di Modern Warfare 2.
- Ave, Zeb - si unirono dunque gli altri, sollevando le proprie armi verso il cielo. - Morte a "World of Warcraft"... A morte! A morte! A morte !!!
- Ecco, bravi - sorrise Zeb soddisfatto, spianando il fucile con un distinto rumore metallico. - E ora, Blizzard... Comincia a tremare!
***
Sotto un cielo senza nuvole, all'alba del nuovo giorno, l'esercito di Zeb89 si schierò davanti ai cancelli della gigantesca fortezza di Blizzard. Nei sotterranei di quel luogo fetido e puzzolente, gli sviluppatori stavano clonando geneticamente migliaia di Noob, al fine di testare i nuovi giochi destinati alla vendita... Ma non avevano previsto che un misero manipolo di Pro Gamers, uniti dalla Fede e incazzati come tanti mufloni maremmani, si sarebbero rivoltati sì contro di loro.
Sotto la bandiera dell'ACE GAMER, Zeb in persona radunò a sé i fedeli, sollevando il braccio napoleonico.
- Nessuna pietà - disse loro Zeb, con voce calma e decisa, mentre un raggio di sole passò rapido sulle lenti lucide dei suoi occhiali. - Niente prigionieri, sparate per uccidere e annientate tutti quei Noob che vi si pareranno davanti... Possiamo schiacciare quella massa di sudicio come niente, siete d'accordo?
- D'accordo - risposero tutti, con un grido unanime.
Dentro la fortezza intanto, correndo disperatamente qua e là per i corridoi, gli sviluppatori terrorizzati andavano a gridare ordini per schierare in campo le difese. I Noob barcollavano incerti, come gli zombie di Road to Fiddlers Green (altro gioco lurido come pochi) e, seppure in sovrannumero, erano completamente impreparati davanti a un mini esercito di Pro Gamer determinati e pronti a tutto.
- A... Allarme - strillarono disperati i tecnici e i programmatori. - Avvertite i dirigenti, dobbiamo fare qualcosa...
- Mano alle consolle, colleghi - urlò il capo-gruppo, invitando gli altri a mantenere la calma. - La fortezza di Blizzard non può cadere, per colpa di quattro fanatici degli sparatutto da competizione... Abbiamo dalla nostra migliaia e migliaia di Noob sottosviluppati pronti a difendere i nostri vili interessi; li faremo combattere contro quella maramàglia e sarà tutto risolto in men che non si dica!
Tramite gli innesti computerizzati che i Noob avevano in testa, la loro misera e squallida realtà era quella di servire e obbedire i manovratori delle loro deboli menti. Come Zeb e i suoi manovrarono decisi contro la fortezza, i cancelli di Blizzard si aprirono e un'immensa orda di Noob si avventò ciecamente contro di loro.
La risposta di Zeb fu di esempio per gli altri.
Con movimento rapido e sciolto (degno di Serious Sam HD), imbracciò il fucile e scaricò un flag micidiale contro il Noob più vicino. Costui si ritrovò sollevato da terra e scaraventato all'indietro, con un buco nel petto sufficiente a farci passare un PC da nove pollici.
- Sei solo un Noob - commentò Zeb, aggiustandosi gli occhiali sul volto con noncuranza.
- A morte i Neeerd - ruggì lo Sfasciatiger, facendo cantare le mitragliatrici come se fossero vive.
In risposta al suo grido, l'esercito di Zeb falciò completamente la prima linea di Noob nemici. I programmatori di "World of Warcraft", oltre ad essere luridi, non avevano certo la velocità di reazione per contrastare dei giocatori esperti e superallenati come Zeb e compagni. In men che non si dica, lo Sfasciatiger e la sua squadra avevano letteralmente annientato un'intera divisione di Noob, prima che questi avessero il tempo di sparare ancora un colpo; le raffiche letali non lasciavano scampo e, anche col controllo a distanza, i manovratori di quei Noob automizzati non poterono fare altro che sgranare tanto d'occhi.
The Wyking e la sua squadra avevano seguito Zeb, nel varco da lui aperto tra le fila nemiche, e adesso stavano facendo piazza pulita a suon di lanciagranate a piena potenza.
Il primo ostacolo era superato.
Tra l'armata ACE GAMER e l'oscura fortezza di Blizzard non restavano altro che gli spessi cancelli...
- Sfondiamo - disse Zeb, con voce priva di emozione.
In risposta al suo ordine, The Wyking prese la dinamite e dopo aver acceso la miccia con la sigaretta, la scagliò con forza contro le porte di acciaio massiccio della fortezza.
La struttura tremò violentemente e, non appena il fumo dell'esplosione cominciò a diradarsi, Zeb e i suoi videro lo squarcio circolare nelle spesse lamiere di ferro grande quanto un carro armato.
La strada era libera.
- I Giochi di Merda vanno a beneficio degli-stronzi-che-ci-mangiano - esclamò Zeb, scandendo le parole affinché venissero tramandate ai posteri. - Se altri "World of Warcraft" e simili verranno sfornati, a discapito dei veri videogiocatori, ebbene questa è la nostra unica occasione di cambiare le cose... Siete con me?
- Con Zeb - rispose il grido unanime. - Con Zeb! Con Zeb!
- E allora andiamo - concluse l'altro, facendo cadere a terra i bossoli vuoti e ricaricando l'arma. - Frugate dappertutto, bruciate tutto... e distruggete tutto!
I laboratori di creazione e sviluppo della nuova linea "World of Warcraft Advanced", così come tutto il pattùme videoludico lì presente, erano sorvegliati da piccoli manipoli di Noob armati fino ai denti. Fortunatamente si trattava solo di poveri morti di fame, senza soldi sufficienti a "sbloccare" le armi più potenti, di conseguenza erano ancora più inoffensivi di un giocatore di Halo ubriaco fradicio.
- Centoventi euro di sblocco, per un fucilino del cazzo - fece Zeb, sputando con disprezzo sui cadaveri di qualche Noob stecchito. - Bene, così, devono schiantare tutti questi mantenuti maledetti; loro e i PC da tremila euro, comprati coi soldi di Zio Peppe... Vaffanculo, pezzi di merda!
- Zeb, attento - urlò Sfasciatiger. - Quello cerca di scappare!
- Ora tu vedi come scappa, vai...
Senza neppure bisogno di prendere la mira, Zeb sparò contro il tizio in fuga e lo beccò in pieno al ginocchio. Costui lanciò un muto grido di dolore, stringendosi la gamba ferita e piangendo come un bambino, mentre la fredda canna d'acciaio del fucile di Zeb gli aveva appena sfiorato la fronte madida di sudore.
- L'ufficio dei programmatori di "World of Warcraft" - sibilò Zeb freddamente. - Dove sta?
- Se... Settimo piano, girato l'angolo, corridoio a destra - rispose l'altro, tremando come una foglia.
- Grazie - rispose Zeb, passandogli oltre con noncuranza.
Seguendo il loro leader e aprendosi la strada a colpi di bazooka, il piccolo commando degli ACE GAMER fece tabula rasa ovunque: progetti, dati, magazzini... ogni cosa legata allo sviluppo e alla creazione di giochi merdosi fu data alle fiamme senza alcuna pietà. I Noob giacevano in terra a mucchi, interamente crivellati di pallottole, e solo pochi metri ormai separavano Zeb dall'ufficio di quei luridi farabutti sfruttatori di Nerd.
La porta crollò verso l'interno, con un tonfo impressionante.
Alcuni individui elegantemente vestiti, tutti rannicchiati in un angolo della stanza, tremavano al pensiero di cosa potesse accadergli.
- Pietà - esclamarono. - Non ci uccidete, faremo qualunque cosa...
- Alt - fece Zeb, allargando le braccia davanti ai suoi. - "Qualunque cosa", ho sentito bene?
- S... S... Sì - risposero i programmatori, balbettando.
Zeb attese un istante, dopodiché sparò in aria un colpo e fece crollare parte del soffitto.
- Ebbene, sturatevi le orecchie - disse Zeb, puntando le canne del fucile davanti agli occhi dei programmatori mezzi morti di paura. - Questo è solo un avvertimento: se avete intenzione di continuare a sfornare solo giochi merdosi, invece di creare qualcosa anche per i giocatori degni di questo nome, il prossimo colpo ve lo pianto in mezzo a quelle teste bacate che avete... E' chiaro?
I programmatori annuirono.
La fortezza di Blizzard era caduta, i Noob giacevano a terra sconfitti e "World of Warcraft" stava allegramente bruciando sotto vampe di fiamme alte decine di metri.
Ma la vera vittoria era ancora lontana.
Il mondo era pieno di Noob, tutti stregati da "World of Warcraft", e nuove e sanguinose sfide attendevano Zeb e i suoi seguaci lungo la strada...
Continua col prossimo capitolo...