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Autore: Valery    03/12/2006    0 recensioni
Andromeda se ne va di casa lasciandosi la famiglia alle spalle. Bellatrix vuole farle cambiare idea insieme a Narcissa e Sirius vuole seguire l'esempio della cugina. Cosa succederà?
Genere: Generale, Triste, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sirius Black, Sorelle Black
Note: Alternate Universe (AU), OOC | Avvertimenti: nessuno
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Scappa…

Scappa…!

 

 

Nel frattempo, Bellatrix e Narcissa erano giunte di fronte ad una graziosa villetta dalle tendine decorate con del pizzo.

-Sicure che sia questa?- domandò la bionda indifferente.

-Lo scopriremo presto.- rispose la mora che era impaziente di vedere l’uomo che le aveva portato via sua sorella.

 

Bellatrix si trovava davanti alla cancellata che la divideva da Andromeda e, a sua insaputa, da Sirius; voleva a tutti i costi vedere in faccia chi era quello sporco babbano che le aveva portato via sua sorella!

La bacchetta era dritta davanti a sé che illuminava debolmente la porta d’ingresso. Forse era per la scarsa luminosità che Bellatrix non si accorse che in fondo alla via un perfetto sconosciuto si stava avvicinando e aveva come obbiettivo la dolce villetta.

-Bella…- sussurrò leggermente preoccupata Narcissa all’orecchio della sorella. Bellatrix si voltò ed intravide l’uomo che si stava avvicinando. Questi, d’altra parte, teneva la testa china e non si era accorto delle due ragazze.

La mora puntò la bacchetta verso di lui, ma Narcissa fu più svelta e glielo impedì di fare.

Finalmente, la figura sospetta alzò la testa e quando vide due quelle due donne completamente vestite di nero, si fermò di botto. Parve scrutarle per diversi minuti, fino a quando Bellatrix non pestò furiosamente un piede per terra.

-Si può sapere che cosa vuole?- domandò la mora parecchio irritata. L’uomo indietreggiò ancora.

-Niente. Siete per caso delle suore venute a fare il rosario? Perché se è così, avete sbagliato casa: è nell’altra via quella della signora Scott.-

-Che cosa saremmo noi?!- esclamò a sua volta Narcissa scandalizzata.   

-Ehm… Scusatemi, ma ora io dovrei rientrare.- ed indico la famosa villetta. Bellatrix e Narcissa spostarono lo sguardo da lui alla casa e viceversa. A prendere parola fu la bionda.

-Ma allora tu sei…-

 

*

 

-Sirius, io vado a cercarlo.- sentenzio Andromeda più convinta che mai. Il ragazzo bloccò la cugina che si era diretta fuori dalla cucina.

-No che non ci vai. Siediti qui e calmati Andry, vedrai che Ted tornerà.-

Andromeda obbedì ma ormai l’agitazione aveva preso il sopravvento: e gli fosse successo qualcosa?

-Voglio solo aspettarlo fuori dalla porta! Sirius, non puoi impedirmi questo!- esclamò la Black indignata.

-Andrò a vedere io.- decise il ragazzo in preda alla disperazione anche lui. Andromeda, anche se a malincuore, dovette acconsentire.

Sirius aprì la porta e diede una breve occhiata fuori: appena vide l’ombra delle di quelle due donne subito pensò che fossero dei mangiamorte, ma poi notò che accanto a loro c’era un’altra persona, e quella persona era…

 

-Oh, mio Dio! Ted!!- esclamò Andromeda che si era avvicinata silenziosamente alle spalle del cugino.

-Andry! Ti avevo detto di rimanere in casa!- cercò di rimproverarla Sirius, ma ormai la ragazza aveva varcato la soglia e si accingeva a raggiungere Ted e le misteriose figure.

-Andromeda!- si lasciò scappare Narcissa mentre guardava soggiungere sbalordita la sorella maggiore. Bellatrix si voltò e quando incrociò lo sguardo della sorella, abbassò la bacchetta e avanzò lentamente.

-Andry, eccoti finalmente! Nostra madre è preoccupata moltissimo per te. Torna a casa e non rivedrai mai più la luce del Sole!- Ma i tentativi di Bella non valsero a niente. La mora tentò di prendere per un braccio la sorella, ma questa si scansò velocemente.

-Mi spiace, ma non posso venire. Io non mi sento parte della famiglia Black, come vi sentite voi. Amo Ted, e sicuramente voi farete di tutto per impedirmelo, ma io non posso rinunciare a questo amore nei suoi confronti. Dite alla mamma che verrò a farle visita e le spiegherò il perché della mia scelta.-

 

Andromeda concluse il suo discorso ed era pronta a ritornare in casa, con Ted dietro di sé, ma fu bloccata dalla voce di Bellatrix.   

-Ma non capisci Andry?! Tu non puoi fare questo voltafaccia alla tua famiglia! E soprattutto non puoi abbandonare me e Narcissa! Avevamo promesso che saremmo state per sempre insieme, non ti ricordi? Se tu infrangi la promessa, è come se la infrangessimo anche noi se ti lasciamo andare!-

Narcissa prese per un braccio la sorella e cercò di allontanarla dall’abitazione, ma questo non servì a niente perché si liberò senza difficoltà. A prendere la parola però fu la bionda.

-Bella ha ragione! Per una volta ascoltaci! Se ci vuoi bene, torna o altrimenti nostra madre ci priverà della luce del giorno sul serio!-

 

Andromeda guardò Ted negli occhi: sicuramente gli avrebbero detto cosa fare, loro erano qualcosa di speciale e importante per lei. Capì dallo sguardo del suo dolce amore che l’avrebbe anche lasciata andar via, ma ovviamente lei non avrebbe scelto quella strada, mai e poi mai.

-E va bene. Verrò con voi, ma dopo me ne andrò definitivamente. Mi dispiace, ma non posso restare e struggermi in questo modo.-

Baciò Ted con tutta la dolcezza di cui era capace e rientrò in casa.

Lì vide Sirius seduto sul divano: la testa sulle mani con i gomiti poggiati sulle ginocchia.

Si avvicinò a lui e gli passò una mano tra i capelli.

-Ehi, Sirius. Non devi essere in pensiero per me, vedrai che si risolverà tutto!- gli disse nel tentativo di farlo stare meglio.

Il moro alzò lo sguardo sulla cugina e la guardò freddo. Il suo sguardo intimorì la ragazza.

-Se tornerai ti rinchiuderanno quei dannati! Mia madre ha tentato di farlo con me, e sicuramente la tua non esiterà a provarci!-

Andromeda si era aspettata una reazione del genere da parte di Sirius. In fin dei conti non poteva biasimarlo.

-Lo so, ma ricordati che io, a differenza tua, posso usare la magia.- Sorrise tentando di risollevargli il morale.

-Ok, vai ma torna subito, intesi?- Il suo tono non ammetteva repliche, e questo Andromeda lo sapeva.

-Certo che torno, ci mancherebbe altro!- Lo abbracciò manifestandogli tutto l’affetto di cui era capace.

Si avviò verso la porta dove Ted le porse un giubbino per coprirsi.

Uscì e raggiunse le sue sorelle che l’attendevano impazienti. Appena fu lì con loro, tutte e tre si guardarono profondamente: Bella era impassabile come sempre, mentre Cissa tentava come di comunicare qualcosa del tipo: sono contenta che alla fine tu sia venuta. Lei invece, Andry, guardava entrambe con un velo di tristezza negli occhi, come per far capire quanto le costava questo suo atto deciso così di punto in bianco.

Si incamminarono lasciandosi alle spalle le case babbane, per addentrarsi nella via delle case “purosangue”, come le definiva Sirius.

Sarebbe sopravvissuta a tutto questo? “Certo che sì, ho fatto una promessa a Sirius, e poi non posso abbandonare così Ted! Lui ha bisogno di me! Ma le mie sorelle? Sopravvivranno senza qualcuno che le riporti continuamente sulla dritta via, o prenderanno quella del male, come spesso capita? È tutta colpa dei miei genitori! Purosangue non è sinonimo di potere e superiorità, è solo una distinzione che si fa tra famiglie magiche e famiglie non dotate di poteri magici! Perché non lo capisco?” si domandò la castana esasperata.

 

*

 

Nello stesso tempo, Sirius stava osservando la sera che pian piano aveva riempito tutto il quartiere silenziosamente. Ted gli aveva proposto una tazza di the, ma lui aveva prontamente rifiutato, dicendogli che avrebbe mangiato solo quando Andromeda avrebbe varcato la soglia di quella casa.

-So che è difficile, Sirius, ma con il tempo ho imparato che Andromeda è una che le promesse le mantiene sempre. Anche quando è sul punto di commettere un errore, sa sempre come tirarsi fuori dai guai. Tu questo non l’hai imparato?- Questa domanda lasciò leggermente perplesso il moro: lui cosa aveva imparato su Andromeda in tutti quegli anni?

-Beh, ho imparato che Andromeda è la persona che comunica più apprensione di qualsiasi altro essere vivente.- disse il ragazzo ricordandosi gli atteggiamenti di non molto tempo fa della cucina. Ted sorrise.

-Sì, in effetti, è una che ti fa preoccupare di qualsiasi cosa con molta facilità, ma in fin dei conti, è una cosa che adoro di lei, perché con poche parole si riesce sempre a tranquillizzarla… Per poco però.- I due uomini scoppiarono a ridere come non avevano mai fatto prima d’ora.

-Allora, la vuoi la tazza di the?- chiese di nuovo Ted.

 

*

 

-Madre, lasciatela andare!- esclamò Bellatrix nel vano tentativo di fermare quel mostro indemoniato di sua madre che voleva a tutti i costi fermare Andromeda, la quale se ne stava scappando di casa come se niente fosse.

Era tornata tardi quella sera, per di più con dei vestiti impresentabili, ed ora aveva liquidato la sua famiglia dicendo che aspettava un bambino da un uomo babbano che non avrebbe mai presentato a nessuno di loro. E poi era uscita, dicendo che non si sentiva parte della famiglia, dicendo che la vita che le voleva condurre era molto diversa dalla loro.

-Ma come ha osato?! Io e suo padre non le abbiamo mai fatto mancare niente, e lei come ci ripaga?! Andandosene! Bene, sono molto contenta!!!- La donna abbandonò il piano terra per raggiungere il primo seguita dal marito.

Narcissa e Bellatrix si guardarono con uno sguardo d’intesa.

-Credi che abbiamo fatto bene a lasciarla andare via così?- domandò la bionda titubante.

-Beh, a questo punto, visto che non si può tornare indietro, direi di sì.- rispose la mora mentre chiudeva la porta a chiave.

 

*

 

Finalmente se ne era andata, per davvero. Ora avrebbe condotto una nuova vita, ora avrebbe iniziato a vivere come aveva sempre desiderato! Volse il suo sguardo alle stelle e sorrise, più felice che mai.

Là in cielo c’era una galassia che portava il suo nome, e secondo lei era merito suo se tutto, alla fine, era andato bene.

Di quello che sarebbe successo, dei commenti pochi rispettosi che sarebbero sorti, non le importava minimamente niente. Ora voleva vivere, e lo voleva fare come piaceva a lei.

 

 

Fine

 

Ed eccomi qui, dopo secoli e secoli^_^ Ma alla fine, la cosa che conta, è che abbia concluso tutto, no? ;) Forse vi aspettavate qualche scontro magico, ma da come avete potuto leggere, si è risolto tutto molto semplicemente! Un enorme grazie a tutti quelli che hanno commentato, ovvero: Skiblue, Jenny88, Ellie, Lore, RebelHalloweenJack, Calime e Vale_Lestrange. E un grazie speciale a tutti quelli che non considerano Andromeda solo un personaggio secondario della saga di Harry Potter, ma qualcosa in più^.^ Vale J 

 

 

 

   
 
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