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Autore: AngelWithoutWings    12/05/2012    3 recensioni
Cinque ragazze. Cambridge. Tutto normale, no?
Sì, forse è anche un po' troppo noioso, però...
Non sarebbe tutto un po' più divertente se, come compagni di stanza, due di loro, si ritrovassero i One Direction?
Uhuh... e visto che mi piace incasinare la vita ai miei personaggi, perché non aggiungere un pizzico d'amore qua e là?
Voilà, una FF piena di colpi di scena, sbaciucchiamenti e... Buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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24 – You are my Happy Ending

Indossai per la prima volta la mia divisa da cheerleader ed uscii dallo spogliatoio.
Sentii un fischio d’ammirazione da dietro e mi voltai “Ju!”
Le corsi incontro, abbracciandola “Li voglio anch’io!” studiò i miei capelli.
Risi, agitando i fianchi facendo muovere la gonna “E che mi dici di questa?”
“Sei uno schianto.” Ammiccò.
Ridemmo entrambe, camminando sottobraccio verso il campo, dove stava per tenersi il falò per celebrare l’inizio della stagione di football.
La porta degli spogliatoi si aprì ed uscì Harry con la divisa da giocatore.
Mi guardò dalla testa ai piedi, sorridendo “Sei una cheerleader?”
Alzai le spalle “No, è il mio vestito da carnevale!”
Si avvicinò “Possiamo parlare?”
“Devo andare, la mia squadra mi sta aspettando e tu dovresti fare lo stesso.” Tagliai corto, cercando di sfuggirgli.
“Ti ho vista con Cam stamattina!” mi richiamò.
Mi voltai, rifilandogli un’occhiataccia “E allora?”
“Io vi lascio soli...” Julia si sentì di troppo, arrossendo.
“Resta.” Le dissi, mentre nello stesso momento Harry annuiva “Grazie.”
Sbuffai, incrociando le mani al petto mentre la mia amica se ne andava.
Harry si avvicinò di nuovo “Allora: perché eri con lui?”
Imitai una risata, acida “Sono affari miei, non credi?”
“Jen, non voglio litigare...” cercò di prendermi le braccia, ma mi scansai “Tu non immagini come mi sento ogni volta che ti vedo con lui!”
Commisi l’errore fatale di alzare gli occhi, incontrando i suoi così tristi. Abbassai subito lo sguardo sulle mie Converse rosse, con la scusa di scostarmi i capelli “Che cosa vuoi che ti dica, scusa?”
“Io... non mi devi delle spiegazioni. E’ solo che...” cercò di spiegarsi, ma io lo attaccai.
“Infatti, non ti devo alcuna spiegazione!” puntualizzai.
Prese il mio viso tra le mani, costringendomi a tenerlo all’altezza del suo “Non puoi scegliere lui...”
“Harry, te l’ho già detto: non è la gara e io non sono un trofeo.” Sussurrai anch’io, imitandolo anche se non ce ne era alcun bisogno “Anche se fosse, io non devo rendertene conto.”
Spalancò gli occhi, puntandoli nei miei “Lui ti ha spezzato il cuore, ti ha imbrogliato...” gesticolò, nervoso.
“E tu?” lo interruppi.
Rimase in silenzio, boccheggiando per qualche secondo.
“In bocca al lupo per la partita di football.” Mi alzai sulle punte, baciandogli la guancia.
Poi mi voltai, lasciandolo solo.

Gli studenti, sotto al palco, applaudirono alla fine del nostro numero con enfasi.
Salì il coach, pronto per il suo discorso e noi ci mettemmo in fila, per scendere le scale.
Come toccai terra, una mano mi afferrò il braccio, portandomi fuori dalla fila.
“Vieni con me.” Sussurrò Harry.
Svincolai dalla sua presa, ritirando il braccio “Harry, lasciami in pace!” mi voltai, raggiungendo la mia squadra. Lo sentii sbuffare e capii che mi stava seguendo.
Approfittando della folla, mi infilai fino a mischiarmi in mezzo a tutti quegli studenti, nelle file dietro.
Mi guardai intorno soddisfatta: l’avevo seminato.

Harry’s POV
Per quanto si fosse impegnata, non era difficile individuarla, con quei capelli, neanche in mezzo a tutta quella gente euforica.
Passando dalle ultime file, mi misi dietro di lei e posai le mani sui suoi fianchi.
Saltò con un urlò di sorpresa, che venne sovrastato da quelli degli altri studenti, per un’incitazione del coach.
Mi avvicinai, continuando a tenerla, finché non sentii la sua schiena poggiata al mio petto.
“Hai due opzioni: mi metto ad urlare e ti faccio arrestare per tentato stupro...” continuò a guardare davanti, applaudendo “O mi giro e ti sistemo con le mie mani!”
Risi, scostandole con una mano i capelli e li posai sull’altra spalla, sussurrandole vicino all’orecchio “Voglio solo parlarti.”
“Non ti è mai passata per l’anticamera del cervello l’idea che io non abbia alcuna intenzione di parlare con te?” commentò acida.
“So che neanche tu vuoi che me ne vada.” Insistetti.
“Ah sì? E come fai ad esserne così sicuro?” urlò, seguendo la massa, fingendo di star ascoltando il discorso.
Sorrisi, voltandole il viso con la mano sotto al mento, portandola alle mie labbra prima che potesse obbiettare. Mi allontanai poco dopo, sorridendo vittorioso.
“Sei sleale, Styles.” Alzò le spalle, tornando a guardare il coach che accendeva la sua torcia.
Sbuffai “Non mi lasci altra scelta!” Alzò un sopracciglio, girandosi confusa, ma non le diedi il tempo di chiedermi niente che la caricai sulle mie spalle come fosse un sacco di patate.
Provò a divincolarsi dalla mia presa, dandomi dei cazzotti sulle spalle che, purtroppo per lei, erano imbottite sotto la divisa.
Lasciammo il corpo studentesco a godersi le ultime parole del preside e l’accensione del fantoccio di legno, portandola dietro gli spalti.
Un ragazzo con la divisa della squadra ci fissò mentre ci allontanavamo. Portava il casco, ma ero sicuro al 100% si trattasse di Cam.
“Stavo ascoltando!” mise le mani sui fianchi, quando i suoi piedi toccarono di nuovo terra.
“Bene, adesso ascolti me.” Ribattei, serio.
Sbuffò, poggiandosi con la schiena al muro, incrociando le braccia al petto.
Alzò il piede destro, poggiandolo alla parete e la gonna rossa e bianca frusciò, lasciandole le gambe scoperte. La guardai solo un attimo indossante la divisa, pensando a quanto fosse bella...
Mi avvicinai, mettendomi di fronte a lei “Jen, quella scommessa è solo una cosa stupida ed è successo prima che mi innamorassi di te!”
Lei rimaneva in silenzio.
Posai la mano sul muro, accarezzandole il viso con l’altra “Io ti amo.”
Mise la mano sul mio petto, quasi aspettandosi di riuscire a sentire il battito del cuore “Dillo di nuovo.”
Alzai un sopracciglio, confuso.
Lei mi cinse il collo, avvicinandomi il viso al suo “Dimmi che mi ami.”
Sorrisi “Ti amo. Ti amo. Ti amo. Ti amo. Ti amo. Ti amo. Ti amo. Ti amo. Ti...” Mi interruppe, alzandosi sulle punte, facendo incontrare le mie labbra con le sue.
“So che ti sembrerà una richiesta da bambina, ma...” alzò gli occhi, puntandoli nei miei, mentre con le dita mi accarezzava i capelli “Ti prego, giuramelo.”
Le accarezzai la guancia con il pollice, la mano sul collo “Te lo giuro: ti amo come mai nessun’altra.” l’avvicinai a me, baciandola “...per sempre.” Aggiunsi, prima di posare le mani sui suoi fianchi, stringendola a me, appiattendoci al muro.
Mi allontanai appena, sorridendole “Credo sia il tuo turno.”
Si morse il labbro “Ti amo anch’io, Styles!” prima di ritirarmi a sé per baciarmi di nuovo.
Posai il dito sulle sue labbra “Ah! Credo che non basti...”
Alzò un sopracciglio, ridendo. Le suggerii all’orecchio, lasciandole un bacio.
Rise, scuotendo la testa. Si alzò sulle punte, poggiando la fronte alla mia “Solo te.”
Sorrisi, prendendole il mento con la mano, riportando le sue labbra alle mie.
“Devi andare...” posò la mano sulle mie spalle, spingendomi.
“Non me ne andrei per niente al mondo...” sorrisi, baciandola sotto il mento.
“Harry, sono seria. Ti stanno chiamando!” rise.
Mi allontanai di scatto, ascoltando la voce arrabbiata del coach che mi richiamava all’appello.
“Merda!” corsi, prima di fermarmi e tornare da lei.
La baciai, accarezzandole velocemente il viso “Promettimi che non mi sfuggirai di nuovo. –chiamarono di nuovo il mio nome- Promettimi che ci rivedremo qui alla fine della partita.”
Sorrise, annuendo “Te lo prometto.”
La baciai un’ultima volta mentre mi richiamavano per la quinta e corsi, indossando il casco e raggiungendo la mia squadra.
Entrammo in campo in fila, la capoccia rossa di Cam davanti a me.
La squadra delle cheerleader passò affianco a noi, sorridente.
Jen mi scompigliò i capelli, ammiccando, mentre mi superava.
Cam le prese la mano, trattenendola e le disse qualcosa che non riuscii a capire per le grida dei tifosi.
Neanche lei riuscì a sentirlo, alzando le spalle e se ne andò con le altre ragazze mentre Cam si voltava appena, studiandomi.

Vincemmo 3 a 0 quella sera.
Il primo punto fu merito di Cam che, passando davanti alla panchina, lanciò un bacio a Jen.
Lei arrossì, imbarazzata, voltando gli occhi verso di me e sorrise mortificata.
Il secondo punto, come il terzo, furono il frutto di tutti i miei sforzi.
E non mi importava niente di passare o meno la prima fase del girone, io volevo solo impressionarla!
Forse era per lo sforzo, ma più probabilmente era per i suoi sorrisi, per il vederla saltare esultando, se il cuore mi batteva così forte sotto la divisa...
   La partita era appena finita ed io avevo ancora in testa le immagini di Jen a bordo campo mentre mi rivestivo velocemente, cercando di sistemarmi.
Stavo uscendo, quando sentii una mano trattenermi la spalla “Che vuoi, Cam?”
“Tieni.” Mi porse una rosa. Alzai un sopracciglio, guardandolo confuso “Scemo, non è per te... E’ una ragazza e in particolare le piacciono le cose sdolcinatamente romantiche.”
“Ok, dov’è la fregatura?” la presi.
“Vi ho visti prima della partita, ho visto il modo in cui ti guardava in campo...” Alzò le spalle “Sarebbe inutile continuare a litigare quando è ovvio che sei tu quello che vuole.”
Sorrisi, stringendogli la mano “Grazie.” chiusi la porta alle mie spalle, ma tornai indietro, affacciandomi “Quindi stamattina...”
Cam rise “Ti sei perso la scena?” io rimasi in silenzio, aspettando che continuasse. Si voltò, indicando la guancia “Mi ha mollato uno schiaffo!”
Risi, sollevato, uscendo. Corsi fin dietro gli spalti, dove le avevo dato appuntamento.
Lei non c’era.
Panico.
Scivolando con la schiena lungo il muro, mi sedetti sull’erba bagnata.
Sentii un fischio dall’alto degli spalti.
Alzai la testa, trovando Jennifer con il fischietto in mano e le mani sui fianchi, imitando il coach “Styles! Muovi il culo e vieni in campo, subito!” Risi, alzandomi e correndo verso l’entrata.
La guardai scendere i gradoni, indossando un vestito blu che, come i capelli rossi, assecondando i suoi movimenti. Camminò aggraziata sull’erba con le ballerine intonate, venendomi incontro.
Si fermò, allargando le braccia “Potresti anche fare uno sforzo e venire tu da me!”
Risi, correndole incontro.
“Potresti rifarlo? Sembrava tanto ‘Via col...” la interruppi, prendendole il viso tra le mani per baciarla.
Mi cinse il collo, passando la mano tra i capelli, sentendola ridere sulle mie labbra.
“Sei venuta.” Sussurrai, sulle sue labbra.
Alzò le spalle, sorridendo “Potevo perdermi un appuntamento con il miglior giocatore della squadra?”
Risi, baciandola “Quindi posso raccontare ai miei amici di essere fidanzato con una cheerleader?”
Rise anche lei, alzandosi sulle punte per sussurrarmi “Chi ha mai parlato di fidanzamento?”
Non capii subito cosa volesse dire, poi mi ricordai della rosa che tenevo ancora dietro la schiena “Vuoi che mi metta in ginocchio?” Rise, scuotendo la testa e mi prese le mani.
“Jen...” Le porsi la rosa, sorridendole “Vorresti diventare la mia ragazza?”
Annuii, mordendosi il labbro sorridente e con un salto mi abbracciò “Assolutamente sì!”
“Tu non hai niente per me?” la baciai sotto il mento.
“Un fischietto?” rise.
“Non era esattamente quello che avevo in mente...” sorrisi, avvicinando il viso al suo.
Si alzò sulle punte, ma prima che potessi baciarla, si accesero gli impianti di irrigazione.
Si allontanò di scatto, ridendo.
Le presi la mano, per portarla via, ma lei mi fermò “Credevo stessi aspettando il tuo bacio sotto l’acqua!”
Risi, avvicinandomi e cingendole la vita.
Lei fece il resto, alzandosi sulle punte e cingendomi il collo.
Deviò verso il mio orecchio, sussurrandomi, con la mano tra i miei capelli bagnati “Anch’io ti amo, per sempre.”
Ci guardammo per qualche secondo, sorridendo, prima che le accarezzassi la guancia, avvicinandola a me.
La baciai di nuovo, sentendo il suo cuore battere vicino al mio.
“Allora, era come te lo immaginavi?” alzò il naso, guardando le gocce d’acqua che cadevano.
“Oh, no...” Le scostai i capelli bagnati dalle guance “Con te è meglio di come avrei potuto sognarlo!”
Sorrise, mordicchiandosi il labbro e puntò le dita sulle mie guance, dove immaginavo dovessero esserci le fossette. Le guardò continuando a sorridere, prima di lasciare un bacio su entrambe.
La presi in braccio mentre mi cingeva il collo “Forse è meglio se ce ne andiamo, prima di ammalarci...”
Rise “Mi porterai nel tuo castello?”
Risi anch’io, cominciando a camminare “Certo, il cavallo bianco ci attende fuori.”
“Credi che riuscirò mai a vederti con un pennacchio e la calzamaglia azzurra?” posò la testa sulla mia camicia.
“Anche se sarei comunque incredibilmente sexy...” le baciai la fronte “Non ci spererei!”
“Non importa, tu per me sei comunque il mio principe azzurro.” Sorrise, lasciandomi un bacio sul collo.
Mi voltai, guardandola negli occhi sorridendole “E vissero per sempre felici e contenti?”
Annuì, accarezzandomi le guance, sorridendomi prima di baciarmi “Tu sei il mio lieto fine, Styles.”

A little space for me...

Ok, questo è il momento commovente: grazie a tutti quelli che sono arrivati a sopportarmi fino all'ultimo capitolo, a chi ha recensito e chi ha letto in silenzio, grazie alle mie migliori amiche per avermi sostenuto lungo tutta la storia e alle persone che ho conosciuto capitolo dopo capitolo. Spero di non aver dimenticato nessuno.
In caso contrario, un ringraziamento a tutti quelli che ho dimenticato di ringraziare!!!!
Vi amoooooo!!! -anche se non vi conosco!-
Un possibile seguito? In questo periodo non ho proprio tempo, I'm sorry...
Però posso dirvi che ho in serbo per voi una sorpresa...

Jen ed Harry al falò. <3

Se non vi foste ancora rotti di me, potreste leggere l'altra FF che ho scritto:

  
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