Tornata a casa, non smettevo più di sorridere, pensavo e ripensavo a quello che era successo e mi sentivo la ragazza più fortunata del mondo. Cazzo, Liam Payne aveva il mio numero di cellulare!
L’unica nota negativa era che solo dopo avevo realizzato che probabilmente non mi avrebbe mai chiamata e non avendo io il suo numero non avrei potuto chiamarlo.
Chiamai Martina.
Parlammo per ore di quanto fosse stato magnifico vederli da vicino.
Avrei voluto che quel giorno, anzi, quei minuti non fossero mai passati..
Andai a letto alle 23:30 ancora felicissima e incredula!
Erano le 2 di notte quando il mio cellulare iniziò a vibrare. Avevo paura di guardare lo schermo, feci forza e coraggio e vidi un messaggio. Era Liam.
Stavo per esplodere dalla felicità, era un sogno, un sogno che diventava realtà.
Ammetto che nei miei sogni, io ero la bellissima Signora Malik, ma ricevere un messaggio da Liam mi sconvolse.
C’era scritto: “ho parlato ai ragazzi di te”. Oddio! Avrei voluto urlare di gioia, scendere in strada e urlare “i One Direction sanno che esisto!”
Non riuscivo più a dormire! Gli scrissi:” Davvero? ..cosa gli hai detto?” cazzo, avevo inviato un messaggio a Liam. Non rispose. Mi sentii una stupida.
La mattina seguente, mi alzai, mi preparai e andai a scuola. L’unica ragione per cui ero felice di andarci era perché avrei potuto parlare con le mie amiche.
 Alla terza ora, durante l’ora di spagnolo, mi arriva un messaggio: “Tim! Gentile cliente le informiamo che il suo credito sta finendo” ma vaffanculo, pensai.
Mi sentivo come la protagonista di un film dalla trama tipo “la solita sfigata che nessuno si caga, all’improvviso diventa una figa” ma no, purtroppo non era così.
Passai l’intero pomeriggio ad ascoltare “Moments” e fissavo lo schermo del cellulare pregando che rispondesse, ma niente..
Passarono 3 giorni e non si fece più sentire. Non mi sfiorò neanche l’idea di chiamarlo, avevo troppa paura della sua reazione e nel caso di sentirmi rifiutata.
Ormai erano a Londra. Liam,Zayn,Harry,Niall e Louis, i miei idoli erano ormai lontanissimi da me e credevo di non aver più possibilità di rincontrarli.
Due settimane dopo, andai a casa di Mary insieme a Martina e decidemmo di chiamarlo.
Fu l’inizio della fine!