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Autore: Nipotina    25/05/2012    3 recensioni
Come Lily e Scorpius si sono messi insieme.
Come sono stati i momenti passati insieme.
Come sono riusciti ad affrontare le difficoltà che sorgono in ogni coppia.
Come hanno lottato per stare sempre e comunque insieme.
Una mini-Long creata sulle note delle canzoni dei Modà.
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Dalla storia:
Molte notti dopo Lily Potter, a diciassette anni, non era ancora diventata una principessa. Era indubbiamente la principessa di casa, dato che suo padre stravedeva per lei, ma le somiglianze finivano qui.
Lily Potte era rossa con gli occhi castani, non bionda con gli occhi azzurri (ma la sua principessa preferita restava Biancaneve).
Lily Potter aveva due fratelli più grandi che fin da piccola l’avevano abituata a menare le mani.
Lily Potter non era per niente una ragazza elegante e composta, anzi.
Lily Potter era un uragano.
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Luna Potter, Scorpius Malfoy, Un po' tutti | Coppie: Lily/Scorpius
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nuova generazione
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Vicarious Living'
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FAVOLA




-…e fu così che il principe trovò Cenerentola, la portò nel suo castello e vissero per sempre felici e contenti-
Hermione chiuse il libro e lo ripose nella libreria, insieme agli altri libri di storie Babbane che aveva portato con sé quando si era sposata.
“Voglio che i  miei figli sappiano che Cenerentola non è una malattia!” aveva detto a Ron in tono accusatorio.
-Wooow- disse Rose sorridendo.
-Vissero davvero per sempre felici e contenti?- chiese Lily, stringendo il suo leone di peluche.
-Certo, ed ebbero anche tanti figli- rispose sorridendo Hermione, guardando la figlia e la nipote, tutte e due impigiamate e nei loro letti.
-Adesso però è ora di andare a dormire, bambine. Buonanotte- rimboccò loro le coperte, le baciò sulla fronte e poi uscì dalla camera, lasciando la porta socchiusa.

-Rose?- bisbigliò Lily.
-Sì?-
-Pensi che anche noi troveremo il nostro principe azzurro?-
-Certo, sarà bello e affascinante come il principe di Cenerentola- rispose Rose, voltandosi sul fianco per guardare in faccia la cuginetta.
-Anche se non siamo delle vere principesse?- chiese di nuovo Lily, leggermente corrucciata. Tendeva sempre a fare molte domande, e all’età di cinque anni voleva sapere il perché di ogni cosa.
-Bè, neanche Cenerentola era una vera principessa, no? Io sono sicura che lo troverò- rispose Rose dall’alto dei suoi sette anni, prima di bisbigliare un “Buonanotte” e chiudere gli occhi.

Anche Lily le augurò la buona notte, ma a differenza della cuginetta, che dopo dieci minuti stava già dormendo, rimase sveglia più a lungo. Continuava a non quadrarle qualcosa in questa faccenda di principi e di principesse: se suo padre non era un re, come avrebbe fatto a farsi notare da un vero principe? Non era nemmeno bionda come una vera principessa!
Subito dopo, però, pensò a Biancaneve, che era tutto tranne che bionda, e si tranquillizzò un pochino. Perdonò anche suo papà per non essere un re con la corona e lo scettro.

Quella notte Lily Potter, a cinque anni, decise che anche se non aveva il sangue blu si sarebbe impegnata per diventare una principessa.

***


Molte notti dopo Lily Potter, a diciassette anni, non era ancora diventata una principessa. Era indubbiamente la principessa di casa, dato che suo padre stravedeva per lei, ma le somiglianze finivano qui.
Lily Potte era rossa con gli occhi castani, non bionda con gli occhi azzurri (ma la sua principessa preferita restava Biancaneve).
Lily Potter aveva due fratelli più grandi che fin da piccola l’avevano abituata a menare le mani.
Lily Potter non era per niente una ragazza elegante e composta, anzi.
Lily Potter era un uragano.

***


-Ehi principessa, pronta per la partita?-
-Ovvio, li faremo a pezzi!- disse Lily, salutando suo cugino Hugo, che l’aveva appena raggiunta al tavolo di Grifondoro e si era subito riempito il piatto di cibo.
-Così si fa, Hugo! Dovete essere ben nutriti per stare in sella alle scope- lo lodò Dean Plummer, loro coetaneo e Capitano.
Lily giocava come Cacciatrice nella squadra di Quidditch, Hugo come Portiere: tale padre e madre, tali figli.

Hugo era in assoluto il migliore amico di Lily, l’unica persona al mondo che la chiamasse “principessa”, dato che fin dall’età di cinque anni non era passato giorno senza che lei gli assicurasse che lo sarebbe diventata.
Come detto prima, Lily non era diventa una principessa, proprio no, ma si sentiva fiera di se stessa: aveva capito da tempo che la vita non è una favola, da quando il primo ragazzo che le fosse mai piaciuto non l’aveva guardata neanche di striscio. Questo episodio aveva però contribuito a far aprire i suoi occhi di ingenua undicenne sulla realtà.
Ora, a diciassette anni, Lily poteva affermare di essere una ragazza solare, sicura di sé, che coglieva ogni occasione per divertirsi ed essere felice (che fosse una partita di Quidditch o uno scherzo ai danni del custode non faceva differenza).

-Hai sentito il tuo ragazzo?- le chiese Hugo, con il solito tono che usava per indicare Scorpius Malfoy.
-Mi ha mandato un gufo ieri sera: scommette che i Serpeverde vinceranno, ma sa anche lui che non sarà così- rispose Lily, sogghignando e alzandosi insieme al cugino e alla squadra per raggiungere gli spogliatoi.
-Ricordami di nuovo perché state insieme?- la prese in giro Hugo.
-Smettila di cercare di farci lasciare, lo sai che tanto non lo faccio. E ora smettiamola di parlare di Scorpius e prepariamoci, la partita inizia fra poco- fu la secca risposta di Lily.


Non era stata una grande sorpresa il fatto che Lily Potter e Scorpius Malfoy si fossero messi insieme: lui era il migliore amico di suo fratello Al e la conosceva da quando aveva messo piede a Hogwarts.
Come spesso succede, col passare degli anni Scorpius si era reso conto che la sorellina del suo amico era una ragazza a tutti gli effetti, e pure carina. Non ci avevano messo molto a mettersi insieme una volta che lui aveva fatto questa grande scoperta, perché nessuno dei due era timido.
Adesso, dopo un anno, Lily poteva dire di essere veramente felice della sua vita. Non era una principessa, questo no, ma si era resa conto che la vera favola non era andarsene via con un principe su un cavallo bianco. Al massimo, lei e Scorpius avrebbero potuto volar via su una scopa.
Per Lily la vera favola era la sua vita di tutti i giorni: svegliarsi e affrontare le lezioni insieme a Hugo, aspettare le lettere di Scorpius, incontrarlo a Hogsmeade, prenderlo in giro e scherzare con lui.
Quella era la vera favola: stare insieme a lui mano nella mano, chiacchierare di tutto e di più, prendere una Burrobirra insieme, discutere di Quidditch, baciarlo e stringerlo come a non volerlo lasciare mai.
Lily non era una ragazza particolarmente romantica (altra cosa non in comune con le principesse) ma era una ragazza innamorata, e per una ragazza innamorata ogni giorno è una favola.


-Ehi- disse Scorpius sorridendo.
-Ehi- ripetè Lily, baciandolo. Lo prese per mano e si incamminò sotto la neve per le vie di Hogsmeade.
-Allora, chi ha vinto la partita?- le chiese il ragazzo.
-Noi. Avevi forse dei dubbi?-









My Space.
Ok, sono pazza. Devo scrivere una storia per un contest entro il 20 giugno e l’unica cosa che riesco a fare è scrivere capitoli della mia long su Lily e Scorpius e incominciare una nuova mini-Long. Non va bene.
Il fatto è che oggi stavo ascoltando con delle mie amiche delle vecchie canzoni dei Modà, particolarmente melodiche e romantiche, e mi è venuta di botto l’ispirazione, quindi mi sono messa a scrivere e ora ho pure deciso di pubblicare.
Non è proprio proprio uscita come pensavo, ma va bè.
In sostanza, ogni capitolo prende più o meno spunto da una diversa canzone dei Modà, in questo caso “Favola” (mamma che bella *_*). Non ho ancora deciso se i prossimi capitoli (due o tre) racconteranno di altri momenti della storia di Lily e Scorpius sufficientemente autonomi da quest’inizio o se continuerò passo per passo.
Credo la prima opzione, ma intanto godetevi questo capitolo! =)
  
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