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Autore: tosta80    10/12/2006    7 recensioni
E se Sana incontrasse Heric nel posto giusto al momento sbagliato?il loro amore riuscirebbe a superare 10 anni di lontananza?Spero che questa nuova storia vi piaccia!mi raccomando recensite!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Ciao a tutti, oggi mi sento ispirata grazie ai vostri commenti che non mi sarei mai aspettata così Numerosi…..così ho deciso di aggiungere subito un altro capitolo….

Allora prima di tutto però i ringraziamenti che per la prima volta voglio fare come si deve…

KIKI LA MIGLIOR:grazie per il tuo consiglio. Effettivamente mi sono resa conto di aver scritto con una grandezza un po’ esagerata e così ho messo subito in pratica ciò che mi hai detto, spero che adesso la storia possa piacere di più.

HERMY POTTER:guarda prima di tutto è veramente un onore ricevere un commento così da te che sei così brava nel parlare di Heric. Sono molto contenta che ti sia piaciuto, nello scrivere la lettera ho pensato a te, al suo diario e ho capito con più chiarezza qual era il personaggio che volevo fare emergere da questo chappy, grazie mille!

MIKI 18: grazie michi sono contenta che ti sia piaciuta continua a recensire mi raccomando. Grazie per avermi sostenuta fin dall’inizio.Sei stata una delle mie lettrici più fedeli grazie mille miki.

VIRGO:è molto interessante ricevere dei commenti dai maschi,è bello sapere ke qualcuno di voi in fondo desideri qualcosa di serio e profondo,tu mi sostieni già da un po’ di tempo e x qst volevo ringraziarti,io nn nutro molta fiducia nei confronti del tuo sesso,xke sno stata ferita tante volte,ma è cmq bello sapere ke qualche maschio decente è ancora in circolazione….

AYA CHAN: grazie il tuo entusiasmo mi fa molto piacere, grazie per l’appoggio e la carica che mi ha danno i tuoi commenti, grazie mille baci giuli

MIKI 90: anche tu mi sostieni già da tempo e sono contenta di leggere nei tuoi commenti lo stesso entusiasmo che c’era all’inizio, sei una delle persone che mi dà più carica per aggiornare la storia, i tuoi commenti mi spronano sempre a dare il meglio di me, hai un primato che ti rende ai miei occhi la più speciale mi hai lasciato ben 9 commenti grazie michi 90 grazie mille…

ANNA C: se non mi sbaglio anche tu mi hai lasciato altri commenti in passato, beh magari ti sembrerò ripetitiva ma volevo ringraziare anche te come gli altri. Il finale cercherò di farlo il più lungo possibile, spero che risponderà alle tue aspettative ce la metterò tutta….

LIZDREAMER: ed ecco una delle mie sostenitrici preferite! Grazie mille liz per le cose che scrivi sempre su di me e complimenti per il tuo nick è veramente bello ed originale, un bacio giuli.

Dany 91:non sai quanto mi abbia fatto piacere il tuo commento grazie mille, avere un'opinione del genre da una mia coetanea mi riempe di soddisfazione grazie grazie davvero

Allora ragazze pirma di iniziare la lettura, ho voluto ringraziare le persone che hanno commentato il mio ultimo capitolo ma in realtà ce ne sarebbero molto altre come Reppy, Gingi, Luchia Nananami, Chigo, Geo 88, Silyn….Sinceramente io non amo molto fare queste cose, secondo me fanno apparire lo scrittore un po’ ipocrita e i ringraziamenti mi sembrano sempre un banale tentativo per ingraziarsi i lettori, però penso che quando ci vuole ci vuole, e siccome voi con me siete sempre fantastici era giusto per una volta ringraziarvi, un bacio buona lettura giuli.

 

 

 

 

I’m with you

 

Heric guardava sorridendo suo figlio giocare a palla con un suo coetaneo.

Molta gente diceva che sia assomigliavano moltissimo, stessi capelli biondo cenere, stessi occhi imbronciati, stesso carattere scontroso, ma Heric non ne era mai stato molto convinto e più lo guardava giocare più se ne rendeva conto.

Si chiamava Alessandro in onore delle origini italiane della madre.

Era un bimbo forte, vivace, ma non lo si poteva definire un bambino difficile.

A differenza di Heric era molto più aperto e nonostante le apparenze anche più amabile,

Da sua madre aveva preso la spontaneità, quel bel sorriso sincero capace di toccarti il cuore e di lasciarti qualcosa dentro.

Aveva bisogno di quel bambino in quel momento.

Nadia l’aveva capito e così glielo aveva lasciato per qualche settimana.

Com’era dolce la sua Nadia, ogni volta così comprensiva e materna, così dolce, così forte.

Heric si chiese ancora una volta cosa non avesse trovato in lei, cosa gli avesse impedito di innamorarsene.

Una fitta al cuore……maledizione.

Era un idiota, lui il dolore se lo andava a cercare.

Era ovvio, come puoi amare una donna quando il tuo cuore è già stato rubato da un angelo?.

Nadia era fantastica, ma non era quello che lui voleva, era questo il problema, puro e semplice nella sua complessità e nei guai che questo aveva comportato.

Heric ripensò alla frase di un film di cui non ricordava il titolo…

"Io non voglio qualcosa che mi serve, io voglio qualcosa che voglio"…

Ci aveva riso su all’inizio, era un controsenso, ma ora capiva bene cosa significava quella frase.

Non puoi costringerti a desiderare qualcosa, una donna, una famiglia, un figlio, i sogni partono dal cuore, non dalla mente.

E il suo di sogno non era in Giappone.

Un’altra fitta….

Non ci riusciva a non pensarla, no proprio non ce la faceva.

Il suo cuore era a pezzi, ogni speranza era stata infranta da quello che aveva visto a casa di Sana…

"Mi dispiace mark, ma adesso è veramente tutto finito…"

Finito….Non era l’aggettivo che avrebbe apposto in quel momento al suo dolore, al suo amore.

Cercava di convincersi di aver capito male, che era stato tutto un errore, ma non serviva a niente.

Stava male, parecchio.

Un grigiore freddo e sinistro avvolgeva i suoi pensieri, il suo cuore che sembrava aver smesso di battere.

Stava per lasciarsi andare ad un altro pianto.

Sentì qualcosa stringergli la mano, alzò lo sguardo e incrociò gli occhi del suo bellissimo bambino, il suo sorriso fresco sapeva di sogni, di gioia di allegria e di speranza, tutto ciò di cui Heric aveva bisogno.

Era questo di cui parlava, quel bimbo era tutto sua madre.

Lo abbracciò teneramente scacciando quelle lacrime testarde e lasciandosi andare al suo profumo di estate, di fiori e di infanzia.

ALESSANDRO: papà….

H:cosa c’è peste?

A: perché sei triste?

H: se ti dicessi che sei piccolo per capire non servirebbe a niente vero?

A:verissimo…

H:vedi, nella vita è difficile essere veramente felici, però a volte ci riesci.

Succede quando trovi qualcuno che riesce a farti sentire sempre contento, una persona che ti fa venire sempre voglia di sorriderle e di fare altre cose meravigliose per farla contenta( HERIC MA è SOLO UN BAMBINO )….

A: e tu sei triste perché non ce l’hai questa persona?

H:no io sono triste perché questa persona l’ho persa….

A:papi tu hai me adesso non devi essere triste…

Heri sorrise, per la prima volta dopo tanto tempo, lo abbracciò di nuovo.

H:si piccolo mio, si…..

Aveva proprio bisogno di suo figlio….

 

Heric era andato a prendere una bottiglietta d’acqua per il suo ometto.

Lo chiamò più volte e lo cercò ovunque ma del suo amato piccolo non c’era l’ombra.

Era molto preoccupato. Poteva essergli successo di tutto.

Maledizione avrebbe dovuto stare più attento.

La preoccupazione e l’ansia, gli offuscavano la mente, l’agitazione gli impediva di essere lucido

Ad un certo punto si ricordò di non aver ancora cercato in un posto.

Sentì il suo cuore stringersi.

Erano anni che si teneva lontano da quel gazebo…

Troppi ricordi, troppo dolore, non era mai riuscito ad affondare quel luogo, da quando lei se ne era andata.

Ed ora era ancora più difficile…

Arrivò al gazebo trafelato.

Si guardò intorno

Poi all’improvviso li vide non riuscendo a credere ai propri occhi, il suo cuore irrorava gioia e confusione, non poteva essere vero si ripeteva, era solo un sogno.

 

Sana era arrivata in Giappone in mattinata, rendendosi conto che non sapeva assolutamente dove cercare

Così si era recata nell’unico luogo che ricordava con esattezza della sua infanzia, un luogo che custodiva molti dei suoi ricordi più belli, e che stranamente non le facevano più tanto male: quel gazebo.

Era rimasta seduta là con il borsone in cui aveva messo alla rinfusa pochi vestiti, per ore.

Poi aveva sentito piangere qualcuno, aveva cercato in giro per un po’ poi aveva visto vicino al cespuglio un bambino col ginocchio sbucciato…

All’inizio non lo aveva riconosciuto, ma poi l’emozione era stata così grande che le aveva bloccato la voce.

S: ciao piccolo ti sei fatto male?

Il bambino sentita la voce della ragazza aveva subito ricacciato indietro le lacrime.

ALESSANDRO:certo che no, io sono un bimbo grande e non ho paura di niente…

S:o si non lo metto in dubbio si vede che sei coraggioso.

Sana sentiva di volergli già bene, aveva qualcosa del suo Heric, a adesso lo aveva capito, quall’adorabile e terribile orgoglio.

La guardava con sguardo fiero e sfrontato, mascherando il dolore per la sua gamba dietro quello sguardo impenetrabile.

Tanta tenerezza la colmò, sentiva di provare tantissimo affetto verso quel bambino, che inizialmente l’aveva spaventata per ciò che rappresentava, ma che adesso l’aveva conquistata.

Era una parte di Heric e lei amava tutto di quel ragazzo.

S:dai vieni qui, se qualcuno ti vede lì per terra tutto tremante è possibile che possa pensare che tu stessi piangendo.

Il bimbo a queste parole scattò in piedi.

A:io non stavo piangendo chiaro?

S:certo che no, l’ho visto subito che tu sei un ometto tutto d’un pezzo, però anche gli uomini più valorosi vanno medicati quando si feriscono…

A:medi..che?

Sana lo guardò teneramente senza trattenere un sorriso spontaneo.

Heric restò sorpreso da quel sorriso.

La sua Sana era lì davanti a lui.

Le cose più importanti della sua vita erano sotto lo stesso cielo.

Il suo cuore iniziò a battere più forte.

A:anche tu sei triste

S:come?

A:tu sei triste come il mio papà

S:mi dispiace penso che sia colpa mia se il tuo papà è triste…

A:tu sei sana vero? La ragazza dell’aeroporto

S:si

A:il mio papà parla sempre si te, è triste perché dice che ti ha persa.

Heric sorrise, quel bambino era più maturo e intelligente di quante sembrasse.

Beh probabilmente aveva preso da lui.

S: Senti ma se io adesso dicessi a quel signore che cerca di non farsi vedere e che si nasconde dietro al cespuglio, che è l’unico amore della mia vita? Tu cosa ne penseresti?

A: beh ti direi che era ora!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!( ma quanto mi sta simpatico sto bambino!)

Sana osservò Heric negli occhi dopo aver detto quella frase, aveva percepito fin da subito la sua presenza, non sapeva spiegare come, ma l’aveva sentito.

Era stata invasa fin da subito dal suo profumo, forte e pungente, ma anche così dannatamente dolce.

Aveva avvertito il suo sguardo su di se dal primo attimo in cui lui li aveva scorti esterrefatto.

Heric dal canto suo, credeva di essere in uno dei suoi tanti sogni illusori, cercava di non emozionarsi troppo alla vista di quella ragazza, per la paura che presto tutto svanisse con il sopraggiungere dell’alba.

Ma com’era possibile?

Quietare quel battito troppo veloce, quell’emozione così bella che solo la sua presenza sapeva donare.

Convincersi che non poteva essere vero quando la sua pelle già reagiva a causa di quella vicinanza bramata.

L’aria era pura elettricità, tutto era in silenzio.

Dio com’era bella.

Coi capelli sciolti baciati dal sole estivo, con le guance rosee, gli occhi velati di emozione e speranza, quelle labbra dolci e carnose tremanti per la paura di un rifiuto che non sarebbe arrivato non quel giorno….

Gli stava offendo il suo cuore ancora una volta, con la semplicità di cui solo lei era capace, con una fiducia in cui heric non aveva più sperato.

S: e se io gli chiedessi di sposarmi? Ti andrebbe bene anche quello?

Sana disse queste cose guardando negli occhi il suo Heric, la domanda posta al bimbo gli arrivò al cuore.

Heric si stupì del fatto che Sana aspettasse una risposta.

Era talmente ovvio che il suo sogno fosse trascorrere la vita con lei, davvero poteva temere di essere respinta?

A:uffi ma io sono solo un bambino, cosa mi mettete in mezzo a queste cose per femminucce, papààààààààààààààààààààà sveglia!!!!!!!!!!!

E con queste parole il bambino se ne tornò a giocare da qualche altra parte.

I due si guardarono un attimo stupiti, poi non poterono fare a meno di lasciarsi andare ad una risata.

La tensione era ancora palpabile ma era stata in parte stemperata dall’ingenuità di quel bambino tanto speciale.

S:inizio a capire da chi ha preso…

H:credimi è tutto sua madre….Sana ascoltami dicevi sul serio?

S:ascoltami tu Heric. Io non mi reputo una persona facile, tutt’altro.

Sono piena di paure, di manie, e non sarà sempre una passeggiata starmi vicino.

Ti garantisco che arriveranno momenti difficili, che non sarà tutto come nella favole, dove il finale è sempre felice e i mostri immaginari.

Ci saranno dei momenti in cui non riuscirai più a sopportarmi e in cui io non riuscirò più a sopportare te.

Ma ti giuro che non scapperò più, ti giuro che questi miei difetti lì combatterò con te.

Se ci sarai sempre e comunque troverai in me, un’amica, una moglie, una madre, una donna solo per te.

Io ti amo heric, sei l’unica cosa che riesce a rendermi felice, l’unica persona che io voglia al mio fianco fino alla fine, perché sei testardo, taciturno e a volte quasi impossibile.

Amo i tuoi difetti, amo i tuoi silenzi, insomma amo tutto di te e ti chiedo solo di far altrettanto

Mi rendo conto che ti ho fatto soffrire e che forse ora ti sto chiedendo molto, è successo tutto talmente velocemente che…..

Non devi rispondere adess…..

Sana fu interrotta dalla cosa più bella che esistesse per lei su questo mondo così tormentato.

Lui la stava baciando sorridendo.

Non pensava neanche che si potessero fare le due cose contemporaneamente.

Ma era così.

Il tempo delle parole era finito.

Anzi no non ancora…..

S:aspetta un secondo non ho ancora finito….

H:che c’è?

S:ora sono due le persone d’amare….

H:perché?

Heric la guardava stranito, non capiva proprio la sua ultima frase.

Poi Sana si accarezzò il ventre dolcemente, per lui fu tutto chiaro, tutto bellissimo.

Ormai il suo cuore era così leggero che gli sembrava che sarebbe volato via se non fosse rimasto coi piedi per terra.

Il suo angelo gli aveva donato un altro motivo per essere felice.

H:Sana ti amo….

Un altro bacio.

Aliti d’amore sussurrati si fusero ancora una volta, sulle labbra di due amanti che i passanti invidiosi additavano arrossendo.

Il dolore li aveva cambiati, il destino li aveva fatti incontrare, l’amore li avrebbe legati fino alla fine.

 

 

 

Dietro un cespuglio intanto un bambino osservava la scena sorridendo…

Sapeva che le cose sarebbero cambiate anche per lui.

Ma non aveva paura, era felice.

Il suo papà era contento…finalmente…questa era la cosa più importante.

 

 

Perché l’amore è così.

Non è facile, per niente.

A volte dura poco, a volte troppo, a volte è unilaterale, a volte terribile per una terza persona.

Non è una certezza, qualcosa su cui dare sempre affidamento,qualcosa di scontato e facile da gestire.

Se no ci annoierebbe, come la maggior parte delle cose

Ti dà felicità,, dolore, gioia e rassegnazione nella stessa lacrima, e a volte anche se lo cerchi, lo brami e lo custodisci esso non fa altro che spezzarti il cuore.

A volte ti dona la felcità più pura e magnifica di questo mondo per poi provartene quando le cose  sebrano andare per il meglio.

Ma bisogna provarci, perché se non hai tentato non hai mai vissuto…

Devi cercare, fino alla fine, qualcuno d’amare e che ti ami alla stessa maniera.

Chissà un giorno quel bacio potrebbe essere tuo.

 

 

 

 

Ragazzi mi viene da piangere!

È finita!

Non mi sembra vero. Sono mesi che penso a un finale, ma alla fine come le cose migliori è venuto da se, si è scritto praticamente da solo!

Ci sarà un ultimo capitolo conclusivo, ma la storia più o meno non ne subirà varianti.

Allora cosa ne dite? Vi è piaciuto?

A me scriverlo è piaciuto tantissimo, Ho voluto dare un po’ di spazio anche ad Alessandro e spero che questo personaggio vi piaccia.

é passato molto tempo da quando ho cominciato questa storia e tante cose sono cambiate da alloraì, io sono cambiata e anche il mio modo di scrivere, ma una cosa è sicura senza di voi non sarei mai riuscita ad arrivare da nessunissima parte.

Grazie di tutto

Mi raccomando fatemi sapere presto cosa ne pensate un bacione giuli

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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