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Autore: SunshineMalik    16/05/2012    7 recensioni
Erano cambiati entrambi ma lei lo sapeva e lui no.
Summer entrò in macchina con scioltezza, non ostante i tacchi alti. Louis d’altra parte era completamente indifferente da quella ragazza. Pensò semplicemente che fosse una semplice nuova vicina di casa. Guardò la macchina andare via mentre saliva i pochi scalini per rientrare in casa sotto gli occhi completamente indifferenti di Summer che partiva alla volta dell’ennesimo pub.
Genere: Comico, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Louis Tomlinson
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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C

                      Capitolo 1

                               23 dicembre.

           -buon giorno! È radio 102 che vi parla da questa fredda e nevosa mattina d’inverno. Quale modo di riscaldarci se non con What Makes You Beautiful dei one direction? Buon                giorno Inghilterra!-

Infatti Summer, quale modo migliore di alzarsi se non con la canzone di quel coglione? Quale modo migliore per Louis se non svegliarsi con la sua canzone alla radio?
Due opposti. Bianco e nero. Luce e buio. Sale e zucchero. Giorno e notte. Se una cosa era certa era che Louis sarebbe stato bianco, luce, zucchero e giorno mentre Summer nero, buio, sale, notte. Era sempre stato Louis il più solare e simpatico tra i due, Summer lo seguiva nelle sue cavolate infantili ma al contrario di Louis avrebbe preferito la solitudine mentre guardava un film sul divano. Bhe, questo accadeva prima che lui se ne andasse.

Summer si alzò per aprire la finestra. Un candido manto bianco ricopriva le strade della città, si immaginò già i bambini correre per la strada a tirarsi palle di neve nel pomeriggio. Si sedette sul divanetto che stava sotto la finestra, le piaceva guardare fuori, le dava un senso di pace interiore incredibile. Scostò leggermente le tende per scorgere la casa dei Tomilson addobbata di lucine a intermittenza. Loro facevano sempre così, sia per il Natale,sia per il compleanno di Louis già, Louis. Tornò a guardare la strada arricciandosi una ciocca di capelli fra le dita. –Summer, potresti andare al supermercato?-  eccheduepalle –si, mamma. Preparami una lista di cose da comprare.- rispose lei alzandosi e andando verso l’armadio. Scese dopo poco le scale, prese due biscotti, i soldi e la lista della spesa per poi fiondarsi in macchina diretta al supermercato.

Allora, latte, pane, pasta presi. Mancavano i succhi di frutta, i biscotti e le bistecche. Vai Summer ce la puoi fare. Decise di andare a prendere i biscotti dato che stavano nella corsia affianco. Si ma cazzo, quante marche ci sono? Decise di andare a simpatia in base alla confezione, per sua madre sarebbe andato bene, almeno sperava. –oh scusa.- ma la gente non guarda dove cammina? Mi girai verso la tipa. O meglio il tipo. Tipo? –sono Louis Tomilson.- come se non si sapesse genio. Sono Summer non te ne sei accorto? –lo so- rispose lei ovviamente –sei una nostra fan?.- disse lui alludendo agli altri ragazzi. –no. E non ci penso nemmeno.- Louis stava per ribattere ma la ragazza lo interruppe –non è stato un piacere rivederti. Addio.- disse girandosi per andare a prendere le altre cose. –scusa, cos’hai contro di me? Ci conosciamo?- la ragazza lo guardò scuotendo la testa con disprezzo e di girò per andarsene definitivamente. –Hei!- urlò questa volta una voce davvero appartenente a una ragazza –ciao Summer!- disse Daisy che nel frattempo aveva raggiunto il fratello. Summer si girò e le fece un cenno con la testa per poi svoltare definitivamente l’angolo per andare a prendere la carne.

 

Summer. Summer Moore. Summer. Moore. Cazzo Summer Moore.Louis, mamma ti vuole in cucina- Cazzo era Summer. –Loouis! Scendi!- Summer. –Al diavolo Louis, ti sbrighi? Dobbiamo andare- disse la sorella aprendo la porta della camera. –Lou, ci sei?- continuò la sorella scuotendolo. –Lottie, ho visto Summer prima.- disse Louis uscendo dallo stato di trans in cui era entrato. –e quindi?- giusto, e quindi? –quindi.. niente- prese le scarpe da sotto il letto e seguì la sorellina fuori dalla stanza. Si girò per richiudere la porta e guardando verso la finestra vide la sagoma di quella che era stata la sua migliore amica quando era tutto più semplice.

 

 12 anni prima. (5 anni circa.)


-Ciao vuoi giocare?- chiese il bimbo alla piccola bimba che piangeva perché
non poteva salire sull’altalena. –vuoi davvero giocare con me?- disse la bimba
asciugandosi le piccole lacrime che le bagnavano le guance –si, perché no?-


-Louis, ti va un po’ di gelato?- chiese la ragazzina all’amico che
guardava incantato i power rangers alla tv. –Ssh Summer. guarda come lottano. Ok
dov’è il gelato?-
disse poi all’amica che ridendo gli passò la ciotola con il
gelato. Continuarono a guardare il film finendo poi per addormentarsi l’uno sull’altro
sdraiati sul divano della piccola.

 

 

7 anni prima. (14 anni circa.)

-Summer, mi sono innamorato.- disse Louis entrando nella camera della sua
migliore amica.  innamorato? Non è una parola grossa?- rispose la ragazza facendo
segno all’amico di sedersi sul letto –No, mi batte forte il cuore quando
sto con lei, ma tanto non le piaccio.- il ragazzo sconsolato si lasciò cadere
sul letto dell’amica. –ma cosa dici Lou? Sei bello, divertente, stupido.. chiunque
si troverebbe bene con te-. I due amici si abbracciarono tentando di consolarsi a vicenda:
Louis, perché credeva di non piacere.
Summer perché aveva paura di quello che le stava succedendo.
Ma quello che le succedeva sono cose che nessuno sapeva e nè immaginava.

 

Altra sera, altra festa per Summer e la sua compagnia. Se c’era una cosa che amava era l’alcool nel corpo e la voglia di ballare e di divertirsi che avvolgeva l’aria dei locali giovanili. Faith era in pista da un po’, Summer sedeva sui divanetti con in mano un bicchiere di malibù cola. Avevano intenzione di tornare a casa presto, il 24 dicembre per la vigilia di natale avevano sempre avuto una tradizione nel loro quartiere che anche quell’anno sarebbe stata rispettata. Questo implicava il vedere molta gente che avrebbe fatto le solite domande a cui puntualmente si rispondeva uguale, noioso, ma fondamentale per loro. Il periodo di Natale si potevano sentire normali, per una volta non sarebbero state quelle le stesse. 

Undici e mezza. Mohito al bancone del bar con Lucas.

Undici e quarantacinque. In pista con Faith a ballare sulle note di Rhianna.

Undici e cinquanta. In pista ancora, mentre il dj cambiava musica.

Mezzanotte. Auguri Louis, auguri ex migliore amico. Auguri Louis, ragazzo che mi ha illuso, fatto innamorare e che è sparito.

Mezzanotte e mezza. Letto, pigiama e fazzoletti. Il primo compleanno senza di lui. Vaffanculo Louis.










Ma cciaaaaaaaaaaaao!
Allora. 1. mi scuso per il ritardo, la scuola opprime
Punto numero 2. questo capitolo fa altamente CAGARE, avevo in mente
una cosa diversa e un capitolo più lungo, ma.. è venuta na' cacata di kevin,
Punto numero 3. mmh.. Ah si! Se volete aggiungermi su facebook o twitter, per
parlare un po' sotto vi lascio gli 'indirizzi'.




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Something I can't stop. ~


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