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Autore: Klaineinlove    15/05/2012    28 recensioni
“Dammi un bacio” fece Blaine voltandosi mentre era fermo al semaforo rosso. Kurt si girò verso di lui e gli diede un forte bacio che durò più del dovuto.
“Blaine è verde e dietro c’è un tizio che bussa!” disse ridendo Kurt mettendosi a sedere di nuovo in modo ordinato; Blaine accelerò e poi accadde tutto in un istante.
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Lunedì mattina Kurt era piuttosto agitato. Nel pomeriggio l'insegnante della Nyada sarebbe arrivata per esaminare lui e Rachel e Kurt sapeva di essere impreparato.

Prima dell'incidente, aveva pensato di portare “Il fantasma dell'Opera” che preparava ormai da più di tre mesi, ma negli ultimi tempi non aveva avuto la forza di riprovare.

Stava studiando nervosamente, dal momento che Blaine non si era nemmeno presentato a scuola.

Vederlo sulle scalinate mentre assisteva al suo esame sarebbe stato molto di conforto. Alzò la testa quando vide passare due figure dall'aria familiare per i corridoi della scuola.

“Signor Shuester, ho bisogno di uscire” si alzò senza dare troppa attenzione alla risposta del professore e si precipitò in corridoio.

“Signori Anderson?” li chiamò facendoli voltare entrambi. “Cosa ci fate qui? Blaine sta bene?”

Melanie si avvicinò al ragazzo “Va tutto bene Kurt, respira. Abbiamo bisogno di parlare con il preside.”

Kurt non voleva essere invadente ma sapeva che Blaine gli stava nascondendo qualcosa.

“Perché?” si affrettò a dire, ma poi cercò di essere più garbato “Se posso saperlo.”

Melanie balbettò qualcosa così ci pensò Richard a rispondere “ Vogliamo solo assicurarci che Blaine non rischi la bocciatura con tutti i giorni d'assenza che ha fatto. Torna a lezione ragazzo”

Kurt annuì, salutò i due e tornò in classe.

“Tutto bene Kurt?” domandò Will fissandolo pensieroso.

“Credo.”

 

 

Kurt stava per sostenere il suo esame, le gambe non riuscivano a reggerlo dall'ansia.

Chiuse gli occhi e cominciò a cantare, svuotò la mente e iniziò a ballare. Quando i suoi occhi si spalancarono, in alto trovò Blaine e Cooper che si stavano sedendo in quell'istante per assistere alla sua esibizione.

Kurt scambiò uno sguardo con Blaine e cominciò ad avere più sicurezza nei suoi passi e nella sua voce.

A fine esibizione, Kurt tornò dietro le quinte e venne raggiunto da Blaine.

“Sei stato favoloso!”

Kurt era emozionato e non riusciva a stare immobile “Non ho sbagliato, vero? Dio ero così in ansia, e tu sei venuto, sei venuto Blaine, grazie!”

“Non potevo mancare!”

Entrambi si abbracciarono sorridendo.

“Andiamo a festeggiare?” domandò Kurt con entusiasmo.

“Ovviamente, c'è solo una cosa: stamattina i Warblers mi hanno telefonato dicendomi che hanno organizzato una serata nella scuola e volevo sapere se ti andava di venire con me”

“Certamente! Sarò felicissimo di rivederli”

 

 

“Perchè non ne parliamo Blaine?”

Il ragazzo alzò gli occhi al cielo sbruffando prima di aprire la credenza e prendere una boccetta con delle pillole per poi infilarsene una in bocca accompagnandola con dell'acqua.

“Vuoi provare? Allora, giriamo il mondo e andiamo da tutti i medici che vuoi. Io non mi opero mamma, non voglio rischiare una cosa così grande!”

Melanie picchiettò nervosamente il piede a terra mordendosi un'unghia, Blaine si voltò a guardarla.

“Non essere preoccupata, magari queste pillole funzioneranno non credi? Farò ogni cosa che mi dicono i dottori e non nasconderò più nessun malore ma ti prego non prendiamola in modo così grave”

“E' grave Blaine!” sbottò la madre tremando “Renditi conto Blaine che se queste pillole non...non fanno effetto tu-lascia perdere”

Melanie si sentì male perché, invece di dare conforto a suo figlio, si stava demoralizzando, mentre il suo ragazzo si stava dimostrando sempre più forte.

“Hai parlato con Kurt?”

“Assolutamente no. Non dovrà sapere nulla, niente di niente mamma. Non azzardarti a dirgli qualcosa.”

La donna annuì accasciandosi su una sedia. Blaine la fissò ma non disse nulla e decise di chiudersi in camera.

 

Kurt non doveva sapere, era una promessa che aveva fatto a se stesso e stava combattendo in ogni modo per provare a tenere la bocca chiusa e sorridere, sorridere ad ogni modo, in ogni situazione.

Ma i pensieri di Blaine spesso si concentravano su quella discussione con i medici avuta in ospedale:

 

Signori Anderson volevamo parlavi in privato ma vostro figlio ci ha pregato di parlare anche in sua presenza, vedete” l'uomo sistemò la tac di fronte agli occhi dei presenti “guardate attentamente il cranio di vostro figlio. Qui, al di sopra del cervello e al di sopra del cranio, c'è una macchia che si sta allargando lentamente. Inizialmente avevamo pensato ad un tumore, ecco perché continuavamo a fare delle Tac, ma non è così.

Abbiamo fatto numerose telefonate e questa tac combacia con alcuni casi capitati in varie parti dell'Europa e un solo caso nel nostro paese. Dopo l'incidente, c'è stata una frattura minuscola che non avevamo notato. In realtà era impossibile notare. Questa macchia che vedete è sangue, sangue uscito da una vena spezzata che lentamente fuoriesce. Ecco spiegati i mal di testa del ragazzo. Il sangue che esce dal cranio sopprime il cervello e questo gli portava vomito e giramenti di testa.

Abbiamo pensato ad un’operazione, ma sinceramente parlando, siamo convinti al 90% che potrebbe non andare a buon fine. Abbiamo chiesto ad altri specialisti e anche loro la sconsigliano. Tuttavia, una sola operazione è stata fatta in Germania ed è andata a buon fine.”

Blaine sbottò una risata “Una su mille in pratica”

Il dottore lo guardò serio “Questi casi sono rari. Non è una malattia. Possiamo cominciare a somministrargli delle pillole, ma se deciderà di non operarsi allora non sappiamo fin quando il cervello sarà capace di rimanere attivo. Sopprimendosi il cervello avrà mancanza di ossigeno. Voglio che riflettiate attentamente su questa situazione e, se avete intenzione di chiamare altri ospedali, noi saremo disposti ad aiutarvi.”

 

Blaine affondò la testa nel cuscino scacciando ancora una volta quei pensieri, quelle frasi che lo stavano facendo impazzire ogni minuto di più. Prese il cellulare e mandò un messaggio a Jeff sentendosi un po' in imbarazzo non avendo più tutta quella sintonia che gli avevano raccontato di avere.

Confermò l'appuntamento e poi prese il suo computer. Aprì la cartella 'video' e selezionò un file che Kurt gli aveva mandato il giorno precedente, dicendo di averlo trovato nel cellulare di Rachel.

Nel video erano presenti Kurt e Blaine con dei palloncini in mano, seduti sul pavimento della palestra dopo il Prom.

“Ho il miglior cavaliere della storia” urlava Kurt aggrappandosi a Blaine che stava indossando la coroncina del suo fidanzato. Tutti intorno a loro ridevano e loro due si abbracciavano teneramente e, guardando quel video, si chiedeva dove fossero finiti quei ricordi nella sua mente.

C'erano così tanti bei momenti che sicuramente non erano stati ripresi e lui voleva ricordarli, sopratutto ora che non sapeva che fine avrebbe fatto.

Con una lacrima che scendeva dagli occhi, Blaine chiuse il suo portatile e decise di andarsi a preparare per la serata.

 

 

 

Blaine e Kurt arrivarono alla Dalton con qualche minuto d'anticipo. Blaine era un po' in ansia e camminava velocemente. In realtà era eccitato di stare con quei ragazzi. Durante la convalescenza si erano visti anche su skype e gli intonavano simpatiche canzoni di pronta guarigione. In poco tempo, Blaine si era di nuovo affezionato a loro nonostante non ricordasse nulla.

“Le scale Blaine, scendi la scale”

Blaine cambiò direzione e cominciò a scendere velocemente poi sentì la voce di Kurt chiamarlo

“Aspettami” disse tra le risate e voltandosi verso di lui Blaine si bloccò, lì in mezzo a quelle scale. Poi un semplice ricordo:

 

Era mattina e lui si era svegliato tardi, la Dalton non accettava i ritardatari ma lui doveva subirsi i lamenti dei suoi amici che lo avrebbero rimproverato ancora una volta.

Blaine si vestì velocemente maledicendo la serata precedente passata a cantare nella stanza di Wes e David. Si infilò una scarpa in mezzo al corridoio e poi scese velocemente le scale della sua scuola, per sicurezza controllò ancora una volta l'orologio che suo nonno gli aveva regalato da ragazzino e si dovette bloccare quando sentì una voce:

Ehm scusami. Ciao posso farti una domanda, sono nuovo di qui”

Blaine inquadrò attentamente il ragazzo, aveva degli abiti adorabili ma non era la loro divisa quindi di certo non era nuovo come aveva detto, gli sembrò simpatico anche se impacciato.

Piacere, Blaine” gli disse educatamente allungando la mano. I Warblers l'avrebbero ammazzato per essersi fermato a parlare invece di andare a provare con loro. Ma Blaine osservò il viso di quel ragazzo, ed era così bello che quegli occhi celesti lo ipnotizzarono.

Eh, Kurt. Cos'è tutta questa confusione?” domandò Kurt. Kurt. Kurt! Che nome meraviglioso.

I warblers. Ogni tanto improvvisano un'esibizione in aula magna. La scuola va in tilt per ascoltarli.”

Ok, ok, Blaine lo sapeva che si stava vantando, ma quel ragazzo sembrava così preso.

Vuoi dire che il Glee Club è popolare qui?” domandò Kurt sconcertato e Blaine ne approfittò di nuovo.

I Warblers sono come Rock Star. Seguimi. Conosco una scorciatoia” e Blaine non ci aveva pensato due volte, e sicuramente sarebbe passato per maleducato, ma prese la mano calda di Kurt e la strinse nelle sua fino a portarlo in sala.

 

“Blaine mi senti? Stai bene?”

Kurt continuava a scuoterlo fin quando Blaine non si riprese.

“Ti ho preso per mano e ti ho portato in sala” disse improvvisamente facendo spaventare Kurt.

“Ho cominciato a cantare e tu mi fissavi ed io volevo sembrare carino ai tuoi occhi”

E fu in quel momento che anche Kurt capì che Blaine aveva ricordato il loro primo incontro.

Entrambi, ancora su quelle scale cominciarono a piangere di felicità e Blaine sembrava così esaltato perchè tutto nella sua mente era più chiaro. Riusciva a vedere perfettamente il volto di Kurt quando gli parlò di Karofsky o quando lo invitò al ballo di fine anno. Ricordò il duetto cantato insieme per Santana e i fiori che gli aveva regalato per aver ricevuto il ruolo di Tony. E poi la litigata a causa di Sebastian e la loro riappacificazione nel teatro della scuola.

Ricordò ogni scambio d'occhiata che si lanciavano quando nel glee club cantavano qualche canzone d'amore o quelle rare volte che ne approfittavano per camminare mano nella mano nei corridoio. E in ogni ricordo appariva il volto di Kurt.

“Tu ricordi, vero?” domandò Kurt abbracciandolo forte e Blaine deglutì cercando di trattenersi. Quei ricordi erano così belli che si stava maledicendo per non averli ricordati prima.

“Kurt devi-devi farmi una promessa.”

Blaine prese il viso di Kurt tra le sue mani facendo combaciare le loro labbra in un bacio. Un bacio forte, disperato, bisognoso. Blaine lo baciava come se non ne avesse mai abbastanza.

“Kurt ti prego, qualsiasi, qualsiasi cosa succederà ricordati di me. Ti prego Kurt promettimi che ti ricorderai sempre di me.”

“Blaine è assurdo quello che mi stai dicendo, perch-”

“Promettimelo!” Urlò Blaine guardandolo dritto negli occhi e nel silenzio. Con un solo sguardo, Kurt capì. Comprese le parole di Blaine, i suoi segreti e le visite mediche. Non sapeva che problema avesse, ma in quello sguardo disperato Kurt capì che forse non c'erano possibilità.

Un singhiozzo uscì dalle sue labbra e Kurt abbassò lo sguardo perché non voleva guardare in quegli occhi che gli promettevano una cosa così importante. La promessa era facile da mantenere ma promettere significava accettare che quel problema esisteva.

“Non posso”

“Kurt guardami negli occhi e promettimelo, per favore” lo pregò Blaine con la voce disperata.

Forzò un po' le sue mani sul volto di Kurt per fare in modo che si guardassero negli occhi e quando finalmente questo accadde, Kurt vide Blaine sorridere.

Sembrava così tranquillo, sereno. Tra le lacrime anche Kurt sorrise.

“Mi ricorderò sempre di te, Blaine. Te lo prometto.”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Note:

Remember Me: Ricordati di me. Entrambi hanno chiesto disperatamente di ricordarsi l'uno dell'altro.

In questa storia avevo promesso forza e amore tra Kurt e Blaine e credo che ci siano stati entrambi.

So che probabilmente anzi no sicuramente molti saranno delusi su Blaine e il suo problema (Non è niente di inventato ve lo assicuro) ma la storia per me doveva finire così. Credetemi non è stato facile scriverlo e accetto le vostre maledizioni ma nella mia testa la storia funzionava in questo modo anzi avevo addirittura pensato di scrivere il funerale ma poi io stessa non c'è l'ho fatta.

Scrivere questa fanfiction però è stata una sfida. Ho sempre dato i lieto fine alle storie e volevo affrontare qualcosa di diverso. (spero che qualcuno mi comprenda tra un insulto e l'altro)

 

Parlando dello Spin-off: è una OS di un solo capitolo, parlerà di Kurt e di una lettera di Blaine. Il titolo è Kiss the rain e credo che la pubblicherò a fine settimana.

GRAZIE in particolare alla mia beta (sei una santa, davvero) e grazie a tutti quelli che hanno letto e recensito la storia. Un grazie anche a quelle pagine facebook che mi hanno pubblicizzato di loro spontanea volontà.

 

Ritornerò sicuramente con una nuova storia(già in cantiere) e tranquilli niente angst. PPS: Ecco lo spin-off: http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1071806&i=1

   
 
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