Eccoci ragazzi, siamo proprio alla fine! :)

Dopo quasi due mesi, le avventure dei nostri eroi si sono concluse.

Ringrazio di cuore tutti. Tutti coloro che hanno recensito; coloro che mi hanno inserito fra le storie da seguire e da ricordare; coloro che mi hanno seguito in modo silenzioso. Grazie, grazie veramente a tutti, per aver sopportato i miei errori, le mie idee stupide e le mie fantasie, per avermi seguito.

Vi lascio con l'ultimo capitolo e spero che in molti mi facciate sapere cosa ne pensate.

A presto.

Baci...

Shanks scandì quelle ultime parole molto lentamente. Sapeva bene che quello che aveva detto avrebbe sconvolto chiunque, figuriamoci una ragazza che era appena uscita da un brutto guaio come quello.

Sapeva bene però che doveva dirglielo, lei aveva il diritto di sapere e lui non poteva tenerla ancora all'oscuro di tutto.

-tu...tu saresti mio padre?-

chiese Nami alzandosi in piedi, visibilmente scossa. Dopo tutto quello che aveva passato in quell'anno adesso che pensava di starsene per un po' felice e spensierata, ricevere una notizia del genere di sicuro le scombussolava la vita .

-io non voglio sconvolgerti la vita Nami. Non ho pretese di nessun tipo, nè mi aspetto che tu sconvolga la tua vita per me. Però dovevo dirti la verità e togliermi questo peso-

Nami lo guardava e sentiva una forte fitta al cuore. Non era il tipo di persona che riusciva facilmente a fidarsi degli altri, ma come anni prima si era sentita sicura con Rufy, adesso sentiva di potersi fidare di Shanks.

Dopo i primi minuti di silenzio imbarazzante, in cui nessuno dei due sapeva cosa dire o come comportarsi, Nami fece qualche passò e lo abbracciò.

Non sapeva bene perchè lo stesse facendo ma in quel momento sentiva solo il bisogno di abbracciarlo . E quando lo fece si sentì rilassata e protetta.

Shanks d'altra parte non si aspettava una reazione del genere. Dai racconti della ciurma di Cappello di Paglia, aveva capito che quella rossa era una ragazzina tutto pepe che comandava a bacchetta tutti sulla nave e che non le mandava a dire a nessuno quindi si aspettava da lei urla, accuse, schiaffi, magari qualche lacrima ma non di certo una reazione del genere

-Grazie- gli disse a bassa voce lei -Sono contenta che tu mi abbia detto tutte queste cose-

Shanks, anche se un po' spiazzato, rispose:

-So che è un momento delicato, hai appena ritrovato i tuoi amici e hai un ragazzo che ci tiene a te, però mi piacerebbe passare del tempo con te, per conoscerti meglio-

-Amo i mandarini, le girandole e i soldi- gli sorrise lei

-Ahahahah chiara e diretta. Mi piace-

-Anche a me piacerebbe conoscerti meglio Shanks-

-Se me lo permetterai, avremo tutto il tempo che vorrai-

-Eh eh che succede qui?-

Ad interrompere quel momento fu Zoro che, non avendo trovato Nami al villaggio, aveva iniziato a cercarla nei dintorni e quando vide quei due soli e a distanza ravvicinata fu colto da “un pizzico” di gelosia.

Nami gli corse intorno, gli stampò un bacio sulle labbra, fece segno a Shanks di seguirli e trascinò Zoro per un braccio, senza spiegare a nessuno dei due le sue intenzioni.

Quando arrivarono al villaggio, la cartografa chiese a Lucky, Usopp e Sanji di radunare tutti nella piazza centrale del villaggio.

Nel giro di dieci minuti, una folta massa di persone, fra cui molti abitanti del villaggio e tutti i membri della ciurma del rosso e di Cappello di Paglia, si era riunita lì

Dopo aver zittito tutti e aver attirato l'attenzione su di sè, Nami prese la parola, emozionatissima

-Innanzitutto volevo ringraziarvi-

Già dopo la prima frase, la rossa aveva iniziato a piangere.

Arlong era morto, veramente questa volta. Non avrebbe mai più dovuto sottostare alle sue torture, mai avrebbe più dovuto lavorare per lui, mai più e tutto, un'altra volta. grazie a loro, ai suoi amici, alla sua vera famiglia, ai suoi tesori più preziosi.

Nami si asciugò le lacrime e proseguì.

-Volevo ringraziare tutti voi. Non è stato l'anno più bello della mia vita, e spesso ho ceduto, ho pensato di lasciare questo mondo, ma ho sempre saputo, in fondo al mio cuore, che voi sareste venuti a salvarmi. Scusate se vi ho deluso, se non ho sempre avuto la pazienza e il coraggio di aspettarvi ma è stato difficile. Grazie però ragazzi, grazie per non avermi abbandonato.-

Una lacrima solitaria le rigò il volto, seguita da qualche secondo di silenzio. Poi Nami guardò Shanks e proseguì il suo discorso.

-vorrei aggiungere che oggi è un grande giorno e...e...e... devo dirvi una cosa importante...-

Ma Zoro la interruppe

-Aspetta Nami! Scusa se ti interrompo, ma non posso aspettare più.-

Lui le si inginocchiò davanti e aprì una scatoletta contenente un anello, mentre Nami lo guardava confusa

-Per ben tre anni questo è stato il mio pensiero fisso ed adesso non posso più aspettare! Nami, vuoi sposarmi?-

Nami, come tutti, era a dir poco sconvolta. Mai e poi mai si sarebbe aspettata una cosa del genere da Zoro. Quel giorno di tre anni prima, lo spadaccino le aveva fatto capire che per lui il matrimonio non avesse senso e fosse un qualcosa di stupido e invece adesso, non solo le chiedeva di sposarlo ma lo faceva anche davanti a tutti!

Le uniche parole che le uscirono dalla bocca furono

-Sì sì, certo che lo voglio-

e tutti, dopo essersi ripresi dallo shock iniziale, applaudirono e urlarono di gioia. Tutti tranne il povero Sanji naturalmente che, non si sa bene come, si era completamente pietrificato.

Dopo essere stata baciata appassionatamente dal suo amato spadaccino, lei gli chiese all'orecchio

-Ma non credevi che il matrimonio fosse stupido?-

-Quando Orso ci ha divisi, mi sono reso conto che l'unica cosa stupida sarebbe stata perder te-

A Nami si illuminarono gli occhi

-Ti amo squattrinato!-

-Ti amo aguzzina!-

pochi secondi dopo, mentre lei guardava compiaciuta il suo anello che sembrava valere molto, intervenne Robin

-A quando le nozze allora?-

-Direi il tempo di trovare un funzionario, che ne pensi?- chiese Zoro alla sua ormai promessa sposa

-Potremmo chiedere al sindaco del villaggio- rispose Nami

Con un colpo di tosse però Shanks li interruppe

-Potrei sposarvi io!-

-Ehm?- lo guardò dubbioso Usopp che intervenne

-Ma non sei mica un sindaco tu!-

-Ha ragione invece- intervenne Franky -il capitano di una nave, se in mezzo al mare, può celebrare matrimoni-

-Bè allora posso farlo anche io- disse Rufy quasi mettendo il broncio.

Shanks guardò Nami e trovando lo sguardo complice di lei, rispose

-Bè Rufy, se non ti dispiace ci terrei molto a sposare io mia figlia-

-Cosaaaa????- urlarono tutti in coro i membri della ciurma di Cappello di Paglia, e alcuni membri della ciurma del rosso che erano all'oscuro di tutto.

Subito Shanks gli spiegò tutto per filo e per segno e per tutti la situazione fu chiara, salvo per Rufy che ci mise un bel po' a capire, fra una scaccolata e l'altra.

Alla fine il matrimonio venne celebrato la stessa sera, sulla Sunny, ad un centinaio di metri dalla costa, mentre il ricevimento si sarebbe tenuto sull'isola, organizzato dagli chef del villaggio, sotto l'occhio vigile di Sanji che, non si sa bene come, era stato convinto da Robin a non piagnucolare per il matrimonio e a collaborare.

Entrambe le ciurme erano presenti al matrimonio ed entrambe si erano occupate degli addobbi nuziali, sotto l'occhio femminile di Robin.

Alle 21, Zoro si trovava all'altare, che era stato allestito da Franky sul ponte, e al suo fianco Rufy, in qualità di testimone. Dieci minuti dopo, Nami uscì dalla sua stanza.

La rossa indossava un vestito bianco, semplice ma elegante, con un lungo strascico; Zoro, invece, dei pantaloni neri ed una camicia bianca con una cravatta, ma non indossava la giacca, perchè pensava fosse un po' troppo per lui, persino per il suo matrimonio. Le spade gli erano state nascoste per evitare che le indossasse.

Quando Nami uscì dalla sua stanza e lo vide lì ad aspettarla, a stento riuscì a trattenere le lacrime.

Dall'altra parte, mentre lui la osservava avvicinarsi all'altare, fasciata in quell'abito, stupenda più che mai, con accanto la bella Robin in qualità di testimone, gli si seccò la gola e il cuore iniziò a battergli a mille.

Quando i due si trovarono l'uno a fianco dell'altro, Shanks prese la parola.

-Bene amici, siamo qui riuniti oggi, su questa nave, in mezzo all'oceano, per celebrare il matrimonio di questi due innamorati, Nami e Zoro.

Vuoi tu Zoro prendere come tua legittima sposa la qui presente Nami, per amarla, onorarla e rispettarla, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi ?-

-Sì, lo voglio- e le mise al dito l'anello nuziale

-E tu Nami, vuoi prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Zoro, per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi ?-

Nami emozionata rispose -Sì, lo voglio- e infilò l'anello al dito di Zoro

-Se qualcuno ha qualcosa da obiettare, parli ora o taccia per sempre-

-Io...io...io- intervenne un Sanji lacrimante

- La mia sirena...- ma non fece in tempo a finire la frase che Robin fece spuntare delle braccia con le quali gli tappò la bocca, e poi sorrise dicendo

-No, nessuna obiezione. Possiamo continuare-

-Bene, con il potere conferitomi dalla legge, anche se sono un pirata e diciamo che della legge me ne infischio, in quanto capitano di una nave, vi dichiaro marito e moglie....-

Fine