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Autore: Loving1D    23/05/2012    0 recensioni
Finalmente dopo quella vita fatta di rabbia e dolore il mio sognio si è avverato,purtroppo però non dura per sempre .
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E proprio quando perdi ogni speranza il tuo sogno si avvera ... Mia una ragazza di soli 17 anni ha un sogno,incontrare i suoi idoli.
Lei ha avuto un'unfanzia molto dura,la sua migliore amica si è suicidata perchè i suoi genitori litigavano in continuazione,suo padre se ne era andato quando lei era piccola ed ora viveva a New York.
Sua madre doveva tirare avanti tutto e quindi la maggior parte delle volte Mia restava a casa da sola.
Aveva un fratello,Jessy,che aveva 21 anni,lavorava in un officina ed aveva una band,Mia era un po' la loro mascotte.

Lei credeva che ormai il peggo fosse passato ma non sapeva cosa doveva ancora accaderle ...
io=Mia
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*Drinnn Drinnn Drinn*
io:''Pronto''
Ma:''Pronto Mia sono io,devo parlarti vieni a lavoro da me''
io:''Ok mamma arrivo''

Presi il cellulare,le cuffiette ed usci di casa,andai nel cortile per prendere la bici ma mi accorsi che l'aveva presa mio fratello,così dovetti andarci con i roller.
Erano circa 20 minuti di strada da lì al lavoro di mia madre,così mi misi comoda e misi della musica.
Arrivai d'avanti un edificio dove entravano ed uscivano dei signori in giacca e cravatta,così decisi di darmi una sistemata prima di entrare.
Feci 4 piani di scale e poi chiesi di mia madre,mi accompagnarono in un ufficio dove c'erano 4 scrivanie,quella più incasinata era di mia madre.

io:''Mamma che c'è?''
Ma:''Tesoro ti devo dire una cosa''
io:''Sbrigati che devo tornare a casa per studiare''
Ma:''Oggi il capo della rivista di moda di Londra ha visto i miei articoli e gli sono piaciuti,quindi vuole che faccia una parte tutta mia dove consiglio alle donne cosa indossare''
io:''Ma mamma è fantastico''
Ma:''Vedi Mia sarà molto difficile collaborare con la rivista da qui,quindi il signor Bob,capo della rivista,mi ha offerto di andare a lavorare li a Londra''
io:''E tu non hai accettato vero mamma ?''
Ma:''Tesoro io ho dovuto''
io:''Mamma la mia vita è uno schifo e tu lo sai e ora mi vieni a dire che vuoi farmi trasferire a Londra ?''
Ma:''Si e dovrai stare con tuo fratello un mese a New York da tuo padre mentre io sistemerò la casa''
io:''Mamma io ... me ne vado''
Ma:''Prepara le valigie partirai domani''
io:''Fanculo''

Usci da quell'edificio e volai verso casa,avevo le lacrime agli occhi e pensavo solo a come sarebbe stato brutto trascorrere un mese a casa di mio padre.
Non guardai la strada e così presi in pieno il ragazo per cui avevo una cotta.
Si chiama Patrike,ha gli occhi azzurri,i capelli biondi ,2 anni più di me e migliore amico di mio fratello:
P:''Hey Mia cos'è successo ?''
io:''Patrike la mia vita è un inferno''
P:''Dai vieni qua,togliti i pattini e vieni a prendere una tazza di cioccolato caldo con me''
io:''Grazie''
P:''Per cosa ?''
io:''Perchè ogni volta che ne ho bisogno tu ci sei''
P:''Io sono come il tuo fratello maggiore e questo è il mio dovere''

Andammo in un bar e presimo una cioccolata calda,lui non volle restare lì dentro ma volle fare una passeggiata:
P:''Mia devo dirti una cosa!''
io:''Dimmi...'''
P:''Stasera parto,i miei geniotri hanno trovato un lavoro vicino Londra''
io:''La mia vita comincia ad essere meno schifosa''
P:''Quindi sei contenta che parto!''
io:''Non volevo dire questo,anche io mi trasferisco a Londra perchè mia madre andrà a lavorare là,però dovrò andare un mese a casa di mio padre''
P:''Ecco perchè eri così arrabbiata''
io:''E' solo che io non lo voglio più vedere''
P:''Pensa che fra un mese mi rivedrai''
io:''Sei tu quello che deve pensare che fra un mese mi rivedrai perchè tu senza di me come fai ? Non avrai più nessuno da consolare''
P:''Questo è vero .... mi nacherai molto Mia''
io:''Anche tu a me''
P:''Lo so che non sei da abbracci ma fallo per me''
io:''Ok,dai vieni qua''

Quell'abbraccio mi fece uscire una lacrima,perchè non lo volevo lasciare,lui era l'unico che riusciva a capirmi,l'unico che sapeva tutto della mia vita.

P:''Dai ti riaccompagno a casa,voglio salutare tuo fratello''
io:''Grazie''

Tornai a casa,mia madre e mio fratello erano già rientrati e mio fratello stava urlando,questo significava solo che mia madre aveva dato la notizia anche a lui.
Feci entrare Patrike che d'istinto mi strinse a se facendomi salire in camera mia,lui andò da Jessy per farlo calmare anche se non ci riusciva.
Ero distrutta e cominciai a piangere,feci la mia valigia mettendoci dentro più cose possibili per non chiedere nulla a mio padre.
Erano le 11 passate e Patrike ormai aveva perso l'aereo,i genitori cambiarono i biglietti con quelli del giorno dopo,così lui poté rimanere a dormire a casa mia per non far scoppiare altri litigi,prima di andare a dormire passò a darmi la buona notte e quando vide che stavo piangendo rimase lì con me.
Mi fece stringere a se perchè sapeva che con me i suoi abbracci funzionavano a farmi stare tranquilla,la mattina dopo mi svegliai e mi ritrovai da sola.
Lo cercai da tutte le parti ma non c'era,quando una voce da dietro rispose alla mia domanda:
J:''Se ne è andato,non voleva svegliarti perchè gli piaceva vederti dormire''
io:''Devo raggiungerlo,voglio salutarlo''
J:''Lo incontreremo all'aereoporto,ed ora sbrigati,vestiti''
io:''Sono pronta,non ho voglia di cambiarmi,mi farò la doccia quando arriveremo a casa di Simon''
J:''Chiamalo papà e non Simon,perchè non è mica colpa sua se se né andato''
io:''Non sono ancora pronta''
J:''Ok .. dai prendi la tua valigia e andiamo''

Scendemmo di sotto e trovammo una lettera:
''Amori miei non posso essere lì alla vostra partenza perchè poi non vi lascerò più andare,so che fra un mese ci rivedremo ma mi mancherete molto.
Mia vedi di comportarti bene con tuo padre e con la sua famiglia.
Mi hanno detto solo ieri che tuo padre ha 3 figli,uno di 15 anni,una di 13 anni e una di 1 anno,quindi anche tu Jessy vedi di aiutare Sarah,la mamma dei tuoi fratelli.
Ora è meglio che vi lasci andare,vi voglio bene,vostra madre.''

Salimmo in taxi pronti a lasciare tutto e tutti,dopo 10 minuti arrivammo in aereoporto,io cercai da tutte le parti Patrike ma non lo trovai,guardai lo schermo e vidi che il suo volo era già partito.
Lo chiamai ma il suo telefoon era spento ,fino a quando Jessy mi diede una lettera:
''Mia mi spiace lasciarti così,ma,sai io non resisto a vederti dormire e infatti ti ho lasciata stare,molto probabilmente io sarò già in volo quando tu leggerai questa lettera e molto probabilmente sarà anche l'ultima volta in cui ci parleremo perchè vedi Mia questa che starò per affrontare sarà una nuova vita.
Mi mancherai molto.
Ti dico un segreto,mi stavi cominciando a piacere,ma proprio quando stavo per scoprire se ero veramente innamorato di te me ne sono dovuto andare.
Ti svelerò anche un'altro segreto,mentre dormivi sono stato lì a guardarti,eri così bella e dolce che non ho resistito,ti ho stampato un bacio di quelli indimenticabili,uno di quellli che porterò sempre stampato nella mia mente.
Ora ti devo lasciare perchè mia madre e mio padre si arrabbiano se non vado in aereoporto,quindi Ciao Mia.''

Una lacrima scese dai miei occhi,questa lacrima era diversa,era una lacrima consapevole di aver perso il suo più grande amore.

J:''Mia è ora di andare''
io:''Si andiamo''

Salimmo sull'aereo e io,come ogni volta che salivo su qualcosa che doveva portarmi da qualche parte,accesi il telefono,mi misi le cuffie e ascoltai la musica,volevo evitare le parole,perchè in quel momento non ne avevo.
Mi addormentai e fu Jessy a svegliarmi dicendomi di prepararmi che eravamo arrivati.
Appena scesa trovai tutta la famiglia ad accoglierci,Sarah la mia matrignia,Simon,Alex il mio fratellaccio di 15 anni,Cassandra la mia sorellaccia di 13 anni e Linda la mia sorellaccia di 1 anno.
Alex fu quello che mi si avvicinò per primo cercando di prendere la mia valigia,appena la prese gli diedi uno sguardo di minaccia che lui ricambiò ridandomi la valigia.
Si:''Come è andato il viaggio Mia ?''
io:''Una merda''
J:''Papà lei ancora non ha superato che tu te ne sei andato''
io:''Stai tranquillo che non ti ronzerò in torno,non ti darò fastidio,mangerò solo con voi e poi me ne andrò per cavoli miei senza disturbare nessuno''
J:''Mia dai smettila ti ricordi quello che aveva detto la mamma ?''
io:''Si ma sai com'è,adesso non sono più con lei''
Si:''Jessy,io e Sarah dobbiamo andare a lavoro,si occuperà Alex di voi,mentre di Cassandra e di Linda si occpura lei,Elena,è la loro babysitter''
J:''Ok papà''

Salii di nuovo su un taxi,dopo mezz'ora arrivai d'avanti un immensa villa.
Scesi e entrai dentro casa,Alex mi fece vedere la camera ed il bagno,così io feci per farmi la doccia.
Non volevo farmi una semplice doccia,così andai nella piscina che avevamo dentro casa.
Restai lì per più di un'ora,fuori da tutto e da tutti.

  
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