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Autore: Ameliente    20/05/2012    1 recensioni
Ora riesco a capire Robin Hood: rubava ai ricchi per donare ai poveri.
Riesco anche a capire gli eremiti che vivono in povertà perché non gliene importa niente della ricchezza.
Cerchiamo la realizzazione spirituale e non quella terrena; cerchiamo la realizzazione dei nostri sogni.
Genere: Generale, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PROBLEMI?
RISOLVITELI.

 

 


TEORIA MEOCENTRICA
 

Tenetevi forti: ora comincia la vera storia.
Mi chiamo Amelia e questo basta a definirmi dato che secondo gli altri il mio mondo è semplicemente "ameliesco"; il mio stesso nome aggiunto di un " esco" è sempre stato l'aggettivo adatto a definirmi. Io non posso essere semplicemente simpatica, solare, estroversa, egoista, stupida, morbosa o timida. No! Dal maledetto giorno in cui a mio padre è venuta l'ispirazione vedendomi fare una delle mie numerose bravate tutti hanno cominciato a darmi questo meraviglioso epiteto.
Devo però ammettere che sono diversa dalla massa, anche se non conosco le caratteristiche della massa: sono ehm molto "ameliesca" in quanto molto lunatica, simpatica ma molto fredda e stronza solamente con i ragazzi, rompo tutto comprese le scatole, odio la logica, sono fissata con il mantenimento della mia linea e di conseguenza con lo sport e alterno periodi di complessi di inferiorità anormali a periodi di complessi di superiorità anormali sentendomi la più figa della città, ma che dico del mondo! Sono cattolica e sono profondamente fissata con l'aspetto fisico, che è anche la parte più di superficie di una persona e che io disprezzo ma al contempo è il primo che mi colpisce: è per questo che vi presenterò dettagliatamente la mia struttura fisica: ho 14 anni, sono alta 1.72, peso 51.5 kg, sono castana con capelli corti e frangetta fitta e abbastanza lunga, occhi marroni, ho un naso normale, una bocca carnosa, le mie misure sono 89-60-88, ho delle mani e dei polsi inesistenti, ho il 39 di piede, ho due nei in faccia che vengono ripresi sul polso e sullo zigomo nello stesso ordine e ci tengo a farmi immaginare come mi sono descritta quando andrete avanti a leggere la storia e quando dovrete fare delle porcherie pensando a me (ovviamente scherzo). La mia filosofia di vita ha un nome: Pirandello. Lui mi capisce veramente o meglio sono io che capisco lui dato che sono nata un secolo e mezzo dopo di lui: è il portavoce della non-logica, di un universo di irrazionalità e di pensieri fantastici. Un' altra persona che stimo molto è Freud, l'inventore della psicoanalisi. Infatti ho reso omaggio ad entrambi portandoli all'esame di terza media e uscendo con il massimo: ora mi aspetto un ringraziamento da parte loro. Non so un tubazzo di cultura cinematografica e penso sempre che James Cameron sia una donna anche se il nome dice tutto. Ascolto solo buona musica: Beatles, America, Adele, One Republic, Coldplay,Green Day, Florence + The Machines, Ed Sheeran, Caparezza ecc. ecc. anche se lo devo ammettere ho passato un triste periodo in cui ho ascoltato gli One Direction ( non insulto le Directioners) ma mi sono disintossicata.
Frequento un liceo classico a Milano; mi sono in parte pentita di questa scelta per l'eccessiva mole di compiti che dobbiamo svolgere (peraltro uguale a quella che avevo da fare alle medie, solo che la voglia scarseggia) mentre dall'altra ne sono felice dato che sento già che la mia mente sta schiudendosi e non vedo l'ora tra un anno di arrivare al liceo (perché nella mia scuola si è mantenuto il ginnasio) e cominciare a studiare filosofia.
Ho una famiglia perfetta: una madre che ha lavorato per moti anni nella moda e che ora però è casalinga e questo rappresenta la mia rovina dato che ogni santissimo giorno quando torno da scuola me la devo sorbire per un periodo di tempo indeterminato ma che è sempre troppo lungo; mio padre è un commercialista, guadagna bene e lo stimo particolarmente perché mi lascia i miei spazi, è divertente ma troppo sarcastico e cinico; mia sorella è fin troppo buona ed è per questo che non posso difendermi in alcun modo perché ormai io ho la consolidata reputazione della classica "sorella cattiva" che amo fare. Comunque le voglio un sacco di bene anche se maledico il giorno in cui molto ingenuamente ho costretto i miei a darmi una "splendida sorellina" che quando è arrivata a casa e ha cominciato a rubarmi la mamma e il papà ho disprezzato e a cui ho giurato guerra eterna. Ho un gatto di nome Marameo Patacca obeso, pigro, "imperialista" in quanto ha colonizzato tutta la casa e "meocentrico" dato che ha deciso che il mondo deve girare intorno a lui, deve sempre stare al centro delle stanze e ama sedersi sugli oggetti nuovi per fare loro provare il gusto del suo roseo sedere; è dotato di un classico pelo di gattaccio randagio fortemarmino ovvero color cacca mischiato a verde oliva con classici occhi color mela che mi ha distrutto le gambe: il disgraziato infatti dopo essere stato accolto dai ciula di turno, ovvero la mia famiglia che ha sempre vissuto circondata di animali (io sono rimasta senza gatti per un mese e mezzo in tutti i miei 14 anni di vita) ci ha incastrati e si è fatto adottare scampando alla morte: la sua morte però tra poco gliela causerò io anche se non c'è bisogno dato che è abbastanza terrorizzato da me da girare al largo (il mio motto è questo: la campagna del terrore è sempre la più efficiente).

Devo ammettere che ho una sinistra tendenza a cercare di causarmi dei problemi che non ho mai avuto per ora e ad enfatizzare quelli piccolissimi: per esempio, quando una mia amica è stata investita sulle strisce pedonali da un simpatico vecchietto di nome Clementino ho finto che fosse stata investita da un enorme tir e che si sia salvata per opera dello Spirito Santo. Nei miei viaggi mentali con in mano l'ipod mi immagino sempre di essere la "vittima" di qualcosa e che tutti stiano intorno a me.

Il mio sogno è cambiato molte ma molte volte.
Tutti i bambini alla domanda: "che cosa vorresti fare da grande?" rispondono una serie interminabile di lavori che non si realizzeranno mai perché non ne avranno né il tempo, né la voglia sufficiente anche perché saranno per la maggior parte disoccupati: "voglio fare il cantante, il giocoliere, il domatore di elefanti, l'astronauta, lo scienziato, l'acchiappa fantasmi e scrivere la biografia della nonna." Nella seconda fase della loro vita tutto diventa più realistico: gli adolescenti vorrebbero che i soldi cadessero dal cielo e vorrebbe o fare tutti i mantenuti oppure lavorare un quarto d'ora al giorno e guadagnare un pacco di soldi appena affacciatisi sullo scenario lavorativo. Il mondo più triste e verosimile è quello degli adulti, che si devono impegnare per avere dei risultati, esclusi i famosissimi "old teen-ager" che anche a 80 anni fingono di sapere andare sullo skateboard.
Io sono passata dalla fase infantile del "voglio fare un sacco di cose" ad una fase di continuo mutamento dei miei sogni: pattinatrice, archeologa, scienziata, dittatrice, animalista, suora (mi sono stupita di me stessa) ecc.
L'ultima fase è quella più importante: un mese fa' ho deciso di farmi suora perché il Signore avrebbe rappresentato il mio unico amore ma poi avendo visto passarmi davanti un ragazzo splendido ci ho rinunciato.
Voglio fare la modella, allora! Sogno di tutte le adolescenti…Ho le caratteristiche fisiche per farla e sono già stata presa da due agenzie; questa però non s se è la mia strada. Il lato che mi piace di più delle persone è quello che bisogna scoprire, non il contorno che non sa di niente. Certamente mi piacerebbe avere successo però poche ragazze ci riescono e spesso ne escono anoressiche e drogate.
L'altro giorno però ho avuto un'illuminazione, la miglior della mia vita.
Ve lo assicuro.

 

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Recensite! Così potrò sapere se vi piace la mia storia. Ci tengo a precisare che la storia è una sorta di autobiografia indiretta, tutto ciò che ho scritto è vero ma alla protagonista ho cambiato il nome.
Spero che vi piaccia e se non vi piace ditemelo che magari mi proietto su un altro genere.
Aspetto impaziente il vostro giudizio.
Ciaoo ♥

P.S. Layout di Opora perchè io sono negata in queste cose.

 

  
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