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Autore: damnslyth    05/05/2012    7 recensioni
Rose è una ragazza sociale e disponibile, infatti cercherà di aiutare sua cugina Lily a farsi notare dal misterioso, solitario e affascinante Scorpius Malfoy. Ce la farà?
E se accadesse qualcosa di inaspettato...
Uno strano discendente dei Black scombussolerà gli equilibri dei maghi e i Mangiamorte Superstiti si rimpatrieranno per vendicare il loro signore. Ci sarà una Terza Battaglia di Hogwarts?
Da uno dei capitoli:
Si buttò a peso morto sul letto: sistemare con ordine i suoi vestiti nell'armadio era stato faticoso. Le venne da ridere perché, effettivamente, era una ragazza davvero strana. Si abbuffava come una vacca, sporcandosi, e non aveva nemmeno un minimo di grazia, eppure era abitudine per lei avere camera e vestiti in ordine. Amava il Quidditch ma non trascurava lo studio, anzi, quello veniva prima di tutto; adorava combinare casini ma nonostante ciò non le dispiaceva un buon libro e sapeva come uscire dai guai con il di dietro “pulito”. Un carattere tutto suo, insomma, ma le andava bene così perché aveva molte persone che le volevano bene e la accettavano per quello che era.
Tranne una che, a quanto pare, non ricambiava il sentimento intenso che andava ben oltre l'amicizia.
Genere: Avventura, Introspettivo, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Albus Severus Potter, Dominique Weasley, James Sirius Potter, Lily Luna Potter, Nuova generazione di streghe e maghi | Coppie: Rose/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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Ok. Vi saluterei con un “Salve cari, come va? u.u” come ho sempre fatto, ma mi sembra un po'... inadatto. Lo so, mi odiate, ma non avete torto. Vi ho mollati lì per... un mese? Che vergogna. Dire che mi dispiace sarebbe un eufemismo, eppure è così. Mi posso solo giustificare spiegando il motivo per cui non ho aggiornato per così molto tempo: in primis, la scuola. E' uno stress-studio assurdo, che non mi dà tregua, figuriamoci ultimamente. Secondo, sapete no il famoso computer che non andava? Ecco, l'abbiamo portato ad aggiustare e poco dopo altro problema, e si accende di nuovo due giorni sì e cinque no. Mia mamma, giustamente, mi ha detto qualcosa tipo “attaccati al tram, per ora non spendo altri soldi per il pc” e quindi devo vagare in pena come un'anima, nella speranza che si accenda. E quando lo fa, molto spesso non coincide con il tempo libero che ho o con l'ispirazione, e quindi finisco con il non continuare il capitolo. Poi, sfiga delle sfighe, mi sono beccata un virus intestinale che mi ha bloccata una settimana a letto.
Comunque, ora sono tornata, e mi terrete u.u spero vivamente mi possiate perdonare e che continuiate a “sostenermi”, è molto importante! E spero anche di poter tornare ad aggiornare con frequenza, anche se dubito, ora che ho un'interrogazione o verifica ogni giorno, ad ogni modo poi da giugno sarò tutta vostra ;)

Dunque, questo è l'inizio della seconda parte della storia, quindi tenetevi pronti e... e... (?) e u.u Ci saranno diversi nuovi personaggi che vi direi di appuntarvi, perché prenderanno importanza, e alcuni vecchi che erano spariti sono tornati (purtroppo, mi direte) e ve li dovete sopportare! In questo capitolo accadono molte cose, tutte in un solo giorno, e questo è solo per darvi un'idea di come sarà incentrata la seconda parte, una specie di prologo. Mentre la prima era sul romantico, la seconda sarà principalmente di avventura/romantico, il che vuol dire che ci saranno problemi e storie d'amore, ma tutto in uno sfondo di un una Hogwarts non più sicura e fonte di attrazione per persone subdole e malvagie. I protagonisti saranno sempre Rose e Scorpius, ma non parlerò solo di loro due come prima, farò interagire anche la nostra bella rossa con vari personaggi intriganti, che celano qualcosa, un brutto passato ecc. Spero davvero con tutta me stessa che vi piaccia, che continuiate a seguire questa storia perché ci metto lavoro per continuarla e scriverla come vorrei e che, soprattutto, recensiate. Recensite, criticate, qualsiasi cosa, ma fatemi sapere cosa ne pensate!

A tutti voi lettori che seguite attivamente ma non mi scrivete due paroline, non fate i timidi! u.u ritagliate due minutini di tempo per rendermi felice, anche perché spesso l'ispirazione la trovo grazie ai commenti. Leggo che vorreste sapere il seguito, che scrivo bene e mi viene voglia di continuare, e così scrivo. Scrivo prima, posto prima!
Ma quanto ho parlato? o.o sono logorroica! XD Bene, mi sembra il caso di mollarvi. Ancora scusa e... vi adoro come sempre çwç
Ah! Ho trovato la mia Rose perfetta, è nella gif. E Scorp... **
Scusatemi la dimensione, ma non mi lasciava il 12 -.-
Buona lettura <3


 

 

 

 

 

                           SECONDA PARTE

 

                                 Un nuovo anno

 

Dominique stava guardando alla finestra, i capelli lisci e biondi le ricadevano sul volto e gli occhi di un azzurro bellissimo erano spenti quanto il cielo di quella giornata piovosa di fine agosto. Le gocce picchiettavano contro il vetro e sulla strada c'erano pochi maghi e streghe in movimento; la maggior parte intenti a ripararsi dalla pioggia e a non incespicare con i sacchi della spesa in mano.

Si strinse nella sua maglia color mogano e prese un bel respiro: era sempre stata forte, soprattutto agli occhi di tutti, non poteva buttarsi giù per una cosa simile. Eppure sulle sue candide guance scivolò una lacrima che si asciugò in fretta, quasi con timore che qualcuno la vedesse e quasi con vergogna per averla lasciata uscire. Ma lei, come tutti gli altri, era un'umana e non poteva sempre rialzarsi subito dopo una caduta.

La porta si aprì lentamente cigolando e per la prima volta le infastidì averlo portato in quel piccolo appartamento che i suoi genitori avevano comprato per stare soli ogni tanto, prima della Seconda Guerra. Forse avevano avuto ragione su ogni singola cosa che riguardava lui, avrebbe dovuto ascoltarli. Ma no, aveva preferito fidarsi di lui e del suo istinto, e per questo era andata contro diverse persone che amava, in prima linea James.

Era sempre stato il suo punto di riferimento, quasi come un fratello più che cugino, litigavano infantilmente spesso ma lui c'era sempre stato quando lei aveva avuto bisogno e viceversa. Da quando stava con Zac, però, qualcosa era cambiato e sentiva di averlo in un certo senso ferito. Non era mai stata brava a mostrare i suoi sentimenti e di certo non si aspettava che lui li comprendesse, non avrebbe potuto, ma lo sperava e cercava di mostrarlo a modo suo.

Sentì una mano stringerle la spalla, e disse con enfasi: << Non mi toccare >>.

<< Dom... >> mormorò flebile il suo ragazzo, mollando la presa ma accarezzandole piano la schiena. La bionda arrivò subito al punto: << Dov'eri mentre noi mettevamo la nostra vita in repentaglio? >>.

<< Te l'ho già detto, dentro casa >> rispose meccanicamente distanziandosi un po'.

<< E perché quando siamo tornati non eri presente? >> incalzò girandosi a fissarlo, piena di rabbia e dolore.

<< Ho sentito delle urla e sono uscito a controllare >>.

<< Ma da noi non sei accorso! >> esclamò con un'espressione afflitta e rigida. << Era evidente che c'era una battaglia e non sei venuto! >>. Non rispose. Gli si avvicinò lentamente guardandolo di sbieco con gli occhi lucidi e sillabò, quasi con disprezzo: << Chi sei davvero? >>.

<< Il ragazzo che ami >> le disse prontamente, fissandola con i suoi occhi verdi, quasi a penetrarla. Sembrava dannatamente sincero, ma qualcosa non tornava, era tutto troppo sospetto. E faceva male.

<< Io... >> iniziò la bionda, stringendosi a sé e cercando di mantenere la calma << sono andata contro tutti per te. Ti ho difeso con le unghie e con i denti, ma inizio a credere di aver solo sprecato energie. Avrei dovuto ascoltare la mia famiglia >>.

<< NO! >> esclamò, quasi come se ciò che aveva udito fosse stato veleno per le sue orecchie. << Non dirlo nemmeno per scherzo... >>.

<< Vattene, Zachary >> disse infine, decisa, senza mai guardarlo.

<< Cosa? No, Dominique, ti prego, non farmi questo, io non... >>.

<< Dammi del tempo, lotta per riconquistarmi o torna dai Mangiamorte, ma ora vattene >> ripeté, questa volta fissandolo a fondo. Zac fece un'espressione dolorosa, poi andò verso la porta. Prima di uscire, proferì: << Qualsiasi cosa accada, ti ho sempre amata e continuerò a farlo. Non sono una cattiva persona, lo sai, semplicemente non sono mai stato coraggioso. Ma non per questo ho sempre agito con uno scopo oscuro... >> e, alludendo a qualcosa, se ne andò.

Dominique tornò a guardare la finestra con gli stessi occhi spenti di prima, ma quando sentì la porta aprirsi qualche minuto dopo, scattò: << Ti ho detto di... James >>.

Il ragazzo la chiuse alle spalle, i soliti capelli neri e scompigliati del padre, gli occhi nocciola del nonno e quel fascino ribelle che sempre l'aveva accompagnato. Avanzò verso di lei, e gli occhi azzurri della cugina tornarono a inumidirsi di lacrime: per non mostrarsi così debole a lui -l'ultima cosa che avrebbe voluto dargli era la soddisfazione di fargli sapere che aveva avuto ragione- tornò a fissare la finestra. Si aspettò la schernisse o le facesse l'ennesima scenata, così sarebbero tornati a litigare come sempre, invece stette in silenzio, prese delicatamente la sua mano, la fece voltare con dolcezza e la strinse forte in modo protettivo.

Perché in fondo il loro rapporto era più strano che unico, ma invidiabile: c'erano sempre l'uno per l'altra, e spesso bastavano pochi gesti per trasmettere qualcosa che, forse, a parole era molto più difficile dire.

 

 

                                                                                                                                                  * * *

 

<< Studia, studia e studia! >>.

<< Sì mamma, devo and... >>.

<< E comportati bene! Sei il Caposcuola quest'anno! >>.

<< Sì mamma! >>.

<< E stai attenta al Torneo e a qualsiasi cosa >>.

<< Sì, mamma >>.

<< E... >>.

<< Hermione, dacci un taglio?! >>.

<< Graziepapàtivogliotantobeneciaoatuttiedueapresto! >> disse tutto d'un fiato schioccando un bel bacio sulla guancia, salutando per l'ennesima volta con la mano il resto del clan e salendo sull'Espresso per Hogwarts. Essendo Caposcuola doveva salire per ultima e controllare ci fossero tutti, e il fatto che la sua famiglia era rimasta lì fino all'ultimo con gli studenti accalcati ai finestrini per sbirciare l'aveva messa in imbarazzo.

<< Sei la nipote di Harry Potter? >> chiese un bambino con gli occhi sognanti, appena entrò.

<< No, sono la nipote di tua nonna. Forza moccioso, vedi di tornare al tuo posto o ti faccio smistare in Serpeverde! >> esclamò autorevole, e il ragazzino smammò via in un batter d'occhio. Ghignò soddisfatta, con un incantesimo fischiò per dichiarare che tutto era a posto e l'Espresso partì.

Posò il suo baule nel posto riservato ai Prefetti e poi fece una bella passeggiata per gli scompartimenti, sincerandosi che tutto fosse in regola. Una bambina del secondo anno aveva i conati di vomito e tirò fuori dalla borsetta di perline della mamma, la quale poteva contenere anche un armadio grazie a un Incantesimo, una Pasticca apposita. Aprì la porta, gliela ficcò in bocca con un lancio, la chiuse e poi tornò alla camminata.

Osservò il cielo da uno dei finestrini: era soleggiato con qualche brezza che muoveva le foglie degli alberi. Qualche nuvolone lontano ammoniva che presto ci sarebbe stata una pioggerella inglese, ma d'altro canto non c'era mai stato un viaggio senza un po' d'acqua. Pensò che sarebbe stato l'ultimo anno, che tutto le sarebbe mancato, ma pensò anche che l'avrebbe reso indimenticabile. Dopo l'avrebbe aspettata il mondo esterno pieno d'insidia, tanto valeva darsi alla pazza gioia come aveano compiuto Fred e James al loro ultimo anno.

Un rumore di passi la destò dai pensieri: si voltò, e una figura sconosciuta dall'aria di falso bonario le sorrise. Era un uomo giovane, sulla trentina d'anni; alto, non molto robusto, capelli neri mossi e occhi chiari. Sorriso smagliante e qualche ruga d'espressione.

<< Roseline Weasley? >> chiese, fissandola. La rossa annuì. << Piacere di conoscerti, sono il tuo nuovo insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure: il professor Wenklesolt. Ho sentito parlare molto di te >>. La ragazza lo fissò, quasi come incuriosita e insospettita, ma non rispose. Il professore proseguì: << So che hai affrontato maghi travestiti da Mangiamorte... >>.

<< Erano Mangiamorte >> ribatté quasi come offesa. Lui le sorrise amabile: << Oh no cara, non era un attacco. Ti ammiro molto, hai grandi potenzialità che potremo sfruttare a dovere, ma il Ministero si diverte a dare il minimo allarme per tutto non indagando a fondo. A loro piace perversamente pensare che hanno ancora superstiti da spedire ad Azkaban, ma oramai non c'è più nessuno in circolazione >>.

<< Ne è sicuro? >> incalzò, assottigliando leggermente lo sguardo.

<< Ragazza sagace, ragazza molto sagace >> commento tra sé e sé. << Ma, ribadisco, il Ministero... >>.

<< Il Ministero è molto efficace e Kingsley Shacklebolt un grande Ministro >> lo interruppe. La fissò a lungo, quasi come ammaliato: << Senza dubbio, ma forse sei ancora inesperta per esprimere un giudizio che ricopra ogni aspettativa. In ogni caso, è stato un piacere conoscerti. Mi piacciono gli studenti che sanno dire cosa pensano senza esitazione >> e con ciò si congedò con un sorriso e un semi inchino, per poi andarsene. Rose lo osservò allontanarsi e iniziò a essere sempre più avida di conoscerlo e diffidente sulla sua personalità. Era un tipo... strano.

Scrollò le spalle e poi avanzò imperterrita e spensierata come prima, e quando vide un uomo con i baffi da tricheco si illuminò: << Professor Lumacorno! Credevo andasse in pensione! >>.

Horace smise di parlare bruscamente a qualcuno e si voltò, con un viso più segnato del solito, sorridendole: << Oh, ma chi vedo! Mia cara Rose, tutto ok? >> annuì << Beh, ecco, finirò quest'anno e poi andrò finalmente in pensione. Minerva ci teneva concludessi almeno con voi >> borbottò con rancore, per poi tornare a sorridere << ma sarà un piacere! Sei naturalmente ancora parte del club! >>.

<< Oh, ehm... grazie >> rispose un po' meno entusiasta, per poi svincolarla alla richiesta di fermarsi lì a bere qualcosa. Andò in bagno e fece un sospiro di sollievo, poi si specchiò alla sua figura allo specchio: si era tagliata i capelli fino alle spalle, e ogni tanto le mancavano i lunghi e indomabili ricci. Così aveva un taglio che la rendevano più matura, carina e mascolina, un po' quello che lei era. Almeno così non tribolava a pettinarli o asciugarli e mossi con quel stile le donavano molto. Tutti l'avevano complimentata, ma aspettava solo il momento in cui Scorpius avrebbe detto il suo parere... gli sarebbe piaciuta?

Uscì e si trovò James davanti. Fece un balzo all'indietro e per un pelo non cadde nel water.

<< JAMES?! >>.

<< ROSE?! Oh, ehm... ciao Rosie! >> disse con un sorriso indifferente.

<< CHE CI FAI QUI? >> chiese sconcertata, fissandolo.

<< Oh, lo scoprirai presto >> rispose facendole l'occhiolino. << Ora devo andare >> e sparì dall'altra parte. La rossa fu troppo shoccata per fermarlo o pronunciare qualcosa, così lo osservò andarsene.

<< Stai calmo, la troveremo! >>.

<< Ma cosa penseranno gli altri, vedendoci insieme? >>.

<< A te che importa? E lei non si farà di certo problemi >>.

La ragazza, riconoscendo le voci, girò lo sguardo alla sua sinistra, e tra il corridoio e lo scompartimento vide Albus e... un ragazzo strafigo che assomigliava dannatamente a Scorpius, solo che non aveva più i capelli mossi ma molto più corti a prima, scompigliati, e una barbetta che si intravedeva leggermente che lo rendevano altamente stuprabile. Un momento... il ragazzo strafigo e altamente stuprabile in questione era Scorpius.

<< Rose! Finalmente >> ridacchiò Albus, raggiungendola. << Allora, dov'eri? Ti abbiamo cercata dappertutto! Come stai? Hai incontrato anche tu il nuovo professore? Rose?! >>.

<< Scoparlius >>.

<< Eh? Scoparlius? >> chiese il moro, accigliato. Rose era troppo impegnata a fissare il suo ragazzo e il suo ragazzo e fissare lei per poter dire altro. << Oooh, capito >>.

<< Non sapevo ti fossi tagliata i... >> iniziò lui.

<< Nemmeno io >> lo interruppe.

<< Sei bellissima >>.

Fece un sorriso ebete. “Mi viene voglia di trascinarti in camera” stava per dire, ma si trattenne e disse un semplice grazie.

<< Dai ragazzi, andiamo, ho prenotato il scompartimento migliore >> proclamò Albus soddisfatto, per poi incamminarsi. Rose stava per seguirlo, ma in pochi secondi si ritrovò chiusa in bagno con Scorpius e le sue labbra premute contro. Ricambiò il bacio che si approfondì subito: erano rimasti una settimana senza vedersi o sentirsi, e a quanto pare ne avevano particolarmente sentito la mancanza.

Pomiciarono a lungo e Rose, forse per l' “emozione” di essere chiusa in un posto angusto -e non molto pulito- con il suo ragazzo strafigo o forse perché gli ormoni presero il sopravvento, non poté fare a meno di avvinghiarsi a lui e rabbrividire ogniqualvolta lui spostava delicatamente le dita contro la pelle della sua schiena, dato che aveva insinuato le mani sotto la maglia.

Si staccarono solo perché, quando spostò le mani al fondoschiena, Rose sbatté la testa contro un armadietto contenente la carta igienica: << Porca Morgana! Maledetta! >>.

Scorpius scoppiò a ridere divertito, per poi darle un bacio sul punto in cui aveva battuto, sulla guancia e poi sul collo, e lì la rossa perse completamente ogni minimo accenno di dolore. Le scostò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e la fissò dolcemente, e Rose si ritrovò ad avvampare dal caldo e dall'imbarazzo.

<< Com'è essere Caposcuola? >>.

<< Bello. Prefetto? >>.

<< Bello >>.

Annuì e, dopo qualche secondo interminabile in cui constatarono di essere in una posizione piuttosto imbarazzante a causa del piccolo spazio che avevano a disposizione, decisero saggiamente di uscire.

<< Prima tu >>.

<< Oh... ok >>.

Rose uscì con un'espressione neutra che non lasciava intravedere nulla e andò verso lo scompartimento dove li aspettavano gli altri. A metà corridoio si arrestò: davanti a lei c'era Jonathan. Lui la fissò a lungo, poi si avvicinò con calma e mostrò le mani: << Permetti? >>. Non seppe a cosa si riferiva, ma la foga di sparire e andarsene da quella situazione la indussero ad annuire, così che quando si accorse che gentilmente le stava aggiustando la camicia all'interno dei bordi della gonna della divisa, si sentì arrossire in maniera incondizionata.

<< Dovresti stare più attenta, vigilano occhi indiscreti >> disse a voce bassa e maliziosa sul suo orecchio, e quel contatto le provocò una strana reazione. Dev'essere la mancanza di abbracciarlo, pensò, perché fin da piccola era abituata a stringerlo per mostrargli affetto e ora era da un mese e una settimana, ovvero da quando stava con Scorpius, che non lo sfiorava minimamente.

Si riprese: << Lo farò, grazie >>. Dal modo in cui si allontanò da lei comprese che doveva averla raggiunta Scorpius, infatti prese un cipiglio freddo e un'intonazione piatta: << Ti convocherò presto per la squadra di Quidditch. A presto >> e si allontanò, dandole una lieve spallata che, questa volta, la irritò un po'. Si girò e rimase sorpresa quanto affascinata dallo sguardo gelido e penetrante che Scorpius riusciva ad emanare: nessuno poteva immaginare che, in realtà, quegli occhi erano dolci e pieni di affetto da dare.

<< Dovrebbe toccarti di meno >> convenne cercando di celare un impunto di gelosia ed entrò, sedendosi accanto ad Albus e contro il finestrino. La rossa trattenne un sorriso e si sedette davanti a lui, di fianco a Lily e Alphard.

<< Dov'eravate? >> domandò sogghignante il moro.

<< Fatti loro, no? Attento, un Nargillo! >> esclamò Lorcan seduto dall'altra e intento a scacciare il suddetto Nargillo dall'orecchio di Al.

<< Molla! >> maneggiò lui, sbuffando.

<< Peggio per te, se ti entrano nell'orecchio e modificano il cervello io t'avevo avvertito >> ribatté offeso e corrucciato. Al imprecò qualcosa e poi tornò a leggere un libro.

<< Hai visto il nuovo insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure? >> chiese Lily, sorridendo. Rose notò che, durante l'estate, era cresciuta molto ed era diventata davvero una bellissima ragazza con accenni di forme da donna.

<< Sì, ma insulta il Ministero. Non mi piace >> rispose.

<< Cosa? Ma è simpaticissimo! A me e Lily ha regalato delle gelatine Tuttigusti +1 squisite! >> aggiunse Albus.

<< Io diffiderei: mi sa tanto di uno che nasconde qualcosa e cerca di conquistare tutti con il suo fascino e gentleman >> convenne Alphard. Aveva un anno in più ma, essendosi aggiunto verso la fine dell'anno prima, aveva dovuto ripeterlo. Con le lunghe gambe aperte appoggiate al sedile vuoto davanti, i capelli scuri scompigliati sul viso che risaltavano gli occhi di un azzurro incantevole, la camicia che fuoriusciva accuratamente in alcuni tratti della divisa e quell'aria straordinariamente elegante e ribelle allo stesso tempo, Alphard Ruslan era davvero un ragazzo di una bellezza esorbitante con cui davvero in pochi, forse Louis o Scorpius, potevano competere.

Tre ragazze avevano il viso premuto contro il vetro della porta e lo guardavano con fare sognante mentre le altre che passavano -casualmente più volte- non perdevano l'occasione per salutare e ammiccare lui o Albus, provocando la gelosia accuratamente trattenuta di Lily.

Tra le ochette Rose notò una ragazza dalla faccia cavallina, collo alto e corpo magro ed esile: assottigliò lo sguardo e tentò di rammentare dove l'avesse vista e chi fosse, ma quando la riconobbe lei era già andata velocemente dall'altra parte, e Rose si era inutilmente alzata sul sedile.

<< Chi hai visto? >> chiese Scorpius.

<< Dinah Dursley >> rispose, e tutti automaticamente si alzarono o allungarono per guardare, ma niente.

La porta si aprì e una Alice Paciock tutta rossa e stravolta sprofondò su un sedile. Tutti la fissarono: con i lunghi capelli biondi scomposti e varie ciocche rosa fosforescente era davvero buffa. Si allarmò, si guardò allo specchio e poi si coprì il volto con le mani per scoppiare in un pianto di rabbia e frustrazione.

<< Che succede? >> si allarmò Lily, andandole accanto e pettinandole i capelli per rimetterli a posto.

<< J-James... >> singhiozzò. << Non mi lascia un momento stare! >>.

<< Quell'ingrato di mio fratello! >> inveì la sorella per poi alzarsi e andare a cercarlo. Un gemito soffocato di dolore e una voce stridula lasciarono intuire che non era molto lontano.

<< Stai tranquilla >> tentò di rincuorarla Rose, spostandosi accanto a lei. Tirò fuori una bacchetta e mormorò un incantesimo: i capelli tornarono al colorito normale.

<< Come hai fatto? >> chiese scettica, in lacrime.

<< Oh, ehm... >>.

<< Passa il tempo libero a leggere e studiare >> rispose Al per lei, sorridendole. Alphard tirò fuori dalla borsa un buffo fazzoletto a pois rossi e glielo porse con una strizzatina d'occhio: << Tieni, sei più carina quando non piangi >>.

<< G-grazie >> rispose prendendolo e asciugandosi le lacrime, tutta rossa. Lily tornò e si subirono il suo sfogo verbale, ridendo sommessamente ogni volta che imitava perfettamente una scena.

E Rose si godette il viaggio in santa pace con quella stramba compagnia, o quasi...

<< Pasticca Caccabomba, figa eh? Nuova invenzione mia e di Louis >>.

<< Tranquillo Tiger, è normale non riuscire a parlare >>.

<< Come dici? Ti scappa la cacca? Mi dispiace, come vedi il bagno è occupato >>.

<< Ehm, Hugo... >>.

<< Sì? >>.

<< Mi sa che anche James le ha mangiate... >>.

<< VOI! PREPARATEVI A MORIRE! >>.

<< CORRI! >>.

E un boato tra risate dei presenti, Fatture lanciate e corse a perdifiato invasero lo scompartimento per poi protendersi. Rose si alzò di scatto e uscì iniziando a seguirli, ma venne colpita per errore da una Caccabomba di Louis. Si fermarono tutti e tre a fissarla: Rose si “arieggiò” con un Incantesimo imparato appositamente e poi li fissò omicida: << WEASLEY, POTTER, PREPARATEVI A MORIRE! >>.

<< CORRETE! >>.

 

                                                                                                                                      * * *

 

Rose scese sorridendo dall'espresso, e a bordo della carrozza trainata dai Thestral ammirò il bellissimo paesaggio che contornavano il castello. Scorpius, accanto a lei, faceva lo stesso, giocando inconsapevolmente con le dita della sua mano. L'aveva aspettata mentre si assicurava la presenza di tutti e che ogni cosa fosse al suo posto, per poter entrare a scuola con lei.

Osservò la capanna di Hagrid, buia, e sorrise, capendo che stava dormendo. L'indomani sarebbe andata a trovarlo e non vedeva l'ora.

Giunti scesero, salutò Scorp e andò in camera sua: essendo Caposcuola, aveva potuto avere la bellissima ex camera di Dominique tutta per sé, ma aveva preferito godersi l'ultimo anno in compagnia notturna di Liberty, Roxanne e Kimberly, una loro coetanea che conosceva poco ma era simpatica e che, per motivi di posto, sarebbe stata la quarta compagna di stanza.

Entrò, e Liberty le saltò addosso, facendola catapultare nel letto. << ROOOOSIE! Schifosa ragazza che sta con quello gnocco di Scorpius Malfoy! >>. La rossa ridacchiò e la strinse, mentre Roxanne scuoteva la testa divertita.

<< Se fosse uno gnocco me lo sarei mangiato, ma purtroppo non lo è >> rispose scherzosa, facendole il solletico per scostarla. Liberty si piazzò davanti a lei e la scrutò a lungo, con un cipiglio pensieroso. << Hai cambiato qualcosa... >> Roxi casualmente toccò i suoi lunghi capelli ricci. << I CAPELLI! STAI BENISSIMO! >>.

<< Grazie! >> rispose compiaciuta, stiracchiandosi e battendo la testa nel letto superiore. << Morgana porca! >>.

<< Sembra più grande, vero? >> constatò la cugina, sorridendo.

<< Aha >> annuì Liberty, convinta. << Più... indipendente, forte e sensuale >>.

Vennero interrotte da una ragazza dai capelli neri lunghi fino al seno e gli occhi di un bellissimo azzurro. Liberty assunse un cipiglio infastidito, ma Rose si alzò dal letto e le sorrise: << Sei Kimberly? >>.

<< Esatto >> rispose lei, ricambiando il sorriso, un po' a disagio. La rossa porse la mano e lei la strinse. << Io sono Rose, Caposcuola, e disgraziatamente tua nuova compagna di stanza >>.

La ragazza si accigliò un po': << Disgraziatamente? >>.

<< Oh sì, Rose è la persona più pazza e chiassosa del mondo >> annuì veemente Roxanne. La rossa la guardò male: << Le fai paura! >>.

<< Oh no, tranquilla, mi piacciono le persone vivaci >> sorrise per poi andare a presentarsi alle altre. Liberty era scorbutica, come irritata del fatto che ci sarebbe stata un'estranea d'ora in poi con loro, ma Rose le fece uno sguardo ammonitore alle spalle della bruna e iniziò a sistemare anche la sua roba.

 

Uscì di stanza allegra, salutando quasi tutta la scuola, e fermandosi a parlare ogni mezzo metro con qualcuno che voleva conquistare la sua simpatia solo per l'origine della sua famiglia o per sapere come aveva affrontato i Mangiamorte, l'Avvincino, ed essersi messa con Scorpius.

Raccontava con passione le sue imprese, ingigantendo ogni tanto -come faceva suo padre- e lasciando tutti a bocca aperta, mentre all'ultima domanda rispondeva con una strizzatina d'occhio e se ne andava. Sentì un tonfo alla sua destra, e vide Gazza cercare di perquisire James.

<< Tu, brutta razza di essere umano, non dovresti aver finito la scuola? Ti renderò la presenza un inferno! >> inveiva il vecchiaccio, con riflessi molto lenti.

<< Certo caro, certo >> sghignazzava il bel giovane e cugino, rimettendosi una provetta fucsia in tasca: l'aveva fatta bere a Mrs. Purr, e ora aveva pois colorati sul pelo bianco.

<< Non crescerai mai, eh? >> gli chiese, affiancandolo.

<< No >> rispose fiero e sogghignante.

<< A proposito, perché sei ancora qui? >>.

<< Lo scoprirai presto >>.

<< No, lo voglio sapere ora! >> tentò invano, bramosa di saziare la sua curiosità. << Ehi! >> ma se n'era andato.

<< Rose, la cena >> disse una voce delicata dietro di sé e si voltò: lunghi capelli lisci e neri, occhi scuri a mandorla, pelle che sembrava porcellana; Thayla Summers, Corvonero e figlia di Cho Chang e un Babbano, le sorrise.

<< Arrivo >> rispose stupita del fatto che le rivolgesse la parola -cosa mai fatta- ed entrò in Sala.

Andò a sedersi automaticamente vicino a Jonathan, e quando se ne accorse, si paralizzò. Fece una faccia buffissima dalla tensione perché Alice scoppiò in una bella risata cristallina, così mandò giù un groppo in gola e fece un impercettibile sospiro di sollievo quando Roxanne e Lily si sedettero vicino a lei. Allungò la mano verso un pezzo di pane, affamata, ma quella svanì, e sbuffò contraria.

<< Non imparerai mai, eh? >> ridacchiò Liberty. << Non si mangia senza prima ascoltare il discorso della Preside >>.

<< Ma ho fame! >> ribatté infantile, e Lily le fece cenno di zittirsi e guardare verso la tavola dei professori.

La McGranitt si alzò, e in un batter d'occhio tutti smisero di parlare. Fece un sorriso di gradimento: << Benvenuti a tutti, studenti vecchi e nuovi, spero abbiate trascorso buone vacanze. Innanzitutto, colgo l'occasione per rivolgere i miei ringraziamenti a coloro che mi hanno mostrato affetto e tristezza alla notizia che sarei andata in pensione, ma come potete vedere, sono qua >> Charlus Wenklesolt si dimenò un po' dalla sedia << e vi rimarrò finché non cesseranno i miei giorni. Come ben sapete,
negli ultimi periodi ci sono stati vari avvenimenti, dalla scomparsa del Primo Ministro all'avvistamento di alcuni Mangiamorte Superstiti >> molte persone trasalirono spaventate << che ben tre miei allievi qui presenti e una che ha concluso gli studi l'anno scorso hanno affrontato da soli >> volse un accenno di sorriso a Rose, Al e Scorp << e mi complimento con loro. Dunque bisogna stare comunque allerti, ma non preoccupatevi, la scuola è molto sicura e i più importanti Auror e membri del Wizengamont stanno provvedendo da tempo a garantire incolumità ai membri del mondo magico. In ogni caso, prevenire è meglio, quindi vi annuncio che, insieme al corpo insegnanti, abbiamo preso vari provvedimenti per potervi far affrontare un anno sicuro, in vista anche al Torneo Tremaghi >> molti studenti squittirono eccitati. La Preside prese un foglio: << Per iniziare, annuncio a tutti che Roseline Weasley sarà Caposcuola >> tutti applaudirono con fischi e lei sorrise. << SILENZIO! >> rimproverò. << Scorpius Malfoy e Samantha Selwyn saranno i Prefetti di Serpeverde >> alcuni si bisbigliarono nell'orecchio e Rose aggrottò la fronte, contraria. Samantha fece un cenno educato di saluto con la testa e poi volse un sorriso troppo amorevole a Scorpius, infondendo i nervi nella rossa. << Thayla Summers e Lysander Scamander per Corvonero >> applausi << Harold Macmillan e Emily Stewart per Tassorrosso >> altri applausi << e infine Hugo Weasley e Kimberly Carter per Grifondoro >> e ancora. << Bene. Quest'anno, come saprete, ci sarà il Torneo Tremaghi: a fine ottobre giungeranno gli studenti da Beauxbatons e Durmstrang, e a novembre ci sarà l'estrazione del campione per ogni scuola. Ricordo che possono partecipare solo coloro che hanno 17 anni compiuti. Concludo aggiungendo due cose: la prima è che Teddy Lupin >> il ragazzo, al quale i capelli diventarono rossi per l'imbarazzo, la raggiunse, lasciando Rose e gli altri sconcertati dalla sua presenza << e James Potter >> anche il moro, impettito e con il solito sorriso spavaldo provocando commenti delle ragazze e il rossore dolce sulle guance di Alice << saranno qua a scuola per i seguenti motivi. Teddy, insieme ad altri Auror specializzati, sorveglierà a turno l'esterno della scuola, mentre James sarà al suo fianco come apprendistato, dato il suo enorme talento in Difesa Contro le Arti Oscure, e parteciperà a qualche lezione della materia per insegnarvi tecniche migliori di combattimento e studio >> Rose e Lily, più di tutti, lo fissarono da lontano, scettiche << Vi presento infine il nuovo insegnante di Difesa: il professor Charlus Wenklesolt >> tutti applaudirono e lui si alzò, sfoggiando il suo solito sorriso affascinante e facendo un inchino elegante alla Preside. << Vuole dire qualcosa? >>.

<< Innanzitutto >> iniziò, rivolgendo un caloroso saluto agli studenti. << Sono onorato di poter lavorare qui con voi ed essere stato introdotto dalla grande Minerva McGranitt >> la Preside gli fece un semi sorriso cortese << sono certo che andremo tutti d'accordo. Spero possiate apprezzare la mia materia e trasmettervi il mio meglio, ma sono sicuro che accadrà. Bene, vedo molte facce affamate, quindi concludo qua >> e tornò a sedersi, provocando qualche risata tra gli allievi. << Bene, che la Cerimonia di Smistazione abbia inizio! >> e per un quarto d'ora seguente bambini vennero smistati nelle diverse Case, rendendo una Rose affamata e irascibile.

Il Cappello Parlante cantò una nuova versione, alludendo a un pericolo incombente e al bisogno di stare uniti, e Lily fece notare che si trattava della stessa canzone che aveva cantato ai tempi dei loro genitori, quando la Battaglia era vicina. Tutti sembravano molto impauriti e commentavano l'avvenimento, agitandosi, finché la McGranitt non impose silenzio e diede il via al banchetto. Tutti tranne il nuovo professore, che aveva un strano sorriso stampato in volto, e Rose, la quale aspettava solo di scaraventarsi sul cibo.

 

                                                                                                                                        * * *

 

Quella sera, in sala comune, ogni Casa aveva dato il via a un festino di inizio anno. Rose stava oziando stravaccata sulla poltrona, dondolando la gamba a ritmo della musica, mentre Hugo e Louis chiacchieravano animatamente. Lily stava parlando quasi sicuramente di Alphard a Roxanne, perché aveva gli occhi puntati su di lui, il quale stava leggendo un libro con un cipiglio concentrato che, a quanto pareva, esaltava molte ragazze, Liberty compresa.

Rose canticchiò la canzone delle Sorelle Stravagarie che era iniziata, immaginando di giocare a Quidditch, vincere la partita, e poi passare del tempo con Scorpius sotto la quercia vicino al lago.

Si sentì un rumore proveniente dall'ingresso e molte persone assalire qualcuno che, con una voce alla rossa famigliare, disse: << Andate piano, diamine! Prendete, toh... sì... sì esatto, i provini saranno la settimana prossima... bene >>. Aprì un occhio e, quando vide Jonathan distribuire fogli, ne ammirò il bel profilo, arrestando la gamba che dondolava e avendo uno strano fastidio allo stomaco. L'avrebbe presa o l'avrebbe scartata per fargliela pagare? Ma soprattutto, sarebbero mai tornati amici?

La folla si diramò e lui fece uno sbuffo, passandosi una mano tra i capelli. Voltò lo sguardo verso di lei e, istintivamente, chiuse fugace l'occhio aperto, fingendo di riposare, ma Liberty le finì -non si sa spinta da cosa- addosso e lei cadde dalla poltrona imprecando contro tutti i Maghi famosi esistenti, padre e zio compresi.

Si alzò borbottando quando l'altra si scusò e andò a vedere il foglio riguardante il Quidditch appeso alla bacheca, scampando all'ex amico che la fissava.

<< Temi che non ti prenda? >> le chiese, appoggiandosi alla parete libera della bacheca.

Lo guardò: << Potresti non farlo, sei il capitano >>.

<< Sai che il Quidditch viene prima di tutto, e sei un'ottima cercatrice, dubito qualcuno sia meglio di te. Ho adocchiato anche Lily quest'estate, è una bravissima cacciatrice, credo la prenderò. Hugo è un bravo portiere, ma è molto insicuro di se stesso... >> convenne, sospirando.

<< Lo so. Da quanto mamma mi ha detto, è identico a papà in molti aspetti, quello compreso >> aggiunse, leggendo il nome degli iscritti.

<< Non ti butterei mai fuori, Rose >> esitò, dopo momenti di silenzio. Gli accennò un sorriso, guardandolo dispiaciuta del loro distaccamento: << Lo so, John >>.

A quel nomignolo sorrise contento, staccandosi dal muro: << Bene... ci si vede, allora >>.

<< Ok >> e lo osservò allontanarsi sopra, nei dormitori maschili.

<< Non lo perdonerai, vero? >> chiese Lily, accigliata. Rise: << L'ho già perdonato >> e, all'espressione sconcertata della cugina, rise una seconda volta << Ti stupisce? Ha agito d'istinto, per amore, e quando si è innamorati si fanno scemenze, io per prima. E' un umano, non posso condannarlo a morte, tutti sbagliano >>.

<< Ma lui ti ha mentito! >> esclamò per poi sospirare, scuotendo la testa.

<< Lo so. Non ho detto che ho dimenticato o che siamo di nuovo amici, ho detto solo che l'ho perdonato >> specificò, fissando il punto in cui era sparito.

Il ritratto si aprì per far entrare un ragazzo, e oltre la soglia vide una chioma bionda che le sorrise. Sorrise di rimando e uscì.

<< Ragazzino impertinente, torna nella tua stanza, c'è il coprifuoco! >> rimproverò la Signora Grassa, ma lui non ci badò, contento di vederla. Prima che parlasse, Rose gli fece cenno di tacere e si allontanarono un po'.

<< Ehi >> sorrise nuovamente Scorpius, prendendole il viso tra le mani e dandole un bacio a fior di labbra.

<< Ehi >> rispose, con un sorriso felice stampato in volto, gli occhi persi nei suoi.

<< Volevo solo augurarti buona notte, mia Caposcuola >> mormorò sulle sue labbra.

<< Mh, ha fatto bene, mio Prefetto preferito, perché avrei potuto metterla in punizione per ciò >> ribatté ridendo leggermente sulle sue labbra, prima di godersele in un bacio lento e carico di sentimento.

Si udì un rumore, e Rose si scostò, provocando un grugnito di disappunto nel biondo: << Muoviti che se ti beccano è la fine: sei Prefetto, devi dare l'esempio >>.

<< Non mi starai diventando responsabile? >> chiese con un sorriso divertito.

<< Forse >> fece finta di pensarci, prima di dargli un bacio sull'angolo della bocca. << Buona notte bellissimo >>.

<< Buona notte bellissima >> mormorò prima di allontanarsi camminando all'indietro, per poi voltarsi.

<< Hai un bel culo! >> confessò osservandolo; notò che avanzò un po' sbandato, e ci scommise che era arrossito. Ride ilare e poi fece per entrare, quando il rumore di alcuni passi le fecero voltare lo sguardo verso l'individuo.

<< C'è il Coprifuoco, Roseline, dovresti essere dentro >> disse in tono cortese la Selwyn, fissandola un po' freddamente.

<< Sono Caposcuola, Samantha, potrei dirti lo stesso >> rispose imperterrita.

<< Controllavo solo che ognuno fosse al suo posto >> ribatté guardandola in maniera indecifrabile.

<< Lo stesso facevo io. Buona notte! >> ed entrò, sorridendo agli altri e continuando a godersi la festa spensierata, ignara che tanti avvenimenti le sarebbero accaduti e che avrebbe dovuto lottare per mantenersi forte, autorevole, calma e... appartenente a qualcuno.

 

  
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