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Autore: lulubellula    29/05/2012    5 recensioni
Luca Benvenuto sta per correre tra le braccia di un destino crudele: è davanti a Toni Corallo, sospeso tra la vita e la morte.
E se... gli fosse concessa una seconda chance?
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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E se …?
Capitolo Quinto
Ritorno al presente


Toni  Corallo si accorge di aver commesso un grosso errore, uccidere a sangue freddo un poliziotto.

E se tutto ciò gli fosse costato un ritorno nel mirino della polizia?
Era appena fuggito da Duisburg, erano arrivati molto vicini a lui, si era messo in salvo, ma suo figlio, il suo unico figlio era caduto vittima di un tranello fin troppo ben architettato. Ora non poteva farsi scoprire, era appena giunto a Roma in gran silenzio, aveva contattato Martini – quel galoppino – e ora rischiava di mandare tutto a monte.

Il poliziotto giaceva a terra, inerme, dalla ferita allo stomaco il sangue usciva lentamente ma con costanza.

“Di lì a un’ora sarai morto” pensa tra sé e sé Corallo e senza riflettere troppo lo carica in macchina, destinazione sconosciuta, un luogo poco frequentato, un campo, qualunque cosa sarebbe andata bene.
Giunto sul luogo prescelto, il ciglio di una strada, vicino ad un bosco, scarica l’uomo e si libera del suo misfatto, sale in auto e si allontana nella notte.

La notte è buia, senza stelle e Luca sembra essere destinato ad una morte certa.

Una macchina sfreccia nella notte, una coppia in crisi che sta litigando, la donna urla e intima al fidanzato: “Ferma l’auto, io scendo e proseguo a piedi”, lui, senza troppa convinzione accosta e spera di calmare le acque.

La donna cammina, è infuriata a nell’agitazione del momento inciampa contro un ostacolo e cade.
Si rialza, ha le mani e i vestiti sporchi di sangue, a terra, un morto – no, no respira  ancora – allora inizia a urlare, un urlo misto a orrore e angoscia, un urlo che risuona nel silenzio, un urlo che fa accorrere ilsuo fidanzato.

“Chiama l’ambulanza, chiama la polizia!”.

L’uomo, frastornato obbedisce e sul posto arrivano i mezzi di soccorso e una volante della polizia, a bordo Pietro e Barbara, che scherzano e flirtano come sempre.

“Uomo bianco sulla trentina, ha una profonda ferita d’arma da fuoco all’addome, ha perso molto sangue e sta andando in ipotermia” afferma il medico del 118, informando i poliziotti.

Barbara e Pietro si avvicinano, la donna diventa pallida e urla: “ E’ Luca, è Luca”.

Pietro si avvicina: “ E’ un nostro collega, veniamo anche noi”.

“Mi dispiace ma è meglio se ci raggiungete in ospedale” intima loro il medico.
“E’ grave?”.
“Sì, ancora non sappiamo quante possibilità abbiamo di salvarlo. Per ora poche” ammette l’uomo.
“E’ un codice rosso”.

Rosso come quel vestito che ti piaceva tanto Anna, quello che mettevi nelle occasioni speciali, rosso come il sangue che mi scorre nelle vene, come il mio cuore che batteva forte quando eravamo insieme, rosso come la mia camicia, che sta raccogliendo le mie ultime gocce di vita.

“Sono stanco Anna, sono esausto, non riesco ad aggrapparmi a niente, vieni Anna, prendimi per mano e salvami!”.

E se lei fosse troppo distante per raggiungerti?
 
Note dell’autrice:

  • Probabilmente un uomo con una tale ferita d’arma da fuoco all’addome impiegherebbe meno di un’ora a morire, siccome siamo nel mondo What if? questo non è determinante

  • Ringrazio di nuovo e infinitamente Dani85, paulag e Ray Of Light che mi seguono con tanto affetto e tutti quelli che comunque leggono ciò che scrivo

  • Un bacio

  • lulubellula

   
 
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