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Autore: EhiBelieveIt    29/05/2012    1 recensioni
Io odio lo yoga. Cioè, ammettiamolo: chi può starsene volentieri immobile per dieci minuti con una gamba in aria? Oppure sdraiato per terra attorcigliato come le cuffiette dell’iPod dopo aver passato una giornata in tasca?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciiiiiiiiao ragazze ;) Allora so che siete scocciate perchè gli 1D ancora non ci sono, ma abbiate pazienza.  
Siete mitiche! :33


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Mio padre era fuori dalla sala che ci aspettava. Occhi di ghiaccio e capelli scuri, quasi un metro e novanta di altezza e un bel fisichetto. Andammo dritte verso di lui.
"Portami via da questo manicomio di pazzi" gli sussurrai.
"Ti piace questo yoga?"
Gli stavo  per dire:  "mi stai prendendo per il culo?",  ma Debby mi interrumpe appena in tempo perchè la bionda-tinta-seno-rifatto era dietro di noi e stava ascoltando la conversazione. Si avvicinò e si presentò a mio padre con una voce da zoccola che più zoccola non si può :
 " Salve bel signore, lei è sua figlia?" , disse indicandomi.
  Mio padre si affrettò a rispondere e a presentarmi anche se già la signorina sapeva benissimo il mio nome:
 "sì, lei è Charlotte ed è la mia bambina" esclamò entusiasta Matthew. 
Gli lanciai un pizzicotto , sapeva che odiavo essere definita una bambina, avevo 17 anni cazzo!
La Jackson esclamò con una falsità allucinante :"E' un'ottima allieva", mentre probabilmente ero l'allieva peggiore che avesse mai avuto.
  I due continuarono a blaterare del più e del meno per altri 5 minuti finche io riuscii a liberarmi dalla situazione ricordando a papà che dovevamo accompagnare Debby a casa. Dovettero pensare diversi mesi prima che io risentii  parlare di yoga e soprattutto di Rosysonotuttarifatta.
Circa un anno dopo, un lunedì sera di aprile, tornai a casa e trovai mia madre nel suo ufficio seduta sul pouff verde smeraldo con la testa tra le gambe, mentre cercava di soffocare un pianto. Mamma, Merylin, è alta 1,80. Ha capelli mossi scuri, occhi verde prato e un fisico niente male nonostante i suoi 41 anni. Ma torniamo da  lei che piange. Appena la vidi in quelle condizioni lanciai lo zaino per terra e corsi a sistemarmi accanto a lei per confortarla con un caldo abbraccio. Restammo in silenzio per circa un quarto d'ora finchè non riuscì a far uscire almeno qualche parola:
"Accendi il computer e accedi sulla mia posta elettronica". Dal modo in cui lo disse mi fece capire che lì avrei saputo trovare il motivo della sua disperazione.
'Da: matthewscott1@gmail.it
A:merylin_adams@hotmail.it                                                                                                                                       Oggetto: Ti devo parlare.
Ciao Mer,
dato che di persona non sarei riuscito a dirtelo, te lo scrivo come un vigliacco. Mi dispiace ma il mio amore per te si è spento un anno fa, la mia nuova compagna si chiama Rosy Jackson. Ho ingaggiato un avvocato per il divorzio.  Già ho fatto le valigie, per questa settimana vivrò in Hotel e un mio amico mi ospiterà per le prossime due. Non mi far sentire una merda anche se lo sono.                                                                                                        Un abbraccio fortissimo, salutami Char e Tommy.
P.S. Domani passo verso mezzogiorno per pranzare con i ragazzi. '
Guardai la mamma e i miei occhi non riuscirono a non riempirsi di lacrime.Okay, i miei si stavano separando. Feci un respiro profondo, mi asciugai gli occhi con la manica della mia felpa, e accennai un sorriso falso. In quel momento dovevo essere io a consolare la mamma. Lei e papà erano sempre stati definiti da tutti la 'coppia perfetta'. E inoltre ero consapevole che il divorzio dei miei era soprattutto colpa mia e ciò mi fece sentire tremendamente una merda, maledetto quel corso di yoga!    
"Dai mà, non è morto nessuno. Ti prego guardami, fammi un sorriso e dimmi che tutto va bene: non sopporto vederti in queste condizioni"
"Se ti dicessi che tutto va bene sarei falsa" e qui s'interrumpe, i suoi occhi erano lucidi e arrossati, segno che tentava invano di sopprimere il pianto.
"Voglio restare da sola, vai Char"
La guardai con tenerezza, gli diedi un bacio sulla guancia e mi diressi verso camera mia. Solo il mio cuscino sa quanto ho pianto.                                                                                                                  Quando la sera mio fratello scoprì la notizia , stavamo cenado. Ovviamente bastoncini di pesce surgelati, la mamma non è riuscita a cucinare e allora  ho tentato io. Tommy scoppiò anche lui in lacrime mandando a far fottere il suo comportamento da bullo. Salì velocemente le scale per raggiungere la sua camera e sentimmo un tonfo per terra: aveva lanciato tutte le sue foto dove stava con papà.
 
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Ecco, stavo per andare al peggior pranzo della mia vita.                                                                                                                                                   Papà era   nervoso e si appoggiò il tovagliolo sulle ginocchia. Io e Thomas stavamo zitti. Osservai intorno scrutando i volti delle altre persone nel ristorante, chissà se anche le loro vite si stavano distruggendo come la mia. Dopo svariati tentativi di mio padre di farci parlare, mio fratello attaccò secco:
" Così ti vai a mettere con persone che hanno l'età dei tuoi figli, eh!"  in effetti Rosy aveva solo 1 anno in più di mio fratello " allora perchè non ti sposi con me? Tanto l'età è quella!"
Tommy  non badava a rispettare papà, ora era schifato solo al pensiero di essere suo figlio.             
" Non parlarmi con quel tono, sono tuo padre!!". 
Gli occhi mi si velarono di lacrime :"La mamma è a pezzi, le hai rovinato la vita."
"Merylin starà  bene. Charlotte, sono innamorato: cosa vuoi che faccia?"
"Non riesco a capire come tu sia riuscito a metterti con Rosy sonofintadaicapelliaipiedi!!"
"All'inizio eravamo solo amici ma poi abbiamo capito che tra di noi c'era qualcosa di più e..."
"NE HO ABBASTANZA! NON VOGLIO SENTIRNE PARLARE! NON MI INTERESSA" urlò Tommy. Silenzio. Tutti si girarono verso di noi.
Una volta che tutti dostolsero l'attenzione su di noi, papà ci mostrò un depliant lucido su un college nel Massachusetts, aveva intenzione di farci andare in un collegio per lasciare un po' sola la mamma. Occuparci di noi per lei sarebbe stato un grandissimo peso. ALMENO QUALCOSA DI SENSATO LO AVEVA FATTO.
Quando cercò di ritornare sul discorso 'Rosy', io mi alzai , seguita a ruota da mio fratello, uscii dal ristorante e tornai a casa.    
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Mamma prese bene la notizia del college, era un po' dispiaciuta per la partenza ma era contenta di poter stare un po' da sola.
Eravamo all'areoporto. Ci tenevamo tutti e tre per mano quando dall'autoparlante una voce annunciò che l'imbarco del nostro volo sarebbe cominciato di lì a cinque minuti. Mamma iniziò a piangere silenziosamente, cosa che ultimamente capitava frequentissimo.
"Non siamo costretti ad andare" le dissi.
"Andate, si sitemerà tutto ed io starò bene." affermò con voce sicura anche se la sua espressione sembrava dire il contrario.
"Volo per Boston immediato, volo per Boston immediato" era ancora quella voce all'autoparlante.  
Mia madre ci sorrise coraggiosa con gli angoli della bocca che le tremavano. Ci sferrò due bacioni a testa poi ci spinse delicatamente verso l'imbarco. Provai un tuffo nel cuore. Mi misi lo zaino da viaggio in spalla e seguii mio fratello lungo il bianco corridoio che portava all'aereo. Non mi guardai mai indietro.          
  
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