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Autore: ek_directioner    20/05/2012    5 recensioni
Mi ero promessa di non partire più, ma non ero riuscita a non farlo.
'Ti prometto che non appena finirà questa situazione, ti verrò a riprendere' mi ripeteva continuamente mio padre.
Ma come facevo a credere ancora ad un bugiardo come lui?
Davvero volevo tutto quello?
Davvero volevo scappare dalla mia vita?
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Sai che ti voglio bene già da ora?
 
-ma questo leone no. Questo leone ha avuto la forza di allontanarsi da quella che dovrebbe essere la cosa che ama più al mondo. Questo leone ha vissuto per diciassette anni senza affetto e supporto. Questo è un leone. - rispose.
Dio, quella ragazza in un'ora mi aveva capito più di quanto non avesse fatto la mia famiglia in diciassette anni di vita.
 
Abbassai la testa.
Perchè la gente era capace di cambiarmi l'umore della giornata nel giro di pochi minuti?
Prima di uscire da quella casa non avevo il minimo pensiero che in un momento avrei potuto ripensare a tutto quello accaduto nella mia vita.
Certamente non era colpa di Danielle se ora stavo ripensando a tutto quello; anzi, lei mi aveva incoraggiato molto.
Ma sapete una cosa?
Quando una persona prova quelle paure, le parole della gente non valgono più a nulla.
Potranno esserci milioni, miliardi di persone che ti diranno che sei forte, che ce la farai; ma nulla, assolutamente nulla ti darà veramente la forza di credere in te stessa.
 

E quand'è che veramente riesci a capire che devi soltanto riuscire a rialzarti ed andare avanti come hai fatto fino a quel momento?

 
Facile; quando vedi che tutta la tua vita sta andando dietro ad un giro di avvenimenti che non fanno altro che rovinarti l’esistenza.
Quando senti il bisogno di distaccarti bruscamente dalla vita quotidiana e di cambiarla radicalmente, anche a costo di mettere a rischio tutto quello che hai.
Quando capisci che le uniche cose che ti rimangono sono quello che hai intorno; e te stessa.
Lì, proprio in quel momento capisci che vale la pena rialzarsi e continuare a camminare a testa alta.
 

Vento?
Pietre?
Gelo?

Ostacoli inutili.

 
Hai il coraggio con te, e nulla potrà permetterti di fermarti.
-Hai capito?-azzardò cercando di farmi tornare alla realtà.
-Eh? si, scusa-dissi scuotendo la testa.
Avevo capito, certo che avevo capito; ma lei non sapeva che quelle cose me le diceva chiunque io incontrassi.
-Bene-disse sorridendomi.
Beh, almeno ero riuscita a convincere lei.
-Invece ora parlami un po' di te!-dissi posandole una mano sulla spalla.
-di me?-chiese di colpo intimidita.
-di me no!-continuò voltandosi dall'altra parte.
-ma guaaaardati, sei tutta rossa! Forza parla!-dissi ridendo.
-Non sono rossa! E poi non sono abituata a parlare della mia vita privata-rispose.
-Beh, ma io non voglio sapere della tua vita privata!-ironizzai.
Ci pensò su.
Perchè era così fredda davanti alla sua vita?
-Non sono abituata a parlare della mia vita in generale. Ok?- disse.
Forse avevo sbagliato ad insistere.
-Va bene tranquilla-commentai abbassando la testa.
-scusa-continuai.
Silenzio.
Dio Santo, ero riuscita a rovinare un'amicizia nemmeno iniziata.
-No no Belle non devi scusarti-disse posandomi le mani sulle mie spalle.
-Sono consapevole di essere troppo rigida nel confidarmi, ma vedi, non mi riesce proprio-continuò.
-Te l'ho detto Danielle, devi stare tranquilla. Non volevo assolutamente immischiarmi nella tua vita privata, tantomeno volevo che tu ti confidassi con me. Non ci conosciamo nemmeno!-dissi cercando di tranquillizzarla.
-ok-rispose mortificata.
Ancora silenzio.
-Sai, io i genitori non ce li ho mai avuti-confessò d’un tratto abbassando lo sguardo.
Mi sentii ferita al posto suo.
Come poteva essere che una ragazza così determinata e forte non avesse una famiglia, come me?
-Esatto Belle, io non ho mai avuto una famiglia- disse leggendo lo stupore sul mio viso.
-Tantomeno delle amiche-continuò.
No.
Che non aveva degli amici non ci credevo.
-Gli amici? E allora dei ragazzi dello Starbucks cosa mi dici?-domandai.
-Ti dico che loro sono AMICI, maschi. A me mancano delle amiche-puntualizzò.
-Oh Danielle fidati, molte volte i maschi sono più fedeli delle femmine-
-Si Belle, ma a me manca un punto di riferimento femminile. Mi manca una ragazza a cui chiedere come mi sta un vestito senza sentirmi rispondere che sono una figa da scopare. Mi manca una ragazza a cui poter fare una coda di cavallo o una semplice piastra. Mi manca una ragazza da abbracciare senza poter pensare che io gli possa piacere-disse tutto d'un fiato.
Rimasi immobilizzata.
 

BELLE:
Senza una famiglia.
Senza punti di riferimento.
Niente coraggio.

DANIELLE:
Senza una famiglia.
Senza punti di riferimento.
Coraggio al massimo.

 
Trovata la differenza?
-Sai che siamo sulla stessa barca?- sdrammatizzai cercando di non piangere al suo posto.
-Sai che ti voglio bene già da ora?-
 
 
*************************************************
AWWWWWW non è una scena troppo dolciosa questa?
Cioè: akjgnbrlagnhla (?)
Capito, no?
Ok, dopo questa svagheggiata inutile io mi ritiro nella mia ignoranza u.u
p.s. Nei prossimi capitoli inizieranno ad esserci un po’ di avvenimenti, hmmm, INTERESSANTI :3
sciao bele <3
  
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