Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: milly92    15/05/2012    3 recensioni
Breve raccolta di 'Missing Moments' della storia 'La famiglia Dolohov a Hogwarts'.
E' incentrata durante il primo anno di Rebecca Dolohov al Corso di Giornalismo e il suo rapporto con James Potter, il quale è deciso a scoprire la verità sulla fine della loro relazione avvenuta da ormai due anni... (Il rating potrebbe diventare Arancione)
Genere: Commedia, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: James Sirius Potter, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
5fineGARAMOND
Ed eccoci qui.
Probabilmente la parte finale di questo epilogo vi ricorderà un pò l'inizio dell'epilogo della 'storia madre'...
Spero vi piacerà, non è nulla di che, ciò che accade qui già lo conoscete ma, come si dice, 'Repetita Iuvant' ahahah xD
Comunque, non so se sarete felici di saperlo, ma tornerò a Settembre con una nuova long sulla NG.
Alla fine del capitolo c'è qualche indizio in più.
Buona lettura :D


Epilogo
Il Futuro Ci Aspetta


"... Quindi, attribuiamo a Rebecca Sophia Dolohov il Diploma come Giornalista con il seguente voto: 89/100. Congratulazioni!".
La Preside Flysworth sorrise alla ragazza, seguita dalla commissione che aveva stabilito il voto, e tutta la Sala si prodigò in un caloroso applauso.
Dalle prime file si sentivano anche delle urla provenienti da Christopher, Damien, Jack, Regine e Charlie, capitanati da Gerard, ma nessuno li rimproverò.
Becky si affrettò a prendere l'attestato, emozionata, con le mani tremanti, tanto che a stento riuscì a stringere la mano della Preside e degli altri docenti, per poi correre in direzione dei suoi familiari e dei suoi amici.
Era decisamente felice, e non solo perchè da quel giorno non sarebbe stata più una studentessa.
Si sentiva grande, responsabile, anzi, mai come in quel momento sentì il peso dei suoi primi venti anni di vita gravare sulle sue spalle.
Lasciò che tutti l'abbracciassero, poi prese posto vicino alle cugine che già avevano ricevuto gli attestati - Beatrix aveva le lacrime agli occhi, evidentemente perchè ancora realizzava di essersi diplomata in Magisprudenza con il massimo dei voti più la lode - e che ora aspettavano il turno di Regine, che attendeva, emozionata.
Becky sospirò e si guardò intorno, quasi con nostalgia.
Erano passati già due anni da quando aveva messo piede al Corso, e stentava a credere quanto si fosse affezionata a quel luogo, nonostante non ci avesse passato nemmeno la metà degli anni trascorsi ad Hogwarts.
Nonostante tutto, aveva amato la vita in quel posto, e sapeva che, poco dopo, avrebbe detto addio alla sua stanza con riluttanza.
Alla fine per lei era tutto uguale a quando aveva iniziato a studiare Giornalismo - era single, non sapeva ancora dove andare a lavorare, era sempre l'eterna insicura - ma ciò che c'era stato tra la fine e l'inizio di quel percorso, beh, l'aveva cambiata ulteriormente.
Nonostante il secondo fallimento della sua storia con James, si sentiva bene, perchè sapeva di non avere rimpianti e di essersi messa in gioco.
Aveva provato a dimenticare il suo grande amore, ma invano, e ciò, stranamente, non la affliggeva.
"Vuol dire che ho trovato l'amore a diciassette anni, deve essere così visto che lo amo ancora... Solo che ora devo farmi avanti" si disse, e cercò di sorridere.
Doveva andare avanti, ed ora aveva tutte le carte in regola per riuscirci.



"Si festeggiaaaaaa!" urlò Charlie, brandendo una bottiglia di Whisky Incendiario con aria vittoriosa ed entusiasta.
La casa di William, l'ormai fidanzato di Regine da poco più di un mese, era piena di gente appena diplomata e decisa a far baldoria.
Il ragazzo aveva deciso di dare una festa perchè solo sei mesi prima aveva ereditato un appartemento in seguito alla morte di un suo vecchio zio, ed era da un bel pò che diceva di "doverla inaugurare nel migliore dei modi", frase che la sua fidanzata tradusse come "sappiamo dove festeggiare la fine del Corso!".
Così, c'era stato un passaparola immenso e alle dieci di quella sera già c'era una cinquantina di persone pronte a dimenticare ciò che avevano imparato in quegli anni a causa di fiumi di alcool.
"E' stata un'ottima idea venire qui!" esclamò Dominique, la quale era diventata molto amica di Charlie negli ultimi mesi.
"Concordo!" rispose una Beatrix più euforica che mai, prima di correre in direzione di Ben che si dava da fare per aprire  a sua volta una bottiglia di Whisky Incendiario senza l'ausilio della bacchetta.
Becky rise nel vedere quella scena, e accettò di buon grado il bicchiere che le stava offrendo la sua migliore amica.
"Stasera avrai il mio regalo di diploma..." le sussurrò quest'ultima all'orecchio.
"Cosa? Ma io non ti ho fatto nulla, non credevo...".
"Calma!" ridacchiò Regine. "Non voglio nulla in cambio, anzi, forse sì... Dovrai far sì che i miei sforzi non siano stati vani!".
"Eh? A cosa...?".
"Capirai, capirai! Ti chiamo io quando sarà il momento!".
E così dicendo, la ragazza se ne andò dopo averle fatto l'occhiolino, lasciandola in compagnia di Charlie e Dominique.
"Oh, ecco Rose!" dichiarò, facendo segno alla cugina di raggiungerla. "E Albus! E... Lily?".
"Immagino che abbia fatto di tutto per imbucarsi, nonostante non abbia ancora iniziato il suo Corso" replicò Charlie con indifferenza.
Non sopportava Lily Potter perchè sapeva come la pensava su Becky e, anzi, sapeva che la sopportava ancor di meno da quando lei e suo fratello James si erano lasciati a causa della ragazza.
Sosteneva che aveva indovinato - il suo 'E' in Divinazione non si smentiva mai - e che Rebecca Dolohov era assurdamente idiota per aver fatto soffrire suo fratello, quindi, di conseguenza, aveva cacciato fuori il lato 'patriottico' di Charlie, che ora la riteneva una gallinella viziata.
Becky non replicò, perchè era impegnata nel vedere l'eventuale presenza di una chioma castana e ribelle.
Infatti la scorse dopo qualche secondo, e si morse il labbro nel vedere James entrare dopo Lily.
Si erano lasciati per la seconda volta da ormai un anno e cinque mesi, e in quell'arco di tempo si erano solo salutati quando si incontravano nei corridoi, anzi, quando si trovavano faccia a faccia ed era inevitabile.
Rivederlo era doloroso, perchè ogni volta che se lo trovava davanti, Becky riviveva mentalmente l'episodio che era stato la causa della loro rottura, e non riusciva a non vergognarsi da morire.


Era un tiepido lunedì di fine aprile, e, grazie ai compagni di James che avevano deciso di godersi una delle primissime belle giornate dell'anno stando nel parco, avevano il dormitorio del ragazzo a loro completa disposizione.
Non ricordava come, ma erano finiti in bagno, e, tra una risata e coccole fin troppo audaci, erano finiti nudi nella vasca.
Ormai Becky si sentiva sempre più a suo agio, tanto che nei suoi momenti di intimità con James si lasciava andare completamente, non pensava a nulla se non a lui e alle meravigliose sensazioni che le regalava.
Fu così che, dopo aver fatto l'amore, si ritrovò con la testa appoggiata nell'incavo della spalla di lui, senza fiato, immersa nell'acqua che ormai non era più bollente come i loro spiriti.
Successe tutto in un attimo.
Lei se ne stava così, beatamente stordita e appagata, arpionata al corpo di James, quando udì un flebile ma deciso: "Ti amo, Becky".
In condizioni normali si sarebbe allarmata subito, ma, invece, era così persa nei suoi pensieri e rilassata che lo strinse ancora di più e gli baciò la spalla.
Socchiuse gli occhi, lasciò che il bagnoschiuma dall'odore un pò forte le invadesse le narici, e replicò: "Oh, ti amo anche io, Scorpius!".
Ci mise una frazione di secondo per capire il pasticcio che aveva combinato.
Sentì le braccia di James respingerla, e sussultò quando si ritrovò le sue iridi nocciola piantate nelle sue, con un'espressione alquanto inquietante incastrata al loro interno.
"Tu... Tu come mi hai chiamato?" esclamò, decisamente furioso e incredulo.
Becky deglutì, sentendo la ragione tornare ad impossessarsi del suo corpo, e si morse il labbro, abbassando gli occhi.
"Allora?" insistè lui, prima di alzarsi di scatto, uscire dalla vasca ed indossare l'accappatoio.
"James... Scusa! Davvero, io non so cosa...".
"Mi dici che c'entra Scorpius?! Voglio dire, so che non vi parlate decentemente da prima che tu iniziassi il sesto anno!" continuò, alzando decisamente la voce.
"Infatti è così!".
James incrociò le braccia, mentre Becky, per prendere tempo, usciva a sua volta dalla vasca e si copriva con un telo blu.
Poi alzò lo sguardo, e si sentì uno schifo nel leggere quella delusione negli occhi di quel ragazzo così meraviglioso.
Si sentì uno schifo, perchè sapeva che era lui quello che le stava donando tutto se stesso in quella relazione, mentre lei si limitava a seguirlo, imitarlo, cercare di renderlo felice.
"Te lo giuro, James, io non ho più contatti con Scorpius!" esclamò, sperando che lui la credesse.
"E allora come si spiega il fatto che mi hai chiamato con il suo nome? Quel 'ti amo' lo hai detto a lui, non a me! E se è vero che non siete in contatto...".
"E' così! Te lo giuro!".
"... Allora vuol dire che è una situazione ben peggiore, perchè è nel tuo cuore nonostante la vostra separazione!" urlò James, decisamente frustrato.
Uscì dal bagno, lasciandola da sola con i propri pensieri.
Ebbe il coraggio di raggiungerlo in camera dopo un quarto d'ora abbondante, dopo che si fu rivestita.
Lo trovò seduto per terra, con le spalle appoggiate al muro, mentre fissava con aria vuota davanti a sè.
"James, per favore...".
"Per favore un corno! Lasciami solo! Sono anni che sto male a causa tua!".
Bastarono quelle parole a farla fuggire via, con le lacrime agli occhi.
Fu in quel momento che ella realizzò che chi diceva che al cuore non si comanda aveva proprio ragione.



Si erano chiariti il giorno dopo.
Becky gli aveva raccontato la verità, senza omettere nulla, e lui se ne era andato via deluso più di prima, dopo averle detto: "Mi hai solo usato!".
Quei ricordi la facevano stare ancora male, si pentì per il dolore che gli aveva causato, e fu per questo che si lasciò sfuggire un sorriso triste in sua direzione.
James l'intercettò e, dopo un pò di esitazione, ricambiò.


Un'ora dopo, una Regine decisamente brilla afferrò Becky per il braccio e la trascinò in giardino, cercando di zittire ogni sua protesta.
"Tu sei ubriaca! Cosa vuoi?".
"Solo che tu rimanga in giardino per qualche minuto... Il resto verrà da sè, ahah!".
Così, Regine era sparita così come era venuta e l'aveva lasciata lì, sola, con la musica proveniente dalla casa come unica compagnia.
Mentre inveiva contro l'alcool e i suoi effetti, Becky fece qualche passo in avanti, guardandosi attorno.
A parte il caos della festa, era una serata tranquilla, il cielo blu notte era sereno e non c'era nemmeno una nuvola all'orizzonte.
Era una bellissima serata di fine settembre, una di quelle che precedono la venuta dell'autunno.
Fu quando girò lo sguardo verso destra che si sentì il fiato mancare: vide una sagoma alta e magra in lontananza.
Qualche passo dopo, gli rivelò i capelli della persona, il modo di camminare, poi la forma del viso, gli occhi...
"S-Scorpius!" disse con voca acuta, mettendosi una mano sul petto e chiedendosi se stesse avendo un'allucinazione.
Eppure, quel ragazzo sembrava proprio lui, tranne che per il fatto che sembrasse ormai un uomo fatto e finito.
Non era più magrissimo come ai tempi di Hogwarts, e i liasci capelli biondi erano un pò più lunghi del solito.
L'aveva visto l'ultima volta l'estate precedente, ma solo per un'oretta, e si erano scambiati solo qualche parola amichevole a causa della presenza dei loro genitori, ma nulla più.
"Ciao, Becky" rispose lui quando le fu vicino, agitando la mano in segno di saluto.
Si guardono, imbarazzati: qualche anno prima si sarebbero salutati con un abbraccio, ma ormai erano passati secoli da quando non avevano più confidenza, e si limitarono a stringersi goffamente la mano, come se fossero due estranei.
Dopotutto, un pò lo erano.
"Cosa ci fai qui?" chiese lei, senza riuscire a contenere un minimo di entusiasmo.
Sembrava quasi che gli occhi le brillassero, e sentiva il battito del cuore eccessivamente galoppante.
Ecco il regalo a cui si riferiva Regine!
E che regalo!
"Oh, volevo congratularmi con te, Regine e le tue cugine per il diploma...".
"Grazie...".
"...E poi ho detto a Regine che le avrei dato una buona notizia!" aggiunse, sorridendo appena.
"Oh".
Becky annuì, senza sapere cosa dire.
"Vuoi saperla?" chiese lui, gentilmente.
Becky annuì nuovamente, sperando che fosse qualcosa che aveva a che fare con il fatto che, ora che aveva finito il Corso, poteva vederlo tutti i giorni e avere l'opportunità di riconuistarlo, se possibile.
"Tra una settimana parto per l'Africa e ci rimarrò un anno! Diciamo che nel mio lavoro equivale ad una promozione..." spiegò.
La ragazza spalancò gli occhi, e rimase a fissarlo fin troppo tempo, setendo la gola arida e il fiato mancarle.
Cadde un silenzio imbarazzante, in cui nessuno dei due sapeva cosa dire o fare a causa della notizia.
In realtà, sarebbe bastato ad entrambi leggere nel pensiero dell'altro per risolvere la situazione nel migliore dei modi.
"Ti prego, fermami, dimmi che il mio posto è qui con te" pensava Scorpius, cercando di reprimere l'istinto di stringerla e sè e non lasciarla andare mai più; "Oddio, no! Ormai mi hai dimenticata al cento per cento, vorrei amassi ancora me come ami le tue Creature Magiche..." pensava invece lei.
Invece, alla fine, decise di dire un semplice: "Oh, congratulazioni! Corri a dirlo a Regine, allora!".
Si salutarono con un cenno, e Becky lo vide andare via da lei per l'ennesima volta, dandosi mentalmente della stupida per non essersi fatta avanti tre anni prima.


Aveva un mal di testa orribile.
La luce che filtrava attraverso le tendine le dava decisamente fastidio, così si girò dall'altro lato per evitarla, ma urtò contro un altro corpo.
Spalancò gli occhi, e scattò a sedere quando vide che esso apparteneva a James, un James che dormiva con indosso solo un paio di boxer blu.
"Oddio!" urlò, con il risultato di farlo svegliare con un sussulto.
"Mmm... Dove sono? Eh? Oddio!" esclamò a sua volta, quando vide la ragazza di fronte a sè che era coperta solo un completino intimo nero.
"James, ma cosa...?" chiese lei, guardandosi attorno e portandosi le mani tra i capelli.
Il ragazzo si mise a sedere, con l'aria decisamente frastornata, e la fissò per qualche istante.
"Beh, ho la testa che mi gira, sento la gola tappezzata da carta vetrata e sono quasi nudo con...".
"Ok, ci siamo ubriacati e abbiamo fatto sesso" sentenziò lei, alzandosi di scatto, ricordando con un groppo in gola gli avvenimenti della sera prima. "E a quanto pare siamo in una delle camere della casa di William" aggiunse, notando una foto di William e di suo zio sul comodino.
Si affrettò a raccattare l'abito verde indossato la sera prima e le scarpe, prima di guardare di nuovo il ragazzo, in imbarazzo.
"Sì, è andata così" mormorò lui, a disagio.
La guardò mentre si rivestiva, in silenzio, cercando di ricordare gli eventi della sera passata.
Ricodava che lei gli aveva sorriso, e lui aveva iniziato a bere...
Poi ricordava la difficoltà riscontrata nel salire le scale che conducevano al secondo piano insieme a qualcun altro...
Tutto coincideva perfettamente.
"Beh, ci siamo lasciati prendere un pò la mano" constatò, più che altro per dire qualcosa.
Non immaginava che si sarebbe trovato in una situazione del genere di nuovo con la sua ex ragazza, eppure, ora che era successo, si sentiva strano: il pensiero non gli faceva vorticare le farfalle nello stomaco, e non si pentiva nemmeno di non ricordare molto della notte appena trascorsa.
Becky annuì, poi, dopo un pò di esitazione, prese posto di fronte a lui.
Prese fiato, cercando di sentirsi un pò a suo agio, poi lo guardò con sincerità. "Sarò onesta, James: ieri ho bevuto perchè... Scorpius mi ha annunciato che partirà per l'Africa" mormorò, senza un pò d'imbarazzo dettato dall'argomento che stava trattando.
Ormai non sapeva più nulla riguardo James, nemmeno se l'avesse dimenticata o meno, per questo cercò di usare tutto il tatto che possedeva, nonostane le risultasse difficile a causa dei residui della sbornia.
Lui annuì con consapevolezza. "Io ho bevuto perchè volevo festeggiare il fatto di essermi diplomato e di aver ottenuto un posto alla Gringott e... Per quel sorriso che mi hai rivolto" mormorò, abbassando lo sguardo.
Becky si guardò intorno, non avendo il coraggio di guardarlo in faccia, con aria colpevole. "Scusa".
"Per il sorriso?!".
"No. Per tutto quello che ti ho fatto... Davvero, non è mai stata mia intenzione ferirti...".
"Lo so, lo so, tranquilla. L'ho sempre saputo. Ma sai, penso che alla fine tutti questi intrecci e casini tra noi ci siano stati utili per crescere" disse James, sorridendo.
Becky annuì, ricambiando il sorriso, decisamente più sollevata.
"Sono felice di sentirlo" dichiarò. "Quindi diciamo che questa notte ci è servita per... Ehm...".
"Rispolverare il passato e... E farmi capire che non ti amo più. Ma che, forse, potremmo finalmente provare ad essere amici" azzardò lui, non riuscendo quasi a credere alle sue orecchie.
L'aveva detto prima di riflettere, e, stranamente, non se ne pentì.
Lui e Becky si guardarono, prima di abbracciarsi con incertezza, suggellando quell'amicizia che, mano a mano, sarebbe fiorita.


A distanza di anni, James e Rebecca sono ancora ottimi amici, e non rinunciano ad un pranzo mensile insieme a Scorpius e Alice, i rispettivi marito e moglie.
Sono entrambi consapevoli del fatto che la loro sia una vera amicizia che non potrebbe mai sfociare in qualcosa di più, perchè quel qualcosa c'è già stato ed è sfiorito, al contrario dei loro sentimenti nei confronti delle loro dolci metà.
Anche Alice e Scorpius vanno molto d'accordo, e spesso trovano conforto l'uno nell'altra per le teste calde di James e Rebecca.
Quindi, tutti hanno avuto il loro lieto fine, cosa che sembrava impensabile quando erano adolescenti, a causa di tutte le catastrofi drammatiche di cui erano stati protagonisti.
Se siete curiosi di saperlo, beh, hanno anche dei bambini ora, che di sicuro quando metteranno piede ad Hogwarts ne combineranno delle belle... Come si suol dire, buon sangue non mente, no?
Ma questa è un'altra storia, che magari la vostra fantasia potrà raccontarvi molto meglio di quel che l'autrice è in grado di fare.
Anzi, lei spera solo quella precedente vi sia piaciuta e vi abbia fatto sorridere ed emozionare un pò.



*°*°*°*°*°*°*°*

E così siamo giunti alla fine, la VERA fine.
Ora non ho più scuse, devo salutarvi insieme a Becky&Co, che dopo un anno e un mese non saranno più oggetto delle mie assurde fantasie che tanto li hanno fatti penare.

Davvero non so cosa dire, se non GRAZIE a tutti voi che avete seguito questa storia.
E' stato bello continuare a sognare un pò con questi 5 capitoli, e sappiate che mi sono divertita tantissimo mentre li scrivevo.

Ora, però, mi tocca dire momentaneamente addio ad EFP a causa degli esami... Ma sappiate che tornerò a settembre con una nuova long sempre sulla NG, un pò più allegra per certi versi.

Vi dico solo che il tema centrale è già stato affrontato nella 'storia madre' di questa fic e riguarderà Vic&Teddy in primo piano, ma tutti gli altri saranno comunque protagonisti di tantissime vicende... ;)

Non so cos'altro dirvi se non...

BUONA ESTATE A TUTTI! :D

milly92.




















  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: milly92