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Autore: Angel666    17/05/2012    2 recensioni
Intrappolato di notte all'interno di una casa stregata con il peggior nemico del tuo migliore amico, che guarda caso è anche molto carino...non potrebbe esserci una situazione peggiore di questa! O forse si? [MATTXNEAR] Please R&R!!
Genere: Dark, Horror, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Altri personaggi, Matt, Near
Note: Traduzione | Avvertimenti: nessuno
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Il viso di Near era premuto contro la maglietta di Matt. L’albino era svenuto per il dolore e lui non aveva avuto il coraggio di svegliarlo. Piccoli e lenti respiri venivano emessi dal più piccolo; c’era una sottile traccia umida sul suo mento, dal momento che aveva la bocca aperta, ma il rosso non ci fece caso. Era già interamente coperto di polvere e sporcizia,  un po’ di saliva non avrebbe certo fatto la differenza.
Matt era riuscito finalmente a scendere dalle scale con Near sulle spalle. Aveva camminato attaccato alla parete, dove il legno era più stabile, per evitare altri spiacevoli incidenti di rottura dal momento che nessuno dei due era nelle condizioni di salvare l’altro in caso di necessità. Quando erano arrivati nei pressi del cadavere, Matt aveva quasi temuto di non farcela; ma alla fine si era sforzato di girarci attorno e adesso erano entrambi rannicchiati in un angolo della stanza.
La tempesta si era finalmente calmata, ora solo una leggera pioggerellina faceva da sottofondo. I topi non davano più fastidio, anche se per un po’ si erano raggruppati attorno al cadavere rosicchiando i suoi piedi e cercando di trovare un modo per arrivare al resto del corpo.
Matt rabbrividì dal disgusto, contento del fatto che Near avesse perso conoscenza. Sangue freddo a parte, il ragazzo non aveva bisogno di quello spettacolo.
Fissò il compagno profondamente addormentato tra le sue braccia. In precedenza aveva sempre guardato Near dal punto di vista di Mello; sia perché il biondo era il suo migliore amico sia perché Near ogni tanto dava effettivamente l’impressione di essere un po’ un’insopportabile so-tutto-io. Invece avendo passato quasi tutta la notte con lui, Matt aveva cambiato completamente prospettiva. L’albino aveva dei lati profondamente nascosti, come la sua sciocca paura dei topi; ma si era dimostrato anche coraggioso a ben pensarci. Inoltre il ragazzo era convinto di dovergli la vita, cosa che di sicuro incrementa positivamente i sentimenti verso una persona.
“Mi ero quasi aspettato che mi lasciassi cadere, sai.” Mormorò.
Sapeva che Near stava dormendo, ma era troppo spaventato per lasciarsi andare anche lui ad uno stato d’incoscienza, e il silenzio stava iniziando a spaventarlo.
“Con tutti quegli orribili scherzi che ti abbiamo fatto io e Mello! Eppure far morire qualcuno per un motivo del genere sarebbe stupido, non trovi? E se c’è una cosa che non sei, è proprio stupido.” Analizzò il ragazzo addormentato ancora qualche minuto. Near aveva le guance arrossate, così decise di controllarlo per sentire se avesse la febbre. Non ce l’aveva, così dedusse che forse era dovuto al dolore alle braccia o qualcosa del genere. Non che Matt fosse un termometro o altro, quindi c’era un certo margine di errore.
“Ho appena realizzato una cosa.” Sussurrò il ragazzo a Near “Ho capito che se proprio dovevo restare intrappolato qui dentro, non credo che avrei voluto nessun’altro all’infuori i te. Può sembrare un po’ sdolcinato….ok forse parecchio sdolcinato. Comunque. Non montarti la testa, non sarei affatto voluto restare intrappolato qui!”
Matt asciugò il mento di Near con gentilezza e gli chiuse la bocca. Stava diventando strano da osservare. “Quindi, presumo che questo ci abbia rovinato tutte le case stregate per il futuro. Probabilmente ci siamo giocati anche i film horror. Per sempre. Voglio dire qualunque cosa fatta apposta per spaventare non sarà mai al pari di questo.”
Matt sorrise, il primo da quando aveva incontrato il ragazzo, poche ore prima. Ovviamente non ci fu risposta da pare dell’albino. Ora che ci pensava Near non parlava molto neppure da sveglio. Era un piacevole cambio di compagnia, considerando che Mello parlava senza sosta. La bocca di Near invece era spesso chiusa, arricciata, sembrava così soffice e baciabile e…che c’era di male?
Matt piegò un po’ la testa, abbassandosi lentamente per non urtare il ragazzo più piccolo, e unì piano le loro labbra. Fu una cosa dolce, come uno di quei casti baci che propongono nelle commedie romantiche per ragazze, o qualcosa del genere. Leccò la sua bocca, ma si sentì un pervertito, così decise di smetterla.
“Sei davvero adorabile.” Decretò Matt al ragazzo addormentato.
Un rumore stridette forte, in modo decisamente chiaro per via del silenzio che regnava ora nella casa.
Era un’asse del pavimento, ma Matt non si era spostato abbastanza da schiacciarne una e Near certamente non si era mosso. Era forse un topo?
No…sarebbe stato un topo enorme. Il rosso fece un paio di respiri profondi, mentre il suo cuore batteva all’impazzata.
“C-c’è qualcuno?” chiese, con quella solita stupida domanda. Ma che altro avrebbe dovuto fare?
Rimase in ascolto con attenzione. Non sentiva più scricchiolii e non percepiva neppure dei passi ma…un momento…c’era qualcosa.
Qualcuno dietro lui e Near stava respirando. Pesantemente. Matt deglutì.
 
Mello si sentiva decisamente meglio dopo mezza bottiglia di sciroppo e tre barrette di cioccolato per mandarla giù. Si sentiva anche piuttosto annoiato, e quando Mello si annoiava c’erano due opzioni tra cui scegliere per alleviare il suo malumore. Prima opzione: giocare a qualche videogioco con Matt. Solo che non riusciva a trovare l’amico da nessuna parte. Seconda opzione: dare fastidio a Near. Solo che non riusciva a trovare neppure il rivale da nessuna parte.
C’era qualcosa che non andava.
Mello passò davanti alla stanza di Linda, la quale anche se non era propriamente amica di Near, era pur sempre qualcuno che aveva idea di dove si trovasse di solito quell’idiota di un albino.
 La ragazza in quel momento stava disegnando sul suo solito blocco. Un inutile passatempo, secondo Mello. Che cavolo c’entrava l’arte con il diventare un detective, ad ogni modo? Niente, a meno che non si doveva investigare su un furto d’arte o roba simile.
“Ehi Linda, visto Near per caso?” chiese il biondo.
“Anche se l’avessi visto non lo direi di certo a te, visto che sei sempre cattivo con lui.” Sentenziò quella ondeggiando la sua lunga coda di cavallo.
“Calmati, ti ho chiesto se lo hai visto, non dove sta.” Mello alzò gli occhi al cielo.
“Oh…bè…veramente…” la ragazza sembrò innervosita. “Ora che mi ci fai pensare non lo vedo da quando abbiamo lasciato la fiera. Perché me lo chiedi?”
“Perché non riesco a trovarlo da nessuna parte. E…non trovo neanche Matt.” Mello sbuffò. “Ehi… non è che hai visto Matt, vero?”
“No.” Linda scosse la testa sgranando gli occhi. “Ma che sarà successo? Pensi che si siano sentiti male anche loro?” Mello gemette.
“Non credo…non è strano che non li abbiamo più visti da quando abbiamo lasciato…aspetta…” Mello sussultò “Hey, Near c’era sul pullman di ritorno alla Wammy’s?”
“Cosa? Che intendi dire, ovviamente…c’era.” Linda non sembrava molto sicura.
“Intendo dire lo hai visto davvero?”
“Va bene, no! Ma…Near è sempre molto tranquillo, magari non ci ho fatto caso. Quel’è il problema scusa?”
“Io mi sono appena ricordato che Matt decisamente non era su quel pullman.” Disse il ragazzo “Non ci avevo fatto caso prima per via del mio mal di stomaco…dannato cibo avvelenato…ma ora….merda potrebbero essere entrambi ancora alla fiera!”
“Cosa?! Con questo tempo!” Linda fissò la finestra orripilata e Mello per una volta si trovò completamente d’accordo con lei.
“Linda…dobbiamo dirlo a Roger.” Ordinò il biondo, prendendo subito il controllo della situazione, visto che la ragazza stava per avere un attacco di panico.
“No non possiamo! È ancora in ospedale con Tabby! Ci sono solo due infermiere qui, e anche se ci prestassero ascolto…” Linda tremò e Mello le lanciò uno sguardo storto.
“Smettila. Cerca di riprenderti. Non ho intenzione di mandarti in giro a spiattellare tutto.” Le intimò. La ragazza fece un respiro profondo, anche se sembrava lo stesso preoccupata a morte.  “Ora, se Roger è irraggiungibile e le infermiere non possono aiutarci, dobbiamo andarci da soli.”
“Ma-”
“Niente ma! Non so te, ma io non sono certo il tipo di ragazzo che lascia il suo migliore amico in pericolo. E tu? Quanto tieni a Near?” chiese. Linda ci pensò su. Mello aspettò, anche se sembrava parecchio impaziente. Alla fine la ragazza lo guardò con una nuova determinazione negli occhi.
“Mi sbagliavo su di te Mello. Ho sempre pensato che fossi solo un bastardo ma Near è anche un mio amico, o almeno io lo considero come tale.” Si alzò in piedi. “Vengo con te.”
“Bene. Prendi stivali, impermeabile e torcia. Serviranno anche un paio di bottiglie d’acqua, delle bende e dei cerotti, dal momento che non sappiamo in che stato li troveremo. Io vado a prendere il mio cappotto e la roba necessaria, ci incontriamo nel corridoio principale. Non dire né alle infermiere né agli altri ragazzi cosa sta succedendo, visto che probabilmente cercherebbero di fermarci. Capito?”ordinò Mello.
Linda annuì e corse via. Il ragazzo andò nella direzione opposta, perso nei propri pensieri.
“Matt giuro che se ti è successo qualcosa, o ti sei fatto ammazzare per colpa di quell’imbecille, non ti perdonerò mai!”
 
 
 
 
 
A/N: E chi poteva accorgersi dell’assenza dei due se non Mello? Come pensa di salvarli? Riuscirà ad arrivare in tempo? Soprattutto chi è l’uomo che respira nell’ombra? Le risposte e molto altro nel prossimo ed ultimo capitolo! Se non altro questa parte ha fatto molta meno paura e c’era pure la scena super-fluffosta tra i nostri eroi! Mi raccomando R&R! Alla prossima

   
 
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