Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Sammy_    22/05/2012    3 recensioni
Harry Styles al college: studio, amici, feste e ... ragazze a volontà!
Si, peccato che Susan, quella che gli piace più di tutte, non se lo fili neanche un po'!
Dal prologo:
"La porta di una stanza in fondo al corridoio si aprì e ne uscì una bella ragazza che non avevo mai visto prima.
Era alta e snella, aveva i capelli lunghi e castani leggermente scompigliati che la rendevano terribilmente sexy.
La sua pelle era molto chiara, ricoperta di lentiggini e i suoi occhi … oh, quelli erano davvero meravigliosi, celesti e limpidi come un cielo primaverile.
Wow, da quando ero così poetico?"
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
CAPITOLO 3:  INVISIBLE BOY
 
Il crepuscolo, quello era il momento che preferivo della giornata.
Ora, dopo questa affermazione non scambiatemi per un vampiro sbrilluccicante, il motivo per cui lo adoravo era semplice: al crepuscolo, cioè dopo le lezioni e prima di cena, la maggior parte degli studenti si riuniva nel grande cortile interno dell’università.
Le racchie e i secchioni si radunavano sulle panchine intorno alla fontana di marmo per dare un’occhiata agli appunti presi durante la lezione o per parlare dell’ultima progetto scolastico per cui stavano lavorando.
Le anticonformiste e i ragazzi invisibili (ovvero quelli senza alcuna caratteristica particolare che passavano del tutto inosservati) solitamente si raggruppavano in mezzo al prato, stendendosi sopra coperte e plaid colorati, ad ascoltare musica, chiacchierare, organizzare qualche festa.
E poi … c’eravamo noi, i più fighi della scuola, sempre circondati da troiette.
Ebbene si, il nostro college era diviso in classi e noi dominavamo su tutti.
Ma Susan Jepsen … lei non era sicuramente una che si faceva dominare, e questo ai miei occhi la rendeva estremamente affascinante.
Perché mai mi ero fissato così tanto con quella ragazza? Non lo sapevo nemmeno io, ma avevo intenzione di approfondire la sua conoscenza.
Susan era sul prato, stesa su una coperta arancione e gialla, a parlare fitto fitto con una ragazza bionda dal taglio di capelli sbarazzino e un fisico minuto.
Quella doveva essere Jane McAllister. Ragazza carina senza ombra di dubbio ma non mi sembrava quella gran bomba sexy di cui tutti parlavano.
La verità era che apriva le gambe così facilmente che, agli occhi di tanti ragazzi, appariva come … una dea del sesso!
Si ma allora … perché io non riuscivo a distogliere lo sguardo dalla Jepsen?
Dopo cinque minuti di appostamenti, Susan si accorse che la stavo spiando e, visibilmente irritata, raccolse le sue cose e fece per andarsene.
 
-          Presto raggiungila – mi consigliò Zayn dandomi una spintarella – è il momento buono per parlarle.
-          Si ma … che le dico?
-          Non lo so, inventati qualcosa!
 
Certo, qualcosa … qualcosa … qualcosa …
Cazzo, non mi veniva in mente assolutamente niente.
Quando la raggiunsi lei si fermò a guardarmi come in attesa che dicessi qualcosa ma io rimasi lì imbambolato senza spiccicare una parola.
 
-          Ti serve qualcosa Styles?
-          Ehm … ciao, io sono Harry! – ma che diamine stavo dicendo?
-          Mi prendi in giro? Lo so benissimo come ti chiami! – alzò gli occhi al cielo e fece per andarsene di nuovo ma quell’unico neurone rimasto nel mio cervello mi spinse a bloccarla afferrandola per un polso.
-          Si ecco, io in realtà volevo dirti che … - che? Cazzo Harry, datti una svegliata! Mi sentivo più goffo di uno di quei ragazzi invisibili.
-          Styles ti prego smettila di farmi perdere tempo – Susan sbuffò spostandosi una ciocca di capelli che le ricadeva sugli occhi azzurri. Dio, che occhi meravigliosi …
-          Stavo pensando … come mai non ti ho mai vista prima? – ecco, finalmente avevo detto qualcosa di sensato! Alleluia!
-          Sono arrivata da poco, due settimane circa – rispose lei leggermente stupita dalla mia domanda – prima studiavo alla Manchester University.
-          Ah, capisco … - ecco, di nuovo non sapevo cosa dire, ma quanto potevo essere coglione?
 
Mentre pensavo ad un modo per non sembrare ancora più stupido di quanto lo sembrassi già, apparve all’improvviso la piccola Jane McAllister, più bassa di Susan di tutta la testa, che avvolse le spalle dell’amica con un braccio e mi rivolse uno sguardo irritato ma anche un po’ incuriosito.
 
-          Che fai Styles? Ci provi con la mia migliore amica? Non ti azzardare eh! Guarda che ti taglio le palle con un’accetta e poi le trito con un trinciapollo.
 
Susan scoppiò a ridere, la risata più melodiosa che avessi mai sentito.
 
-          Lascia stare Jane, non ne vale la pena, e comunque Styles non ci stava provando con me. In realtà non ho ancora ben capito cosa voglia  …
 
Basta, non potevo più continuare ad umiliarmi in quel modo, dovevo uscire da quella situazione imbarazzante e alla svelta!
 
-          Io volevo solo chiedervi se vi andava di venire ad una festa organizzata da me e i miei amici sabato sera – dissi tutto d’un fiato.
-          Una festa? Ragazzi? Accettiamo volentieri! – esclamò Jane con la sua vocetta squillante – vero Susan?
-          Se proprio non si può evitare … – rispose la mora senza troppo entusiasmo
-          Bene, perfetto, allora ciao!
 
Mi rigirai sui tacchi e senza neanche rivolgere l’oro un cenno di saluto,  tornai dai miei amici a passo spedito. Che gran figura di merda, non mi riconoscevo più!
 
-          Allora? – esordì Louis quando li raggiunsi – com’è andata?
-          Benino … Susan e Jane hanno accettato l’invito per la festa di sabato, quella organizzata da noi.
-          Ma noi non abbiamo organizzato nessuna festa per sabato – mi fece notare Liam staccando gli occhi dal suo libro. Ma perché non se ne andava tra le racchie e i secchioni se non faceva altro che studiare?
-          Lo so, non sapevo più che inventarmi per intavolare una conversazione …
-          Bravo coglione! Quando Susan verrà a sapere che non esiste nessuna festa comincerà ad odiarti sul serio – disse Niall. Lui si che sapeva come farmi sentire meglio …
-          Non è un problema – Zayn accorse subito in mio soccorso – potremmo davvero organizzare una festa, non sarebbe la prima volta!
 
E così, di punto in bianco, ci ritrovammo ad organizzare una festa del tutto improvvisata solo perché io ero stato troppo imbranato per parlare con una ragazza.
Non mi era mai successo prima d’ora, insomma, io ero Harry Styles, il più fico della scuola, quello che tutte le ragazze desideravano ardentemente, lo sbruffone per eccellenza che otteneva tutto ciò che voleva semplicemente schioccando le dita.
Se non fosse stato per i miei amici avrei brancolato nel buio senza sapere cosa fare.
Per fortuna avevo loro, erano fantastici, e in pochi minuti invitarono una ventina di persone per la “super festa” di sabato.
Ci limitammo a venti solo perché sapevamo che durante la serata ci saremmo ritrovati in mezzo almeno una trentina di imbucati.
Era così che funzionava al college.
La festa di sabato doveva andare bene a tutti costi.
Ed io, Harry Edward Styles, mi sarei fatto Susan Jepsen, a qualsiasi costo …
 
SECONDO CAPITOLO, ANCORA NON STA SUCCEDENDO NIENTE DI ECLATANTE MA … NEL TERZO CI SARANNO UN PAIO DI SORPRESINE INTERESSANTI! LO PUBBLICO SICURAMENTE DOMANI SERA.
INTANTO LEGGETEVI QUESTO E FATEMI SAPERE SE VI PIACE!
BACI SAM.

 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Sammy_