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Autore: LilyScam    14/05/2012    4 recensioni
Questa storia partecipa al contest "Di capelli boccolosi e addominali scolpiti dal Quidditch - Parodie Contest" indetto da Psiche_
Non che pensassi di avere qualche possibilità inviandola, ma adesso la pubblico perchè mi sto annoiando e non so che fare :3
Dal testo:
"Dato che Dracuccio non morirà in questa storia – * sospiro di sollievo di tutte le dodicenni arrapate che stanno leggendo * - , lo paragoneremo a Johnny Bravo.
“Hello, 911 Emergency? There's a handsome guy in my badroom! Hey, wait a second. Cancel that - it's only me!”
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Blaise Zabini, Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Hermione Granger
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Contesto generale/vago
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Ciao :3 Qualcuno me l'ha chiesto, ma non credo che scriverò il seguito del capitolo precedente!
Questa è un'altra storia (sempre no-sense e praticamente incompiuta), e sebbene abbia gli stessi personaggi (come Stella Cadente di Fuoco <3 <3), NON è IL SEGUITO DI QUELLA PRIMA :D

Anche questa storia partecipa al Parodie Contest di Pshiche_ , fanno una mini-raccolta.
Se fa schifo e vi aspettavate di più, mi dispiace :/

 

HERRM - MMIONE - GRIFONCINA HA UN SEGRETO



Hermione Granger, la sedicenne più avvenente di Hogwarts, parte dell'Ordine di Merlino, terza classe, e cinque volte vincitrice del premio Sorriso più Seducente del Settimanale delle Streghe – se mi stessi confondendo con qualcun altro avvertitemi, mi raccomando – stava come a suo solito seduta in Biblioteca, il naso infilato nei libri – ma sa fare anche qualcos’altro, secondo voi? -.

« Ciiiao Hermione, amica mia » sussurrò velata Stella Cadente di Fuoco, avvicinandosi fiancheggiando. Non si sedette accanto a lei - perché sarebbe stato troppo banale, insomma, lei si chiama Stella Cadente di Fuoco, mica Gina -, ma si spalmò sul tavolo in posizione sensuale. Non si sa se ci stesse provando con Hermione, ma è possibile, dato che in questa AU non segnalata la Grifona è la donna più bella del mondo.

« Ciao Stella Cadente di Fuoco! » miagolò Hermione, assolutamente IC con il suo carattere (?).

« Stella, tesoruccio, posso chiederti una cosa? » aggiunse poi, sovrappensiero « Perché ti chiami così? ».

« Oh amore! » rispose l’altra, sorridendo a 42 (?) denti e sbattendo le lunga ciglia ambrate – cioè arancioni - « Io sono l’OC della storia! Sono nuova, figa, simpatica, queen, anti-queen e battona tutto insieme. Sono perfetta per ogni ragazzo della scuola! Ma, come sai bene, ho un grandissimo segreto » e si rabbuiò, mettendo su il broncio.

« Oh no, Stella – a ‘na certa si può anche abbreviare -,  dimmi, cosa ti è successo? » esalò Hermione con un sospiro.

Suspense, gente, arriva lo scoop.

Stella Cadente di Fuoco tirò su col naso.

« Sono la figlia del temibile Tu-Sai-Chi, MMione, perdonami! » scoppiò a piangere subito dopo, mentre inondazioni di lacrime le rigavano le guance « Dovevo essere super-originale e così mi hanno dato il nome di una delle Winx! ».
Oh, signori, come bruciavano quelle lacrime!

Era lacrime di rabbia, di passione, di ardore: erano lacrime per la mancanza di un padre durante tutta l’infanzia, che l’aveva abbandonata; erano lacrime di tristezza, perché era cresciuta diversa, allontanata da tutti, mal vista; erano lacrime di vendetta, perché odiava suo padre, che le aveva trasmesso il gene della mancanza del naso.

Erano infine lacrime di dolore infinito, perché il padre le aveva ucciso tutti i suoi cari, per evitare che si sapesse che aveva avuto una figlia (?): la madre, la zia, la nonna, il cugino, il panettiere, persino il coniglietto Bonnie.

Perché non avesse ucciso anche lei, però, non era ben chiaro.

Ah, scusate.

Lei era la seconda Bambina-che-è-sopravvissuta.

Ora ha tutto più senso.

« Oh cielo, Stella! » gridò Hermione, inorridita – stava forse per avere un colpo di genio? - « Ti aiuterò io a vendicarti di tuo padre – no, ecco, no - !

« Anche se ti conosco da appena un mese, Stella - dato che casualmente è in questa scuola solo da quest’anno, altrimenti ci saremmo dovuti spiegare papà Voldie che l’accompagna al treno - , ormai sei diventata parte di me. Sei parte della mia vita, Stella, lo capisci? Io farei qualsiasi cosa per te, Stella, tu… ehi, Stella? Stella! ».

Indignata, Hermione diede un pugno sulla spalla della sinuosa ragazza-nuova, che stava flirtando con un tipo dell’altro tavolo. Era muscoloso e dal sorriso smagliante, con dei luccicanti capelli fra l’argenteo e il dorato.

« Chi è quello, MMione? » le chiese complice Stella, ammicando al tipo in questione e fregandosene della profonda conversazione che stavano facendo – sì, è ovvio, le lacrime sono già finite -.

« Draco Malfoy » cinguettò l’altra, dimenticandosi anch’essa di essersi appena indignata con la sua interlocutrice.

« Bene, vado a farmelo » propose pomposa Stella, alzandosi dritta e sventolando sexy i lunghi capelli biondi « Ah, ehm, MMione? Non dire a nessuno del nostro segreto! ».

« Quale segreto? » ridacchiò la Regina delle Grifone – che fra poco sarà spodestata da Stella di Fuoco Cadente provocando gradi liti per la contesta del trono, ve lo anticipo -.

« Bravissima, cominciamo bene! » commentò allegra Stella allontanandosi.

« Ehm, io veramente non avevo capito. Che segreto? ».

Ma nessuno l’ascoltò.

« Va be’ » si disse fra sé la Grifona, alzando le spalle « Adesso andiamo a fare qualcosa di incredibilmente intelligente che mi farà sembrare ancora più figa ».

Mentre usciva dalla Biblioteca incontrò la sua prima migliore amica – perché Stella era la seconda -, Ginny Weasley.
Ginny Weasley era assolutamente la ragazza più cool di tutta Hogwarts – non importa se l’ho già detto sia per MMione che per Stella, non importa! - : una fiammella in testa al posto dei capelli, pelle bianca come la neve, gambe slanciate e occhi azzurro cielo, mare e tempesta.
Per essere un po’ più originali delle altre due però, era anche una troietta dichiarata. Cambiava ragazzo ogni dieci giorni, e questo solamente perché la Rowling ha lasciato intendere che “piaceva ai ragazzi” – oh, mamma Row, non hai idea di che conseguenze ha provocato -.

« Questa sera c’è una festa, Mmione! » gridò super-eccitata Ginny Weasley, scuotendo la chioma rosso ciliegia – molto simile al rosso fuoco -  « Nella Stanza delle Necessità! Ci sarai, vero? Ci sarà tutta la scuola! ».

« Oh, no, Ginny! Mi devo trovare un cavaliere! » ululò la Grifona portandosi le mani alla faccia « Come farò? Lo sai io chi voglio! ».

« Oh, certo che so il tuo segreto, sono la tua migliore amica! » le ammiccò l’altra, facendole l’occhiolino.

 

Oh Cristo, lo so che questa roba demenziale sta andando per le lunghe, ma ho bisogno di una connessione logica (?) che colleghi gli eventi! 

 

« Ah, a proposito di segreti… Stella è la figlia di Tu-Sai-Chi! ».

« Noo! Davvero? ».

« Sì ».

« Quindi potrebbe essere pericolosa? » osservò Ginny in un breve momento di lucidità « Potrebbe essere il nuovo mirino del Signore Oscuro? Potrebbe essere una sua complice, venuta per… »

« Andiamo a cena, Ginny-Gin? » propose MMione, sbattendosene.

« Certo! » esultò Ginny-Gin, perdendo il suo momento.

Improvvisamente qualcosa di rumoroso e informe si accasciò ai loro piedi.

« Oh cielo, cos’è? » chiese Hermione, schifata, dando un colpetto al fagotto per terra.

« MMmione, credo sia mio fratello! » rispose con un risolino Ginny-Gin, sventolando la mano.

Il fagotto si alzò: capelli rosso fuoco, sorriso accattivante, occhi azzurro cielo, mare e tempesta – del resto era fratello di Ginny-Gin, no? – e una spruzzata di lentiggini terribilmente sexy.
Anche se la descrizione non ci azzecca con un bel niente, il mio primo pensiero è subito andato Ron, ma no, non è nemmeno lui.

« Fred! ».

« Hermione! » sospirò lui, passandosi una mano fra i capelli – ma perché se la passano tutti? Ma un pettine? -.

« Perché ti sei accasciato ai miei piedi, Fred? » mormorò Hermione, il cuore che le batteva forte.

Finalmente il ragazzo che aveva sempre (?) voluto, che aveva sempre osservato da lontano, che l’aveva sempre presa in giro ma che lei sapeva che no, non era serio (?!), finalmente eccolo là, davanti a lei, a prestarle attenzione.

Il buio calò attorno a loro, tutto rallentò. Sì sentivano soltanto il respiro irregolare di Hermione, il canto di una fenice lontana, simbolo di eterna felicità (ma che caz..?), il palpito del petto di Fred e le imprecazioni di Gazza perché non ci vedeva più niente.

Ma in quel momento non importava, perché c’erano solo loro due.

Importavano solo loro due.

Importava solamente che Fred, finalmente, fosse lì, nient’altro.

Solo Hermione&Fred, Fred&Hermione, la Grifona&il Grifone, e non so più che inventarmi perché non ci sono parole.

Non ci sono parole per tanto amore – perché questo è vero ammmmore - tutto insieme.

« Hermione » continuò Fred con la voce roca « George mi uccidirà per quello che sto per fare ».

« Che cosa, Fred, che cosa? ».

- Ginny-Gin intanto si era suicidata, boh, non ci interessa -.

« Io e George avevamo fatto un patto » singhiozzò Fred, vicino alle lacrime « Dato che ti volevamo tutti e due nessuna ti avrebbe mai potuto avere… ».

« Ok, ma cosa stai per fare? ».

« Ma io ti volevo troppo, MMione, troppo! ».

« Sì, Fred, ma che vuoi fare adesso? ».

« Sei sempre stata così bella… Così bella… io e mio fratello abbiamo sempre diviso tutto, ma con te non credo che si possa fare, e quindi… ».

« Ma veramente potevate! – Tanto, ormai - Però adesso mi dici che… ».

« Io non volevo arrivare a questo, Hermione, ma ho dovuto ».

Fred smise di piangere e afferrò bruscamente MMione per i polsi, poi per il collo, poi per i capelli e alla fine per le orecchie.

Erano a distanza minima.

Il respiro di lei era il respiro di lui, le loro labbra si sfioravano, i loro nasi si rincorrevano, le loro letiggini – Hermione ha le lentiggini? – si confusero…

Dopo un bacio veramente cool, Fred le accarezzò lo zigomo.
Mmh, che zigomo.

« George mi ucciderà » ripetè.
Hermione lo guardò: dura, limpida, tenera.

« Ci capirà » mormorò « Io amo te, non George. Tu hai qualcosa in più ».

« Ti amo anch’io » rincarò lui « Ma, Hermione, sicura che prima o poi non mi tradirai con lui fingendo che ti sei “confusa”, perché sai, non so perché ma sono circondato da gente ritardata e succede spesso… ».

« Voi due siete inconfondibili! » protestò Hermione assottigliando gli occhi, sibilando, scuotendo la chioma e poi ruggendo « Tu sei Fred, e lui è George ».

« Cazzo » osservò Fred, colpito – no, non ironicamente, perché Fred è la persona più seria del mondo, lo sanno tutti - « Hermione, hanno ragione quando dicono che sei illuminante. Sei davvero la strega più brillante del tuo corso, dell’anno e del secolo ».

« Ehm, Hermione… » s’intromise esitante Ginny-Gin - attenzione, sta per avere un altro colpo di genio - « Veramente non era questo quello che tu… ».

« Zitta, Ginny! » la interruppe Fred, mentre con calore guardava gli occhi cioccolatosi di Hermione e le scompigliava dolce i capelli biondi « Stavo facendo la mia proposta ».

« Accasciandoti a terra? » obbiettò la rossa, perplessa.

Fred la ignorò, come, del resto, facevano tutti quando non era vestita scollata.

« Hermione, ti stavo chiedendo la mano… ».

MMione trattenne il sospiro, eccitatissima. Stava davvero per…

« Per… ».

Oddio, doveva assolutamente trovare la Chiesa, appena finita questa stupida conversazione.

« So che è presto per la nostra relazione, ma… ».

E il vestito, assolutamente il vestito.

« … vuoi, tu, Hermione MMione Jane – non Jean, JANE ovviamente – Granger… ».

« Sì, lo voglio! » gridò lei senza riuscire a trattenersi.

Fred era raggiante.

« Perfetto, ti vengo a prendere stasera alle otto per il ballo ».

Hermione era super-confusa.

« Non mi vuoi sposare? » chiese, mormorando con un ringhio (?).

« Hermione » obiettò Fred, ora confuso anche lui « Abbiamo appena sedici anni, non credo che sia il caso di … ».

Cavolo, oggi tutti colpi di genio sono degli Weasley!

« Basta! » urlò MMione, fuori di sé « Hai tradito la mia fiducia! ».

Dato che non so come far finire le conversazioni perché non so dare un fine a queste demenzialità - ormai l’avrete capito - improvvisamente arrivò qualcun altro.

Era Ron Weasley, ex fiamma – non può essere altro che “ex”, dato che a NESSUNO ( povero  ) piace vederlo con lei – di MMione.
Ron Weasley era straordinariamente brutto e volgare. E, soprattutto, insensibile.
Inoltre era anche stupido. 

« Hermione! » la salutò grottescamente « Ti presento mio fratello Fred ».

« Stanno insieme, Ronald » osservò Ginny. Nessuno l’ha mai chiamato Ronald, in realtà, ma così posso sottolineare il fatto che lo odiano tutti.

RRRonald.

« Ma non si sono mai parlati prima! » rispose lui, perplesso.

Ecco, poverino, magari non è neanche troppo cretino, chissà perché tutti lo trattano male.

« Oh » realizzò in un secondo momento « Quindi conosci anche George! Stai insieme anche a lui? »

« No, ho preferito Fred » sussurrò Hermione, poi, ripensandoci un attimo « Però, aspetta, George non è così male… ».

« Tranquilla MMione, fra qualche anno morirò, tu sarai disperata e George si prenderà cura di te. Prima inizierà con un “consoliamoci a vicenda”, poi diventerà una storia di sesso violento, e alla fine, quando vi comincerete a sentire in colpa, uno emigrerà in Australia e l’altro in Messico » le ricordò Fred.

 

Ops, che vi ho svelato il finale della loro storia d’amore? Cavolo, era così originale…

 

 

 

***

 

Il ballo di quella sera organizzato nella Stanza delle Necessità, altra virgola a caso, era spettacolare. Era una festa davvero cool, piena di gente cool, con musica cool, vestiti cool, cibo cool, e tutto ciò che ci poteva essere di cool.

C’erano uccelli che cantavano, sirene che ballavano, luci sbrilluccicanti, fuochi d’artificio, due portici, delle altalene, cinque cavalli, quattro mucche e infine Tom e Jerry che si rincorrevano.. Era solo una stanza, ma mi sono approfittata del fatto che fosse magica per farci entrare un palazzo.

Tutti i presenti ballavano scoglionati nella pista, ondeggiando al ritmo di una canzone tassativamente babbana – non mi va di inventarmi un gruppo musicale del mondo magico come le Sorelle Stravagarie, scusate – soffusa da un enorme stereo con un impianto gigante. Se si guardava bene lì vicino c’era una ragazzina con i capelli crespi che sventolava incazzata un grosso tomo di “Storia di Hogwarts”.

« Gli apparecchi elettronici non possono resistere ad Hogwarts, c’è troppa magia nell’aria! » strepitava.

Ma non ci interessa.

Hermione arrivò in un delizioso ritardo da star accompagnata da Fred, che vestiva uno smoking (Fred?). Stavano parlando del nulla - come tutti in questa storia idiota - quando arrivò anche Ginny-Gin, accompagnata dal tizio della settimana, di cui non diremo nemmeno il nome.

Harry – il mitico Bambino-che-è-sopravvissuto di cui non ci interessa una cippa – stava sbavando davanti alla sensuale Stella Cadente di Fuoco, regina indiscussa della pista insieme a Dray Malfoy. Di Ron non ce ne frega niente, ma, in caso lo voleste sapere, lui stava mangiando.

« MMione, io ti devo parlare! » sussurrò Ginny-Gin, scuotendo sia il braccio dell’amica sia la fiamma di capelli rossi. 

« Io non ho segreti Ginny-Gin, puoi dirmi tutto qui – frase da non dire MAI, lo sanno tutti -, davanti all’amore della mia vita » cinguettò l’altra, indicando Fred.

« E’ troppo importante, MMione! » la supplicò.

« Avanti, dicci! » la spronò anche il fratello.

« Scusate, mi aggiungo a voi, mi rivolta troppo guardare Ron che mangia » s’intromise Harry avvicinandosi. Tutti quanti voltarono la testa verso Ron.

Stava mangiando senza mani, con la testa direttamente nel piatto, e stava mangiando la cosa di sicuro più sbrodolosa e oliosa che ci fosse: ogni volta che prendeva una boccata d’aria rivoli di cibo gli colavano sul mento e sul petto, dov’era appuntato un fazzoletto bianco come i cartoni animati. A quel punto dava morsi animaleschi a un grosso cosciotto di pollo che teneva nella mano destra, ruttava, sbatteva i pugni sul tavolo in segno di battaglia (?), e poi si rituffava nel piatto.

 

Questo nella mente perversa delle autrici di fyccine, ma in realtà probabilmente stava semplicemente mangiando; però, dato che è un’ottima motivazione per schifare Hermione e dare senso al fatto che lei stia con tutti tranne che con lui, che ben venga.

 

Nauesati, tutti tolsero lo sguardo dallo spettacolo rivoltante.

« Ok, MMione, ascoltami adesso, ti devo parlare » riprese il discorso Ginny-Gin.

« Che cosa c’è? ».

« MMione, so come realizzare il tuo più grande sogno » disse tutto d’un fiato la rossa « Ho un piano geniale ».


Ehh, geniale. Se.

 

« Il tuo più grande sogno non è stare con me, MMione? » obiettò Fred, perplesso.

« Il mio più grande sogno è stare con te, Fred! » annuì Hermione, tranquilla.

« No! » ringhiò Ginny-Gin, che stava perdendo la pazienza « E che cazzo, con tutto quello che ci ho messo – fine, la ragazza! - ! Il tuo sogno è…»

* Rullo di tamburi*

« … il tuo sogno è stare con il professor Piton! » concluse, soddisfatta.

La musica s’interruppe di botto perché, giustamente, tutti stavano ascoltando loro.

L’unico rumore che si sentiva era quello Ronald che si inzuppava nel piatto senza ritegno.

« Il tuo sogno è… stare con il professor Piton? » ripetè Fred, stupidamente.

MMione sentì il mondo crollarle addosso. Gli le bruciavano, lo stomaco le si stringeva, la testa le stava esplodendo, un braccio le se stava per staccare, il naso le prudeva…

« Come hai potuto! » ululò Fred.

« Cos’è successo?! » s’intromise Stella Cadente di Fuoco.

« Ginny ha svelato il segreto di Hermione » le rispose Harry, venerante.

« Troia! » gridò la ragazza, senza mezzi termini « Come hai potuto dire a tutti il nostro più grande segreto, che sono figlia di Tu-Sai-Chi?! ».

La musica – che intanto era ripresa -, s’interruppe di nuovo. 

Magari c’entrava la ragazzina coi capelli crespi, boh.

Comunque questa volta il silenzio era un tantino più sbigottito.

« Ehm, Stella… » mormorò Mmione, imbarazzata « Veramente quello non era ancora stato detto, sei stata tu che… ».

« Oh, vi odio! » urlò l’altra senza ascoltarla, scoppiando a piangere « Pensavo di aver trovato dei veri amici e invece… Non vi voglio più vedere! ».

« Ma noi che c’entriamo? » osservò perplesso Harry, che vedeva la sua speranza di farsela scappare via insieme alle ambrate ciglia di Stella Cadente di Fuoco, che correva via fra la folla.

« Potter, dobbiamo trovarla » ringhiò Dray da lì vicino, passandosi una mano fra i capelli argentati.

« Sì Malfoy, hai ragione » convenne Harry con un cenno molto molto maturo « Dobbiamo unirci di fronte alle avversità. Mettiamo da parte i nostri dissapori e…».

« Oh, e muoviti, Sfregiato! » lo esortò Dray mentre, senza motivo apparente, si strappava la camicia (?) e correva tra folla.

« Perché si è strappato la camicia? » chiese Fred, con lo stesso tono instupidito di prima, dando voce ai nostri pensieri. 

« Oh, perché è così coraggioso… » miagolò Ginny-Gin.

 

Ma chi, lo stesso Draco Malfoy che si è cagato in mano e voleva fuggire dalla Battaglia con mamma e papà?

 

« Non c’entra niente, Ginny, io non mi tolgo la camicia se voglio sembrare coraggioso ».

 

In effetti…

 

« Vabbè, MMione, dobbiamo andare. Ti farò incontrare il tuo grande amore! ».

« Aspetta, e io? » gracchiò Fred, stringendola a sé « Tu sei mia, MMione! ».

« Sei troppo possessivo, Fred! » urlò lei, sbattendo i piedi a terra « Lasciamo andare con la mia amica ».

« Ma stai chiaramente andando a farti un altro! ».

« La nostra è una relazione aperta ».

Fred la fissò per un lungo istante, poi alzò le spalle.

« Come vuoi! ».

 

Ma come?!

 

 

***

 

Hermione e Ginny si Materializzarono (?) all’interno della Foresta Proibita – avevano i tacchi, poverine, cercate di capirle -. Ginny-Gin ammiccò all’amica e poi si allontanò, ridacchiando. 

Lì vicino c’era anche la stessa tizia con i capelli crespi di prima, quella dello stereo, con lo stesso tomo, che strepitava più o meno la stessa cosa.

« Non ci si può Materializzare o Smaterializzare all’interno di Hogwarts! E poi non siete maggiorenni! ».
Ma ce ne fregheremo anche stavolta.

MMione, estremamente nervosa, aspettava.
E se Ginny le avesse teso una trappola – ma per cosa? - ?
E se Ginny le avesse mentito – ma perché?! - ?

E se…

Prima ancora di formulare l’ultima idiozia Severus Piton le si avvicinò strisciando.

Non so perché stesse strisciando, ma è un movimento molto da lui, quindi.

« Granger » esordì, leggermente incazzato « Perché Weasley mi ha detto che sei stata morsa da un Lupo Mannaro e ti dovevo assolutamente visitare? Perché non sei andata direttamente a chiedere soccorso, invece di aspettare me? ».

 

… Ma non doveva essere un piano geniale?

 

Hermione scoppiò a piangere – e ti ci credo, con una cretina del genere al posto della migliore amica - e tutte le lacrime che prima era riuscita trattenere le sgorgarono a fontanella dagli occhi – eh sì, perché dal naso sarebbe sembrato strano -.

« Professore » singhiozzò « Non è per questo che è qui ».

Piton cominciò a spazientirsi.

« Signorina Granger, si può sapere che diamine… ».

« Severus, ma non ti rendi conto che quando alzo la mano durante le tue lezioni è solo perché voglio attirare la tua attenzione? »

 

Questa è l’ultima trovata del Club: “Troviamo un senso e una storia degna di Beautiful dietro a tutto ciò - virgole comprese - che dice la Rowling”

 

Piton inizialmente stava per chiederle come si permettesse a chiamarlo per nome, ma, quando realizzò quello che la Grifona aveva detto, si addolcì.

Sì, Severus. 

Niente sguardi sbigottiti, prego, che altrimenti mi distraggo.

« Signorina Granger… » mormorò lui, spaesato. Non sapeva che dire.

« Lo so che non è permessa una relazione insegnante-studente, ma almeno chiamami per nome, ti prego… ».

Eccola, l’illuminazione! Gli venne all’improvviso.

« Hermione! » esultò, raggiante.

« Sì…? ».

« … Vai a pagina 394 » snocciolò lui.

 

Era stata una scelta difficile, ma ce l’aveva fatta. Fra le tre frasi in croce che gli si attribuiscono e che a quanto pare ripete in continuazione (?), ovvero “tuo padre era un maiale” – che non è neanche del libro -. “always” – in inglese fa più fico – e “ andate a pagina 394” – appunto -, quest’ultima era decisamente la migliore.

 

Ahh, che soddisfazione. 

  
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