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Autore: LiamsBarbie    17/05/2012    4 recensioni
Margaret, Maggie, Horan è una giovane tirocinante di legge che vive a Londra con suo fratello orfana di madre.
Ma la madre prima di morire le ha lasciato una linea guida che lei ha sempre seguito scrupolosamente. Riuscirà a vivere la sua vita senza l'influenza di quel cartoncino blu?
Fan Fiction ispirata al film "Il settimo è quello giusto" :)
Genere: Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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THE LUCKY SEVEN - IL SETTIMO E' QUELLO GIUSTO










Presi quel bauletto di legno tutto rovinato dalla mensola più alta del mio armadio e lo buttai sul letto con una violenza inaudita.
Lo aprii e iniziai a sparpagliare tutto ciò che conteneva sul letto e sorrisi, dimenticandomi per qualche minuto ciò che stavo cercando veramente. Una piccola spilla di un campo estivo che avevo frequentato all'età di nove anni, l'attestato di Presidente della classe alle scuole medie, l'attestato di Presidente d'Istituto del St. James per ben due anni di fila e infine vari ricordi del mio viaggio in America avvenuto insieme alla mia amica Charlotte cinque anni fa.
Finalmente trovai quello che stavo cercando. Il mio cartoncino blu che doveva essere
aggiornato sui progressi che avevo compiuto in quel periodo.
Per prima cosa: Diventare avvocato, bhè fatto. Si, è vero ero ancora una tirocinante però ero già stata assunta in uno degli studi legali più importanti di tutta Londra, forse di tutta la Gran Bretagna, e anche se in qualità di ultima arrivata mi toccava faticare più di tutti mi stava bene dato che il passo a realizzare il mio sogno era brevissimo.
Il secondo punto che mamma non aveva scritto sul cartoncino ma che sicuramente faceva parte dei suoi progetti era mantenere un rapporto fantastico con mio fratello. Fatto anche questo. Io e Niall avevamo deciso di lasciare Mullingar e di affittare un appartamento nel centro di Londra, vicino a casa di Charlotte e Louis, in modo che io potessi lavorare in uno degli studi legali più rinnomati e lui potesse fare carriera alla Sony dove era riuscito a entrare  grazie ai suoi ottimi voti e alla spinta di Louis.
Eravamo entrambi esaltati di vivere quest'esperienza insieme e sono sicura che nostra madre sarebbe stata fiera di noi. Fin da piccoli c'eravamo presi cura l'uno dell'altra anche a causa del fatto che nostro padre lavorava sempre troppo e non aveva molto tempo da trascorrere con noi, più che due fratelli sembravamo due amici anche perchè non è che ci assomigliavamo tanto. Lui era biondo e io mora, lui aveva gli occhi azzurri e io marroni, lui era disordinato e caotico mentre io odiavo che qualcosa fosse fuori posto e detestavo non avere la situazione sotto controllo. Eravamo il fuoco e l'acqua ma questo non ci aveva mai impedito di essere amici oltre che fratelli. Uscivamo con lo stesso gruppo di amici ed era grazie a due di loro se il nostro traferimento era avvenuto così velocemente.
Charlotte Hamilton e Louis Tomlinson erano i nostri migliori amici ed erano la coppia più famosa di tutta Mullingar. Stavano insieme dal primo anno di superiori e si erano sposati all'età di venti e ventun'anni e nel giro di un anno era nata una splendida bambina di nome Meredith.
Charlotte era esuberante e sfruttando il potere che ha di convincere qualsiasi persona sulla faccia della terra, aveva costretto me e Niall a trasferirci nella casa affianco alla loro in modo da poterli aiutare in caso di difficoltà con la bambina.
Presi una penna dal comodino e sbarrai energicamente il numero cinque dal cartoncino di mia madre. Avevo seguito alla lettera le sue indicazioni - Niall, Charlotte e Louis mi ripetavano spesso che le avevo seguite anche troppo alla lettera- e una settimana fa avevo definitivamente chiuso la mia relazione durata due anni con il ragazzo numero cinque che non aveva minimamente accettato il mio trasferimento.
Mi alzai e sulla scrivanie recuperai una delle bustine trasparenti e ci infilai dentro uno dei bracciali che David mi aveva regalato etichettandolo e mettendolo vicino ai ricordi dei precedenti ragazzi nel baule.
Secondo la linea guida questo era il momento per il sesto ragazzo e poi finalmente sarebbe toccato al settimo nonchè quello giusto. Si, avevo solo ventun'anni ma il desiderio di creare una famiglia felice entro i venticinque anni era troppo forte in me e non avevo intenzione di
sprecare tempo.
"Maggie muoviti che è pronto!" strillò Niall dalla cucina. Non era mai stato un ottimo cuoco ma quella sera aveva particolarmente insistito per cucinare lui dicendomi che aveva in mente qualcosa di speciale.
"Perchè c'è lo champagne sul tavolo?" chiesi sbarrando gli occhi una volta arrivata in cucina.
La tavola era apparecchiata in modo perfetto e ordinato, tutte le posate erano al loro posto i piatti erano sistemati in modo esemplare e la tovaglia era immacolata.
"Perchè dobbiamo festeggiare sorellina!" disse avvicinandosi e porgendomi un bicchiere di champagne "dobbiamo festeggiare alla fine di David!" concluse sfoderando uno dei suoi più bei sorrisi.
"Niall! David è stato una tappa necessaria della mia vita e ora so che non voglio un ragazzo idiota e casinista!" commentai bevendo un sorso dal bicchiere.
"Oh giusto la linea della vita disegnata da mamma quando avevi sette anni!" commentò lui sarcastico sedendosi e iniziando a servirmi il pollo con i peperoni.
"Inanzitutto avevo sette anni e mezzo e poi non puoi dire che ciò che mamma aveva scritto non è stato utile. Il campo estivo, essere presidentessa sia alle scuole medie che alle superiori, il ragazzo americano! La mia vita è stata qualcosa di magico grazie a quel disegno!" replicai lanciandogli un'occhiataccia che non ammetteva alcun tipo di repliche e continuammo a
mangiare.
"Ma Maggie..!" tentò di portare avanti il discorso mentre puliva l'ultimo pezzo di carne dalla sua coscia di pollo.
"Niall ho detto fine del discorso e non ammetto repliche!" gli lanciai un'occhiataccia e lui alzò gli occhi al cielo ma anche questa volta lasciò cadere il discorso lasciandomi vincere.



"Signori.. e signore -disse vedendo il mio sguardo di fuoco posarsi su di lui - vi ringrazio per
essere venuti qui e vi do appuntamento al mese prossimo con un'altra delle riunioni di aggiornamento. Ora se volete abbiamo allestito un buffet nel salone grande." finii il suo discorso e tutti applaudirono, tranne me ovviamente. Jack Brown sarà anche stato uno degli avvocati più famosi di tutta Londra ma non si poteva dire che non fosse un grande maschilista.
Okay ero l'unica donna a lavorare nel suo studio ma questo non gli dava il diritto di ignorarmi o di non rispettarmi, non lo tolleravo proprio.
"Dai Maggie non te la prendere! Sappiamo tutti che Brown è un coglione e che cerca di attirare la tua attenzione." fulmanai Styles che mi osservava con uno sguardo fin troppo divertito.
Se non fosse stato il mio unico amico in quel covo di avvocati maschilisti probabilmente l'avrei già ucciso un paio di volte come minimo.
"Harry. - presi una piccola pausa teatrale nella quale ne approfittai per sistemare una delle pieghe del mio vestito rosso- non darei una possibilità a Jack Brown neanche se sapesse volare e teletrasportarsi." in risposta alla mia affermazione Harry scoppiò a ridere facendo comparire così du adorabili fossette sul suo viso che misero allegria anche a me.
Ma questo era Harry Styles un coglione appartenente a una delle famiglie più ricche di tutta Londra con una parlantina quasi snervante alle volte - che però sarebbe stata utilissima considerando che ha deciso di intraprendere la carriera di avvocato- e una risata contagiosa che avrebbe messo allegria a chiunque. In realtà la prima volta che lo vidi non avrei mai pensato di poter andare d'accordo con un elemento del genere ma poi ci avevano messo insieme a lavorare al caso Williams e anche io ero ceduta al "fascino Styles". Tra di noi non c'era mai stato nulla oltre all'amicizia e insieme ci trovavamo bene tanto che l'avevo presentato a Niall, Charlotte e Louis che nel giro di due ore si erano affezionati a lui neanche fosse uno di famiglia.
"Margaret Scricciolo Horan hai seriamente intenzione di fermarti a mangiare qui?!" mi
domandò enfatizzando particolarmente il soprannome alquanto stupido che mi aveva affibiato.
"Dai conosco un bel posticino che fa delle ciambelle che sono una meraviglia!" senza darmi il tempo di rispondere mi tirò per un braccio e mi fece entrare in ascensore diretti verso il misterioso posto che serviva ciambelle meravigliose.


*HOOOOOOOOOLACLAVELITOS*
Eccomi nel mio spazio detto anche spazio cretinate. 
Allora per prima cosa ringrazio tutte le persone che hanno commentato, letto o inserito la storia neille preferite/seguite/ricordate.
Poi ringrazio Martina per aver pubblicizzato la storia e le faccio i complimenti per aver finito la sua (Criam <3)
In questo capitolo si capisce un pochino di più sul personaggio di Margaret u.u
Allora io me la immagino molto una Blair Waldorf un pochino meno stronza però comunque perfettina, che necessita avere tutto sotto controllo ma comunque una ragazza di vent'anni in grado di divertirsi.
Ho introdotto Niall, Harry e un pochino Louis ma don't worry che gli altri due arriveranno presto :D
Se volete vi posso dire che Charlotte me la immagino come Katie Cassidy però voi siete libere di immaginarla come volete, magari potete farmelo sapere in una recensione :D
Vi lascio con una foto di Margaret alla riunione u.u
Detto questo chiudo e vi do appuntamento (?) al prossimo capitolo :D



Ells.




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