Devo dire che all'inizio non è un gran che, però credetemi migliora con il passare del tempo! xD
Spero davvero che vi piacca, anche se è un po' banale... .___.
Ancora non ho in mente tutta la storia, diciamo che metto giù tutto quello che mi passa nella testa nel momento in cui scrivo!!
Grazie per la lettura <3
*Big Love*
La sala è piena. E' strano vedere tante ragazzine fortunate, nello stesso luogo e nello stesso momento, impazzire per la stessa cosa: i One Direction.
Ok, infondo sono solo delle sciocche bambine con uno sciocco desiderio. Ma io, cosa diavolo ci faccio ad un loro concerto??
"Hey Bet, ho fame! I ragazzi sono in ritardo e da quì non riesco a vedere il palco!"
Ah si, ora ricordo. Devo tenere d'occhio mia sorella! che strazio...
"Taci moscerino. E' già tanto che stai quì, non ti lamentare" Si, è vero, è un miracolo che sia riuscita a vincere quei biglietti, o meglio, per me è una disgrazia!
"Se mi tratti male glielo dico alla mamma! e ora fai qualcosa che da quì si vedono solo teste, teste e teste!"
"Ok Reby, io non so come tu abbia fatto a vincere questi biglietti, e sinceramente non so neanche se lo voglio sapere, però sappi che questa è l'ultima volta che rinuncio al MIO divertimento per i cavoli tuoi!"
"...Scusami..."disse tirando su col naso.
Va bene, è viziata, iperattiva, e a volte malvagia (per quanto un bambino può esserlo a 10 anni), però quando chiede scusa col labbruccio tremolante e la faccina tenera...aaaaah! è pure sempre mia sorella, e io le voglio troppo bene...insomma, per capirci, per lei andrei ad altri 30'000 concerti dei One Direction. Infondo ha solo me...
"Dai tesoro stai tranquilla!" le dissi scompigliandole i capelli. In quello stesso momento, un omuncolo basso e grassoccio salì sul palco...era talmente brutto che riuscì a calmare la urla delle fan. Finalmente la pace, che purtroppo finì subito dopo che il signorotto smise di parlare, facendo aumentare le grida e contribuendo alla perforazione dei miei due poveri timpani.
"...per questo scusateci, ma purtrop....! *urla del pubblico* "SSShhh! Silenzio, per favore! i ragazzi non si esibiranno nè stasera, nè finchè uno dei componenti in particolare non imparerà che cos'è l'educazione e il rispetto!!!"
Così dicendo, in inglese ovviamente, la folla iniziò a imprecare in tutte le lingue possibili che riuscivo a comprendere e riconoscere. Iniziai a vedere dei minuscoli punti interrogativi nelle lacrime che di li a poco sarebbero sgorgate dagli occhi di Rebecca come fiumi in piena. Non capiva l'inglese, ma aveva sicuramente intuito che quella sera non ci sarebbe stato nessun concerto.