POV. MARTINA

 

La casa era affacciata sul mare, e per arrivarci bisognava attraversare una pineta. I ragazzi intanto chiamarono i genitori per informarli del loro arrivo, e così facemmo anche io ed Eva. In dieci minuti attraversammo la pineta e raggiunsimo la casa. Era una casa piuttosto grande, con un grande giardino che terminava su una grande terrazza, da cui si poteva ammirare il mare. Vi erano un grande tavolo, alcune sdraio e un divano vicino ad un televisore. All’interno si trovavano una cucina ed un salotto non molto grande, poiché di solito la maggior parte del tempo si passava in veranda; c’erano poi tre grandi camere da letto, ognuna dotata di un bagno personale. Ci dividemmo così: io ed Eva in una camera, Liam, Loius e Harry in un’altra, Zayn e Niall in un’altra ancora.

“Benvenuti nella vostra nuova casa!” dissi, cercando di trattenere l’emozione che provavo in quel momento. Ognuno portò le valige nella propria stanza per sistemarsi, ma non facemmo in tempo ad aprirle che Niall si presentò in camera nostra già in costume ( non so come avesse fatto!) proponendoci di andare subito in spiaggia. Ci infilammo in fretta il costume e raggiungemmo gli altri in giardino, i quali erano già pronti. Appena li vidi mi si formò un nodo alla gola e arrossii. Erano veramente belli. La stessa reazione ebbe Eva. Dopo esserci riprese ci avviammo in spiaggia.

“Chi si butta per ultimo è una carota marciaaa!” Urlò Louis fondandosi in acqua. Tutti lo seguirono, tutti tranne Zayn. Eva se ne accorse e la vidi incamminarsi verso il suo ombrellone, mentre Harry mi buttò la testa sotto acqua.

 

POV. EVA

 

Stavo per gettermi tra le onde con gli altri quando notai che Zayn si stava allontanando e andava a sedersi in un angolo sotto l’ombrellone. Con il cuore che mi batteva forte mi avvicinai a lui. Avevo il sole negli occhi, per ciò mi riparai il viso con un braccio. “Ehi, perché non vieni in acqua anche tu?” gli chiesi timidamente. Lui mi guardò sorridendo e scosse la testa: “Non mi va, ho paura dell’acqua.” Cominciai a spiegargli che si stava benissimo e che ci saremmo divertiti, ma lui insisteva a rimanere lì. “Il mare preferisco guardarlo”fece lui. Io adoravo nuotare, ma rimasi volentieri accanto a lui a guardare gli altri che si schizzavano e si tuffavano dagli scogli, e nel frattempo iniziammo a parlare. Io sapevo già molte cose di lui, ma sentirsele raccontare di persona faceva tutto un altro effetto che leggerle su una rivista. Poi gli raccontai della mia vita, così noiosa e monotona al confronto con la sua. Gli parlai però dei miei amici e della mia famiglia, e lui mi disse ad un certo punto che un po’ mi invidiava, perché anche se quello che gli stava succedendo era la cosa più fantastica del mondo, a volte desiderava tornare alla vita tranquilla che aveva una volta. “Farei volentieri a cambio con te!” gli dissi. Lui fece una risata dicendo che non potevo immaginarmi quanto fosse stressante il successo. E io gli credevo. “Una bella vacanza in questo posto tranquillo è proprio quello che ci voleva!”

Andammo avanti a parlare per ore, non mi accorgevo più nemmeno del tempo che passava, e poi con lui mi trovavo davvero a mio agio. Da vicino poi, era una cosa pazzesca: due occhioni di un marrone caldissimo dolci e penetranti, bellissime ciglia nere, mascella squadrata e profilo perfetto.Le labbra parevano così morbide, e mi facevano impazzire quando si increspavano in un sorriso. Non potei fare a meno di chiedermi cosa avrei provato a baciarlo, e il pensiero mi fece rimbalzare il cuore in petto. Era davvero simpatico, e inoltre scoprimmo di avere molte cose in comune. Fummo interrotti soltanto dalle grida di Harry e Martina (che non avevano smesso un momento di spruzzarsi e saltarsi addosso, che correndo ci raggiunsero, seguiti poi dagli altri. “Cosa ne dite di rientrare? Si è fatto tardi e qui ci sono stomachi che brontolano!” disse Harry indicando Niall. In effetti il sole stava calando e Niall non era certo l’unico ad avere fame. Così ci alzammo, raccogliemmo le nostre cose e ci avviammo verso casa.

 

I ragazzi erano una cosa spaventosa a tavola. Io e Martina avevamo cucinato una pastasciutta per dieci persone, certe che ne sarebbe andata avanzata, invece davanti alle nostre facce sbalordite i cinque spazzolarono tutto. Dopo cena Niall tirò fuori la sua chitarra e con nostro grande piacere ci propose di cantare assieme alcune delle loro canzoni! Per la prima volta li sentimmo cantare dal vivo davanti a noi, solo per noi. Marty era gasatissima e continuava a chiedere pezzi come “Everything about you” e “Up all night”. Ma entrambe scoppiammo quasi a piangere sulle note di “More than this”. Non ci sembrava proprio vero. Passammo così l’intera serata fino a quando non fummo davvero stanchi e non ci reggevamo più in piedi. A quel punto ci augurammo la buonanotte e ci ritirammo ognuno nella propria stanza.

Mi ricordai di chiamare mia madre prima di dormire, per dirle che andava tutto bene e confermandole che quella sarebbe stata la vacanza più fantastica di sempre

 

 

 

*spazio autrici*:
Scusate se ci siamo fatte attendere, ma ecco il capitoloo :D Magari ce la lasciate qualche recensione?? Graziee :3 Sappiate comunque che la parte più divertente arriva adesso, i capitoli precedenti erano solo una specie di introduzione! Speriamo che vi piaccia!