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Autore: _hood    06/05/2012    7 recensioni
E se tutta la tua sicurezza andasse improvvisamente in frantumi? Se mi accorgessi di punto in bianco che lui non è esattamente come io l'avevo giudicato? Se mi rendessi conto che con lui ho costruito un'inutile barriera solo per mascherare il reale e forte sentimento che provo per lui?
Questa è la mia vita e io sono Charlotte Ayleen Tomlinson
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chapter 1

“Dai Charlotte sveglia!” qualcuno mi scosse “Lottie!Lottie! Dai apri quei tuoi bellissimi occhi e alzati!”
Finalmente mi degnai di aprire le palpebre e vidi chi mi stava disturbando: era mia sorella.
“Si può sapere che cavolo vuoi Felicity?”
“Come che cavolo vuoi? Oggi ci trasferiamo da Louis! Non è una cosa stupenda?”
“Oh si meravigliosa” dissi sarcastica e ancora assonnata
“Dai Lottie sii felice e non emo come ogni mattina!” esclamò Fizz iniziando a saltare sul letto.
“Vai giù da mamma io mi preparo” dissi alzandomi dal letto con malavoglia
Fizz corse fuori dalla stanza e sentii dei passi affrettati sulle scale. Chissà come faceva ad essere così euforica.
Io, lei e le mie due gemelle Daisy e Phoebe ci stavamo trasferendo da Doncaster a Londra e saremmo andate ad abitare da nostro fratello Louis.
Mi lavai e indossai un paio di shorts neri, una maglia di Hollister e le mie adorate Nike bianche, poi scesi giù.
“Ciao Lottie!” le due gemelle mi corsero incontro
“Daisy, Phoebe” le abbracciai prendendole in braccio. Erano leggere, avevano solo sette anni.
“Signora Tomlinson dove gliele metto queste?” disse un omone a mia mamma indicando delle buste pesanti.
“Le metta pure dietro, nel bagagliaio” rispose “Ah ciao piccola!” esclamò vedendomi “Fizz, Daisy, Phoebe la colazione è pronta, muovetevi che poi partite!” esclamò poi alle mie sorelle.
Io la guardai implorante: “Mamma non voglio partire... Vedrò mio fratello e per questo sono molto felice, ma non voglio lasciare Hilary e Doncaster!”
Hilary Watson era la migliore amica mia e di Fizz: capelli neri e lucenti, occhi blu magnetici e un fisico da modella.
“Lottie facciamo così: ne ho già parlato con tuo fratello e abbiamo deciso che starai due mesi a Londra, poi, se ti sarai stufata, tornerai qui a Doncaster, altrimenti resterai lì” mi baciò la fronte.
“Grazie mamma” la abbracciai
“Avanti vai a far colazione con le altre” mi diede una spintarella verso la cucina.
Entrai e vidi Daisy e Phoebe con la bocca impiastricciata di nutella e Fizz che stava colando sciroppo d’acero su una montagna enorme di pancakes.
“E a me non lasciate niente?”
chiesi divertita
“Vuoi?” disse Fizz porgendomi cinque dei suoi pancakes ancora salvi dallo sciroppo d’acero.
“Grazie Felicity” le sorrisi; sapevo che odiava quando la chiamavo con il suo vero nome e mi divertiva vedere la smorfia che le si stampava sul suo viso.
Trenta minuti dopo eravamo sedute su un furgoncino che ci stava portando all’aeroporto di Manchester per partire verso Londra; le gemelle erano crollate nel sogno più profondo, Fizz stava giocando a Pokemon sul suo Nintendo DS e io guardavo fuori dal finestrino.
Le case, le piante, i ragazzi che ora uscivano per andare a scuola e successivamente l’autostrada, i cartelli stradali con scritto Leeds e Bradford... Avrei lasciato tutto per andare a vivere in una città sconosciuta, estranea, dove sicuramente non ci sarebbero state le graziose case di Doncaster, i miei amici, i negozietti che ormai conoscevo come le mie tasche.
Poi mi arrivò un messaggio: era Hilary
‘Ciao Lottie dove sei? Sei già arrivata a Londra? Mi manchi già da morire, promettimi che qualche volta potrò venire a trovare te e le altre’
‘Ciao Hilary. No, sono in autostrada per l’aeroporto di Manchester. Anche tu mi manchi tanto, puoi venire quando vuoi’ le risposi
‘Grazie Lottie! Salutami tuo fratello e le pazze!’ lei chiamava le mie sorelle le pazze, perchè quasi ogni volta che veniva a casa mia loro si mettevano a saltare sul divano e a lanciarsi i popcorn. Menomale che mamma era sempre fuori per lavoro.
‘Va bene bella. Adesso chiudo, sono arrivata in aeroporto’
‘Ciao bellissima! Un grande bacio’
Entrammo nel parcheggio e l’omone ci aiutò a scaricare le valige e le buste e ci portò dentro l’aeroporto dove, dopo il check-in, fummo prese in custodia da una hostess bionda ossigenata. Lei ci stette vicino anche per tutto il viaggio in aereo, guardandoci stranamente. Fortunatamente un’ora e mezza dopo eravamo arrivate all’Heathrow Airport di Londra e lei ci lasciò andare. Dopo aver ritirato le valigie ci recammo fuori dall’area arrivi per andare nell’area accoglienza, dove ci avrebbe dovuto aspettare mio fratello. Avevo in braccio Daisy e Phoebe addormentate e Fizz spingeva un carrello pieno di roba, non sapevamo cosa fare e e sembravamo disperse.
Infine vedemmo un bel ragazzo alto, con i capelli castano chiaro disordinati e gli occhi azzurro oceano. Aveva l’aria spensierata e si guardava attorno.
“Louis!” esclamammo io e Fizz, facendo svegliare le gemelle che scesero dalle mie braccia e gli corsero incontro.
“Daisy! Phoebe! Lottie! Fizz!” ci riunimmo in un abbraccio caldo e dolce “Che bello rivedervi! Ne è passato di tempo dall’ultima volta in cui sono venuto a casa!”
“Ci sei mancato fratellone” esclamammo noi quattro all’unisono.
 
  Ciaooo carote!
Questa è la mia seconda fanfiction :D spero vi piaccia!
Aspetto almeno due recensioni per continuare la storia.
Si lo so questo capitolo fa un pò schifo, ma è solo l’inizio...
Baci xx Leanne
  
   
 
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