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Autore: Sara Scrive    10/05/2012    7 recensioni
Tutto è cominciato da quando ho iniziato a fare lezioni di canto 5 anni fa, mi è sempre piaciuto cantare e volevo sempre dare il meglio anche se non ho mai fatto niente di serio.
Vivo in una piccola cittadina in Florida,Leslie Town è così piccola che non ho nessuna opportunità di sfondare e farmi notare da qualcuno.
Così ho fatto una patto con i miei genitori: andare a vivere a Londra per un breve periodo e vedere cosa riesco a combinare.
La strada da fare è tanta ed i miei sono d’accordo con la mia decisione anche se vogliono che mi trovi qualche lavoretto per dividere con loro la spesa per le lezioni di canto alla Royal Accademy of Music e l’appartamentino in affitto.
Penso che magari potrei fare la cameriera in qualche bar e spero che se riesco a dimostrarmi abbastanza matura, posso rimanere qui un altro po’ , magari posso frequentare gli ultimi due anni di liceo in una scuola londinese.
Però devo sbrigarmi.. altrimenti rischio di tornare a casa a mani vuote!
TRAMA REVISIONATA
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Diventerai una Star '
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Quando mi svegliai ero in trance mi avvicinai lo specchio della Toletta.Ecco la moglie di Mortimer ! Mio dio … ero un mostro!
Ma guardando meglio mi accorsi di non avere le occhiaie , strano.Avevo dormito poco, stanotte … o forse no !
< No…! No!!! Cavolo sono le 11  tra un’ora c’è il  pranzo!  Merda! Ho saltato la colazione!!  > urlai guardando l’orologio del cellulare.
Mi vestii in fretta e furia e mi precipitai fuori dalla porta.
Chiamai l’ascensore  e quando le porte si aprirono trovai Mark davanti a me che sorrideva.
< Ciao, Sono Mark >  disse tendendomi la mano.
< Piacere Sara >  la strinsi sorridendo
< Piano? > chiese
< Piano terra > risposi.
C’era un silenzio imbarazzante ma ad un tratto lui parlò < Er..non ti ho vista oggi a colazione … mi chiedevo dove fossi finita … > stava arrossendo e non volevo farlo imbarazzare ancora da più
< Be’ ieri sera è successo un casino… sono tornata tardi in camera e.. ho dormito fino a tardi >
< A chi lo dici! Prima stavo sentendo dei camerieri si sono lamentati perché alla fine alcuni ragazzi alla Disco – time avevano fatto un casino ! >
Guardò in basso e poi continuò a parlare  < Come ti trovi?Qui…? >
< Molto bene, anzi .. mi sento in .. paradiso > risi
< E poi sono tutti molto gentili con me >
Attaccai bottone con Mark e non mi resi conto che stavo facendo su e giù con lui nell’ascensore mentre lui  portava i clienti nei vari piani.
Quando mi accorsi di quello che stava succedendo Mark si scusò anche se in realtà era colpa di tutti e due.
Appena arrivata in Reception lo salutai e mi diressi verso la sala da pranzo quando sentii due cameriere lamentarsi con un signore vestito di tutto punto, forse il direttore.
 < … Quei ragazzi stanno portando scompiglio nell’Hotel … Girano da tutte le parti … Non siamo riuscite a fermarli  direttore faccia qualcosa ! >
< Suvvia … Sono ragazzi.. e sono nostri ospiti… e voi dovete portargli rispetto e accontentare le loro richieste .. Siamo intesi …? > rispose lui  e continuò con altre parole che non mi fermai ad ascoltare.
Chissà di chi parlavano, forse degli ubriaconi di ieri sera.. bho ! E chissà perché il direttore li difendeva.
Seduta sul piano forte dimenticai ogni cosa  e cominciai a suonare.
< Un … due.. e … > iniziai ad intonare la canzone.Ah… Non vedevo l’ora di esibirmi il prossimo sabato!
Peccato che oggi non mi potevo esibire, mi sarebbe piaciuto tanto.Finii di suonare e feci un finto inchino quando cominciai a sentire una voce 

Oh stava per entrare qualcuno! Forse mi aveva sentito e magari avevo sbagliato a intonare qualcosa.
Che vergogna! Non mi doveva vedere!
Sentivo i suoi passi avvicinarsi, cosi corsi e mi nascosi dietro la porta del bagnetto.
La porta si aprì  < C’è qualcuno ? > Chiese la voce, era abbastanza buffa , molto acuta … penso fosse un ragazzo.
Lo sentivo girare per la stanza e dopo un po’ mormoro < Back to December… > evidentemente aveva letto il titolo della canzone che stavo suonando.
Poi il rumore della porta che si chiudeva.
Dopo un minuto tirai un sospiro di sollievo!  
Ritornai in camera decisa a rendermi decente per l’ora di pranzo.
Salii in ascensore ma per sbaglio, sbagliai a premere bottone e mi ritrovai al sesto piano.
Non me ne resi conto subito perciò uscii come se niente fosse pensando di andare nella mia stanza … Quando mi accorsi di aver sbagliato feci retrofront per tornare indietro ma qualcuno mi venne addosso mentre diceva < Devo fare tana libera tutti , tanta libera tutti , devo far… >
Me lo ritrovai addosso, ma per mia fortuna si alzò rapidamente.
< Scusa , scusa , non volevo … mi dispiace …>
< No.. non fa niente … > dissi ma poi quando alzai lo sguardo ci rimasi di stucco.
Era il “  biondino mangiatore di panini” 
Mi aiutò ad alzarmi .
Forse le cameriere si stavano lamentando di lui e dei suoi amici che giocavano a Nascondino per l’Hotel .
Avevo sperato di stare lontana da questi teppisti, ma evidentemente ero una calamita di disgrazie visto che mi trovavo di fronte ad uno di loro.
Magari mi sbagliavo ma questo mi sembrava il più normale.
Oh aveva gli occhi azzurri
< Ci vediamo a pranzo ! > disse
Sorrisi istintivamente e salutai con la mano.

Ora mi mancavano barba e cappello rosso e facevo babbo natale! Ma dico! Che cazzo facevo? Scossi la testa e ritornai in camera per prepararmi.
 
< Stasera non mi fregheranno > dissi a me stessa
Arrivai nella sala e mi sedetti al solito posto.
Mentre mangiavamo per poco non mi strozzai: il biondino mi stava salutando con un’aria da ebete mentre il suo amico riccio mi indicava con la mano.
Dopo cena  guardai con calma lo spettacolo , lanciando occhiatine frettolose per vedere se il biondino mi ma poi appena notai la prima vecchietta che si alzava dalla sedia , volai a razzo tra i tavoli e mi diressi in camera!
< Ah vi ho fottuto tepistelli!! Stasera dormirò in pace! Muhahahaha Malvagia!! > dissi in ascensore e poi sbottai a ridere di me stessa.
Appena arrivai al 5° piano una brutta sorpresa mi stava aspettando : Un gruppo di ragazze stava entrando nella stanza 113 che era di fronte alla mia.“Speriamo non facciano casino pensai”
Prima di andare a dormire mi misi a controllare la mail.Stavo per leggere il primo messaggio quando sentii un rumore provenire dal corridoio e poi la musica che partiva a palla.
“Oh no, possibile che i più casinari dell’Hotel  devono starmi sempre a 5 mentri di distanza?”
Mi rivestii e uscii.
Andai a bussare per chiedere di abbassare il volume.
< Si? >Era il riccio.Mi squadrò dall’altro verso il basso e poi fece un sorriso malizioso.
< Vuoi entrare piccola ? >
Sentivo il sangue ribollirmi nelle vene , tra poco gli ammollavo un ceffone, ma dovevo controllarmi altrimenti sarei finita nei pasticci.
< No, Grazie. Sono venuta a chiedervi se abbassavate il volume … >
Una voce da dentro lo chiamò < Hey Harry, che ci fai la fisso davanti alla porta ?! >
Lui si girò un attimo e disse < Un attimo … >  si voltò verso di me
< Allora.. sei sicura ? Non vuoi entrare .. Dai non ti mangiamo mica > mi mise la mano su un fianco.
< No > risposi secca e mi voltai.
 Entrai nella mia stanza ma lo sentii dire
< Wow il micetto ha le unghie  ! > 

* * *

“I wanna stay up all night 
And jump around until we see the sun 
I wanna stay up all night 
And find a girl and tell her she's the one ”



Era il ritornello della canzone che ieri sera non mi aveva fatto chiudere occhio.Se volevo reggermi in piedi dovevo bere del caffè, possibilmente diluito con del latte.
Non vedevo l’ora di mangiare , e riprendere le energie.
La colazione inglese la adoravo , presi di tutto  anche le salsicce e tante uova!
Menomale che ero da sola altrimenti ci sarebbe stato qualcuno che mi avrebbe rimproverato < Sara ! Ma cosa Fai!! E’ Maleducazione! >
Sorrisi, ricordandomi la voce di mia madre.
Quando alzai lo sguardo , mi pentii all’istante:  il biondino era seduto da solo ad un tavolo a 20 metri di distanza e mi sorrideva mentre divorava una fetta biscottata.
Che figura! Abbassai lo sguardo e proseguii a mangiare molto più lentamente.
Certo, la figuraccia, però , l’aveva fatta anche lui: Si era alzato solo per andare  a fare la colazione anche se aveva dormito poco.
Il nome  “Mangiatore di panini” gli si addiceva proprio.
Andai in camera per prendere il cellulare che avevo dimenticato.
Quando ritornai nella Hall vidi “l’inseguitore del cucchiaio ”  con una ragazza mora, girata di spalle.
Stavano uscendo dalla porta principale mentre Mark aveva chiamato un Taxi per loro.
Forse era la fidanzata, ma chi può dirlo? Quelli erano dei festaioli, un giorno con una , un giorno con un’altra.
Povera ragazza! Chissa tra quanto  scoppierà a piangere col cuore spezzato?
 
Stavolta non volevo suonare di nuovo “Back to december” cosi controllai tra gli spartiti se c’era qualcosa.Mentre armeggiavo tra i fogli trovai una foto in bianco e nero  “Oscar Wilde ….” Il resto non si leggeva.
Se non sbaglio Oscar Wilde era uno scrittore molto famoso che aveva alloggiato proprio in questo Hotel quasi cento anni fa!
Questa nuova scoperta mi fece venire voglia di andare a cercare “ Il Fantasma di Canterville ” nella biblioteca del Cadogan  e leggerlo la sera.
Suonai “Au Claire de la Lune” di Debussy , quella musica era davvero rilassante!
Infine feci qualche scala per allenare la voce.

                                                                                                                                * * *
Mancava un’ora al pranzo cosi passai rapidamente in biblioteca, passavo tra gli scaffali con la tesa rivolta verso l’alto.
< Questo no, Questo neanche … E…. Qui … Che c’è scritto …. Il … Fantasma … Si trovato!!!  >
Mi misi a leggere sulla sedia di fronte a me.
Dopo un po’ passò un ragazzo con i capelli castani, si fermò  a cercare qualche libro.
Quando prese il volume che cercava  (un mattone!)  mi chiese < Cosa leggi di bello? >
< Il fantasma di Canterville > risposi con un sorriso
< Leggi libri di Oscar Wilde ? >
< No, è solo che ho trovato questa foto in giro per l’Hotel e ..mi è venuta voglia di leggere uno dei suoi libri > Mentre parlavo mostrai la foto che avevo in borsa.
< Woo! un’autentica foto di fine 1900 >  era davvero interessato a quell’immagine .
“Questa voce la conosco” pensai… “Ma dove l’avrò sentita?”
Mi ricordai subito di “Aaaaahhh  odio i cucchiai ! ” era lui.Solo che non sembrava cosi pazzo come l’altra sera, magari avevo fatto una critica troppo in fretta.
Lui si rese conto che lo stavo guardando < Piacere Liam  >
< Sara … Piacere di conoscerti > Sorrisi cercando di  rimediare alla figura da maleducata che avevo fatto
< Il piacere è tutto mio > rispose.
< Cosa stai leggendo ? > chiesi , curiosa di sapere cosa aveva scelto.
< Harry Potter e i doni della morte, soro arrivato all’ultimo ! > Rispose fiero.
< Noooooo! Anche io li ho  letto la saga di Harry Potter  e  tutti i libri mi piacciono molto!! Direi che il mio preferito è l’ultimo!! Ti auguro una buona lettura! >
< Grazie !>
Feci una chiacchierata breve con Liam , che era molto simpatico a differenza dei sui “amichetti” , forse lui non era un teppista , era l’amico dei teppisti e basta.
< Tra poco c’è il pranzo, devo andare a posare il mio libro in camera .Ciao! > dissi  alzandomi.
< Ci si vede ! > rispose.
Me ne andai fischiettando quell’incontro mi aveva reso di buon umore, se ne incontrano pochi di ragazzi intelligenti e anche carini!
Ovviamente il mio buon umore non era destinato a durare.
Appena le porte dell’ascensore si aprirono rimasi sotto shock.
Il ragazzo di ieri, Harry, stava dando dei pugni alla porta per cercare di entrare < Zayn Apri! Zayn se riesco ad entrare sono cazzi tuoi! > era semi nudo, tranne per  il fatto che indossava un paio di Boxer neri.
Dalla porta una voce rispose < Harry lo sai che è maleducazione lasciare da soli gli ospiti, in bagno c’è un ragazzo molto sexy che mi sta guardando… lo sai si chiama Zayn anche lui!! >
Ero rimasta come uno stoccafisso davanti alla porta dell’ascensore.
< Zayn io ti … > si fermò , si era accorto di me.
Iniziai a camminare  e gli passai davanti per entrare nella mia camera.
Lui fece finta di niente, come se fosse vestito, e mi disse con aria da fighetto  < Hey >
Per risposta gli sbattei la porta in faccia! Quanto era antipatico!

 
 
   
 
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