Film > The Avengers
Segui la storia  |       
Autore: Caelien    04/05/2012    6 recensioni
Loki x nuovo personaggio.
"Grazie per avermi dimostrato che non esiste ghiaccio che il fuoco non possa scaldare. Che non c'è niente di male ad avventurarsi nel cuore di un umano. Grazie per avermi insegnato che l'indifferenza non è un'arma verso qualcuno, ma verso se stessi. Grazie per avermi dimostrato quanto mi sia sbagliato per tutto questo tempo"
Genere: Drammatico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Loki, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
III°

Loki conosceva benissimo la sensazione del venire trasportati ad una velocità smisurata, eppure questa volta era diversa dalle precedenti. Sentiva di perdere le forze, sentiva di perdere se stesso. Tutto quello che lui era ad Asgard, lo aveva lasciato là.
Non riuscì a capire quanto tempo impiegò ad atterrare sul suolo terrestre. Rovinò rumorosamente su di un terreno bagnato, sul quale batteva una pungente e sottile pioggia. 
Cercò immediatamente di rialzarsi, facendo forza sulle proprie braccia; ma, con sorpresa, notò che queste non riuscivano a reggerlo.
Si ricordò allora di quando la stessa sorte toccò al fratello; le forze lo avevano abbandonato e ciò di cui aveva bisogno era nutrimento.  Ma rimase disteso a terra, le forze lo avevano definitivamente abbandonato. Sentiva come un macigno gravargli sulla schiena.
Davanti a se vedeva solo un prato ed un cancello, con dietro la sagoma sfumata di una casa midgardiana. 
Sentì un tuono, tremendamente rumoroso.
 
"Maledetto fratello, ti prendi gioco di me?" 
 
Quelle parole erano state le ultime prima di cadere in un sonno profondo, riverso su quel prato fangoso ed umido.

*
 

Qualche ora prima, nei pressi del grattacielo Stark.
 
"Allora ci siamo capiti signorina? Io e la signorina Pepper dobbiamo partire presto domani!Quindi sia puntuale, qui alle otto domani mattina, ho quell'incontro con quei brutti ceffi francesi, e non ho per niente voglia di presentarmi."
 
"Mi perdoni signore, quindi io per quale motivo dovrei venire in ufficio domani?"
 
"Ma per presenziare al posto mio ed evitarmi inutili convenevoli, naturalmente!" 
 
"Ma io.."
 
"Niente ma, signorina ... Signorina."
 
"Stuart, signor Stark, mi chiamo Ple.."
 
"Si si, puntuale, mi raccomando. Au revoir!"
 
Tony Stark era un uomo decisamente buono. Era un simpaticone, un gran bell'uomo. Questo diceva la gente, i mass media di lui. Chissà perchè Pleione, spesso e volentieri, vi vedeva uno sbruffone, egocentrico e menefreghista.
Pleione Stuart lavorava come segretaria della signorina Pepper da qualche mese ormai. Dopo la ricostruzione del grattacielo, aveva letto un'inserzione sul New York Times per un posto di lavoro alla Stark, e non aveva esitato a spedire una richiesta ed un curriculum.
Era un'eccellente lavoratrice seppure giovane; aveva infatti ventitre anni appena.
 
Finita la giornata di lavoro, prese un plico di documenti da finire di compliare a casa,  si mise la giacca e uscì, diretta a casa.
Per strada era ancora tutto un trambusto. Gli operai lavoravano senza sosta da mesi, per riparare ai danni subiti durante i mesi precedenti.
Come al solito il suo treno era in ritardo. Abitava nella parte più spartana della città, Brooklyn, che distava quasi mezz'ora di treno dal centro.
Arrivata, mise piede fuori dal sottopassaggio e venne investita da una forte pioggia.
 
"Perfetto... Mi tocca correre, o i documenti diventeranno fradici ed illeggibili!"
 
Stava per arrivare a casa, era trafelata, fradicia, stanca. Più si avvicinava all'abitazione, più le sembrava di vedere una sagoma scura sul suo prato, ma proprio non riusciva a capire di cosa potesse trattarsi.
Quando si accorse di ciò che aveva davanti, lasciò cadere i documenti a terra e si precipitò vicino a quello che era un uomo, apparentemente esanime, sdraiato sul suo giardino.
Lo ribaltò con forza supino, e tastò i polsi per sentire se era ancora presente il battito cardiaco.
 
"Grazie al cielo è vivo."
 
Incurante della pioggia fitta e dei documenti per terra, ormai stracciati, cercò di trascinare l'uomo dentro casa. Non lo poteva lasciare sotto un mare di pioggia, da solo, per di più in quel quartiere, chiunque egli fosse.
Chiuse la porta con un leggero calcio, e trasportò l'uomo fino alla camera da letto.
Fece caso solo in quel momento ai suoi abiti. Erano ridicoli e strani.
 
"Ma da dove arriva?..." 
 
Gli asciugo il viso ed i capelli con delicatezza, attenta a non destarlo dal sonno. Non sembrava sofferente. L'uomo aveva dei lineamenti praticamente perfetti, e degli inconsueti capelli corvini, che gli ricadevano fino alle spalle.
Mise sul suo corpo una pesante coperta di pile. 
 
"Maledizione ... Uno sconosciuto dentro casa che dorme, i documenti di Pepper andati persi, e il mio letto è inagibile. Perchè a me?" 
 
Pleione prese la saggia decisione di abbandonare  le imprecazioni e di asciugarsi dalla pioggia per poi andare dritta a dormire. Quella notte il suo 'giaciglio' sarebbe stato la poltrona di fianco al suo letto. Prima di addormentarsi profondamente, guardò ancora l'uomo di fronte a se. Sembrava più sereno, ora che era al caldo. Chiuse le veneziane dietro di lei e si addormentò placidamente, lasciandosi alle spalle la stancante giornata appena trascorsa.








Note: Ciao a tutti! Ecco il terzo capitolo, spero di aver soddisfatto le vostre aspettative! Volevo levarvi la curiosità dell'origine del nome Pleione: Pleione è il nome di una delle stelle che compongono le Pleiadi, un insieme stellare nella cintura di Orione. E come avrete intuito leggendo questo, si, sono un'inguaribile malata di astronomia! Un bacio e grazie per aver letto!
   
 
Leggi le 6 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > The Avengers / Vai alla pagina dell'autore: Caelien