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Autore: SaraBondi_    16/05/2012    3 recensioni
Sciao beddi!
Questa è la mia prima fan fiction e spero vi piaccia, lasciate traccia del vostro passaggio!
Divertitevi e se volete sono @Sara_Bondi_ anche se twitter, se seguite ricambio (:
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Muovetevi o stavolta lo perdiamo per davvero l’aereo- Zayn era decisamente spaventato all’idea di perdere l’aereo.
-Non preoccuparti, siamo ancora in tempo. Vedrai che ce la facciamo- Cercai di rassicurarlo.
Prendemmo un taxi e arrivammo all’aereo-porto in tempo per imbarcare le valige e salire a bordo.
Questa volta non dormii, nessuno di noi dormì. Parlammo di cosa avremmo fatto nei due gironi che mi erano rimasti da passare a Londra, l’addio era sempre più vicino e mentre parlavamo cominciai a pensare ad ognuno di loro e a quanto mi sarebbero mancati una volta atterrata all’aereo-porto di Firenze.
Decidemmo di visitare un po’ la città come turisti, avevo già fatto la turista quando ero arrivata con i miei genitori che erano stati con me la prima settimana ma con i ragazzi non eravamo mai andati a visitare niente della città.
 
-Ok, allora cominciamo dal museo delle cere poi andiamo alla National Gallery .. Ah poi c’è Buckingam Palace
 e il London Eye. Ah no, là ci siamo già stati- Louis era decisamente comico mentre cercava di organizzare la giornata.
-Louis calmati, ora partiamo e cerchiamo di vedere il più possibile. Ma per favore calmati- Eleanor gli si avvicinò e gli disse questa frase con il tono con cui si parla ad un ritardato. Erano così belli insieme.
 
Andammo in giro per la città tutto il giorno, mangiammo da Nando’s e riuscimmo ad andare anche ad Harrods. C’ero già stata prima con El e Dani ma andarci con i ragazzi era decisamente un’altra cosa.
Quando arrivammo davanti ad un piano quasi completamente dedicato ai cappelli Zayn, Louis e Harry cominciarono a provarne a decine, per esempio se indossavano una bombetta nera cominciavano ad imitare Charlie Chaplin oppure mettendosi una cuffietta da nonna si avvicinavano ai bambini e, con la voce da vecchietta, si mettevano a parlare con loro.
Intanto Danielle scattava loro foto su foto dicendo che, se avessero sfondato, un giorno le avrebbe rese pubbliche.
Ci divertimmo un mondo anche quando le guardie di sicurezza ci buttarono fuori dalla National Gallery perché non apprezzavano la passione di Louis per le foto nelle quali fingeva di mettere le dita nel naso ai personaggi dei quadri esposti.
Fu una giornata sensazionale, l’addio perfetto a quell’estate indimenticabile. L’addio perfetto a quei due mesi che avevano cambiato la mia vita.
 
-Sicura di aver preso tutto?-
-Si El, non è rimasto più nulla. Ho preso tutto-
La mattina dopo mi svegliai presto e Eleanor mi aiutò con le valige, avevo un sacco di roba nuova e alla fine dovetti farmi prestare una sua valigia perché nelle mie non entrava più niente. Lei mi promise che sarebbe venuta presto a riprendersela in Italia. Io ci speravo.
Quando El andò a svegliare i ragazzi io andai a svegliare Harry, appena entrata in camera sua mi scese una lacrima. Vedere quel luogo, in quel momento, mi faceva male. Mi avvicinai al muro e mi misi a guardare le foto alle pareti quando il mio sguardo cadde sulla sua foto con il reggiseno di sua madre. Non riuscii a trattenermi e la staccai dal muro, sapevo che se ne sarebbe accorto ma avevo bisogno di portare con me qualcosa di lui che non fossero regali, come il braccialetto al quale avevamo anche aggiunto un ciondolo nuovo durante la vacanza alle Hawaii. Avevo bisogno di avere un pezzetto di quell’estate con me per convincermi che tutto era successo veramente e che non era stato solo un magnifico sogno.
Mi avvicinai al letto e, sedendomi di fianco a lui, cominciai ad accarezzargli i capelli ricchi e spettinati.
-Buongiorno- Gli dissi non appena aprì gli occhi.
-Ei, già sveglia?- Mi chiese con gli occhi semi chiusi e il la voce piena di sonno.
-Si, dovevo fare le valige-
 

Harry

Quella mattina fu lei a svegliarmi, quando aprii gli occhi ancora non mi rendevo bene conto di dove fossi, chi fossi e cosa ci facessi in un letto davanti ad una ragazza bellissima con gli occhi verdi e i capelli biondi ma con una semplice frase mi riportò alla realtà. Aveva fatto le valige, stava partendo e anche se io ero riuscito a convincerla a lasciarsi accompagnare in Italia il nostro tempo era scaduto.
Adesso ci sarebbe stato X-Factor e io non avrei potuto sentirla per dieci settimane (se ci avessero presi ovviamente), non avrei più mangiato la sua sensazionale pasta al sugo, non avremmo più guardato film abbracciati sul divano stretti in una coperta, non avrei più potuto guardarla mentre dormiva. Avrei potuto solo sognarla.
-Andiamo a fare colazione, poi mi preparo anche io e andiamo all’aereo porto- Mi alzai e mettendomi a sedere sul letto la baciai. Non fu un bacio timido, non questa volta, fu un bacio pieno di tutte quelle parole d’addio che non ci eravamo detti e che forse non ci saremmo detti mai, fu un bacio pieno di quell’arrivederci in cui speravamo così tanto, fu un bacio pieno d’amore quell’amore passionale e coinvolgente che solo gli adolescenti sanno vivere.
-Mi mancherai, tanto- dopo avermi sussurrato queste parole all’orecchio sentii le lacrime che silenziose le solcavano il viso. Avrei voluto dirle milioni di cose in quel momento ma non ci riuscii, l’unica cosa che riuscii a fare fu abbracciarla e sperare che quell’abbraccio le dicesse tutto ciò che io non avevo la forza di far uscire dalla mia bocca.
 
La colazione fu come tutte le altre, si sentiva che qualcosa stava cambiando ma nessuno di noi fece qualcosa di diverso dal solito.
Anche la mattinata passò tranquilla, guardammo la TV, cantammo e scherzammo fra di noi, come sempre, ma quando l’orologio segnò le tre come se fosse scattata "l’ora x" tutti noi andammo in camera di Chiara e prendemmo le sue cose. Era il momento di andare all’aereo porto, il nostro aereo sarebbe partito due ore dopo.
Io Danielle, Eleanor, Zayn e Niall andammo con la macchina di Zayn mentre Liam, Louis e Harry presero la macchina di Louis


-Questa volta viene solo Harry con te ma non credere che riuscirai a tenerci lontani dall’Italia ancora per molto!- Danielle mi abbracciò fortissimo, adoravo quella ragazza con i ricci e il sorriso più grande e affettuoso che avessi mai visto.
-Ben detto! Non ho mai fatto shopping in Italia e poi non vedo l’ora di vedere dove vivi e di conoscere la tua famiglia- Anche Eleanor mi abbracciò.
-E non pensate di andarci da sole! Anche noi vogliamo vedere l’Italia con Chiara- Zayn e Niall, che guidava, si girarono verso di noi e ci fecero l’occhiolino.
La macchina con Louis, Harry e Liam arrivò subito dopo di noi all’aereo-porto, io e Harry facemmo tutto ciò che era di dovere prima di imbarcarci poi ci sedemmo tutti alla caffetteria aspettando il momento dell’imbarco.
 
 
Hi guys!
Scusatemi tanto per il ritardo ma ho avuto il blocco dello scrittore (?) D:
Spero comunque che questo capitolo vi piaccia, c'ho messo tutta me stessa ^-^
Il momento è arrivato .. Cosa succederà adesso?!
Seguitemi e lo scoprirete presto (questa volta sul serio ;) )   ♥
  
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